Astrid
Una volta arrivati al villaggio Astrid tirò quasi un sospiro di sollievo, nonostante la scia di cadaveri lasciata da quelle genti venute da oltre le montagne. Guardò con curiosità il forgiato e la donna adoperarsi per sotterrare i loro caduti, e non poteva fare a meno di domandarsi perché non fare la stessa cosa con tutti gli altri. Non riusciva inoltre a togliersi dalla testa l'idea di poter morire in quel continente: avrebbe voluto farsi inumare lì, in una patria non sua? Quella non era la sua terra, avrebbe preferito diventare cibo per i lupi, che loro, di certo, non avevano colpe per quello che stava accadendo. Con tali rovelli in testa, la rossa si aggirava per il villaggio come uno spettro, raccogliendo a destra e a manca qualsiasi cosa potesse tornarle utile. Infine, a lavoro concluso, decise di dedicarsi alle sue condizioni fisiche: aveva bisogno di un bagno, di lavare la sua pelle, forse di mondare persino la sua anima per scacciare funesti pensieri. I suoi cari, lasciati indietro, erano un chiodo fisso nella sua mente. Sciolse i capelli, slegò i lacci della sua armatura e si spogliò nuda, entrando per un attimo in comunione con quella natura che non le apparteneva. Si concesse qualche attimo di riposo, un riposo interrotto dagli incessanti sensi di colpa che martellavano la sua testa.
Il giorno successivo, nascosti dietro ad una collina, videro un contingente nemico da fare impallidire. Quello era un dannato esercito in marcia, ed Astrid non potè fare a meno che maledirli tutti, uno per uno, mentre i loro passi scricchiolavano sul sentiero. Dannati bastard.i. bofonchiò a denti stretti. In fondo alla colonna marciavano dei carri, ed alla fine successe qualcosa che non si sarebbe mai aspettata. Una ruota, forse, o qualcosa di simile, rallentò la sua marcia, facendolo rimanere indietro. La rossa osservò la scena attentamente, ascoltando le parole dei suoi compagni. Non per fare la scassapalle... mormorò in un sussurro, quel tanto che bastava per farsi sentire solo da chi aveva intorno. Ma cosa vi fa credere che quel tizio sia da salvare? E se fosse...uno di loro?