Randal
[Sottocoperta con Nero]
Oh.. rimango leggermente stupito quando vedo arrivare sottocoperta Sandrine e Besnik ..eccoli qua.
Si eh comunque.. qua si stava parlando con serenità e tutta questa fretta da dove arriva? Va bene che volete tornare a Capo Ventura ma eravamo nel mezzo di un discorso dove ci stavamo scambiando opinioni, visioni, prospettive future, verità, falsità.. insomma una costruttiva interazione umana.
E si, la conosco l'opinione che avete di lui.
Siamo umani però.. bisogna capire da dove vengono fuori certe cose, le motivazioni, i perchè i percome.
Mi sto dilungando troppo.
Mi rialzo in piedi e mi scrollo un pò di sporcizia da dietro i pantaloni e sotto le chiappe ..va beh, Nero.. ti credo e sono convinto anche del ragionamento sui padri che hai fatto prima, davvero.
Avremo modo di parlare di nuovo sulla terraferma.. non prima di aver, però, raccolto tutto il raccoglibile dalle navi che sono alla deriva qua attorno. Concludo verso Sandrine e Fortunale
I velieri di Barbafuoco, la Spietata e Senzadenti.. oltre alle altre che potrebbero averli seguiti.. sono qui attorno. Non lasciamoci scappare l'occasione di poter approfittare di ciò che è rimasto.
A voi potrebbe sembrare un ladrocinio o una perdita di tempo.. io però insisto.
[A Capo Ventura]
Prima di tutto.. devo tornare in cucina a prendere una bottiglia di quel Rum che tanto piaceva al gigante buono. Cerco, ricerco.. metto per aria tutto e alla fine la trovo, nascosta dietro un altro tot di bottiglie messe lì alla rinfusa. ..scusa pà, questa non è più per te.
Mi allontano e mi dirigo dove ci sono tutti gli altri. Ci viene detto del promontorio, alla fine è forse il posto migliore.
La stretta al cuore è forte. Molto forte
Guardo Besnik e le sue reazioni ma mi viene il magone: sono veramente simili, guardare lui è come guardare Isaac.
Il suo volto me lo ricorda troppo.
Questo però è il momento del ricordo e del cordoglio. Alla fine non mi vergogno di essere triste come un cane abbandonato dal suo miglior amico a due zampe.
Si penso di sentirmi un pò come un cane.
Mi verrebbe da dire qualcosa ma la voce sarebbe sempre rotta e non riuscirei a dire nulla se non blaterale qualcosa di insensato.
Tiro fuori il rum, ne bevo un sorso.. guardo Besnik e gliela porgo senza dire nulla.
Una volta che me la restituisce ne bevo un altro sorso ed il resto lo svuoto completamente al vento, tenendo il braccio teso e rivolgendo il collo della bottiglia verso il basso guardando il liquido sgorgare lento finchè non ne rimane nulla.
A volte le parole non servono.