Non dirlo troppo forte, che i vecchi alien si rivoltano nella tomba...
Breve OT (se si vuole approfondire, meglio aprire un topic apposito).
Prometheus e Coventant sono scritti coi piedi: sono pieni di buchi, di idee strampalate e pessima recitazione. In particolare Prometheus.
Di quest'ultimo basta già nominare il fatto che i personaggi sono tutti scienziati e, nonostante ciò, fanno tutto tranne che agire da scienziati: esplorano una stanza sigillata da millenni senza prima analizzarne l'aria interna alla ricerca di agenti patogeni o senza prima studiare le sostanze in essa contenute (in particolare quella di strani cilindri neri disposti all'interno della camera), dopo che pochi metri prima era stato individuato il cadavere di un alieno; un personaggio che si definisce zoologo, quando incontra una creatura aliena mai osservata prima, la prima cosa che fa è toccarla invece di isolarla e studiarla in un contesto controllato; due scienziati (tra cui lo zoologo appena citato) si perdono in una struttura sconosciuta nonostante quest'ultima sia appena stata mappata digitalmente dal capospedizione (in un mondo futuristico come quello basterebbe un niente per trasmettere la mappa digitale a ogni membro della spedizione); e così via.
Ritornando su Star Wars....
Con questo non voglio difendere la nuova trilogia di Star Wars (anzi, è una delle operazioni peggio riuscite della storia del cinema), ma non è che gli ultimi film su Alien siano molto meglio. In entrambi i casi si tratta di pessime mosse commerciali, fatte solo per fare qualche soldo in più senza davvero aver pensato bene a come espandere la storia. Nel caso di Star Wars si sono dimenticati che, dopo aver creato per la prima volta una storia, è obbligatorio evolverla e approfondirla aggiungendovi qualcosa di nuovo che abbia un valore: nascondersi dietro la banale scusa del "ripetere la stessa storia ha senso, perchè la storia ci insegna che le cose si ripetono" è patetico, soprattutto se poi si scopiazza dai vecchi film male e (come nel caso di Rian Johnson) non si ha nemmeno il coraggio di ammettere che si è scelto di anteporre il proprio ego agli interessi del pubblico generale. Nel caso di Alien è stato ancora peggio, visto che si è trattato di una dichiarata pura e semplice mossa commerciale per far fare alla Fox e a Ridley Scott qualche soldo in più: già ai tempi di Prometheus, infatti, Ridley Scott non credeva più in Alien, tanto che Prometheus originariamente doveva essere un film di fantascienza slegato da Alien e che già ai tempi Scott aveva più volte dichiarato lo Xenomorfo bollito, morto e sepolto, una creatura su cui non c'era più nulla da scrivere (e tante altre volte ancora avrebbe fatto le stesse dichiarazioni negli anni successivi); eppure, guarda un po', quando Neil Blomkamp (regista di District 9) era lì lì per fare un nuovo film che fosse un diretto seguito di Aliens di James Cameron, Ridley Scott usò tutta la sua influenza presso la Fox per uccidere il progetto di Blomkamp e farsi dare l'ok per un improvvisato progetto che poi divenne quella schifezza che è Covenant. Insomma, per lui Alien era un progetto morto, ma se si trattava di farci qualche soldo in più, meglio battere il chiodo finchè caldo e meglio se a farci su qualche soldo era lui, il creatore originale della saga, piuttosto che Blomkamp; naturalmente questo non gli impedì di dichiarare nuovamente la saga morta dopo aver partorito un ennesimo seguito scritto a casaccio (Covenant) che fece flop al botteghino per la sua bassa qualità. Certo la colpa non è del regista che realizza immondizia per fare soldi facili, ma del concept che non vende più.....questa la convinzione tipica del registi megalomani con il culto della propria personalità.
Insomma, il problema è che spesso questi film vengono portati avanti a forza solo per farci soldi. E per questo sono progettati male, senza che sceneggiatori, registi e produttori abbiano vere e proprie idee su come svilupparli (nel caso dell'ultima trilogia di Star Wars, il problema è che non c'è stato alcun piano coordinato tra coloro che dovevano portare avanti singolarmente i 3 film; da ricordare, infatti, che JJ Abrams ha ripreso il controllo del 3° film all'ultimo, quando Colin Trevorrow ha avuto problemi a trovare una degna conclusione a un progetto improvvisato malamente dai 2 registi precedenti, soprattutto dal 2° regista). E' naturale, quindi, che il risultato sia di bassa lega. In progetti gestiti in questo modo gli autori non pensano a creare nuove storie che abbia un senso raccontare, ma solo ai soldi che possono fare allungando un po' il brodo. Oppure sono talmente convinti che l'operazione sia facile da gestire da scontrarsi poi con la dura realtà, quando il piano si trasforma in tragedia.
Gli autori della 3a trilogia di Star Wars, infatti, hanno scoperto troppo tardi che non è possibile improvvisare il seguito di una storia straordinariamente amata. Si può improvvisare una nuova storia, ma il suo seguito va ben progettato. Il problema più grave, comunque, non è il fatto che sono riusciti a rovinare pateticamente una saga iniziata 40 anni fa con un progetto gestito malissimo. Il problema peggiore è che, nascondendosi dietro l'esistenza dei troll nei social network di oggi, ora pretendono pure di fare gli offesi se la gente critica il loro pessimo lavoro (ogni riferimento a Rian Johnson non è per nulla casuale) e si autoconvincono di essere dei geni incompresi, pienamente in diritto di accusare di essere troll chiunque osi criticare il loro lavoro.