DM
Se l'intenzione di sfruttare camerate separate era parsa un'idea eccellente, allo scopo di aumentare la socializzazione tra gli esponenti dello stesso sesso, la realtà dei fatti si scontrò con la stessa potenza di un iceberg contro una nave. Celeste uscì scandalizzata dalla camera in cui Ariabel, Clarissa, Seline e Bjorn erano entrati. Laddove l'elocatrice preferì non dare dettagli, ella potè trovare per fortuna riposo nel dormitorio scelto dagli uomini, in quello che era stato un impromptu draft tra lei e Bjorn. La stanza comune maschile, in cui presero posto anche Flurio, Beregar, Clint e Thorlum, ebbe un'atmosfera assai più rilassata e Beregar, dimostrando una giovialità che finora non aveva mostrato, propose addirittura una simpatica partita a OrcBowl, con l'intenzione di spezzare la monotonia di quella nottata che pareva infinita.
Non ci volevano le orecchie di un elfo o un certo numero di gradi in Ascoltare per sentire un cospicuo coro di gemiti di piacere, inframezzati a ritmici urti legnosi contro le pareti del dormitorio femminile. Quale che fosse lo spettacolo, facilmente intuibile, che si stesse svolgendo all'interno, esso fu visto solo da Chandra quando ella si diresse al suo letto per dormire. Ben più avvezza di Celeste a certe tematiche, la barda non ebbe difficoltà a dormire, potendo ella poggiare su un letto di qualità e potendo sbocconcellare i pochi dolci che l'infido famiglio di Seline aveva quasi completamente spazzolato, suggellando la sua sazietà con il primo rutto gufesco che si fosse mai udito in quel luogo.
Il riposo di Clint, Zhuge, Tom Po, Tonum, Kaahan e Trull non fu propriamente il più comodo a disposizione e, oltre ai rumori che suggerivano un distacco pauroso a favore di Bjorn come tombeur de femmes del gruppo, Trull e Kaahan furono raggiunti dai morsi di un paio di coraggiosi topi, che avevano scambiato i piedi del nano e dell'orco per rari prodotti caseari. Quando tuttavia Tom Po si mosse sul suo tavolo per aggiustarsi meglio, la presenza roditoria nel locale calò fino a sparire del tutto. Il monaco aveva stabilito con poco chi era in cima alla catena alimentare.
La notte infine passò.
All'alba Chandra sentì un rintocco sordo alla finestra della stanza del dormitorio femminile, la cui maggior parte delle brande erano vuote fatta eccezione per la sua e quella in cui Bjorn, Ariabel e Seline dormivano assieme. La barda ci mise qualche secondo per capire che il rintocco era dovuto a una serie di colpi ritmici al vetro della finestra, portati dal becco di un gallo dal collo leggermente inclinato e dagli occhi spiritati. Quando la creatura vide che Chandra lo guardava lanciò un rauco
COCK-A-DOODLE-DOOO!!!!!
che fu la sveglia per tutti, prima che il pennuto planasse via al piano inferiore.
In quella mattinata gli avventurieri trovarono un pallido sole ad accoglierli, ma una colazione agreste assai robusta: filoni di pane imburrato, miele e marmellata di ciliege, uova fresche di giornata cotte in camicia, latte e orzo. Il tutto imbandito in un'unica tavolata a beneficio di quella scompagnata serie di avventurieri. I cavalli erano stati sellati, strigliati e nutriti. Unico mistero in quella mattinata furono i graffi sul fianco del cavallo di Flurio, che ad una prima analisi parevano essere stati portati dalle unghie di un piccolo pennuto.
A parte questo, nulla poteva impedire agli avventurieri di avvicendarsi all'interno della Foresta dell'Arbusto Nero. Il conto era stato saldato e perfino Beregar sembrava pronto a quella giornata decisiva. La strada all'interno della foresta era marcata da un vecchio sentiero costeggiato da alberi tra le cui fronde il sole passava a tratti, fornendo di quando in quando zone di ombra come ampie aree adibite a radure naturali.
x tutti