DM
Sebbene inizialmente in vantaggio, e capaci addirittura di eliminare uno degli avversari in campo, i demoni capirono ben presto che essi avevano stretto le loro fauci su un boccone troppo grosso da mandar giù. Se il “comando” dei demoni sembrava in preda a una crisi interna per il possesso de La Spada, Celeste si proiettò in mezzo al vrock e agli hezrou per alleggerirli del peso di quelle decisioni. Oltre a quello delle loro patetiche vite. Cuore Nero vorticò nell’aria, trascinata dalla forza travolgente della Borealis che spezzò a metà il busto del vrock, per poi compiere una torsione che lo portò a decapitare uno degli hezrou e a mutilare il petto e le mani che l’ultimo di essi cercò di sollevare per cercare di difendersi dalla Furia Bianca.
Non bianchi e affascinanti, ma scuri e ripugnanti, furono invece i tentacoli che Sophia evocò dal terreno. Se i demoni erano famosi per le proprie tattiche del terrore, essi dovettero assaggiare la loro stessa medicina quando due vrock e uno degli hezrou nella retroguardia si trovarono avvinghiati nella stretta nemica Ma che demone! si lamentò l’hezrou Queste sono le tecniche dei pervertiti del Kat- Eff… Glurg… Glob! si trovò a gorgogliare, dopo essersi beccato la propria sberla di tentacolo in bocca.
Se Celeste abbatteva nemici a terra, in lontananza uno stormo di vrock di ben cinque elementi cadde a terra. Osymannoch aveva finalmente deciso di fare sul serio, i corpi rinsecchiti dei volatili demoniaci che si contorsero a terra in cerca di qualunque fonte di liquidi che fosse in grado di reidratarli. La salvezza tuttavia non giunse e, come assetati nel deserto, essi spirarono ai piedi dell’Inatteso.
Ritirata! gridò uno dei vrock Rit- Glurg! Il vrock che per primo urlò il proprio terrore fu stretto tra gli artigli di Gunnar, che non intendeva lasciare troppo spazio di fuga per gli assassini di Suriel, la stretta che fu presto trasformata in una proiezione che portò il vrock a sbattere e rompere il proprio cranio sul terreno. Il secondo esemplare nelle sue vicinanze fu afferrato per un ala. Il demone, gracchiando di paura, fu quindi sventrato a metà dalla furia di Gunnar Artigli di Sangue (di nome e di fatto).
Dello stesso color del sangue, ma di aspetto assai più piacevole, fu la pioggia di petali di rose che Bainzu fece cadere dal cielo. Per quanto il cielo terso e carico di terrore avesse l’aspetto di uno scenario da apocalisse, i demoni non parvero di certo incoraggiati, ma anzi maledissero a gran voce il druido che li aveva colpiti Nooooo!! gridò uno, sbattendo le ali I miei occhi! I miei occhi! gridò un altro uccellaccio I miei sensi si annebbiano strepitò un terzo Eff… Glurg… Bleargh! un quarto vomitò, il getto che colpì in parte gli stivali di Celeste.
Il vomitatore non ebbe però vita lunga. Maxillium si lanciò su di lui, conficcando l’ascia sulla scapola del vrock, che cercò di librarsi in volo disperatamente, prima di vedersi cadere il braccio dall’acido corrosivo del cacciatore di taglie. Vomitando le interiora di qualche povero disgraziato che doveva essere finito sul suo becco (finendo in questo modo per sporcare le vesti di Maxillium) l’essere cadde infine a terra.
Per i vrock fu troppo, la loro unica priorità divenne la fuga, La Spada e i corpi dei caduti monito inquietante per chiunque avesse voluto profanare la sacralità del tempio di Pelor e mettere a rischio le vite degli innocenti al suo interno. Lo scontro, pur con non poche difficoltà si era concluso. All’interno del tempio, gli abitanti di Moenia che si erano rifugiati stavano bene: il muro innalzato da Sophia e la presenza di Mhorannan, per quanto poco apprezzata per via della sua natura da drow, sembrava aver permesso al panico di non dilagare Ce l’avete fatta! Ma dov’è quella sventola di arconte? domandò il drow. Anche i popolani furono molto curiosi a questa domanda, facendosi avanti per cercare la donna che li aveva protetti finora E’ vero, dov’è? domandarono i più piccoli.
Sebbene rimasti “orfani” di Suriel, i campioni ebbero però il tempo di rifiatare. Un drappello di soldati di Moenia li raggiunse per mettere in sicurezza l’area, che per la sua struttura divenne un punto strategico in quella che nelle ore successive divenne una guerriglia da strada. Come ebbero modo di scoprire nel corso del tempo a disposizione, l’impeto brutale di quella invasione sembrava essersi spento per lasciare posto a uno scontro tattico Gli angeli stanno aiutando la popolazione locale a raggrupparsi per difenderla meglio spiegò uno dei soldati I demoni e i diavoli stanno cercando di sfruttare gli innocenti per esporre gli angeli, che altrimenti sarebbero più forti di loro. Tuttavia in molti stanno via via cercando di dare una mano essi stessi. Questo è comunque il nostro piano e non lasceremo che della marmaglia dall’inferno o dall’Abisso ce lo porti via! Nel corso delle ore che i campioni passarono alla chiesa, per impedire gli assalti di altri nemici, un’altra cinquantina di persone venne radunata dai soldati. Tra di essi figuravano Marcus Darina Toppa, i genitori dei due bambini che avevano per primi chiesto aiuto degli eroi. L’incontro con i figli fu un momento molto toccante, i genitori in lacrime più della loro prole. Sebbene intimoriti dalla sua presenza sinistra, i bambini non scapparono dalla presenza di Osymannoch, anzi uno di essi si fece pure avanti Grazie per averci protetti, signore disse un bambino paffutello e dai capelli color stoppa Da grande voglio diventare come lei!
In questo lasso di tempo, comunque, giunse anche una notizia molto confortante Gli squarci si stanno richiudendo! esclamò uno dei soldati. Quella che all’inizio parve una voce fu confermata dai profughi che giunsero in seguito, risollevando il morale generale. Laddove infatti gli angeli entravano sempre di meno, lo stesso valeva anche per i loro nemici Il Conte è al sicuro seppero a un certo punto da un comandante di nome Berzio E alcuni miei uomini mi hanno informato che un planetar sta per arrivare qui per prendere il vostro posto. Le vostre abilità saranno più utili per aiutarci a riprendere il controllo delle strade disse Nel frattempo cercate di riposarvi, quando sarà il momento vi chiamerò disse E grazie. Mio fratello Terzo si era rifugiato qui all’inizio. Se egli è vivo è per merito vostro! sorrise.
Riepilogo