Titanium Witch
Mi trovo in una decrepita struttura dell'autodromo, che una volta ospitava il garage di una qualche scuderia di veicoli da gara; in un angolo si trova un vecchio camper dismesso... privo di motore e ruote, poggia direttamente sul pavimento di cemento, con tubi (che portano acqua, elettricità e internet) collegati con apposite prese nel muro dell'edificio... per quanto malconcio e trasandato, come abitazione mi và più che bene.
Lì vicino c'è la mia tecno-armatura/mech Hellion, agganciata ad una struttura che le permette di passare agevolmente dalla posizione verticale a quella orizzontale (sia a faccia in su che a faccia in giù); al momento è in posizione verticale, con lo "zaino" aperto in modo da mettere in mostra parte dei suoi complessi sistemi tecno-magici interni; ci stò armeggiando dentro, con una serie di scintille che sprizzano ogni tanto laddove appoggio un qualche strumento di lavoro, imprecando e bestemmiando in un modo che farebbe arrossire un demone.
Due grossi ragni meccanici ogni tanto mi passano gli attrezzi che chiedo loro; sono larghi circa 30 cm da zampa a zampa, uno più tozzo e massiccio, l'altro più esile e agile.
"MA P#RC@ P§TT@N@ V@CC@ TR#I@!!! Ma chi diamine è il f#tt§t# c#gli#n& che ha allineato quei glifi arcani del generatore termoionico? Un f#ttut# troll strabico e ubriaco avrebbe fatto meglio!"
Mi fermo di colpo, fissando l'aria davanti a me, poi mi sbatto la mano (la destra, quella organica!) sulla faccia, facendola poi scivolare verso il mento con un sospiro.
"Ma che c@zz# stò dicendo? Sono io che l'ho costruito, e quindi sono io la f#tt§t@ c#gli#n@..."
Mi volto verso i due bot, che mi guardano preoccupati, emettendo una serie di bip incompresibili per chiunque tranne me.
"Fujin, Raijin, pausa! Ho bisogno di una c@zz# di dose di caffè e nicotina per schiarimi il cervello, e di guardare qualcosa di divertente in olo-net per rilassarmi!"
I due sembrano entusiasmi di assecondarmi, avviandosi verso il camper; mentre mi libero dei vestiti, rimanendo in mutande e reggiseno, Raijin (quello grosso) prende il bricco col caffè e la mia tazza preferita, mentre Fujin (quello piccolo) prende uno dei miei puzzolenti sigari nanici; salgo la scaletta a pioli che mi porta nella mia "camera da letto", con Raijin che usa i suoi minirazzi per seguirmi in volo, mentre Fujin si arrampica sulla parete come se fosse un vero ragno.
Acciambellata in un angolo c'è una creatura a metà tra una scimmietta e una volpe, che alza la testa e agita la lunga coda quando entriamo; le ottiche cibernetiche nei suoi occhi fanno capire subito che, nonostante la folta pelliccia, anch'essa è un robot. Potrei quasi stare in piedi nella stanza, ma preferisco gattonare fino al mio letto (niente più che un materasso appoggiato direttamente sul pavimento, e coperto di cuscini e lenzuola sfatte); arrivata li mi appoggio alla testiera imbottita, facendo cenno alla creatura di avvicinarsi.
"In braccio alla mamma, Kurama, dai... oh, brava cucciola!" le dico in tono compiaciuto, quando mi obbedisce e comincia a strofinare il proprio corpo sul mio, facendo le fusa come un gatto.
Con un sospiro soddisfatto bevo un sorso di caffè (caldo ed extra-dolce, come piace a me), poi mi accendo il sigaro e accendo la mia olo-net; rapidamente trovo il canale su cui trasmettono gli incontri di lotta dall'arena della comunità... oggi c'è il mio campione preferito: Asteria Goldenhorns, una minotaura che combatte a mani nude usando strane tecniche.
"WOOOOOO!!! Brava la mia minogn#cc@, fagli vedere chi sei! Strappagli le p@lle& dal c§l#, a quel f#tt§t# scr#t# s§cchi@merd@!"