Sento che non ho abbastanza libertà d'azione per interpretare come si deve, è come se il gioco mi fornisse su un piatto d'argento le soddisfazioni a base di botte e PX e mi togliesse da sotto il naso tutte quelle che richiedono interazione e introspezione.
In realtà a me non andava nemmeno di fare il maximum power optimization in questa campagna, visto che le premesse erano circa 50/50 azione/narrazione, e soprattutto non volevo spaventare la gente, ma visto che è l'unica opzione che mi viene permessa (sostanzialmente, visto che lo scontro frontale a ripetizione è l'unico corso d'azione incoraggiato, mentre tutto il resto è esplicitamente trattato come un extra non necessario né gradito) tanto vale andare fino in fondo, al diavolo tutto, da domani si abbandona ogni inibizione.
Insomma, diciamo che è una presa di coscienza. Se deve essere un dungeon crawling brainless tutto il tempo, tanto vale farlo con stile; i mezzi ce li ho (e non ho paura di usarli).
L'errore è stato ostinarsi fino alla fine a voler trovare sviluppi per un PG in cui ho investito fin troppo, dando retta a vaghi buoni propositi masteriali che non avevano davvero speranza di concretizzarsi.
Probabilmente manderò in ritiro il mio attuale PG per sostituirlo con Gennaro Solobotte, un bellicoso quanto scemo combattente, il cui scopo nella vita è picchiare i mostri, non avere opinioni, e farsi trascinare dagli eventi.
Gennaro è molto apprezzato dai DM, soprattutto quelli vecchio stile, perché dice sempre di sì e non cerca mai di creare trama spontaneamente.
Il risveglio del murderhobo; se mai vi foste chiesti come mai lo si diventa, ecco, questo è uno dei possibili motivi.