Nathan Nessuno si aspetta(va) ľInquisizione Spagnola Mi siedo e mi rendo conto, improvvisamente, di stare sudando. Sudando freddo. Non è per la paura, ma per la tensione. Per la prima volta in vita mia, non mi sono fatto sottomettere da nessuno. Nemmeno da quel branco di gorilla decErebrati. Ma capisco anche che sono stato un idiota: ho agito d'istinto, senza riflettere. Per almeno due volte. Le prime parole di Tyler nemmeno le sento. Lo vedo parlare, ma è come se non uscisse alcun suono, dalle sue labbra. Poi, dopo un istante, capisco la sua domanda, anche se ne ho udito meno della metà. "'Questa storia' è che non mi piacciono i bulli. E Cory é il peggior bullo della scuola, ma nessuno di importante sembra accorgersene, o fare nulla", faccio una smorfia, guardando nel vuoto. "La settimana scorsa... mi ha fatto inca$$@re di brutto. Aveva giurato che avrebbe lasciato in pace Ben, ma solo perché lo avevano beccato in flagrante... e non erano passati nemmeno due giorni, che aveva già ricominciato a prendersela con lui. Come se non fosse successo nulla", inizio a giocherellare con la forchetta. "Non... non ci ho più visto. Non mi era mai successo prima, a dire il vero. Ho deciso che dovevo fargliela pagare, che non poteva sempre averla vinta e... ho fatto quello che ho fatto. L'unica cosa di cui gli importa è la squadra, in fondo. E potrebbe anche prendersi una borsa di studio per il football. Tanto nessuno lo ferma mai. Fanc*lo, allora. La squadra era quello che gli dovevo togliere". Sbuffo, poi guardo in faccia Tyler, finalmente. "Mi spiace. Forse vi ho messo nei casini. Anzi, lo so, adesso, che ľho fatto. Te ne avrei dovuto parlare e, sicuro, tu avresti fatto meglio, come al solito. Ma mi dispiace solo di questo; per il resto, non sono pentito di avergli fatto assaggiare un po' dello schifo che lui riserva sempre agli altri. L'unica cosa che non ha alcun senso è come abbia fatto a capire chi sia stato: lui non è abbastanza sveglio per arrivarci da solo. Ma è da stamattina all'alba che mi manda messaggi minatori, cercando di farmela fare addosso e accusandomi. È per questo che non ho aspettato che si avvicinasse: sapevo che puntava a me". Non cerco il perdono di Tyler. Non voglio l'approvazione di nessuno. Sono solo maledettamente stanco che alcuni di noi girino sempre con un bersaglio disegnato sulla fronte.