Il contadino vi fa strada. Avanzate rapidamente attraverso il villaggio, fino ad arrivare al limitare sud di esso. Uscite e vi addentrate nei campi. Qui ad un certo punto trovate una scena alquanto bizzarra e inquietante. Scorgete uno scheletro umano, in posizione eretta. Sorregge una falce, con la lama protesa verso il basso, come se stesse mietendo. Lo scheletro è totalmente privo di carne. Le ossa sono sporche di sangue e ai suoi piedi ve n'è un'intera pozza, ormai secca. I lembi della sua carne giacciono a qualche metro da lui. Una vera e propria montagnetta di carne umana. Come se chi lo ha scarnificato, avesse ammassato i suoi pezzi, pian piano che glie li staccava dalle ossa. Scorgete anche i suoi organi, nel mezzo della pila. Tutto è stato radunato con cura. Gli unici pezzi separati dagli altri, sono i piedi e le mani, appoggiati mozzati in maniera apparentemente casuale sotto il suo corpo, vicino alla falce. E la sua faccia. E' adagiata aperta e aderente ad un sasso, per dargli consistenza e l'ovale del viso e sopra vi è appoggiata una corona di cartapesta, che sembra rimandare a quella di un re. Anche lei è ancora molto vicina alla macabra statua, come gli arti staccati. A qualche metro di distanza scorgete dei vestiti da contadino, ordinatamente piegati e appoggiati al suolo. A quanto pare chi ha fatto il tutto, ha prima spogliato e poi scarnificato la vittima, con calma e ordine. Lo scheletro è innaturalmente in piedi e rigido, come gli altri corpi che avete precedentemente ritrovato.
Il Soldato Fuscus a fatica, riesce a rimanere immune alla scena. Anche il Soldato Attila, probabilmente con ancora addosso la scarica di adrenalina precedente, resta impassibile, come se non stesse assistendo a nulla di anomalo. Hanz ha una reazione portentosa. Non solo ne è totalmente immune, ma addirittura si sente ancora più determinato, alla vista dell'ennesima atrocità. Il Cavaliere Revancha non è da meno e riesce a resistere all'orrore, senza troppe difficoltà. Velkan rimane imperturbabile e calmo e anche Artiom non perde lucidità e concentrazione, nonostante l'orrenda visione.
@tutti
@Hanz