Lothar, Prescelto di Kharnath, il decimo giorno d'Inverno a Melcar. ( Ho buttato li una data ed un giorno, e dato un nome all'insediamento. )
Sulle vibranti foreste del nord, ultimo baluardo di verde prima della desolazione del caos, e sulle lande gelate dai primi ghiacci dell'anno, passando per i fiumi in piena, un impetuosa bufera di pioggia e nevischio scrosciava ululando nervosamente, trafiggendo le nebbie che solitamente si annidavano fra i tronchi delle maestose querce e degli alti cipressi. La si poteva sentire anche dall'insediamento in cui mi trovavo, Melcar, che sembrava essere stato risparmiato dalla collera degli Dei, asciutto ed immacolato. Le case di legno erano state costruite su un antico luogo di scontro, dove molti decenni prima, le tribu' del nord avevano combattuto una guerra sanguinaria per stabilirsi nella regione, proprio a ridosso dei deboli popoli del sud. Il terreno tutto in torno era scuro, indelebilmente macchiato dal sangue degli uomini. Mio nonno ci aveva combattuto e mio padre mi aveva raccontato la storia. Le tradizioni non dovrebbero essere messe da parte eppure, guardando gli occhi degli uomini che mi circondano essi appaiono inconsapevoli, certamente non degni dell'attenzione delle divinita' perniciose. Ma il fato che gli Dei tessono e' curioso, caotico e bellissimo. Un Druido cammina davanti a me, con il suo dono orgogliosamente in mostra proprio quando io so, che la Gemma del Nord e' vicina. Sigurth e' debole, e che lo voglia o meno, non potra' opporsi alla mia volonta'. Ne lui, ne gli uomini a lui fedeli. Sara' guerra per il Dio della guerra.
Stringo il pugno mentre mi alzo dalla sedia della piccola locanda a cielo aperto, dove gli uomini del villaggio affogano la loro inettitudine nell'idromele e fra i seni di qualche schiava catturata in razzie oramai lontane. Gli sguardi concentrati sulla figura del nuovo venuto, si spostano presto timorosi su di me, mentre passo loro vicino. Hanno paura e fanno bene. La tenda di Sigurth e' a pochi passi ed io non aspettero' oltre per parlare con il messaggero degli Dei. Mi dirigo quindi sicuro verso l'ingresso, in fondo, chi mai potrebbe fermarmi?