Il punto che devi chiederti quando sviluppi una parte del gioco è: che scopo ha questa regola? In parole diverse, perché c'è bisogno di un sistema di creazione dei personaggi e non puoi mettere semplicemente le caratteristiche che vuoi? Il motivo non è quasi mai il realismo. Non è sicuramente che vuoi personaggi che siano un campione statisticamente rappresentativo della popolazione che rappresentano. Lo sappiamo perché avere un campione statistico rappresentativo non è utile per avere un gioco migliore. Tipicamente, la risposta a questa domanda è che vuoi personaggi equilibrati, perché personaggi equilibrati rendono il gioco migliore in due modi. Primo, permette che ogni giocatore abbia il suo spazio: non c'è Robin e Batman, ma due eroi che combattono fianco a fianco. Secondo, il fatto che ci sia un vincolo permette il gioco strategico: se posso essere forte quanto voglio, non traggo divertimento dal cercare di essere forte.
Visto che lo scopo del sistema di creazione del personaggio è fornire personaggi equilibrati e non che siano rappresentativi della popolazione, se in media le donne siano fisicamente più deboli degli uomini è semplicemente irrilevante. Una donna con forza 16 sarà nel 99o percentile e un uomo con forza 16 sarà nel 90o percentile, e quindi? Rende il gioco sbilanciato? No. Se chi impugna lo spadone è una donna o un uomo è solo fuffa, non è importante. È bilanciato avere una donna nel 99o percentile o un uomo nel 90o percentile, perché hanno lo stesso impatto nel gioco. Perché come ti immagini il tuo personaggio dovrebbe influenzare se sia bilanciato? Immagina che io voglia giocare un sinistro combattente gobbo, agile, che combatte con un artiglio metallico (immagina Genan Shiranui di Samurai Shodown). E il DM risponda "Eh, ma considera che la scoliosi con doppia curva primaria in media provoca effetti seri, ho visto i test clinici, prendi un -2 a costituzione, carisma e destrezza." È realistico? Se guardi gli olimpionici di atletica, nessuno ha la scoliosi, quindi sì, se vuoi rappresentare correttamente la distribuzione statistica nel mondo probabilmente è ragionevole. Ma non è rilevante per lo scopo per cui il sistema di creazione del personaggio è stato creato, cioé creare personaggi equilibrati. E quindi pace se il mio Genan con DEX 16 sia nel 99o percentile dei personaggi più agili con la scoliosi grave: non ci interessa, non è lo scopo della regola creare personaggi statisticamente medi. Ci interessa che sia meccanicamente bilanciato, e chiaramente a parità di punteggi lo è sia se ha la scoliosi sia se non la ha, sia se è biondo sia se è moro, sia se è donna sia se è uomo.
E allora i bonus razziali?
Oltre a questo scopo di massima, che è il motivo per cui una regola esista, ci sono altri obbiettivi che si vogliono ottenere nel creare un sistema. Ad esempio si vogliono avere scelte significative e personaggi meccanicamente vari, perché altrimenti l'obbiettivo principale di avere personaggi equilibrati sarebbe ottenibile semplicemente dicendo che tutti i personaggi sono meccanicamente identici. E arriviamo quindi al punto finale: Perché i nani hanno basso carisma? Quale obbiettivo di design del gioco persegue? Lo scopo del -2 in carisma dei nani è rinforzare gli stereotipi. Storicamente il fantasy (specie quello scarso) è vissuto di stereotipi, e D&D ha sposato in pieno la causa. I nani antipatici e gli elfi altezzosi, i paladini scemi e i ladri caotici, in D&D2E erano codificati nelle regole o obbligandoti a fare delle scelte o dandoti una penalità numerica se non le rispettavi. Il designer vuole che al tavolo ci siano più nani guerrieri antipatici che nani bardi, e quindi dà una penalità meccanica ai nani bardi per disincentivarli (se non li impedisce). Man mano abbiamo assistitito ad un processo di liberazione dagli stereotipi: non è più un obbiettivo di chi crea il sistema avere gli stereotipi, se i giocatori li vogliono rispettare o meno sono fatti loro. Visto che non necessariamente porta a maggior divertimento, non c'è motivo perché sia codificato. È stato un processo lento ma costante: in BECMI il nano mago che è nel mio avatar non avrei potuto farlo, in 3-5E era leggermente svantaggiato meccanicamente, post Tasha è una scelta come un'altra. Personalmente la trovo la più chiara evoluzione positiva che si osserva in D&D, e non solo per motivi di inclusività: semplicemente perché si creano storie più interessanti. Credo che il nano mago o l'halfling barbaro siano interessanti, e pace se l'halfling con forza 16 sia l'halfling più forte del mondo e l'orco con forza 16 sia un orco medio/forte, come personaggi giocanti sono bilanciati allo stesso modo.
Quello che ti devi chiedere quindi è: voglio che al mio tavolo sia rinforzato il fatto che i personaggi giocanti donne non possano fare i guerrieri con armi a due mani, o non mi interessa? Se non è uno scopo che vuoi ottenere con la tua regola, non è una buona regola, perché quello è l'unico scopo che la regola persegua.