
Tutti i contenuti pubblicati da Lord Danarc
-
I Mondi del Design #90: Improvvisare l'Avventura
L'ambientazione è raramente improvvisata, sebbene alcuni suoi dettagli possano esserlo. Il resto invece ha un canovaccio e poi molta interpretazione.
-
Gestire personaggi con doni o capacità "speciali".
Assolutamente. Ma più che dare secondo me a ciascuno deve essere offerta la possibilitá di avere qualcosa che di base dovrebbe essere equivalente. Ma se i giocatori non la colgono il DM non dovrebbe assegnargliela comunque. Se Artù continua ad andare a figa e basta non troverá Excalibur per strada. Totalmente d’accordo sul resto
-
Interessante articolo su D&D
Da questo punto di vista ci si addentra in strutture che vanno verso la valutazione personale quindi quello che segue sono le mie valutazioni, e in quanto tali soggettive, che non hanno alcuna pretesa di verità. mi trovo quindi a dover distinguere in relazione a due situazioni, le uniche sulle quali mi sento di potermi esprimere, ovvero quella degli orchi di Tolkien e quelli di D&D. Nel primo caso direi che si, nascono malvagi perchè non nascono nel vero senso della parola. Tolkien dice che “dovrebbe esserci donne orco” (parafrasato) ma non se ne sono viste mai, ma il fatto che il male non crea per me è sufficiente per definire che gli orchi sono generati malvagi. Questo ne impedisce una redenzione? Nel 99,9999% dei casi si, dei casi ma non la esclude totalmente. Per quello che riguarda D&D la natura della malvagità è diversa. I drow, gli orchi e le altre razze malvagie lo sono in virtù da un lato, per me preponderante, sociale, per cui nascendo in una societá malvagia e avendo ricevuto insegnamenti malvagi chi cresce è malvagio, e in secondo luogo, pur non avendo un gene malvagio, come non esistono razze con geni buoni, perchè non tendono naturalmente ad inibire istinti molto forti nella loro indole e nel loro istinto come uccidere rubare e violentare. Si potrebbe dire che la societá plasma il futuro ma è determinata dal presente. Questo fa si che per questo complesso di condizioni socio-razziali esistano razze “malvagie” in cui la possibilità di allontanarsi dalla malvagitá sia maggiore di quella degli orchi di Tolkien, ma comunque pari a uno 0,01% (nell’ordine di 1 su 10000 invece che 1 su 1000000 e considerando che la popolazione della terra di mezzo é decisamente inferiore rispetto a quella dei FR ad esempio). Ulteriormente diverso credo sia per quelle razze connaturate da elementi razziali connessi alla malvagitá, come il colore dei draghi, ad esempio. Li nascono malvagi per ovvi motivi e sono tali, ma comunque redimibili (nel numero dei casi degli orki tolkeniani). Si potrebbe quindi distinguere della questione semantica se la razza è malvagia per società o nascita ma ai fini del gioco questo non cambia. Meccanicamente gli orchi sono malvagi e se ne incontri uno generalmente puoi aspettarti che voglia depredarti. Per questo quando non lo fa magari ha storie interessanti e rende l’incontro degno di essere ricordato. Nessuno ricorda quando hanno incontrato quei mercanti elfici che li hanno salutati. Insomma questo per dire che la contrapposizione razziale è un elemento importante che non scade nel “le persone dell’etnia X sono malvagie”. Lo stesso discorso si potrebbe fare con i soldati della wermacht nella IIWW (non le SS, ma i sedicenni arruolati nella hitler jugend e mandati a sparare ai tank alleati con i panzerfaust ad esempio). Volevano tutti gasare gli ebrei? Era colpa loro il raich? I nazi sono stati tutti accomunati (e vorrei ben vedere) e SONO IL MALE. Eppure Shindler era un nazista, membro del partito e ha salvato un sacco di ebrei. E quella storia è meravigliosa e toccante. I tedeschi nella IWW non sono nazi e infatti nessuno li prende come esempio di malvagitá (a parte un orribile temtativo sul film di wonder woman di connaturarli come “i cattivi”). Poter giocare su quella linea in cui i malvagi hanno elementi che salvano l’intera stirpe é catartico. Sinceramente non ho mai notato questo sottotesto, sebbene abbia letto le dichiarazioni dei vari soggetti, e ho visto tutti i prodotti (a parte skeleton crew e la seconda stagione di vision, perchè, quest’ultima, non é star wars ma sono altre cose con spade laser) sebbene una sola volta (tipo i film). Ad esempio l’ammiraglio della ribellione sull’8 é tutto fuorchè intelligente eppure donna. I jedi su acolyte sono stupidi, tutti, uomini e donne e non hanno infatti nulla di jedi. Motivo per il quale fa cacare, non perchè le streghe sono donne e intelligenti e buone (cosa che non tutte sono). Andor ha una profonditá enorme. Marwa è eccezionale, ma lo è anche Kino Loi (il personaggio di Serkis) che alla fine Quindi, sebbene alcuni abbiano avuto lavolontà di usare alcuni mezzi per veicolare un messaggio, il problema di quei prodotti è la coerenza con l’ambientazione e non il “wokiskmo”, stesso problema che, a parer mio, ha RoP. Fa cacare non perchè c’è un elfo sudamericano e uno orientale ma perchè la storia fa cacare non ha senso con la lore e nemmeno con la timeline. quindi in breve secondo me i problemi di acolyte non è tanto la volontá di veicolare un determinato messaggio che porta a una scrittura penosa, ma é la scrittura penosa che rende la serie nammerda. Il fatto che poi affronti anche altri elementi “woke” può incrementare il problema ma una scrittura decente avrebbe messo la questione in una posizione secondaria. In BG3 ci sono elementi definibili woke, dai threesome bisessuali agli amoreggiamenti omosessuali a un hillithid non malvagio. Nessuno si è lamentato, salvo quelli molto di parte, ma la qualitá è stata tale che non hanno avuto appigli. sorry wall of text
-
Gestire personaggi con doni o capacità "speciali".
Non sono d’accordo. D&D, più nelle vecchie edizioni, ma comunque anche in questa, si presta assolutamente a fare quello che chiede, vedi gli esempi precedenti. Secondo me la prima, come dicevo prima sono cose troppo uniche e peculiari e oltretutto dipendono troppo da cosa fa il PG. Se Artù é destinato a estrarre Excalibur ma gli piace più andare a fica e ubriacarsi e manco ci arriva il DM può farci poco. Quindi alla fine delle regole specifiche possono essere estrapolate ma generiche e poco meccaniche (a livello generale, poi possono estrinsecarsi in benefici meccanici). Comunque se magari butti giù le idee che hai si può vedere di tradurle in regole.
-
Interessante articolo su D&D
Non ho idea di cosa sia dragon age ma su SW non è assolutamente un problema di woke se fa cacare e il woke non c’entra nulla. Magari fosse quello il problema. E oltretutto la dimostrazione che non c’entra sta nel fatto che il primo è uno dei prodotti più brutti della storia di SW e il secondo uno dei migliori. No infatti Nella stessa lettera Tolkien chiarisce che l’idea della razza innatamente malvagia non gli piace e poi si sofferma sul fatto che sono vittime e pur non dicendolo apertamente lascia trasparire l’idea che magari potrebbero diventare parte del mondo, non escludendo quindi che qualcuno possa diventare buono (alla drizzt) ma non ne ha mai scritto. È pieno di altri riferimenti e non ha molto senso citare altro, ma il senso è che gli orchi nascono come razza malvagia, e li crea Tolkien che non aveva alcuna simpatia per coloro che in quel periodo predicavano la superioritá della (inesistente) razza (leggetevi la risposta ai nazi sulle sue origini e godete). D&D nasce e rimane nel corso delle edizioni un gioco in cui il conflitto razziale e l’esistenza di razze assolutamente buone e assolutamente e intrinsecamente malvagie esiste. I draghi hanno colori che dipendono dall’allineamento o viceversa, poco cambia. Sono creature intelligenti e non importa che siano non umanoidi, il discorso é lo stesso. Anche per loro esistono eccezioni (il drago rosso buono che aprì la prigione dei generali signori demoniaci che conseguentemente distrussero Chormanthor). Il conflitto tra razze non é l’unico esistente, come fatto giustamente notare, ma esiste ed è importante quanto gli altri, anche perché permette proprio quelle eccezioni che rendono il gioco e le storie interessanti e spesso “uniche”. E lo può fare. Diverso è dire tutte le razze sono buone, non ci sono differenze razziali ecc, che ammazza proprio la diversitá e la bellezza di quello che vuole giocare l’orco buono. Vero non esiste un solo orco archetipico, ma nemmeno un elfo archetipico, eppure nessuno gioca un elfo alto 50 cm nei FR. al di la degli altri riferimenti l’elfo oscuro, l’orco, il coboldo, il goblin, i draghi cromatici, i lich sono malvagi. È un archetipo. una lancia invece spezzata per la modifica in specie nel manuale italiano (così faccio incazzare tutti allo stesso modo ahahahah): sebbene il termine razza in italiano non abbia la stessa connaturazione che in inglese, se il manuale inglese usa “Species“ tu traducendo non puoi usare “Razza”. Quindi non hanno sbagliato, al netto delle motivazioni che ci stanno dietro.
-
Come gestire giocatori "egoisti"
Condividendo quanto ti hanno detto in precedenza aggiungo solo una cosa: le azioni hanno conseguenze. Quindi una volta eliminato il PGDM (ovvero il personaggio giocante del DM) anche senza ucciderlo, basta un “sono chiamato altrove ormai siete diventati all’altezza di badare a voi stessi” o se vuoi porre la questione anche un “siete solo degli egoisti, avrete il mio supporto solo se crescerete”, li mandi in giro da soli e poi li metti di fronte alle loro scelte (bada bene non è una punizione, ma semplicemente una questione di coerenza di gioco). Quindi se decidono di mandare avanti i popolani questi non lo faranno o una volta che lo hanno fatto e saranno morti la conseguenza sará l’arrivo di guardie che indagano su perché sono morte e il loro nome inizierá a girare in modo negativo come i “voltagabbanal o gli “approfittatori” o gli “antieroi” e quando vanno in giro la gente non li tratta bene e i servizi costano più, e gli altri eroi li prendono in giro, ma sopratutto nessuno li aiuta. A questo punto potranno decidere di cambiare e cercare qualcuno da aiutare o di proseguire e diventare i villain. detto ciò A me pare che con questi giocatori, in quanto inesperti, ci sia poco da fare se non dargli delle cose da fare. É presto per fare una narrazione condivisa, all’inizio non la fa nessuno e loro non mi sembrano in grado. Poi ovviamente inserendo linee di quest che possono interessarli e loro possono andargli dietro, ma se non lo fanno non dipende dal DM che a quel punto può andare avanti con la sua storia railroadata.
-
Hold Back the Dead è disponibile gratuitamente su D&D Beyond
Si bisogna fare l'acquisto. E oltretutto in questo modo non ho nemmeno trovato da dove accedere al materiale, mentre in passato lo aprivo facilmente. Quindi avendo avuto altro da fare ho lasciato perdere. Ho completato l'acquisto (for free) e non ho l'avventura
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
❤️ nemmeno io 😢
-
Interessante articolo su D&D
Però se ho capito bene, la questione non è "non inserire personaggi appartenenti a una certa etnia/genere/orientamento/ecc nelle vecchie ambientazioni", ma "non trasformare le vecchie ambientazioni" che mi trova concorde. Fare gli orchi buoni e i drow pure non è una cosa che ha senso, ma snatura completamente il senso del fantasy old style. Se però fai un'ambientazione in cui sono buoni nulla queastio, ma nei FR sono malvagi, come i drow e lo stesso vale nelle ambientazioni old style e trovo che chiedere sta cosa non sia assurdo. No, ma se fanno roba che fa cacare (perchè fa cacare) proprio perchè è di tutti non solo glielo si può e deve dire, ma dovrebbero evitare di farli. Film dimmerda come 7, 8 e 9, serie anche peggio come Kenobi, the acolyte, Boba Fett non dovrebbero essere fatti perchè sanno invece come fare cose buone (Rogue one, Rebels, Bad Batch, Mandalorian, Andor, Tales of Jedi/empire). E li non c'entra nulla il woke, ma proprio la qualità. Eh però l'immagine la dovresti fare bene, se fai orchi messicani (che diventa un altro stereotipo) la gente ti dice che hai fatto gli orchi messicani, me pare tautologico. Ma in D&D è umanoide e cattivo. Su Warcraft è diverso ed è esattamente l'esempio che facevo prima. Altra ambientazione in cui gli orchi non sono cattivi. Non più degli altri diciamo. Come su Warhammer 40000 dove il più piulito c'ha la rogna. Ma non nell'old fantasy dove questi stereotipi sono importanti.
-
Gestire personaggi con doni o capacità "speciali".
Come mi è capitato di dire, alla fine ho realizzato che il bilanciamento è sopravvalutato. A meno che infatti quello che decide il DM non si traduca in bonus meccanici tutti uguali (noia) per tutti, comunque non c'è un bilanciamento, che comunque non c'è già tra le classi (ma va detto che in 5e sono comunque mediamente più bilanciate che in 3e e in 2e). Quindi mi trovi concorde, non si tratta di preferire qualcuno ma di portare avanti linee di storia interessanti. Se qualcuno non coglie alcuni elementi e quel pezzo di storia non va avanti non è colpa di nessnuo, ma l'altra faccia della medaglia è che comunque tutti devono sentirsi partecipi e dovrebbero avere una loro storia da seguire anche se non tutti diventano dio. Quindi se dovessi inserire delle regole o suggerimenti partirei da questo. BG dei singoli - Agganci ai BG del DM - Storie ad hoc - Climax crescente. E direi anche che raramente questi BG dovrebbero intrecciarsi e comunque mai tra più di due PG perchè poi diventa artefatto. Sul livello di potere secondo me il limite è solo la coerenza dell'ambientazione e la capacità di gestire la cosa del DM, oltre che l'ok del gruppo, ovviamente.
-
Interessante articolo su D&D
Io non critico l'inserimento di situazioni che possono ricondurre a fattispecie esistenti oggi e non ieri (in realtà si ma erano viste diversamente). Se quindi si tratta di inserire una delle sette sorelle lesbica, una famiglia di orchi e halfling che vivono felici e un drow buono (ah no c'è già) non ci vedo NESSUN problema, e anzi. Trovo che sia differente però voler eliminare differenze che sono alla base del gioco rendendo tutto più simile e fare gli orchi messicani che non sono cattivi. Gli orchi del fantasy lo sono, se poi in una nuova ambientazione non lo sono va benissmo, se non piace non ci si gioca (mi ricordo che non fui contento quando uscì Eberron in cui i drow non erano malvagi, e manco esisteva il temine woke), se piace va bene, ma snaturare la base e le ambientazioni esistenti lo trovo errato anche dal punto di vista commerciale. Detto ciò quindi mi trovo d'accordo con l'articolo, che secondo me senza eccedere da un lato o dall'altro pone la questione in modo adeguato.
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
A me The One Ring è piaciuto, sistema interessante, bellissimi manuali.
-
Gestire personaggi con doni o capacità "speciali".
Considera che per me (ma questo era derivante anche dal fatto che si giocava in 3e) i benefici meccanici e di BG andavano di pari passo, anche quando non comportavano necessariamente bonus/malus numerici. Inizialmente ad esempio, quando ha scelto la via del sangue demoniaco al PG sono spuntate scaglie, ha acquisito scurovisione e altra roba via via che progrediva ma quando si è redento più che altro ha comportato ritrovare la lama dell'angelo caduto e scoprire che c'era un ordine monastico che lo adorava e che lo ha seguito in combattimento. Il papa di Shaundaukul c'è diventato a fine campagna, ma anche li a parte qualche paramento ha acquisito perlopiù la possiblità di manovrare aspetti politici. Il nano difensore nanico paladino ha costruito una cittadina che poi si è espansa, vicino all'isola in cui avevano il portale per il loro piano e ne è diventato il reggente. Anche in questo caso, pochi bonus meccanici. La stregona ha voluto un drago compagno, qua molti bonus meccanici ahahahahah. Ma appunto si tratta di cose dipendenti dall'edizione. In AD&D il Bladesinger era una cosa che si aggiungeva al personaggio mentre in 3e è diventata una CDP e in 5e una sottoclasse. Nel primo caso è esattamente quello che cerchi (con bonus meccanici) poi con le altre edizioni è diventata una cosa interna. In 5e non ho previsto nulla del genere, sebbene tutti i PG abbiano avuto BG che hanno interagito con la trama (una ha dato alla luce l'hazi, il prescelto dei thri kreen, quando hanno preso possesso di corpi di kreen morti da tempo lasciando i loro indietro, una è inseguita da un templare di un re stregone, una aveva l'anima del fratello che alla fine si è sacrificata per sconfiggere un avatar di una regina stregona che aveva preso possesso del suo corpo - del PG - e così via), nessuno ha avuto elementi di potere come quelli della campagna in 3e perchè non ne ho ravvisato la possibilità dal punto di vista di gioco e bilanciamento.
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Infatti molti l'hanno bannato dal gioco. Tra cui noi. Non la prenderei come benchmark 😄
-
Gestire personaggi con doni o capacità "speciali".
Allora io un periodo ho pensato banalmente di inserire un tiro di variabilità genetica, un d100 alla creazione del personaggio. al 95+ tiri 1d6. La caratteristica corrispondente al risultato avrebbe avuto un +1 (3ed). Sta cosa non è mai stata utilizzata, e era anche poco sensata. In game invece è un'altra storia. Sulla base dei BG, i PG hanno una storia e evolvono, scoprendone elementi sconosciuti o andando incontro alla loro prosecuzione e alle conseguenze della stessa. Questo mi ha portato ad esempio a assegnare bonus specifici e capacità uniche a alcuni PG che avevano scelto alcune strade (il più peculiare fu un umano trovatello che essendo stato creato da sangue di demoni e un'anima che poi risultò essere il residuo di un antico celestiale morto millenni prima, iniziò a sviluppare tratti mezzo immondi o mezzo celestiali a seconda della parte che intendeva seguire). Non tutti hanno avuto questo tipo di bonus ma tutti hanno avuto qualcosa che da un lato fosse utile meccanicamente e dall'altro gli piacesse, pur collimando con il BG. È anche accaduto che alcuni spunti da me forniti nono sono stati compresi o seguiti e quindi quello che avevo previsto non è accaduto (il chierico di Shandaukul ad esempio non colse la possibilità di diventare il dio del tempo cronologico e diventò solo il papa della chiesa). Questo però in 3e, dove fornire poteri, capacità o oggetti potentissimi non comportava nulla dal punto di vista della gesitone del gruppo, in 5e invece ho limitato gli oggetti, immaginate le capacità. In ogni caso sconsiglierei di inserire questo modo di giocare in un manuale del giocatore e non lo inserirei nemmeno all'inizio del manuale del DM, ma solo tra le regole opzionali e avanzate. Cosa che alla fine c'è, quei boon epici tra i quali puoi scegliere.
-
Interessante articolo su D&D
Amen fratello. Non posso che condividere totalmente
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Non solo, hanno proprio detto che non lo faranno perchè non possono usarne la lore senza snaturarla oggi. Non capendo che invece parlare di razzismo, schiavismo, dittatura e di come gli eroi LA COMBATTONO, è il modo migliore per trattare argomenti difficili, ma vabbè. In realtà L5A e LOTR pur avendo altri editori (e sistemi) hanno concesso i diritti e esistono manuali di adattamento per la 5e. Non so che tipo di successo hanno avuto, io ho the One ring 2e, e ho visto l'adattamento per la 5e e non l'ho preso, secondo me non fittano le cose. Ma è una mia opinione. Magc anche qua. Ma non conosco nè leggo di gente che gioca nell'ambientazione di Magic a D&D. I crossover sono stati solo operazioni commergiali (tipo le carte di magic su D&D o sul LOTR), ma che non hanno apportato nulla di particolare, dal punto di vista dell'ambientazione, a D&D. Magari qualche giocatore di magic ha iniziato D&D e viceversa, ma erano già mondi che si parlavano, quanti hanno giocato a Magic E D&D anche quando erano slegate? EH purtroppo come dicevo sopra, hanno detto NO. Sapete che a me Spelljammer non ha mai attirato? Un fantasi nello spazio che non è lo spazio con astronavi che non lo sono... Bho mi è sempre sembrata una misticatio peggiore di Capricorn con Excalibur. Ma è uscita per la 5e.
-
Hold Back the Dead è disponibile gratuitamente su D&D Beyond
L'ho acquistata (free) per curiosità, e per capire che si intende, visto che non trovo D&D troppo adatta per un Tower Defense, ma magari è interessante. Devo scaricarla e poi vedremo... EDIT: non se scarica, va solo acceduto.
-
Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Capitalismo. Per il resto, concordo con @aza, il GDR cartaceo non morirà mai, e la dimostrazione è stata il post pandemia. In molti credevano che non si sarebbe tornato indietro sul gaming su VTT, e invece è accaduto. Io stesso, alla proposta nel gruppo di continuare a giocare con Roll20, poi Foundry, ho semplicemente detto "no". Il GDR è stare insieme, giocare, vedersi, interpretare, mangiare e bere. Sebbene il VTT offra opportunità non possibili finora (ad esempio nella campagna iniziata martedì siamo tre dall'italia, uno dall'Austria, uno dalla Germania e uno dal Galles, cosa che non ci permette di giocare altrimenti), laddove possibile il gioco non è sostituibile, anche per problemi meccanici. Il canale non è totalmente adeguato (quando si parla in molti non si capisce), l'imporovvisazione delle scelte non è praticamente possibile se non con una preparazione assurda prima, e quindi i sandbox dettagliati sono scoraggiati, salvo se acquistati ecc. Quindi il GDR rimarrà quello che è sempre stato, e non darei per morto D&D, non è morto con la 4e, ma certo nel momento di massimo splendore tecnico è iniziata una discesa che non si sa dove finirà. Personalmente ho comprato solo Planescape in inglese e avevo deciso che non avrei più comprato manuali in italiano vista la scarza qualità. Purtroppo credo che i FR me li comprerò, non so in che lingua. Ma questo è detto da uno che ama i FR e D&D, se il mercato si restringerà non so che scelte faranno quei geni della WOTC/Hasbro.
-
Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Ah concordo, è proprio per questo che prima scrivevo che mancano le idee. Dopo 10 anni avrebbe senso iniziare a pensare a qualcosaltro, anche se la 5e è andata benissimo. ora è in parabola discendente e secondo me a livello di marketing avrebbe avuto un ottimo riscontro tirare fuori qualcosa per i 50 anni, invece manco tutti e tre i manuali base in box edizione spaciale sono riusciti a fare, e non me ne capacito. Lo so che l'ho già detto ma davvero non me lo spiego. Credo intendesse che D&D5e è noiosa, cosa che trovo anche io, e questo è colpa di come è stata strutturata l'edizione. D&D in generale non può esserlo anche perchè non è possibile parlare di D&D in generale. Pensa alla differenza tra la 3e e la 4e, o tra il BECMI e la 5.
-
Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
COSA? Ma con il successo del 3, devi SOLO continuare in quella direzione Secondo me serviva una 6ed. La 5 è stanca. E per quanto tecnicamente concordo si tratta di un ottimo manuale, serviva qualcosa di veramente nuovo che attirasse la gente e creasse hype, sopratutto per il 50enario. Solo che, secondo me, manca una cosa fondamentale. Le idee. Cosa dovrebbe essere la 6e? Quindi vai di minirestilying con buone cose e errori madornali, ma che lascia tutto come trova. Tipo la 3.5, che fondamentalmente è stata il trampolino per Pathfinder, non essendo stata abbastanza coraggiosa.
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Sono d'accordissimo e sottoscrivo!
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Uscirà quest'anno ma saranno due, uno per il giocatore e uno per il DM. In pratica tipo la guida del giocatore a faerun e il manuale d'ambientazione della 3e.
-
Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Grazie. Ah e comunque finora nessuno ha detto la cosa più ovvia. D&D non è cool. Non lo è mai stato. Non lo sarà mai. È stato di moda per un periodo, grazie perlopiù a BBT, in parte i film Marvel e a Critical Role, e quindi alcune star sono venute fuori dicendo che giocavano a D&D, ma cool è una cosa diversa.
-
Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
SONO UN VECCHIO MA STA ROBA NUOVA HA ROTTO PRIMA DI VEDERLA. Ecco appunto. Magic non mi pare abbia alcun mercato tra i giocatori di D&D, Exandria non saprei immagino di più, ma non ho dati. In ogni caso non si tratta propriamente di una "nuova" ambientazione ma di un'ambientazione esistente e comprata/prodotta da/con terzi. Fortuna escono i FR (che comprerò più che altro per collezionismo, a patto che siano manuali decenti, altrimenti se sono come la SCAG ma più ampi, faranno la stessa identica fine. Rimangono sullo scaffale. Della libreria. O di Amazon.