DM
x coloro che effettuano delle prove
L'arte dell'oratoria era spesso denigrata da coloro che tendevano sempre ad un approccio più deciso. Essi avrebbero forse rimbrottato, come furono costretti a fare Mulroht Tanner dei FiglidellaRoccia ed Eoliòn Von Gebsatell quando si rivolsero per alloggi alternativi. Pur animati da buone intenzioni, la presenza di stranieri che non alloggiassero in locanda era sempre guardata con sospetto. Quando il nano aprì la porta, trovò una madre stressata mentre aveva a che fare con una coppia di figli scalmanati mentre chiedevano Una merenda nutriente ma gustosa, capace di darci la carica per il resto della giornata! la donna ascoltò corrucciata la “ricerca” di cui si fregiava membro il nano Guardi, questo è solo un normale mulino, creature strane non ne abbiamo! Buona giornata! Eoliòn, che progettava un approccio che si basasse su un empireo studio della ricchezza dei popolani, dovette riconoscere la maggiore umiltà delle persone che lavoravano nei vigneti Ho quattro figli, di spazio ne abbiamo già poco noi disse il vinaio Il mio letto temo non sia adatto alla vostra misura disse lo gnomo Grukilm Guardi, poco fa ha già bussato un uomo che biascicava cose su un drago che ha creato tutto. Mi spiace, ma non compro niente! disse seccamente la moglie del calzolaio. La Von Gebsatell non ebbe molta fortuna.
Se la mezza-celestiale poteva avere il sospetto che la cittadinanza avesse qualcosa da nascondere, guardandosi intorno potè notare che le uniche attività sospette erano quelle dei suoi compagni: Forgrim si era lanciato in una omelia ascoltata dapprima da pochi curiosi, ma che ottenne un plauso comune quando l'uomo iniziò a lanciare monete. Quelle che non ferirono negli occhi i più sfortunati, furono prese senza troppe cerimonie tra grida di Evviva lo strano predicatore! ed Evviva Bahamut! la generosità del drago di platino, ben più delle sue presunte gesta, sembravano aver ottenuto il beneplacito degli abitanti di Pescalia. D'altro canto, la sola presenza delle ninfe sembrava aver già di suo attirato gli sguardi dei giovani: lo stalliere si toccò la guancia, osservando Luna allontanarsi come in un sogno, mentre Iris si allontanò prima che il figlio del macellaio si prostrasse ai suoi piedi e il figlio della sarta non cercasse quelle labbra così vicine alle sue No, mia musa! gridò platealmente mentre ella si allontanava. Pur non essendo considerata da buona parte delle sue sorelle come degno membro della corte di Lagocristallo, perfino Astrid fu in grado di ottenere qualche informazione utile. Il terzo figlio del calzolaio, un umile ragazzo dai capelli biondo cenere che stava lavorando sodo per diventare uno studioso in città, accolse con piacere la possibilità di chiacchierare con Astrid Chiesto da una donna bella come lei non posso rifiutare disse il giovane sui sedici anni. Quando la ninfa pose le sue domande con una descrizione sommaria di Dorian, l'argomento non parve cadere a vuoto Credo di averlo visto uscire ieri sera con Idunna e Portia, le... meretrici della città disse Sono sempre all'Uva la sera, per cercare clienti. Può chiedere con loro disse, lo sguardo che vagava tra gli occhi verdi e le labbra carnose della figlia del famoso Winn'Ier De Puh.
L'informazione fu confermata in seguito anche da Luna, dopo che la sua magnifica presenza attirò abbastanza l'attenzione di Gemma, al punto da portarla a riflettere di più sugli eventi intercorsi Beh, nobili non so... però sì, un giovane e bel ragazzo mi pare di averlo visto ieri sera, ora che mi ci fa pensare. Il tipo con cui di certo Idunna e Portia avrebbero piacere di condividere le lenzuola... Gemma sbuffò In fondo il lavoro è ancora più bello quando ti diverti! La locandiera non ebbe comunque molto tempo per badare alle proprie opinioni personali, gli ordini di Fuocherello si accumulavano, così come le stravaganti richieste di Efraym Ho un locale da gestire, ma non significa che sono una schiava disse in tono piccato ad Efraym Dovrà procurarsi da solo la sua sceneggiatura, messere! il polso della procace titolare fu però presto scosso, ma non dai bicipiti del lucertoloide: l'arrivo di Damien, con un pacco regalo per lei, la lasciò di stucco Oh... non dovevate disse arrossendo come una scolaretta, per poi scartare il regalo e sbirciare all'interno E'... meraviglioso! un commento che rifletteva la rapida commissione compiuta dalla sarta del villaggio, che aveva adattato le misure secondo le istruzioni di Damien a tempo di record, in una giornata che era stata faticosa Ma decisamente remunerativa ammise l'artigiana con un sorriso mentre finiva gli ultimi ritocchi.
X Damien
La sera scese su Pescalia, richiamando un notevole numero di persone all'Uva della Volpe, un vero e proprio pienone per il quale sia Gemma che suo fratello furono chiamati agli straordinari: i tavoli vennero avvicinati per una grande tavolata comune per la cena, mentre un'area della locanda venne destinata alla postazione in cui Ragnar, Shaun, Malik ed Iris si sarebbero esibiti da lì a poco. Per l'occasione il lucertoloide aveva cercato combinazioni stravaganti per migliorare la musicalità dei propri bonghi, che tuttavia erano risultati più indicati al naturale. Il fatto che il miglior suono prodotto dal pentolame di Gemma fosse simile al deragliare di un treno folgore (una meraviglia che stava iniziando a diffondersi nella Lega di Ilitar) fu preso dal più posato degli Al Rasul come un segno del destino.
Per la sera, Gemma stessa esibiva un elegante abito color porpora con nastri neri, che ne risaltavano le piacevoli forme quando ella si allungava per servire i numerosi commensali di quella sera. Gli avventurieri, la cui tavolata era stata imbandita, poterono servirsi di zuppa ai cinque cereali con zenzero, lepre arrosto, formaggi con miele e marmellate, un contorno di carote, miele e mandorle, olive condite, cipollotti, barbabietole e verdure dei campi bollite. Il tutto innaffiato da generoso vino delle ultime annate o birra chiara per gli assetati. La Mamma di Celeste, che aveva ammonito Luke circa un “discorsetto” che avrebbero avuto a breve, ebbe il tempo di bere mezzo calice di vino prima di dimenticare ben presto le priorità. Le gote rosse come la propria chioma, la nonna di Alucard divenne assai più giuliva e scalmanata, distribuendo pareri e aneddoti per tutti Shaun, sei bello da morire come tuo padre! Commentò guardandolo con espressione sognante Anche tu, Damien, gli assomigli tantissimo, sai? Sospirò. Quindi osservando Luna e le altre ninfe, gli occhi lucidi Quanto vorrei essere bella e giovane come voi, quanto mi divertivo allora. Se mia figlia sapesse solo la metà delle cose che ho fatto da giovane... disse asciugandosi una lacrima Alucard, tesoro, sei il ritratto di tua madre! E anche se da piccolo vomitavi come un idrante sei venuto anche meglio... più normale! tirando quindi una guancia di Deborah Tesoro, te invece non mangi come Celeste! I brutti vizi ti ha dato! Ma sappi che io ti vorrò sempre bene e da me troverai sempre un letto e un pasto caldo, dovessi iniziare a diventare una cattiva ragazza! quindi ai lucertoloidi Ma è vero che avete due... avete capito? Vassilixia era molto curiosa di questo! si affrettò ad aggiungere, pur non avendo mai sollevato l'argomento con la Draconis.
Alla tavola essi ebbero modo di vedere non solo la loro brilla tutrice (la cui capacità di reggere l'alcol sembrava pari a quella di Eoliòn di lasciar impunito un crimine), ma anche di incontrare i mercanti viaggiatori che erano in viaggio per affari, tre uomini riccamente vestiti, uno dei quali dalla pelle scura, che recavano merci particolari Io ho un carico di platino disse Platino, profumo e una gommoresina che scorre in gocce giallo oleose dalla corteccia di alcune piante spiegarono. Non specificarono la destinazione del loro viaggio, sebbene si dimostrarono alla mano nel presentarsi tra mille fronzoli: Melcor, Baldar e Gasper.
Ma come preventivato, non erano solo amici e parenti i presenti all'esibizione dei Sinners: più della metà di Pescalia sembrava essersi riversata nel locale: i tre figli maschi della sarta (uno dei quali cercò subito Iris con lo sguardo), il gruppo di ragazzine che si misero subito a parlottare alla vista di Damien, la famiglia del macellaio, del vinaio, molti dei curiosi richiamati dalle prediche di Forgrim e dal fascino delle ninfe e del figlio di Demicia. Anche il borgomastro in persona era presente, un uomo sulla quarantina abbondante dai capelli color sale e pepe, che portava un lungo spadone legato alla schiena Donne avventuriere, artiste... il borgomastro era tristemente noto per la sua misoginia Se stessero a casa sarebbe meglio, a far la lana... o altro disse occhieggiando con approvazione le meretrici, che a sua detta compivano un lavoro invece socialmente utile.
Idunna, la “Meraviglia Esotica del Sud” come adorava farsi chiamare era una formosa donna mulatta sulla trentina, alta circa un metro e sessantacinque dai lunghi e lisci capelli scuri come gli occhi, che lasciava sciolti, permettendo al profumo che usava di raggiungere subito i potenziali clienti. Vestiva con un aderente abito scuro scavato al centro, il che permetteva una gustosa anteprima delle proprie forme Abbiamo una casa ai margini della città, se vuoi farci visita era solita dire in tono calmo e posato Non dovrai agire in segreto, né in scomodità. Sarò una buona anfitriona un leggero trucco sul viso, unito ai modi, la rendeva piuttosto attraente per gli standard della comunità (Apparenza 14). Portia era più giovane, forse appena ventenne, ma più alta di Idunna nel suo metro e settantacinque, il fisico esile e i lunghi capelli biondi raccolti in una crocchia che ne evidenziava il collo, preferendo un trucco minimale e quasi assente (Apparenza 13). Portia vestiva in toni più chiari, preferendo un approccio più diretto, basato sul contatto: le sue esili e calde mani erano solito posarsi su quelle della persona a cui si rivolgeva Che dici, mi trovi carina? era solita domandare per rompere il ghiaccio, carezzando l'interessato Se vuoi possiamo passare un po' di tempo assieme, solo io e te, a casa mia.
Anche l'ubriacone del paese era presente, un tizio basso e scuro che reggeva in mano una bottiglia mezza vuota di Fuocherello di Glantria, la terza ottenuta dopo aver speso fino all'ultima moneta d'oro generosamente donata da Bahamut. Egli si fermò ciondolando di fronte ad Astrid e Kat Po, scrutando le due ninfe dall'alto in basso, reggendosi a malamente in piedi e gli occhi fesi mentre biascicava strane parole apparentemente prive di senso Asci fire zonchello
X chi capisce il Gigante
x tutti