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Dragons´ Lair

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Descrizione della gilda

A massive chair floats amid soft white light. The gold of its delicately carved frame gleams warmly. To the right of the chair, an ornate stand strains beneath a huge crystal globe. To the left of the chair, another stand holds a large book. Between the stands, an old man in bril- liant white robes nods on a glistening throne. One hand rests on the globe, while the other lies poised on the book. The face looks as though the eyes closed only a moment ago. Yet the man does not move, nor does the thoughtful expression change. For this is Astinus of Palanthus, Lorekeeper of the World. Astinus ranges across the face of the world, searching out the bravest deeds of men, recording the acts of greatness otherwise left unsung. This is the historian’s historian: Astinus is there as history happens. Yet the man has never left this chair.
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Tass Il kender ascoltò a bocca aperta le parole di Flint che riassunse, in modo fenomenale, i punti salienti per cui erano giunti fin lì, nel cuore della montagna Attese guardando prima l'uno poi l'altro, sorbendosi tutto il dibattito, tra colpi e risposte; lo trovava molto più interessante di una battaglia. Sturm calò l'asso dell'onore, Goldmoon i miracoli della dea; eccezionale! Adesso non vedeva l'ora di vedere chi avrebbe vinto.
  3. Sturm Infine, anche Sturm si fece avanti, prendendo la parola, per fare da eco alle parole, giuste, calibrate e non melliflue, di Flint. "Est Sularus Oth Mithas. Sono sicuro che ricordiate queste parole, fin da quando Thorbardin era alleata di Solamnia. Quel giuramento è anche il mio. La mia parola è il mio onore, e il mio onore è la mia vita. Mi chiamo Sturm, della Casata dei Brighblade, e ho viaggiato fin qui, cercando aiuto e sostegno. Ma ho trovato sospetti, accuse e violenze. Se anche la responsabilità del Cataclisma è colpa di un Uomo, mi pare che le sue conseguenze non abbiamo insegnato granché neppure a voi, che passate ancora il tempo a chiudere fuori il mondo e a uccidervi e complottare tra voi. Abbiamo condotto qui una messaggera benedetta dagli dèi, che produce miracoli dimenticati da tre secoli; abbiamo recuperato l'elmo perduto del vostro antico sire, che ci ha indicato, di sua volontà, la strada nascosta per giungere qui; abbiamo attraversato i sotterranei della perduta fortezza di Pax Tharkas e ritrovato la Wyrmslayer di Kith-Kanan, preservata in attesa di una nuova riunificazione di Umani, Elfi e Nani; abbiamo combattuto i Draghi cromatici e la loro fanteria dal sangue draconico... non abbiamo promesse, ma abbiamo preghiere e speranze. Sta a voi decidere cosa farne, ma gli dèi vi guardano. Di nuovo".
  4. Flint Fireforge «Lord Ironface, dei valorosi Theiwar, mi sorprende la patina di certezza con cui ammantate il racconto di fatti antichi che ormai sono piuttosto leggende cesellate dal tempo e dalla fantasia di narratori, condita da un secolare astio verso il mondo esterno. Io non ho certezze di quei tempi, ma so invece per certo che il Principe Grallen potrebbe parlarvi di quei tempi, come ha già fatto ai miei compagni dopo che ho indossato il suo elmo per concedergli l'uso della mia voce». Il nano guardò l'elmo, valutando l'ipotesi di indossarlo ancora, ma non lo fece. «Ho anche certezza di quello che sta accadendo ora. I Draghi, e gli Dei, sono tornati. I primi stanno attaccando tutti i popoli che incontrano, trucidando e facendo schiavi per le loro miniere e le loro forge. I secondi, invece, ben lungi dall'essere disgustati dagli umani, se mai lo sono stati, proprio in una di essi si sono manifestati, non in un nano o una nana. Gli Dei hanno scelto Goldmoon, dei popoli barbari delle praterie, per tornare nel nostro mondo, dunque quale altra prova serve per dimostrare che, se non vogliamo pensare anche di più, almeno non hanno astio per gli umani?». Guardò per un attimo il Theiwar custodito da Sturm, ma non fece alcun accenno. «Volete trattarci come trattate tutti gli intrusi... ma non mi pare un trattamento che riservate solo agli intrusi, lord Ironface. Per quanto ho visto, non risparmiate di passare a fil di spada neanche i nani con cui condividete la Montagna, dunque questa vostra proposta non mi sorprende. E parlo a nome anche dei miei compagni, nemmeno ci spaventa». Fece passare lo sguardo su tutti gli altri Thane, fermandosi a guardare negli occhi Glade Hornfel, degli Hylar. «Venendo qui non ci aspettavamo una accoglienza da tappeti rossi, ma neanche minacce di morte. Siamo qui come ambasciatori di cattive notizie, in cerca di alleanza contro il pericolo più grande che si sia manifestato per qualunque popolo dai tempi della Guerra fra Fratelli. Forse è tempo di rimediare ai danni del Cataclisma. E di riportare vita in tutto il corpo della Grande Montagna invece che solo nel suo cuore sigillato».
  5. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente La vista dell'elmo suscitò mormorio fra i Thanes e si udirono le parole "l'elmo di Grallen" Fu allora che il Thanes di nome Raelgar, che già aveva parlato, di nuovo prese la parola "Non furono gli umani a scatenare il Cataclisma su di noi e a scacciare gli dei disgustandoli? Non fu un uomo, un umano, a distruggere così tanti nani valorosi quando la Guerra tra Fratelli giunse a una fine così tragica? E non furono i Neidar, i nani delle colline, a scatenare quella guerra e a portarci così tanta morte? No, amici miei,miei compagni Thanes del Regno dei Nani, credo che dovremmo far passare queste creature all'ascia immediatamente. Abbiamo sigillato le nostre porte, ed è il mio popolo, i Theiwar, a difenderle dagli stranieri del nord. Trattiamoli come facciamo con tutti gli intrusi." Un altro nano annuì alle sue parole
  6. Goldmoon Quando il compagno nano si avvicinò, Goldmoon sottolineò le sue parole evocando una luce magica sul suo bastone, invocando una preghiera a Mishakal
  7. Sturm Sturm rimase in silenzio, ascoltando ogni parola dell'amico, che pareva essere diventato lui stesso oracolo degli dèi ritornati. Se il Consiglio non avesse ascoltato le parole di Flint, allora non avrebbe ascoltato le parole di nessun altro fra loro. Accarezzò in silenzio il pomolo della Brightblade e pregò nella sua testa.
  8. Flint Entrando nella sala, il nano si tolse l'elmo incantato, in segno di rispetto. Lo tenne tuttavia con entrambe le braccia, davanti a sè, perché fosse ben visibile. Quando giunse il momento di parlare, fece un inchino profondo. «Grandi e nobili Thane di Thorbardin, vi ringrazio per averci concesso udienza. Il mio nome è Flint Fireforge, dei clan dei nani che ha felicemente abitato le Colline esterne dal giorno in cui le Grandi Porte furono chiuse. Farò da portavoce per i miei compagni, siano essi umani e kender... o spiriti e dei». Il nano posò cerimoniosamente a terra accanto a sé l'elmo, in modo che esso potesse 'guardare' verso i Thane. «La vita all'esterno per tutti noi è stata lungamente felice, il mio unico impiego era la mia forgia, ma gli eventi che siamo venuti a riferirvi mi hanno reso guerriero, al pari di tutti loro». Voltò uno sguardo ai compagni, e fece un cenno a Goldmoon e Riverwind di avvicinarsi a lui. «Questo è il vero: fuori da qui, due eventi si sono manifestati, in contemporanea. Due grandi ritorni: dei Draghi e degli Dei, i primi ostili a qualunque razza respiri, i secondi disposti ad aiutarci a sopravvivere». Il nano si avvicinò al barbaro delle pianure. «Quest'uomo porta su di sé i segni della lotta contro un Drago. Furono infatti le fauci di uno di Essi a staccargli il braccio. Si accompagnano con una razza di rettili bipedi, tra le cui fila sono guerrieri e stregoni, nati dalla magia poiché muoiono pietrificandosi o spruzzando acido invece che sangue». Posò una mano sulla spalla della chierica. «Questa donna, invece, è la prova del ritorno degli Dei. In particolare di colei che gli uomini chiamano Mishakal, e noi nani un tempo veneravamo come Mesalax. Da lei ha ricevuto doni che semplici maghi non saprebbero replicare». Tornò accanto all'elmo e lo riprese in grembo. «È per consiglio della Dea, e con l'aiuto di un antico Principe dei nani la cui anima è ospite di questo elmo, che siamo riusciti ad arrivare fin qui, aprendo una delle porte nella Montagna che vi ospita. Siamo qui per avvertirvi del pericolo che incombe, per chiedere alleanza e combattere insieme i Draghi e i Dragonici, per chiedere rifugio per coloro che fuggono alla loro avanzata». Fece un nuovo inchino, e tacque.
  9. Tasslehoff Burfoot Tass si morse la lingua per costringersi a non parlare; sapeva che toccava a Flint fare le presentazioni, o a Goldmoon parlare della dea. Però aveva così tante cose da chiedere che se non si fossero sbrigati sarebbe scoppiato.
  10. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente Ma Fizban non rispose: se era presente forse non voleva rispondere o si era addormentato. Dopo un attimo arrivò Arman che con un laconico "Seguitemi. Lui deve essere legato" rivolto infine al Theiwar. "Nel consiglio dei Thanes incontrerete sei Thanes Glade Hornfel degli Hylar, Raelgar Ironface dei Theiwar e Rance Coalmount dei Daegar, Bluph degli Aghar, Gneiss Truesilver dei Daewar e Tufa Bloodeye dei Klar Portate il massimo rispetto". La compagnia venne condotta lungo un corridoio fino ad una di marmo a doppia anta ornata con bassorilievi con immagini di nani dall'aspetto epico. Era presidiata da due guerrieri nani che aprirono la porta. Al di là vi era una rossa stanza tutta ricoperta di marmo bianco con un soffitto a cupola: al centro vi era un tavolo rotondo in marmo circondato da nove sedie, sei occupate da nani tutti dall'aspetto regale salvo uno molto più pacchiano. Una decima seduta, un trono, non era occupato. Arman prese a parlare in modo molto formale: "Mio amato lord padre, miei lord, grandi e nobili Thane di Thorbardin, vi ringrazio per avermi ricevuto e per avermi permesso di parlare davanti a voi." Si inchinò profondamente, facendo un gesto verso il gruppo. "Vi presento i nostri ospiti che ci hanno fornito un aiuto nel salvataggio di mio fratello Pick e hanno combattuto coraggiosamente al nostro fianco contro molti nemici, infidi Theiwar." Uno dei Thanes intervenne "Miei lord, Arman è un criminale ricercato nel mio Regno. Mi oppongo al fatto che gli venga permesso di parlare qui, e mi oppongo certamente alla semplice presenza di queste... creature nella nostra sala!" Facendo un gesto verso i compagni che tengono prigioniero uno di noi" "Mio lord Raelgar, siamo tutti ben consapevoli del vostro persistente disaccordo con Arman, figlio di Hornfel," lo interruppe un'altro nano. "Io, per esempio, vorrei sentire cosa hanno da dire queste persone. D'accordo?" In una rapida votazione per alzata di mano, Raelgar fu l'unico a non alzare la mano e quindi venne messo in minoranza. Il consiglio si voltò verso i compagni
  11. Tass "Aiutati che il ciel t'aiuta" mi diceva sempre mio zio Codarossa, e sono certo che gli dei ci stanno guardando scommettendo sulla riuscita di questa impresa. Disse il kender che, come una banderuola, si intrometteva in tutti i discorsi e passava da un argomento all'altro. Piuttosto, abbiamo perso Fizban, dite che dobbiamo avvisarli? Non vorrei che per sbaglio si fosse reso invisibile e non se lo ricordasse più. Fizban, sei qui? Provò a chiamarlo.
  12. Sturm "Fra ben poco immagino che lo scopriremo. Speriamo davvero che gli dèi ci assistano di nuovo", Sturm replicò alle parole di Flint.
  13. Flint Fireforge Il vecchio fabbro si prese tempo per recuperare il fiato dopo tutta quella salita. «Mi aspetto che ci ascoltino. Se non altro per capire come abbiamo fatto ad entrare e perché abbiamo voluto provarci. Il resto è imprevedibile». Il nano si rese conto che le sue parole potevano sembrare più pessimiste di quanto lui stesso non fosse. «Ma Mesalax ci ha suggerito di venire qui, ci ha condotto a trovare questo elmo per riuscirci, segue i nostri passi. Immagino che veda in noi e in questo incontro una scintilla per accendere la Forgia che rinsalderà i popoli e permetterà di affrontare uniti i Draghi e i Dragonici. Alla fine si riduce a questo, Sturm. Quanto abbiamo fede che aver dato a noi il ruolo di suoi messaggeri sia stata una scelta saggia». Rivolse uno sguardo a tutti i compagni, dalla chierica col bastone magico al piccolo scavezzacollo, dal barbaro privo di un braccio al mago cinico e materialista. E sorrise.
  14. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente Il Theiwar osservò Tass con fare cupo "Loro non rispettano il mio clan, e si credono quelli che hanno il diritto di comandare: si credono superiori! Non siamo noi a volerlo!"
  15. Tass Approfittando del tempo libero, il kender si fiondò alla vetrata per osservare il paesaggio. Amava le mappe e voleva imprimersi nel cervello quante più immagini possibili, per poterle poi riversare sulla carta. In particolare osservò il soffitto della grotta, per capire quanto distava e se c'erano aperture che potesse raggiungere con gli stivali magici in suo possesso. Intanto, subissava il theiwar di domande: ma perché non fate che litigare? Da cosa nasce tutto questo odio tra i vostri clan? Scommetto che ve lo siete dimenticato.
  16. Sturm "Ebbene, Flint, amico mio...", Sturm ruppe il ghiaccio, "cosa ti aspetti possa accedere? Mi sembrano tutti quanti davvero molto sospettosi"".
  17. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente Il discorso di Flint ebbe solo l'effetto di zittire la folla, con i bambini che si nascondevano dietro i genitori continuando a sussurrare frasi di sconcerto - "Ma perchè non hanno tutti la barba?" "Ma quello è un bambino con i capelli lunghi?" "Ma loro hanno un solo braccio?" Arman spense i compagni oltre una porta presidiata da truppe, dove il gruppo venne contat1 e controllato: in particolar modo il Theiwar fu fermato e solo l'intevento del comandante Hylar gli permise di passare. Fu in quel momento che i compagni si accorsero che Fizban non era più con loro e nessuno si era accorto quando si fosse allontanato. Oltre la porta dei condotti risalivano a spirale lungo il tronco come se fossero venature linfatiche dell'albero. La città dei nani era illuminata da una specie di corallo luminoso che funziona come un incantesimo di luce perenne. La salita fu lunga: i livelli rappresentavano un grado di ricchezza sempre maggiore nella costruzioni, e giunti fino alla cima vennero condotti in una stanza lungo un corridoio Posta al 28esimo piano dell'albero la stanza aveva una vetrata con una vista su tutto il mare, ed era un grande soggiorno con divani, poltrone e una tavolata con vino, birra, e ricchi grasse portate di carne e legumi Arman disse "Aspettate qui, vi chiamo io" e li lascò nella stanza.
  18. Flint Il vecchio fabbro commentò le parole dei nani che lanciavano funghi in acqua, con voce pacata, rivolto ai più vicini a lui. «Gli dei stanno tornando e davvero ci proteggono. Mesalax ci osserva, veglia e ci ha condotti fino a voi». Il nano scosse la testa alle parole di Tass. «È silente da quando siamo entrati qui. Il Principe era vivo prima che costoro si chiudessero qua dentro, non può conoscere la situazione meglio di quanto non stiamo imparando noi stessi». Appena furono sbarcati, la popolazione cominciò a vociare. Flint si sistemò meglio l'elmo incantato sulla testa e si fece avanti, parlando alla folla in nanico. In nanico «Siamo qui con animo amichevole. Diversi d'aspetto, di storia e di animo, ma con l'intento di essere utili alla comunità dei nani dentro la Grande Montagna. Parola d'onore di Flint Ironforge».
  19. Sturm Sturm guardò il kender con preoccupazione, ma decise di lasciar stare: a ogni buon conto, non avrebbe detto nulla prima della mediazione linguistica di Flint.
  20. Tass Il kender non riusciva a smettere di guardare tutte quelle meraviglie e, per ogni novità, c'erano una sfilza di domande che sgorgavano dalla sua bocca: ma sono davvero pesci gatto quelli? E sono i funghi giganti ad averli resi così grandi? Ma se li mangio allora, diventerò alto anch'io? Voi ci avete mai provato? E così via. Soltanto per poco si chetò, e fu solo per avvicinarsi a Flint e chiedergli a voce più bassa: ma l'elmo non ti ha più detto nulla ? Non puoi chiedergli cosa ne pensa di queste stupide diatribe?
  21. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente Saliti sulla barca, questa si iniziò a muovere: subito alcuni nani lanciarono in acqua dei funghi pronunciando qualcosa in nanico @Chi parla il nanico "Che gli dei ci proteggano da Lylya" stavano dicendo. Quando finalmente approdarono alla base dell'ALbero della Vita e iniziarono a scendere si ritrovarono su un molo affollato: erano tutti nani, adulti o bambini, e quando iniziarono a scendere la folla si aprì per farli passare: tutti si voltarono verso di loro sconvolti. E i bambini iniziarono a pronunciare frasi verso di loro. @Chi parla nanico "Guarda che brutti", "ma come fanno essere così?", "mamma puzzano!", "Ma loro ci mangiano?"
  22. Sturm "Ingegnoso", commentò, ancora una volta stupito, Sturm. Aveva già visto traghetti mossi da corde o imbarcazioni fluviali trainati al traino di cavalli o buoi, ma mai avrebbe pensato a una locomozione gestita da enormi pesci.
  23. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - tramonto [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente Arman squadrò Flint e rispose con una smorfia "Dimenticavo che sei un nano delle colline... avrai modo di spiegare le tue ragioni al consiglio quando saremo giunti all'Albero della Vita" Giunti al porto videro che questo era collegato con l'Albero della Vita attraverso una barca a fune, un'imbarcazione di legno lunga 12 metri con un albero maestro che non aveva una vela ma era invece agganciata a cavi sospesi a 9 metri sopra la linea di galleggiamento che mantenevano la barca in rotta. La maggior parte delle imbarcazioni era guidata da quattro nani, uno dei quali gestiva la propulsione: un enorme pesce gatto imbrigliato alla barca e addestrato a rispondere agli ordini del conducente. Aran condusse tutti sulla barca invitandoli a partire I pesci erano lunghi più di 4 metri e mezzo e parevano piuttosto docili. Altre imbarcazioni solcano il mare, trasportando da un luogo all'altro carichi, alcune sono spinte da remi, altre trainate da pesci.
  24. Flint L'occhiata di Sturm era più eloquente di qualsiasi discorso di Tass, perché il nano vedeva riflessi in quello sguardo i suoi stessi pensieri. «La roccia è salda e il ghiaccio la spacca. Il ferro ha la ruggine, i diamanti bruciano, e i nani invecchiano. Ogni cosa ha le sue crepe». Flint si toccò la barba, bianca da molto tempo ormai. «Noi siamo entrati da una porta chiusa, Arman. Per salvare le meraviglie che avete qua sotto non vi basterà sperare che nessun altro entri. Non questa volta. Spero che lo capirete».
  25. Sturm La magnifica grandezza di quel luogo faceva stridente coppia con il fiero isolazionismo dei suoi abitanti, arroccati nella loro eterna convinzione di superiorità. E proprio mentre continuavano a massacrarsi fra loro. L'ironia non sfuggiva a Sturm, che vi intravedeva una eco lontana di quella stessa cieca vanità che aveva condotto al Cataclisma, e che Arman andava rinfacciando agli umani con tanta facile supponenza. Quella medesima vanità che il solamnico sapeva avere macchiato lo stesso ordine di cavalieri di cui seguiva, con fiero rigore, le severe norme. Scosse la testa e riprese il cammino, scambiando con Flint l'ennesima occhiata preoccupata.
  26. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - tramonto [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente "Fai bene a stupirti" rispose gonfio di orgoglio Arman "solo i nani sono in grado di fare queste opere e fra esse i Nani delle montagne." Poi aggiunse "No ci sono altre uscite da Thorbardim, ma sono tutte chiuse. Ormai non ha più senso uscire: gli umano hanno condannato il mondo con la loro tracotanza che ha causato il cataclisma" "Ora venite andiamo a prendere il trasporto" e si incamminò

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