Clint Draconis
Un elegante inchino ed un sorriso di rimando. Clint concluse così quella sua prima danza da nobile, figlio estraneo di una società che pareva attirarlo e respingerlo, di volta in volta, senza soluzione di continuità.
L'adepto lasciò che Calixtria si ricongiungesse col padre ed attese che si mettesse a parlare con lui. Ora le aveva dato alcuni argomenti di conversazione e, se aveva ben valutato il carattere della donna, quegli argomenti non sarebbero stati tenuti per un secondo tempo: il desiderio dei Draconis di perpetuare la stirpe, internamente e celermente, sembrava dominare i loro pensieri.
Allora Clint mosse alla volta di Vixenia, accostandosi a lei e porgendole il braccio, in un gesto di formale intimità che avrebbe, presumibilmente, reso soddisfatti e tranquilli, allo stesso tempo, Constantin e Calixtria.
"Passeggiamo, cugina: volete?", la incoraggiò Clint, con un leggero sorriso.
"La musica sembra rimandare le danze a dopo, pertanto riscuoterò il mio ballo più tardi. Devo ammettere, però, che sono rimasto sorpreso dal non vedervi già in mezzo alle coppie: possibile che nessuno aspiri al vostro cuore, mia signora?
Sì, sì, vi anticipo... so già che sono intessuti intrecci matrimoniali, dietro le quinte di questo proscenio, eppure sono certo che anche altri gradirebbero condividere un momento di affollata solitudine con voi.
È sempre stato così, nelle corti, in fondo... e voi siete bella, elegante, colta, raffinata e dai modi gentili. So che vi dilettate di arte e che, allo stesso tempo, affinate altre maestrie.
Scusate, forse sono troppo indiscreto, ma, dacché ci siamo improvvisamente scoperti parenti e poiché ben presto, a quanto mi risulta, questa parentela verrà raddoppiata, sono curioso di conoscervi un minimo, così come già ho avuto occasione di conoscere il buon cuore di vostro padre e l'affascinante intelligenza di vostra sorella.
Il tempo è sempre poco e, se posso permettermi, ho avuto l'impressione che la vicinanza a Calixtria vi spinga ad una maggiore discrezione. Spero quindi di non offendervi, con queste mie questioni, e se lo sto facendo, ve ne prego, ditemelo!".
DM