Mah, non sono d'accordo con una simile ipotesi anche perché (a quanto ne sappia) in nessun manuale di nessuna edizione di D&D c'è scritto che i personaggi dei giocatori debbano effettuare dei controlli del morale.
Concordo con te, Alonewolf... in AD&D e Becmi, le prove di morale le facevano solo i png/mostri!
E, se non ricordo male le regole sulle battaglie campali del Becmi, anche gli eserciti... ma in questo caso ha più senso che anche l'esercito dei pg faccia la prova, visto che un'esercito non è composto dai soli pg; loro al massimo sono i comandanti e possono dare un bonus al morale, ma niente di più.
Detto questo, sono personalmente a favore di una reintroduzione delle prove di morale, da parte di png e mostri.
Se non ricordo male le regole del Becmi (perfette, nella loro semplicità e ragionevolezza), le prove di morale andavano fatte solo in determinati casi:
Quando un mostro singolo perdeva più del 50% dei propri pf.
Quando un mostro singolo perdeva più del 75% dei propri pf.
Quando un'unità perdeva più del 50% dei propri effettivi.
Quando un'unità perdeva più del 75% dei propri effettivi.
Quando un'unità perdeva il proprio comandante.
Inoltre ogni mostro aveva un proprio valore di Morale, che andava da 2 a 12; se, tirando 1d12, si otteneva un risultato inferiore o usguale al Morale, il test era passato, e i png/mostri continuavano a combattere, altrimenti fuggivano.
Questo significa che un mostro con Morale 2 figgiva quasi sempre, uno con Morale 12 (usato solo per mostri privi di intelligenza: costrutti, non-morti, melme, eccetera) non fuggiva mai.
Basta aggiungere che, in caso di png/mostri multipli, il numero e la presenza di comandanti fornisca un bonus al Morale, e abbiamo creato in pochi minuti un regola.