Nimdhel, elfo mago, porte di Vallebona
 
 
	Giunti a Vallebona - mentre ispeziono uno dei miei bauli - noto che uno degli almanacchi è scomparso, forse caduto quando il giunto della ruota si è spezzato. Le due guardie all'esterno delle mura ci trattengono fuori dalle mura per l'intera notte, lasciandoci soggiornare nel barbacane ad est delle porte della città. Per tutta la sera continuano a fare battute su Holzshild e sulle condizioni del nostro carro.
 
	Una volta all'interno della città rimango incantato dalle splendide mura di Vallebona, non ero riuscito a cogliere i dettagli della struttura la notte precedente per via della poca luce. Gli intricati cammini di guardia, la posizione delle merlature, nulla è lasciato al caso.
 
	Il mio sguardo si sposta sulla Torre dell'Orologio, le decorazioni del quadrante formano un cielo stellato, probabilmente di oro su un fondo di lapislazzuli; le lancette sono tutte diverse, sia nel materiale che nella forma ma è il loro numero ad essere sorprendente. Una per i secoli, una per i lustri, una per gli anni, una per i mesi, una per i giorni, una per le ore e all'ultima lancetta non riesco a dare un significato: si muove lentamente ed in senso anti-orario.
 
	"Guarda Holzshild! Il famoso Orologio Astronomico di Vallebona" esclamo pieno di entusiasmo rivolto al grosso costrutto che sembra assorto nei suoi pensieri "Chissà cosa si nasconde all'interno della Torre. Prima di poterla ispezionare credo che dovremmo parlare con qualcuno, magari il Governatore. Che ne dici di fare un salto alla locanda per chiedere qualche informazione?"
 
	Mentre camminiamo per le strade di Vallebona apro il mio taccuino, scorro velocemente le pagine alla ricerca di informazioni sulla Torre¹ poi con una penna di falco aggiungo nuovi appunti. Sebbene sembri molto preso dalle mie note scorgo un uomo sul bordo della strada. Mi avvicino per chiedere informazioni "Salve, il mio nome è Nimdhel. Io ed il mio amico Holzshild siamo alla ricerca di una taverna, saprebbe dirci dove possiamo trovarne una?" l'uomo storce il naso quando mi rivolgo ad Holzshild come ad una qualsiasi creatura senziente ma ci fornisce le indicazioni per raggiungere la locanda. "Non prenderla male vecchio mio, sono solo dei bifolchi" cerco di confortare l'automa, ho bisogno che sia nella migliore delle condizioni, sia fisiche che psichiche se voglio aiutarlo a recuperare la memoria.
 
	Entro nella locanda nel modo più rumoroso possibile, cercando di attirare l'attenzione di tutti i presenti "Buongiorno!" esclamo, con troppa enfasi e un troppo forte "Veniamo da molto lontano e siamo piuttosto assetati". Non molto tempo dopo sono seduto al bancone a sorseggiare una dolce birra dai riflessi bianchi. Cerco di intromettermi in tutte le discussioni tra gli avventori, Holzshild non sembra particolarmente contento della mia strategia, ma la sua espressione artificiale trasmette rassegnazione ed una punta di divertimento.
 
	@luisfromitaly