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Dragons´ Lair

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Lord Danarc

Circolo degli Antichi
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  1. Io non critico l'inserimento di situazioni che possono ricondurre a fattispecie esistenti oggi e non ieri (in realtà si ma erano viste diversamente). Se quindi si tratta di inserire una delle sette sorelle lesbica, una famiglia di orchi e halfling che vivono felici e un drow buono (ah no c'è già) non ci vedo NESSUN problema, e anzi. Trovo che sia differente però voler eliminare differenze che sono alla base del gioco rendendo tutto più simile e fare gli orchi messicani che non sono cattivi. Gli orchi del fantasy lo sono, se poi in una nuova ambientazione non lo sono va benissmo, se non piace non ci si gioca (mi ricordo che non fui contento quando uscì Eberron in cui i drow non erano malvagi, e manco esisteva il temine woke), se piace va bene, ma snaturare la base e le ambientazioni esistenti lo trovo errato anche dal punto di vista commerciale. Detto ciò quindi mi trovo d'accordo con l'articolo, che secondo me senza eccedere da un lato o dall'altro pone la questione in modo adeguato.
  2. A me The One Ring è piaciuto, sistema interessante, bellissimi manuali.
  3. Considera che per me (ma questo era derivante anche dal fatto che si giocava in 3e) i benefici meccanici e di BG andavano di pari passo, anche quando non comportavano necessariamente bonus/malus numerici. Inizialmente ad esempio, quando ha scelto la via del sangue demoniaco al PG sono spuntate scaglie, ha acquisito scurovisione e altra roba via via che progrediva ma quando si è redento più che altro ha comportato ritrovare la lama dell'angelo caduto e scoprire che c'era un ordine monastico che lo adorava e che lo ha seguito in combattimento. Il papa di Shaundaukul c'è diventato a fine campagna, ma anche li a parte qualche paramento ha acquisito perlopiù la possiblità di manovrare aspetti politici. Il nano difensore nanico paladino ha costruito una cittadina che poi si è espansa, vicino all'isola in cui avevano il portale per il loro piano e ne è diventato il reggente. Anche in questo caso, pochi bonus meccanici. La stregona ha voluto un drago compagno, qua molti bonus meccanici ahahahahah. Ma appunto si tratta di cose dipendenti dall'edizione. In AD&D il Bladesinger era una cosa che si aggiungeva al personaggio mentre in 3e è diventata una CDP e in 5e una sottoclasse. Nel primo caso è esattamente quello che cerchi (con bonus meccanici) poi con le altre edizioni è diventata una cosa interna. In 5e non ho previsto nulla del genere, sebbene tutti i PG abbiano avuto BG che hanno interagito con la trama (una ha dato alla luce l'hazi, il prescelto dei thri kreen, quando hanno preso possesso di corpi di kreen morti da tempo lasciando i loro indietro, una è inseguita da un templare di un re stregone, una aveva l'anima del fratello che alla fine si è sacrificata per sconfiggere un avatar di una regina stregona che aveva preso possesso del suo corpo - del PG - e così via), nessuno ha avuto elementi di potere come quelli della campagna in 3e perchè non ne ho ravvisato la possibilità dal punto di vista di gioco e bilanciamento.
  4. Infatti molti l'hanno bannato dal gioco. Tra cui noi. Non la prenderei come benchmark 😄
  5. Allora io un periodo ho pensato banalmente di inserire un tiro di variabilità genetica, un d100 alla creazione del personaggio. al 95+ tiri 1d6. La caratteristica corrispondente al risultato avrebbe avuto un +1 (3ed). Sta cosa non è mai stata utilizzata, e era anche poco sensata. In game invece è un'altra storia. Sulla base dei BG, i PG hanno una storia e evolvono, scoprendone elementi sconosciuti o andando incontro alla loro prosecuzione e alle conseguenze della stessa. Questo mi ha portato ad esempio a assegnare bonus specifici e capacità uniche a alcuni PG che avevano scelto alcune strade (il più peculiare fu un umano trovatello che essendo stato creato da sangue di demoni e un'anima che poi risultò essere il residuo di un antico celestiale morto millenni prima, iniziò a sviluppare tratti mezzo immondi o mezzo celestiali a seconda della parte che intendeva seguire). Non tutti hanno avuto questo tipo di bonus ma tutti hanno avuto qualcosa che da un lato fosse utile meccanicamente e dall'altro gli piacesse, pur collimando con il BG. È anche accaduto che alcuni spunti da me forniti nono sono stati compresi o seguiti e quindi quello che avevo previsto non è accaduto (il chierico di Shandaukul ad esempio non colse la possibilità di diventare il dio del tempo cronologico e diventò solo il papa della chiesa). Questo però in 3e, dove fornire poteri, capacità o oggetti potentissimi non comportava nulla dal punto di vista della gesitone del gruppo, in 5e invece ho limitato gli oggetti, immaginate le capacità. In ogni caso sconsiglierei di inserire questo modo di giocare in un manuale del giocatore e non lo inserirei nemmeno all'inizio del manuale del DM, ma solo tra le regole opzionali e avanzate. Cosa che alla fine c'è, quei boon epici tra i quali puoi scegliere.
  6. Amen fratello. Non posso che condividere totalmente
  7. Non solo, hanno proprio detto che non lo faranno perchè non possono usarne la lore senza snaturarla oggi. Non capendo che invece parlare di razzismo, schiavismo, dittatura e di come gli eroi LA COMBATTONO, è il modo migliore per trattare argomenti difficili, ma vabbè. In realtà L5A e LOTR pur avendo altri editori (e sistemi) hanno concesso i diritti e esistono manuali di adattamento per la 5e. Non so che tipo di successo hanno avuto, io ho the One ring 2e, e ho visto l'adattamento per la 5e e non l'ho preso, secondo me non fittano le cose. Ma è una mia opinione. Magc anche qua. Ma non conosco nè leggo di gente che gioca nell'ambientazione di Magic a D&D. I crossover sono stati solo operazioni commergiali (tipo le carte di magic su D&D o sul LOTR), ma che non hanno apportato nulla di particolare, dal punto di vista dell'ambientazione, a D&D. Magari qualche giocatore di magic ha iniziato D&D e viceversa, ma erano già mondi che si parlavano, quanti hanno giocato a Magic E D&D anche quando erano slegate? EH purtroppo come dicevo sopra, hanno detto NO. Sapete che a me Spelljammer non ha mai attirato? Un fantasi nello spazio che non è lo spazio con astronavi che non lo sono... Bho mi è sempre sembrata una misticatio peggiore di Capricorn con Excalibur. Ma è uscita per la 5e.
  8. L'ho acquistata (free) per curiosità, e per capire che si intende, visto che non trovo D&D troppo adatta per un Tower Defense, ma magari è interessante. Devo scaricarla e poi vedremo... EDIT: non se scarica, va solo acceduto.
  9. Capitalismo. Per il resto, concordo con @aza, il GDR cartaceo non morirà mai, e la dimostrazione è stata il post pandemia. In molti credevano che non si sarebbe tornato indietro sul gaming su VTT, e invece è accaduto. Io stesso, alla proposta nel gruppo di continuare a giocare con Roll20, poi Foundry, ho semplicemente detto "no". Il GDR è stare insieme, giocare, vedersi, interpretare, mangiare e bere. Sebbene il VTT offra opportunità non possibili finora (ad esempio nella campagna iniziata martedì siamo tre dall'italia, uno dall'Austria, uno dalla Germania e uno dal Galles, cosa che non ci permette di giocare altrimenti), laddove possibile il gioco non è sostituibile, anche per problemi meccanici. Il canale non è totalmente adeguato (quando si parla in molti non si capisce), l'imporovvisazione delle scelte non è praticamente possibile se non con una preparazione assurda prima, e quindi i sandbox dettagliati sono scoraggiati, salvo se acquistati ecc. Quindi il GDR rimarrà quello che è sempre stato, e non darei per morto D&D, non è morto con la 4e, ma certo nel momento di massimo splendore tecnico è iniziata una discesa che non si sa dove finirà. Personalmente ho comprato solo Planescape in inglese e avevo deciso che non avrei più comprato manuali in italiano vista la scarza qualità. Purtroppo credo che i FR me li comprerò, non so in che lingua. Ma questo è detto da uno che ama i FR e D&D, se il mercato si restringerà non so che scelte faranno quei geni della WOTC/Hasbro.
  10. Ah concordo, è proprio per questo che prima scrivevo che mancano le idee. Dopo 10 anni avrebbe senso iniziare a pensare a qualcosaltro, anche se la 5e è andata benissimo. ora è in parabola discendente e secondo me a livello di marketing avrebbe avuto un ottimo riscontro tirare fuori qualcosa per i 50 anni, invece manco tutti e tre i manuali base in box edizione spaciale sono riusciti a fare, e non me ne capacito. Lo so che l'ho già detto ma davvero non me lo spiego. Credo intendesse che D&D5e è noiosa, cosa che trovo anche io, e questo è colpa di come è stata strutturata l'edizione. D&D in generale non può esserlo anche perchè non è possibile parlare di D&D in generale. Pensa alla differenza tra la 3e e la 4e, o tra il BECMI e la 5.
  11. COSA? Ma con il successo del 3, devi SOLO continuare in quella direzione Secondo me serviva una 6ed. La 5 è stanca. E per quanto tecnicamente concordo si tratta di un ottimo manuale, serviva qualcosa di veramente nuovo che attirasse la gente e creasse hype, sopratutto per il 50enario. Solo che, secondo me, manca una cosa fondamentale. Le idee. Cosa dovrebbe essere la 6e? Quindi vai di minirestilying con buone cose e errori madornali, ma che lascia tutto come trova. Tipo la 3.5, che fondamentalmente è stata il trampolino per Pathfinder, non essendo stata abbastanza coraggiosa.
  12. Sono d'accordissimo e sottoscrivo!
  13. Uscirà quest'anno ma saranno due, uno per il giocatore e uno per il DM. In pratica tipo la guida del giocatore a faerun e il manuale d'ambientazione della 3e.
  14. Grazie. Ah e comunque finora nessuno ha detto la cosa più ovvia. D&D non è cool. Non lo è mai stato. Non lo sarà mai. È stato di moda per un periodo, grazie perlopiù a BBT, in parte i film Marvel e a Critical Role, e quindi alcune star sono venute fuori dicendo che giocavano a D&D, ma cool è una cosa diversa.
  15. SONO UN VECCHIO MA STA ROBA NUOVA HA ROTTO PRIMA DI VEDERLA. Ecco appunto. Magic non mi pare abbia alcun mercato tra i giocatori di D&D, Exandria non saprei immagino di più, ma non ho dati. In ogni caso non si tratta propriamente di una "nuova" ambientazione ma di un'ambientazione esistente e comprata/prodotta da/con terzi. Fortuna escono i FR (che comprerò più che altro per collezionismo, a patto che siano manuali decenti, altrimenti se sono come la SCAG ma più ampi, faranno la stessa identica fine. Rimangono sullo scaffale. Della libreria. O di Amazon.
  16. Che è blue rose? In che senso? Tradotte dici? Perchè già esistono. O dici in 5.5? In tal caso, si, non le vedremo mai, per me è una certezza. Sono uscite l'anno scorso (e infatti ero molto dubbioso, ho preso Planescape solo per DiTerlizzi) e non le rifaranno secondo me. Ma almeno escono i FR (divisi in due sti ##@#@) che potrei comprare solo per collezionismo.
  17. Lol, mi fa un po' ridere, sembra di leggere "sono andato via io e ora va tutto male". Se non fosse che in parte è così (ma non credo che sia solo perchè è andato via lui). Su alcune cose però mi trovo concorde. D&D sta passando una fase di stanca, determinata da molteplici fattori (tra i quali il fatto che lui non ci sia più ha un impatto ma minore secondo me), in primis la qualità del materiale e gli errori (quelli si grossi) fatti negli ultimi due anni, a partire dalle localizzazioni con traduzioni ad minchiam fino alla questione dell'OGL. Va poi detto che mi trovo particolarmente concorde con questo: Ed è così. E anhe per colpa della WOTC. Pensateci, il 50o anniversario di D&D è stato l'anno scorso. Io mi sarei aspettato grandi cose, tra cui la 5.5 (edizione che alla fine, per questioni fino a qualche mese fa inimmaginabili, mi stro trovando a masterizzare online da ieri sera), un'edizione che in parte migliora, in parte peggiora, ma alla fine lascia tutto com'è, in modo molto simile a quello che fece la 3.5. Invece abbiamo avuto la pubblicazione del MDG e della GDM verso la fine dell'anno, e il MM che ancora non è uscito (quindi non sono riusciti a far uscire nemmeno i tre manuali base l'anno del cinquantenario). FINE. Bho. Il gioco è sempre quello e effettivamente dopo una decina di anni dall'uscita (ma io ho iniziato a giocarci nel 2016, quindi da 8 anni, per un totale di 4 campagne più o meno lunghe conlcuse o comunque terminate e una iniziata ieri, due da DM e tre da giocatore) lo trovo stantio e un po' noioso, ed anche un po' a causa di come è costruito, e in questo Mearls ha una certa dose di responsabilità. Se tutto va bene sabato concludiamo la campagna che masterizzo su Dark Sun, e alla proposta di fare un'altra campagna di D&D ho detto no. Forse passeremo ad altro, 7th sea o Blade runner. Con la 3e, sebbene ci fu un calo di interesse, poi mitigato e eliminato grazie a Pathfinder, ci ho giocato dal 2001 al 2016 e sono passato alla 5e solo perchè me l'hanno proposto, ma se non fosse avvenuto un evento che ha fatto concludere la campagna attiva su PF, non credo l'avrei mollato per altri anni. Si poteva fare tutto, c'era una libertà (e complessità) enorme, e sinceramente lo preferivo (probabilmente anche perchè l'ho vissuto in momenti della vita diversi). Ma ora D&D è abbastana noioso, e credo che questo non valga solo per me.
  18. AHHHH FINALMENTE! Allora vediamo un po', in generale le sottoclassi mi sembrano abbastanza ben inserite nell'ambientazione, in alcuni casi un po' forzatamente e in altri male, ma nel complesso sono buone e vedo uno scaling del potere verso l'alto, come un po' per tutta l'edizione. Più nello specifico: Bardo collegio della luna: Interessante. Tematicamente azzeccato con i FR, rende il bardo particolare, con opzioni varie e che scalano. Nulla di assurdo comunque. Compitino. 6/10. Chierico collegio della conoscenza: Carino, finalmente non solo orientato alla conoscenza, qualche spell utile anche in combat ma comunque tematica. Con unfetted mind ogni tiro di un'abilità di intelligenza fa almeno il punteggio di sagezza, che plausibilmente al 6° sarà almeno 16-18. Sa tutto e lo dimostra. 6.5/10 Guerriero cavaliere dei draghi purpurei: Sono molto combattuto. L'idea è carina, se uno vuole un cavaliere dei draghi (cosa più adatta a dragonlance) e da lore i cavalieri dei draghi purpurei non cavalcano draghi, quindi rendere la classe completamente prona al compagno drago non mi piace molto. Però meccanicamente non mi dispiace. Occasione sprecata. 5/10 Paladino giuramento dei geni: Mi piace molto. Un paladino basato su DES (non che non si potesse fare, ma questo è specificamente fatto per quella build) tematicamente ben connesso con il Calimshan ma utilizzabile ovunque. Interessantissime le varietà scelte addizionali agli smite, CA incredibile grazie alla possibilità di usare armature leggere (13) basarsi du DES (16+), avere scudo (+2) e aggiungere CAR (14+) che lo porta da un minimo di 20 al 1° livello a roba che manco il Bladesinger (purtroppo). OP. 8/10 Ranger camminatore dell'inverno: BELLISSIMO. Mi piace moltissimo come lore, riprende alla grande l'ambientazione della spina dorsale del mondo, ma è ulitizzabile in qualsiasi ambiente innevato, con tutte le montagne che ci sono nei FR, e mi ricorda tanto Icewind Dale (il videogame). Capacità utili e nessuna OP (a un primo sguardo). Tematico e divertente. 10/10 Ladro rampollo dei tre morti: Forse la classe che mi ha impressionato meno, difficilmente utilizzabile dal 90% dei PG (buoni), ma molto ben allocata verso l'adorazione delle tre divinità (i tre morti) Bhaal, Bane e Myrkul. Sicuramente deriva da BG3, e credo avrà un discreto successo, con vari PG malvagi e non che lo useranno. Per il resto nulla do così impressionante a prima vista. Piatta. 6/10 Stregone del fuoco magico: AH ci risiamo! Il fuoco magico è una capacità speciale connessa alla trama ma a differenza del fuoco d'argento non emanante da Mystra in persona. In 3e permetteva una pletora di opzioni al di fuori dell'avanzamento del PG e si acquisiva (mi pare) con un talento. Ora diventa una sottoclasse. Molto suggestivo e adeguato. Anche se dovrebbero essere relativamente pochi ad averla, ma considerando che i PG sono eroi e che i FR sono l'ambientazione più supereroistica e high magic che esiste du D&D, ci può stare. Gli incantesimi scelti sono molto adeguati con il tipo di magia garantita dal fuoco magico, ma per il resto il tutto pare un po' sottoperformante, sopratutto rispetto alle altre sottoclassi. Si poteva fare di meglio. 7/10 Mago cantore della lama: La sottoclasse (da me) più attesa. E purtroppo sono un po' deluso. EDIT: ho letto meglio e valutato più approfonditamente e devo fare alcune precisazioni e modificare la valutazione: Mi aspettavo almeno una maestria e non mi aspettavo avrebbero tolto l'uso delle armature leggere (nonsense, sia da lore che da meccanica, anche se con Mage Armor alla fine arrivi comunque alla stessa CA di prima - non mi piace perchè i bladesinger in AD&D avevano le cotte di maglia, e piastre, elfiche della famiglia che potevano usare lanciando incantesimi cosa or perduta, insomma non è un problema meccanico ma di lore). Finalmente permettono l'utilizzo di INT per attaccare e fare danni, solo durante il bladesong, che almeno torna N volte a riposo lungo pari al mod di INT. Da un certo punto di vista continua a essere più utile DES se vuoi fare il bladesinger che mena in CAC perchè la applichi sempre e in genere non usi incantesimi a TS o attacco, se fai il BS vuoi andare in melee. È vero che è costruito come un full caster, ma chi fa il BS (volendolo giocare come BS) non va in giro a sparare mani di bigby e disint (ma comprendo chi sostiene che un full caster non dovrebbe menare bene come un combattente, sebbene il senso del BS sarebbe quello). Bene che hanno mantenuto il trucchetto al posto di uno degli attacchi (vorrei ben vedere lo hanno dato anche a altri). Secondo alcuni è possibile (con la feature del 14) di fare un attacco, sostituire un attacco con il trucchetto e QUINDI a causa di questo fare il terzo attacco come azione bonus. Non ne sono convinto, ma se così fosse prenderebbe il terzo attacco come azione BONUS il 14° livello che non mi sembra sta cosa per cui gridare scandalo. Certo se lo fai con un livello da guerriero o ranger, maestria scimitarra arrivi a farne 4, il che è tende all'OP. Comunque se ci fate caso non è altro che la prima versione del bladesinger a cui hanno aggiunto la possibilità di usare INT per colpire e danni ma solo in bladesong. Rimane secondo me indispensabile il primo livello da guerriero per stile di combattimento (due mani), maestria (scimitarra: nik) e il comunque utile second wind. Non così nuova nè più OP di prima. 7/10. Ahahaha, eh si senza conoscenza della lore oggettivamente può sembrare strano o non complensibile, ma il Calimshan è un paese potente del sud del Faerun strutturato in classi sociali, i cui abitanti discendono da un impero fondato da geni che poi si sono combattuti e sono stati ridotti all'impossibilità di fare danni solo grazie all'alta magia elfica. Il paese è un po' il risultato di quell'influsso e tuttora ha un rapoorto particolare con i geni. Per questo il paladino non stringe un patto con un genio (tipo warlock) ma fa un giuramento che riguarda i piani elementali e, essendo calishita, è legato ai geni, ma nulla toglie di usarlo come paladino elementale senza necessariamente far riferimento ai poteri dei geni con un minimo reskin. EH guarda, praticamente si basa su BG. Non è questione di originalità qui, ma di lore. Quello è il fuoco magico e di fuoco si tratta. C'era poco da fare. La differenza con la magia selvaggia è totale. Sono due cose completamente differenti, in quanto quest'ultima dipende dal caso, mentre il fuoco magico è legato alla trama e alla magia. Hanno cercato di rendere il fuoco magico giocabile con opzioni simili a quelle della 3ed, riuscendoci in parte, ma era difficile con un sistema quale quello della 5e, molto bloccato e compartimentalizzato. Purtroppo non condivido. La CA è inferiore a quella del paladino presentato nella stessa UA (ad esempio) e alla fine rispetto a quello attuale cambia pochissimo e non ne modifica il bilanciamento. Da alcuni punti di vista è anche meno forte. EDIT: sul Bladesinger. Il problema del BS costruito come subclass del mago rimane, hai un full caster che ora è anche SAD e che quello che fa meglio rimane comunque lanciare incantesimi ma diventa quasi incolpibile e con una concentrazione enorme. Concordo. Per questo secondo me un vero BS prende spell fino al 4-5 e poi dovrebbe avere livelli da guerriero (4). Sui 20 livelli addirittura farei i restanti da ladro (ahhh il buon vecchio guerriero mago ladro elfo) o ranger.
  19. Rules as written ovvero per come sono scritte le regole. Si contrappone a RAI (rules as intended) ovvero l'intepretazione volta a comprendere l'obiettivo che chi ha scritto la regole voleva raggiungere.
  20. Discussione molto interessante che vorrei approfondire (non troppo visto il semiOT) non con l'obiettivo di convincere qualcuno ma di confrontare le idee. Io trovo corretto e condivisibile quello che dici, ovvero che ma in alcuni casi trovo che non dipenda dal giocatore decidere cosa fare. Sono pochissime ma la paura è una di queste. Posto che è scorretto valutare la questione dal punto di vista del mondo reale, trovo che comunque anche in un sistema fantasy sia importante porre un elemento oggettivo. Con la possibilità di scelta se cedere alla paura, molti non fuggirebbero di fronte ai Nazgul, quando invece coloro che possono non farlo si contano sulle punta delle dita. Quindi questo impatterebbe negativamente sulla storia. D'altro canto riconosco che un PG che fugge per aver tirato male è orribile (l'esempio della L5R di cui sopra). Ma spesso (non nella L5R) il sistema di gioco consente di costruire un PG più forte contro alcuni aspetti tra cui la paura. Laddove non lo fa concordo che sia brutto ma non credo che lasciare al giocatore la scelta se cedere alla paura sia la cosa migliore, pur riconoscendo che lasciare (quasi) tutto al caso non va bene allo stesso modo /semiOT
  21. E anche questo è parte del gioco. È peggio in altri giochi, come nella Leggenda dei 5 anelli, in cui ho visto un personaggio giocato benissimo, una gru, che a causa di un tiro sfortunato è fuggita in un combattimento campale e ha perso palate di onore. Li sta brutto. SU D&D dove le conseguenze sono solo di trolling e meccaniche di gioco, non ci trovo nulla di male. Anzi trovo normale che i PG non possano decidere tutto quanto, e se hanno paura, una cosa irrazionale, ci sta che fuggano.
  22. Mh non so se la definirei meno epica. Meno semplice. L'epicità c'era ed era data anche dalla difficoltà (che si sostanziava anche in quello che tu specifici, non c'erano spell at will e al 1° il caster iniziava con un solo incantesimo al giorno e poi giù di archi e frecce...) e a livelli alti si giocava epicissimamente, mentre ora il gioco nella sua semplicità non è comunque bilanciato e non raggiunge livelli di divertimento epico che mi ricordo con la 3e. Quindi tipo drow derro duergar e svirfneblin non hanno scurovisione?
  23. EH ma i GDS dei serpenti sono bassi, così diventa na cosa semplicissima anche per chi non ha mai visto un serpente visto che hanno un GS tra 1/8 e 4. Almeno un 15+GS direi. Con modifiche situazionali sulla base della condizione (trattato bene, affamato, spaventato ecc) usando i soliti vantaggio/svantaggio
  24. Sono d'accordo, considerando come è D&D. Inoltre ho notato lo stesso problema anche nel lancio di incantesimi con componenti somatiche, ad esempio da parte di un chierico con arma e scudo o di un ranger con due armi. Alla fine ho deciso (da DM, ma quando giocammo a Strhad anche il DM che masterizzava - io ero un chierico - non considerò la cosa - forse per errore, era la prima campagna in 5e) di non considerare la cosa. Ho preferito un approccio più supereroistico e meno realistico sia per frecce che incantesimi. Non per l'illuminazione visto che è pieno di possibilità di risolvere la cosa, sopratutto tramite incantesimi.
  25. Giusto per chiudere l'OT: Dall'SRD Non me lo ricordavo, mi sembra una buona cosa.

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