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Latarius

Circolo degli Antichi
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Latarius ha vinto il 25 Giugno 2022

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Informazioni su Latarius

  • Compleanno 28/01/1994

Informazioni Profilo

  • Sesso
    Maschio
  • Località
    Castellammare Di Stabia (Napoli)
  • GdR preferiti
    Dungeons & Dragons 3.5 - Cyberpunk 2020 - Fate
  • Interessi
    Poltrire conta?
  • Biografia
    Se la strada per la conoscenza di sé è piena di buche qualcuno mi lanci una corda che io non riesco ad uscire!

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Obiettivi di Latarius

Leggenda

Leggenda (15/15)

  • Molto popolare Rara
  • 10 anni con noi Rara
  • Pronto alle reazioni Rara
  • Dedito alla community Rara
  • 5 anni con noi Rara

Insegne recenti

845

Punti Esperienza

  1. Tomoe «C4zz0!» urlò mentre le graffette del compagno le perforarono la carne e le chiusero, temporaneamente, i lembi della ferita «Comunque... grazie...» sussurrò a Gabriel prima di sfiorare la schiena di Akira per rassicurarlo. Poi impugnò la propria lama, la snudò e lancio il fodero in grembo al compagno che l'aveva appena ricucita «abbine cura!». Alzandosi in piedi guardò gli altri, non poteva permettere che quegli str0nz1 li circondassero «Io attiro il piombo. Copritemi!» poi fece quello che sapeva fare meglio, ossia buttarsi a capofitto nella mischia. Scavalcò il mezzo ribaltato ed utilizzandolo come trampolino spiccò un balzo verso il motociclista nel mezzo. Atterrò incerta, la testa che le sparò scosse elettriche giù per la colonna spinale, ma riuscì comunque a rotolare per terra, rialzare ed utilizzare il momentum dell'atterraggio per riprendere la corsa e raggiungere il suo obiettivo. La lama tracciò un arco ascendente verso il petto del suo bersaglio, per poi bloccarsi a mezz'aria, ruotare e tracciarne un altro discendente di ritorno.
  2. Tomoe Un riflesso nello specchietto retrovisore. Un bagliore. Poi fu il caos. Prima le fiamme e poi vide il frontale del mezzo tracciare uno strano arco nell'aria ed infine baciare il suolo fragorosamente. La testa impattò contro qualcosa e per un istante tutto divenne tenebre. Quando rivenne si trovò a guardare il mondo da una nuova angolazione, da un lato. E con un grosso peso sul fianco. Qualcosa le risalì alla gola e si ritrovò a vomitare un fiotto di sangue prima che la nuca le facesse vedere le stelle. «cavolo, Jagger, togliti di dosso!» gli mormorò confusa cercando di spingerlo via, ma come provò a spingerlo via sentì la scheggia di vetro rimestargli nel braccio ed il dolore accecante scacciò via quel torpore. Poi quel peso morto gli venne tolto di dosso e, dopo aver fatto un profondo respiro, si piegò in avanti e strisciò fuori dal veicolo attraverso il parabrezza divelto. Riparandosi lì dietro fu subito accolta da Akira, che sembrava messo decisamente meglio di lei. Se lo strinse al petto e poi si concentrò sulla scheggia di vetro. La afferrò e si preparò ad estrarla fuori, confidando nel polyderma affinché non la facesse morire dissanguata.
  3. Tomoe Tiro un sospiro nel lasciarmi quegli str0nz1 alle spalle, soprattutto nel realizzare di essermela vista brutta per un istante con quelle due pallottole che si sono ficcate nel poggiatesta. Inspiro ed espiro rumorosamente lasciandomi sfuggire un ghigno ferino. Per un istante tutto si calma e poi ne spuntano di altri, con l'adrenalina ancora a mille pigio sul pedale quasi come se volessi spararlo attraverso il pianale del mezzo. «Altri str0nz1, altro piombo. Cambia la musica ma la danza è sempre quella!»
  4. Definire CPR fallimentare è assurdo, dai. Sicuramente è un passo in avanti rispetto al precedente CP2020, soprattutto per quanto riguarda immediatezza e sistema di regole. Poi i cambiamenti fatti a livello di lore possono piacere o meno (quello è soggettivo ofc), ma vabbè rimane distopico e nichilista quanto il precedente. Comunque mi spiace molto perché oramai mi ero affezionato a quel pg (anche se sapevo che non sarei riuscito a giocarlo) ma penso che passo. Sia perché le ambientazioni intergalattiche alla Star Trek / Star Wars ed affini non mi garbano minimamente per i GDR sia perché la 5E (ma così tutte le ultime edizioni D&D) è un sistema troppo supereroistico rispetto allo stile di gioco che preferirei per una campagna / avventura del genere.
  5. Tomoe L'avvertimento di Any ed un'improvvisa sterzata furono sufficienti ad evitare che la gomma ed il cranio della donna esplodessero come palloncini. Lancia agli altri una rapida occhiata per assicurarsi che tutti stiano bene, fa loro l'OK «Reggetevi!» poi pigia sull'acceleratore con tutta sé stessa. L'auto sussulta e poi balza in avanti rombando ferocemente.
  6. Tomoe Appena Anysia li avverte Tomoe esclama ad alta voce il nome di Akira, ed il suo tono perentorio da solo, senza ulteriori comandi, basta a farlo uggiolare mentre si nasconde tra i borsoni del gruppo. Annuisce all'altra donna, cercando di scorgere qualcosa ma senza particolare successo. Si focalizza piuttosto sul canyon che stava attraversando continuando a guidare senza alterare la velocità. «Chiunque? Forse. Ma questa è una carretta del cavolo ed abbiamo poco spazio di manovra...» lascia per un istante il volante per pulirsi sui pantaloni i palmi delle mani sporchi di polvere «Ma che ci provino pure!» ride in modo feroce, per poi tornare di colpo seria «Ne ho fatte di cose simili. Ne usciranno davanti e da dietro probabilmente... se non abbiamo già qualcuno alle costole... quindi, preparatevi a ballare forte!».
  7. Tomoe Tomoe aveva approfittato della pausa per estrarre una ciotola dal borsone e dar da mangiare al suo corgi, che per il breve tratto fino alla collina aveva cominciato a guaire ininterrottamente, per la gioia dei presenti. Sospirando e scolandosi un po' d'acqua direttamente dalla tanica discusse con Jagger della strada, facendosi dire quanto ne sapeva, prima di richiamare gli altri e prepararsi a partire. Riportato le chiappe pelose di Akira a bordo si mise al volante. «Any, non ho intenzione di finire in un burrone o in un covo di Raffen. Dobbiamo arrivarci vivi, non prima di subito» mentre il motore sussulta e si mette in moto le strizza l'occhio «Goditi il viaggio... musona...» esclamò con una nota di ironia che da troppo tempo non vedevate sul suo volto.
  8. Tomoe Quando Tomoe scopre il tendone Akira starnutisce per poi agitare la coda e gettarsi eccitantissimo dietro ad esso, soltanto per finirci sotto. Mentre il corgi abbaia sotto il tessuto, cominciando a girare in tondo in cerca di un'uscita, Tomoe esamina il veicolo, per poi voltarsi e far l'OK ad Anysia «Puoi lasciar andare il poveraccio...» le dice prima di alzare il cofano, fissarlo e gettarsi con la testa al di sotto. @Octopus83
  9. Tomoe All'interno dell'hangar la giapponese si avvicina, sempre seguita dal suo compagno peloso, ai due mezzi per dare loro un'occhiata. Storce il naso ed ignorando la conversazione con il tossico si avvicina a, quello che supponeva essere, un mezzo coperto dal telone. Senza alcuna cerimonia afferra il telo e con uno strattone lo tira via, scoprendo cosa c'è al di sotto.
  10. Tomoe La giapponese resta in disparte per tutta la durata del dibattito, abbassandosi sulle ginocchia, fino a sedersi sui talloni, per fare i grattini tra le orecchie al suo corgi. Questo fa per gettarsi a terra, a panza all'aria, per farsele fare sul pancino; ma una sola occhiataccia della donna lo congela sul posto «No! Non ho alcuna intenzione di farti un altro bagnetto...» Akira guaisce ed abbassa le orecchie, ma trotterella dietro di lei quando Tomoe si alza per seguire Jaegger verso l'hangar. Risponde con un pollice in su quando lui fa loro l'occhiolino.
  11. Tomoe Una volta che l'aereo atterra, e i motori si spengono, Tomoe balza giù dal sedile e si volta verso la fila di sedili dietro alla sua, sotto uno dei quali il suo corgi si era rintanato per via dei sobbalzi dell'aereo. «Ikimashou, Akira!» il corgi drizza le orecchie di scatto e poi abbaia, schizzando in piedi sulle sue zampette corte. Trotterella verso di lei, mentre la giapponese si china per sollevare, e mettersi a tracolla, il borsone carico di tutto ciò che resta della sua vita. È la prima a raggiungere la soglia, ma per un istante esita voltandosi indietro a fissare gli altri. Abbozza un sorriso sbilenco, fa quasi per dire qualcosa ma ci rinuncia e si precipita giù per le scalette dell'aereo. Il clima torrido delle badlands la colpisce come un destro ben assestato al volto. Abituata all'estrema umidità delle estati giapponesi, si aspettava qualcosa di secco, ma non a questo punto. Ai piedi delle scalette resta per alcuni istanti lì, bloccata a fissare il paesaggio tutto intorno a lei. Soltanto quando gli altri la raggiungono si rende conto che la persona che sta richiamando la loro attenzione; così, seguita dal suo fido compagno, si avvia in quella direzione.
  12. Latarius

    Akira

    [Corgi] purebreed di Tomoe
  13. Tomoe Della vita personale di Tomoe sapete, il suo fascicolo non riporta molte info oltre al fatto che era associata a una famiglia nomade di bosozoku che controllava l'area tra Nagoya, Osaka e Kyoto. Ma questo non è mai stato qualcosa che Tomoe ha tenuto nascosto, anzi in quelle serate in cui la squadra si è ritrovata a bere, dopo giornate davvero brutte, non ha fatto segreto di qualche storia o aneddoto della sua vita precedente. Pare anche che abbia pestato i piedi a qualche potente famiglia mafiosa e forse anche a qualche ancora più minacciosa zaibatsu. È sempre stata una donna (credete sulla trentina, forse più forse meno) molto passionale, impetuosa ed impulsiva in tutto ciò che faceva. Ma nell'ultimo anno l'avete vista chiudersi sempre di più. Con il tempo avete scoperto che ha un proprio e forte codice d'onore, su cui è sempre stata molto testarda e che più di una volta ha creato qualche problema nelle operazioni più sporche compiute dalla squadra. Se c'è da affettare qualcuno, o da far decollare un VTOL sotto il fuoco nemico, sapete che Tomoe è quella su cui volete puntare i vostri Eddie. Del suo aspetto è distintiva la chioma blu elettrico, gli occhi fucsia o i tatuaggi luminosi che coprono gran parte del suo corpo; in particolare quelli a forma di nubi e fumo su braccia, spalle e petto, che quando accesi si illuminano e si spengono a ritmo con il suo respiro. Tomoe ha passato le sessanta ore rinchiusa in sé stessa, scambiando soltanto occasionalmente qualche breve parola con tutti voi. Sull'aereo, quando non intenta a badare al suo corgi, si è ritrovata spesso a giocare quasi ossessivamente con il suo agent; quello nuovo acquistato poco prima di partire subito dopo aver distrutto quello precedente. Sembrava quasi che volesse farlo funzionare con il solo potere della sua volontà, ora che era totalmente inutilizzabile essendo al di fuori della copertura di Night City o di qualsiasi altra rete locale. Era intenta a fissare fuori dal finestrino del jet in assoluto silenzio, gli occhi fissi sul paesaggio che scorreva sotto di lei come fossero alla disperata ricerca di qualcosa. Il brusco risveglio di Gabriel la riscuote, spezzando quel sortilegio che sembrava essere stato lanciato su di lei. I suoi si puntano su quelli dell'uomo per alcuni lunghi secondi, come per identificare i demoni che lo perseguitano, poi lo sguardo devia e si abbassa su Jagger. Scrollate le spalle fa per tornare a fissare fuori, ma ora che la magia era stata spezzata si sentì solamente a disagio, assalita da un'improvvisa ondata di rabbia e frustrazione. Emozioni che come maschere del teatro kabuki appaiono fugacemente sul suo volto. Si agita sul posto, sollevando una gamba e puntellando il piede sul proprio sedile. «Spero ti sia acchiappato qualcosa di potente, ho bisogno di burnare un po' di strada... kuso!»
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