Daphne partecipò all'uccisione del granchio insieme agli altri, seppure un po' sconcertata e disgustata.
Si premurò di aiutare soprattutto Glauce, notando la sua stanchezza. "Hai compiuto un'impresa davvero leggendaria" le disse, con sincera ammirazione "Spero solo che non ti sia costata troppo".
Mentre agivano, lei e Glauce ebbero modo di scambiare un po' di idee sul da farsi. Fu Glauce a elaborare un ottimo piano, ma vista la sua stanchezza fu Daphne a incaricarsi di riferirlo agli altri, a uccisione conclusa.
"La nostra proposta sarebbe questa. Per ricavare risorse utili da questa carcassa ci occorre fabbricare un coltello da disosso.
"Artyom, tu che hai qualche nozione di metallurgia, dovresti tornare al capanno, prendere dei pezzi grezzi di argento o di silicio (il rame è meglio conservarlo), portarli sulla barca e forgiare un lingotto. Prenditi tutto il tempo che ti serve. Quando tornerai qui a portarcelo, porta anche un po' di fibra di cuoio o fibra ottica. Carica il tutto sul carretto a mano: ci farà comodo anche quello, per portare poi il ricavato alla base.
"Nel frattempo, noi vedremo di procurare un tronchetto di legno. Ho visto che la boscaglia a nord, a differenza di quella a sud, sembra sicura. Io e Popovič possiamo andare là e metterci in cerca di qualche tronchetto che si possa raccogliere da terra, o con poco sforzo: sarebbe meglio, perché altrimenti avremmo necessità di fabbricare anche un'ascia.
"Intanto, Glauce, ti suggerirei di sederti qui e prenderti un po' di meritato riposo, fino al ritorno di tutti noi: così magari riuscirai a recuperare un po' di forze" concluse, con un sorriso gentile.