DM
Quello scontro che vedeva contrapposti i non morti a lucertoloidi, gnoll, orchi e felinidi avrebbe potuto prendere il nome di Battaglia dei Cinque Eserciti, ma sarebbe stato impreciso dal momento in cui gli eroi giunti da nord dimostrarono ben presto di essere essi stessi l'equivalente di un'armata, cui si sommava l'azione dei Dragoni di Acquastrino, i quali pur in quella pioggia battente non mancarono di dimostrare il loro valore arginando con la cavalleria le creature dell'oltretomba che cercavano di avere ragione dei vivi. I wraith erano in numero inferiore, ma ogniqualvolta essi riuscivano ad abbattere uno degli alleati, il suo spirito prendeva non-vita reingrossando le fila nemiche. Non ci fu quindi da stupirsi se uno dei punti caldi dello scontro si rivelò essere la piazza principale dell'enclave, dove Musaaid e Oskrim richiamarono gran parte delle loro forze per sfruttare la radiosità sacra evocata da Oceiros e il cospicuo assembramento di eroi assiepati al suo fianco. Chandra, non volendo essere da meno, aveva messo in campo tutti i ritocchi fisici che la magia potesse permettere, esagerando il suo aspetto e la sua giunonicità come effetto collaterale delle tossine incantate che resero i suoi incantesimi ancora più letali... e parvero distrarre non poco gli osservatori maschi presenti nelle sue vicinanze, tanto che l'ondata di piume argento che venne scagliata passò quasi inosservata. Non ai wraith, i quali vennero quasi del tutto decimati, prima che Oceiros rendesse i due rimasti corporei. Lo sguardo di sbigottimento degli spiriti fu di breve durata, soffocato dalla palla di fuoco che Sharifa fece detonare loro addosso facendoli infine riposare in pace. Winn'Ier, Clint e Fizban poterono consolarsi con la vista offerta dalla Silverhand, il cui bustino sembrava ormai sul punto della rottura sotto una pressione irreperibile anche nei fondali marini.
Nelle prime linee, l'arrivo del Demone dei Fulmini in persona così presto non parve spaventare i più coraggiosi tra gli avventurieri, che sfidarono a gran voce il nemico. Celeste fu la più veloce a lanciarsi, trafiggendo il wraith più antico e strappandone parte del busto prima di spingersi con foga dentro quella marea spettrale, cercando di avvicinarsi il più possibile al vicario di Talos. Se il leader di quegli spiriti malvagi urlò il suo sdegno, tale grido morì in gola molto presto quando un Tom Po fuori di sé gli recise la testa dal corpo, precedendo Bjorn che piombò in picchiata contro un altro spirito che venne dissolto in un'esplosione di ectoplasma grigio. Thorlum soffrì il pantano creatosi a terra, deviando con il suo martello le mani grifagne dei nemici, pronto a dire la sua a tutti i costi, mentre Zhuge ricevette un Subito! telepatico di Nicolette che accompagnò la trasformazione in strega del wu-jen con l'innalzamento di una barriera protettiva. Gli spirito non sembravano una sfida impegnativa presi singolarmente, ma la Borealis fu la prima a risentire del gran numero di essi, i quali la circondarono cercando di affondare le loro mani su di lei e fin dentro di lei, pronti a privarla di ogni scintilla di vita. Il sacerdote osservò con sufficienza la determinazione dei viaggiatori del nord e le loro parole rivolte a lui Misero ometto? domandò inarcando un sopracciglio. L'uomo sollevo l'indice delle mano sinistra, su sui spiccava un anello di ferro battuto con tre fulmini incisi, dalla cui falange partì un fulmine nero che investì Celeste in pieno petto. Parve all'elocatrice che il suo stesso corpo minacciasse di frantumarsi, riducendosi in piccole particelle non più grandi di un granello di polvere, una agonia resa prolungata dal dolore di quella scarica di magia primordiale che le carbonizzò vestiti e stivali, scuotendo il suo sistema nervoso e bruciando in vari punti il suo corpo, dalle cui ustioni si sollevarono volate di fumo Mmm... resistente. Suppongo dovrò prendervi sul serio... l'anziano fece scricchiolare il collo, sfregandosi i polpastrelli.
x tutti