Ilianaro
Umani, impulsivi e ignoranti...bisogna spiegarli tutto come con i bambini. I pochi istanti che gli sono stati concessi non saranno mai sufficienti affinché apprendano davvero qualcosa su questo mondo.
Ascolto attentamente anche le parole del nano, ma quando termina inizio a spazientirmi
E' chiaro che ho commesso degli errori e non sono stato in grado di esplicare la questione. Permettetemi quindi di correggere e chiarire quanto detto. Quello che avete chiamato Empio spirito pongo particolarmente l'accento su Empio è in realtà quanto resta di un'anima in pena, quella che un tempo era una delle più belle femmine della mia razza, caduta nell'inganno della vanità, e a cui è stato negata la possibilità di lasciare questo mondo e raggiungere le magnifiche terre dell'Arvandor. La maledizione, che voi chiamate Banshee, di fatto corrode l'intera nostra esistenza, estirpando ogni singola goccia di gioia e felicità e provocando solo dolore e sofferenza interiore financo a trasformare persino la carne fino alla morte. Lo spirito così corrotto è costretto a rimanere su questa terra in eterno, vincolato al luogo dove il suo corpo giace. concludo quest'utima parte con la voce rotta, quasi sofferente o commossa
Capisco che per voi sia ardua comprendere fino in fondo le infinite sofferenze che è costretto a subire il nostro popolo, ma vi prego di fare uno sforzo in tal senso. In questo caso Agatha dimora nel folto del bosco di Neverwinter, e forse è per quello che non è causa di tribolazioni per chi abita quei luoghi, nessuno rischia di avvicinarsi.
Ho dato la mia parola a Sorella Garaele, di chiedere a questo spirito di indicarmi l'ubicazione di un importante tomo di magia appartenente leggendario mago, e ho intenzione di mantenerla e di alleviare per quanto mi è possibile le sofferenze di quella poveretta e di liberarla da questo mondo. Avrei bisogno del vostro aiuto nel caso qualcosa non vada nel verso previsto o se non è ancora pronta ad abbandonare questi luoghi, ma vi avverto considererò come un aperto atto di ostilità nei miei confronti qualsiasi comportamento inappropriato o interferenza prima ancora che mi sia concessa la possibilità di pregare per lei, per la Vera Morte che l'attende, e sarò costretto a comportarmi di conseguenza. Per quanto la maledizione la possa aver corrotta, il peccato di vanità non può essere estirpato ed è quindi necessario, per sperare in una risposta, presentarsi davanti Agatha portando il dovuto rispetto, come lo avreste fatto se lei fosse stata ancora in vita.
Vi chiedo, cortesemente, in ultimo di non recare imbarazzo ulteriore alla mia persona andando a disturbare ancora Sorella Garaele con questa storia.