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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 13/04/2017 in tutte le aree

  1. Anche se non ha nominato direttamente D&D la sua descrizione sembra puntare in quella direzione. Inoltre si è di recente incontrato con la WotC: “L'anno scorso sono andato da Carnegie Mellon con uno spettacolo teatrale, da cui ho tratto la bozza per un film e ora stiamo parlando con gli interessati. Abbiamo avuto un summit creativo di due giorni con la Wizards of the Coast... due giorni in cui abbiamo discusso che direzione potrebbe prendere il film o la serie TV, prodotti, sinergie, il pacchetto completo... ovviamente ci sarà roba spettacolare. Ci sono draghi che soffiano fuoco e fulmini. Ma ciò che rende grande un film di supereroi o fantasy è l'aspetto umano. Deve esserci qualcosa del genere. Abbiamo dei personaggi per cui tifiamo ne Il Trono di Spade. La Compagnia dell'Anello riguardava l'amicizia, un amore immortale per i propri amici. Questo è qualcosa con cui tutti si possono identificare. Quando un film riguarda qualcosa di umano ed è emotivamente reale, le persone vorranno andare a vederlo. Se poi ci aggiungete i draghi sputa-fuoco contate pure su di me”. E per dar voce ad altre speculazioni ha persino postato su Twitter una foto di un copione di Dragonlance! Il film di D&D sarà diretto da Rob Letterman (Piccoli Brividi, Mostri contro Alieni, Shark Tale), è prodotto da Rob Lee (The LEGO Movie, Dragon Trainer) e, forse tuttora, scritto da David Leslie Johnson (La Furia dei Titani). Le notizie precedenti indicavano che “Questa nuova pellicola di Dungeons & Dragons avrà un tono simili a Guardiani della Galassia in un universo alla Tolkien. Quando si pensa ai film de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit c'è una certa serietà. Vedere qualcosa di divertente, una sorta di carica chiassosa e inaspettata in un mondo simile a quello di quei film, penso sia qualcosa che il pubblico non ha mai visto prima” inoltre, sembra che “i produttori stanno cercando un tipo alla Vin Diesel come protagonista del film”. Ovviamente sappiamo anche che Vin Diesel gioca a D&D, così come Joe Manganiello Quindi sta aiutando a scrivere il film di D&D o è qualcos'altro? Per aggiungere voci alle speculazioni ha postato su Twitter l'immagine di un copione di Dragonlance (vedi sotto). Ovviamente potrebbe essere tutta una distrazione. Ma forse c'è qualcosa dietro? Il suo nome non è sul copione e neanche quello di David Leslie Johnson's. Che l'immaginazione inizi a galoppare! Manganiello alla WotC in Febbraio L'immagine postata da Manganiello Articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?4012-Joe-Manganiello-is-Writing-the-D-D-Movie
  2. 2 punti
    Ho svantaggio sulla spell Evoca il master
  3. Vittorio Manfredi Resto in completo silenzio durante il dialogo tra le due donne limitando a dividerle come un muro inerte senza perdermi neppure una parola. Ad un certo punto Miriam incalza Trattengo il respiro durante la risposta di LaFayette e gli occhi si spalancano verso la francese in una muta supplica. La mia compagna di cento e passa battaglie capisce e glissa abilmente sull'argomento ma la signorina Astore non si arrende. Miriam... Rabbrividisco. Lo sguardo di LaFayette è come una lama... so che dovrei intervenire... ma non ci riesco. Poi le lapidarie parole di Miriam decretano inesorabilmente la mia resa. Per lei sarò sempre e solo quello... non sarò altro... un mostro da uccidere... Nonostante so che le parole della ragazza siano rivolte a LaFayette, la sua voce è proprio dietro le mie spalle vicino al mio orecchio. Non credevo che esistesse una tortura più grande di quelle che ho subito da vivo... lei che mi trattiene a sè e mi grida che sono un mostro da ammazzare... Calde lacrime iniziano a solcarmi il viso in un pianto silenzioso. Il mio sguardo è puntato su LaFayette ma in realtà non sto guardando la donna. LaFayette alla fine risponde a Miriam: Il mio sguardo si abbassa verso il pavimento. Considera LaFayette un mostro... e lei ha detto di non mangiare innocenti... se sapesse che io invece... Mi volto verso Miriam. Non è Miriam ad aver bisogno di essere protetta. LaFayette questa volta ti proteggo io. Miriam... fisso la ragazza negli occhi. SMETTILA! Urlo. Basta! Se LaFayette è un mostro lo sono anche io. E sono persino peggiore di lei... Lei è una mia compagna e lo sarà sempre... sempre... sia che sia morta sia che sia viva... Quindi smettila... di... Gli excubitores irrompono nella stanza, LaFayette risente del colpo di Miriam e si mette sul letto e solo allora vedo LaFayette piangere... mi ha difeso come sempre... dopotutto alcune cose non cambiano proprio, neppure la morte può spezzarle. Ma questa volta... voglio essere io a sostenerti... Mi avvicino alla francese, dai forza... ti accompagno all'ospedale. Avvolgo un braccio attorno alle sue spalle e così mi avvio verso l'osperdale. Guardo Miriam, ma il mio sguardo è vuoto.
  4. Nel 1988 la TSR pubblica il primo supplemento per l'ambientazione Forgotten Realms. Si tratta di un altro boxed set (una versione scatolata), contenente 2 manuali di 96 pagine, 4 mappe di dimensioni generose e due fogli trasparenti in plastica da sovrapporre alle mappe per il calcolo della distanza. Kara-Tur è l'ambientazione ufficiale dove utilizzare le regole illustrate nel manuale Oriental Adventures. Il continente di Kara-Tur espande la conoscenza riguardo al mondo di Abeir-Toril, e si posiziona a oriente rispetto a Faerûn, l'area geografica più conosciuta dei Reami. Le quattro mappe (in formato poster e stampate su entrambe i lati) sono ben fatte, con un buon livello di dettaglio e tanto spazio libero per la creatività del master. I due manuali descrivono 10 aree geografiche ben distinte, con le relative città, luoghi di interesse, forme di governo, linguaggio e tutto il materiale "descrittivo" e narrativo cui Forgotten Realms ha abituato i suoi estimatori. Ci sono paragrafi relativi ai linguaggi, alle scuole di arti marziali, all'abbigliamento, alle monete e al commercio, la storia di ogni regno e le descrizioni dei PNG più importanti. Tutto il sapore del lontano e mistico oriente è stato accuratamente trasposto nelle pagine dei due volumi. Avere a che fare con samurai, monaci, lo stesso Trono di Giada, misteriose cortigiane, affascinanti geishe che si spostano tra i padiglioni dipinti con frusciare di sete preziose, insegnanti di scuole di arti marziali e eruditi che spiegano la cosmologia dell'impero celeste. Il coperchio della scatola gode di una fantastica illustrazione di Jeff Easley, mentre le illustrazioni interne, molto evocative, sono ad opera di Jim Holloway. Ogni pagina è una nuova scoperta e invoglia il lettore ad approfondire la conoscenza di un mondo esotico e molto lontano dalla nostra cultura occidentale. Come dicevo in precedenza, questa ambientazione gode delle modifiche e delle novità presenti nel volume Oriental Adventures, pubblicato tre anni prima sempre dalla TSR. Questo manuale introduce 10 classi e 3 razze da sostituire a quelle presenti nel Manuale del Giocatore, tutte ovviamente improntate al gioco in un mondo che ricalca la Cina ed il Giappone ai tempi dei leggendari imperatori. Oltre a classi e razze, Oriental Adventures presenta anche nuove regole. Una su tutte è l'onore, da sempre elemento caratterizzante delle culture dell'estremo oriente. Insieme all'onore (dei punti che calano se non ci si comporta in maniera conforme alla propria classe e alla propria dottrina) si usano le competenze non relative alle armi e un dettagliato sistema per simulare i combattimenti di arti marziali. Pur trattandosi di Advanced Dungeons & Dragons e dei Forgotten Realms, giocandoci si ha l'impressione di avere a che fare con un regolamento molto diverso. Lo stile di gioco è pesantemente influenzato dall'ambientazione, ed è estremamente gratificante per giocatori sviluppare il proprio personaggio. Per permettere di comprendere meglio le differenze interpretative tra il gioco in un classico mondo fantasy (epico) e l'estremo oriente riassumo in breve i punti salienti e caratteristici di Oriental Adventures. Le classi sostituiscono le classi base, e sono: Barbaro (una versione rivista rispetto all'originale) Bushi (un soldato che arriva dai ranghi sociali elevati) Kensai (guerrieri devoti alle dottrine delle arti marziali) Monaco (la perfetta unione tra corpo e mente) Ninja (maestri nell'acrobazia e esperti assassini) Samurai (l'elite della classe dei guerrieri, fedeli al loro codice di condotta) Shukenja (uomini pii e istruiti che portano il loro sapere di villaggio in villaggio) Shoei (sacerdoti guerrieri posti a difesa dei templi) Wu Jen (maghi e stregoni temuti e rispettati) Yakuza (la feccia della società, esperti in estorsioni, ricatti, omicidi su commissioni e chi più ne ha più ne metta) Insieme alle nuove classi c'è un sistema basato su famiglia e casta, che delineano le possibili scelte che il giocatore deve fare per non precludersi determinati cammini durante lo sviluppo del proprio personaggio. Le nuove razze sono: Korobokuro (nani) Hengeyokai (animali mutaforma) Spirit Folk (lo spirito di fiumi, mare, bambù) L'altra grande novità sono i punti onore. Ogni personaggi riceve un determinato ammontare di punti onore, che conferiscono abilità particolari o svantaggi decisamente pesanti. Ad esempio, un samurai che perda i suoi punti onore deve obbligatoriamente cambiare classe. Viceversa, se i punti onore vengono accumulati, si possono ottenere addirittura omaggi da personaggi importanti (governanti, magistrati, nobili. ecc.), e i persnaggi cominciano ad apparire nelle storie locali fino ad essere chiamati al servizio di importanti lord. Infine, il maggior onore lo riceve un personaggio quando muore. Il giocatore il cui PG è deceduto riceve dei bonus ai tiri di dado per il nuovo personaggio che va a creare. Questa, che potrebbe sembrare una regola di poco conto, in realtà spinge ed invoglia i giocatori a interpretare al meglio il proprio alter ego nelle avventure, e rende meno "fastidiosa" la dipartita del proprio personaggio. L'ultima delle innovazioni che questo manuale ha regalato agli appassionati sono le competenze non relative alle armi (non-weapon proficiencies), che saranno poi inglobate nel regolamento di AD&D seconda edizione. Tutta la produzione relativa a Oriental Adventures e Kara-Tur ebbe un'eccellente accoglienza, sia da parte della stampa di settore che da parte di giocatori e critica, tanto da guadagnarsi un Monstrous Compendium dedicato (sui Monstrous Compendium scriverò un articolo a parte, poichè meritano ben più di una citazione) e una serie di otto avventure. Conclusioni Kara-Tur è un eccellente prodotto, molto curato sotto tutti gli aspetti, e molto bello da giocare. Tuttavia non ha grande attinenza con i tradizionali Forgotten Realms, nei quali è stato inserito esclusivamente per motivi economici. Il logo dei Reami sulla confezione garantiva molta più visibilità e, di conseguenza, vendibilità ad un'ambientazione che difficilmente avrebbe incontrato lo stesso successo se fosse stata venduta come ambientazione stand alone. Chi è alla ricerca di uno stile di gioco decisamente diverso ai canoni del fantasy occidentale ma non vuole cambiare sistema di gioco dovrebbe farci un pensierino. La scatola non è difficile da recuperare su ebay o su siti specializzati nei giochi di ruolo dei tempi andati. Voto: 8 Articolo originale scritto il 6 febbraio 2011 da Graziano "Firwood" Girelli e pubblicato per sua gentile concessione. Trovate l'originale sul suo sito a questo indirizzo: http://www.webalice.it/graziano.girelli/fr_kara-tur.html Molto del materiale di Kara-Tur è disponibile in PDF sul sito dmsguild.com. Questo è il link diretto alla scatola dell'ambientazione e questo il link al manuale Oriental Adventures.
  5. Il multiverso di D&D si è sviluppato per lungo tempo un po' a singhiozzo. Gary Gygax voleva inserire nel gioco entità demoniache, esseri soprannaturali e, occasionalmente, fieri guerrieri celesti, ma queste creature, non dovevano risiedere nel mondo dell’ambientazione, dovevano venire da ‘altrove’. Ciò ha condotto alla creazione di varie altre dimensioni e piani di esistenza. Durante la vita di Advanced Dungeons and Dragons 1a edizione (1978-89), molti scrittori e game designer aggiunsero i propri piani di realtà, fino a quando il tutto divenne complicato e caotico. Le varie ristampe del Manuale del Giocatore e della Guida del Dungeon Master tentarono di razionalizzare questa palude confusionaria di universi paralleli, ma fu solo con il Manuale dei Piani, scritto da Jeff Grubb nel 1987, che il multiverso di D&D venne codificato. Manual of the Planes (1987) Grubb sviluppò l'idea di un Primo Piano Materiale composto da varie realtà. Queste realtà erano i mondi simili alla Terra già esistenti, come Toril (casa dei Forgotten Realms), Oerth (Greyhawk) e Krynn (Dragonlance). Intorno a queste realtà turbinano le dimensioni Eterea e Astrale, al di là di queste due si trovano i piani elementali o interni (fuoco, terra, aria e acqua) e i sedici Piani Esterni, che formano una cosmologia simile a una ‘grande ruota’. Questi Piani Esterni comprendono luoghi di grande bene, come il Monte Celestia, e luoghi di profonda malvagità, come l'Abisso, dimora della dea Takhisis di Dragonlance e della dea drow Lolth. Luoghi dove la Guerra Sanguinosa tra baatezu e tanar'ri infuria da e per tutta l'eternità. Su suggerimento di un altro scrittore, Grubb introdusse anche il Piano di Concordant Opposition come una sorta di terreno neutrale d'incontro tra i diversi piani della realtà. I Piani Esterni (1987) Questa disposizione, migliorata in altri prodotti, venne mantenuta all'incirca fino all 1993. In quel periodo la TSR (l’editore originale di D&D –ndr) stava cercando di sviluppare una nuova ambientazione ‘insolita’, sulla base del successo di Dark Sun e di Ravenloft. La sensazione che si aveva era che tra i Forgotten Realms, Dragonlance e Greyhawk il genere “fantasy classico” fosse già ben coperto. Inoltre, la 2a edizione di AD&D era stata rilasciata nel 1989 e, a parte una breve menzione nella Guida del Dungeon Master, i piani d’esistenza non venivano trattati. La richiesta da parte dei giocatori per un aggiornamento del Manuale dei Piani era forte. Fu così che la necessità di ulteriori informazioni sui piani e di un nuovo mondo di gioco si fusero assieme in un’ambientazione interamente incentrata sui piani di esistenza. Il navigato game designer, nonché sviluppatore capo di AD&D 2a Edizione, David ‘Zeb’ Cook (da non confondere con Monte Cok –ndr) venne messo a lavorare su questo progetto. Da notare che all’epoca David Cook aveva smesso di leggere romanzi fantasy tradizionali per concentrarsi su “lavori sperimentali” i quali resero i piani ancora più surreali. Queste fonti d’ispirazione includono Dizionario dei Chazari (1984), L'artefice (1960), Einstein's Dreams (1992), Le città invisibili (1972). Oltre a questo, mentre lavorava su Planescape, adattò varie fonti storiche. Gran parte di questo lavoro si tradusse nella creazione del “cant” (La Parlata dei Piani –ndr) - un linguaggio slang usato a Sigil. La parlata dei piani è basata sul gergo elisabettiano mescolato ad un po’ di slang alla Dickens. Planescape Campaign Setting (1994) La scatola dell’ambientazione Planescape fu rilasciata nel 1994 e immediatamente suscitò meraviglia. Non era la tradizionale ambientazione di Dungeons & Dragons. La grafica e il layout dell’ambientazione erano qualcosa di mai visto prima: tenui colori pastello, suggestive immagini e colori inconsueti. Aprendo la scatola si provava lo stesso stupore, trovandosi davanti a gigantesche mappe che illustravano l’intero multiverso e diagrammi schematici che mostravano le interconnessioni tra i vari piani. I manuali inoltre, si dilettavano delle incomprensioni e incredulità che il lettore sicuramente provava, e si riferivano ad esso come “tagliaccio*” (cutter –ndr) o “babbo*” (berk –ndr). E' un gran ciurmatore quel tagliaccio, ti venderebbe sabbia nel deserto.Era normale trovarsi disorientati dalle dimensioni e dalla portata dell’ambientazione e anche i giocatori, strappati dai loro accoglienti mondi alla Tolkien, si trovavano del tutto confusi dalla brulicante follia del cosmo. Sebbene non ci fosse nulla che impedisse loro di utilizzare le razze tradizionali come elfi o nani, l'ambientazione suggeriva razze nuove, interessanti e soprattutto autoctone come githzerai, tiefling o bariaur. Ovviamente i giocatori più restii ai cambiamenti dopo qualche ora con i manuali mettevano via il tutto per tornare a giocare in qualche classico dungeon. Per coloro invece che continuarono a giocare a Planescape, essa divenne rapidamente l’ambientazione per GdR più gratificante e interessante mai pubblicata. L’ambientazione è letteralmente infinita e adatta a qualsiasi tipo di gioco possibile. I gruppi di giocatori, particolarmente quelli che amano giocare di ruolo e sovvertire aspettative e ambientazione, apprezzarono moltissimo l’atmosfera inusuale e sfruttarono a pieno e con gioia il vasto glossario di nuove frasi e termini colloquiali che costituiscono la parlata dei piani. Uno dei capolavori di David Cook fu l’introduzione della città di Sigil nelle Terre Esterne (Outlands - il nuovo nome del piano di Concordant Opposition), un terreno neutrale d’incontro da poter usare anche come base per incursioni in altri piani. Sigil divenne rapidamente una delle città fantasy più iconiche di D&D, a tal punto che i giocatori possono trascorrere intere campagne e partecipare a intrighi tra le fazioni della città, ignorando il resto dell’ambientazione. Ma… la fiamma che brucia col doppio dello splendore dura la metà del tempo… Ci fu una graduale flessione del materiale pubblicato per Planescape (dovuta anche ai problemi finanziari della TSR) e nel 1998 venne rilasciato il prodotto finale: il terzo Planescape Monstrous Compendium, contenente nuove creature dell’ambientazione. Esso fu l’ultimo prodotto pubblicato a distanza di quattro anni dal boxed set originale. Planescape fu un enorme successo di critica, vincendo numerosi premi sia per il game design che per l’aspetto grafico indimenticabile, ma non catturò i cuori delle masse. I critici sottolinearono che, mentre i piani erano divertenti da visitare per una pausa dal classico ‘ammazza l’orco’, non necessariamente significava voler vivere lì. Inoltre lamentavano che “gli infiniti recessi dell’universo” troppo spesso si fermavano a futili argomenti filosofici e non portavano all’azione di fronteggiare e sconfiggere demoni come avrebbero auspicato. Manual of the Planes (2001) – Manual of the Planes (2008) Le edizioni successive del gioco (la 3a e la 4a) modificarono e integrarono moltissimo del materiale di Planescape. Durante la terza edizione alla cosmologia tradizionale della ‘grande ruota’ vennero affiancate cosmologie alternative, come quella presentata nell’ambientazione di Eberron. La quarta edizione addirittura introdusse una nuova cosmologia come cosmologia di base di D&D. Ma nulla di tutto ciò che venne pubblicato raggiunse i livelli di una vera e propria ambientazione coerente, come si ebbe col Planescape Campaign Setting. Un risvolto ironico in questo racconto si ha un anno e mezzo dopo che Planescape venne abbandonato. La Black Isle pubblicò un gioco per computer basato su Planescape usando il motore Infinity, già presente nel popolarissimo Baldurs Gate. In Planescape Torment il giocatore riveste il ruolo di un guerriero immortale senza memoria che deve girare attraverso Sigil e in varie parti del multiverso per cercare di recuperare i propri ricordi e la sua mortalità. Il gioco ottenne un buon successo di vendite e avrebbe potuto generare molto interesse verso l’ambientazione di Planescape… se fosse stata ancora in produzione. I Mondi di Planescape Il cuore dell’ambientazione di Planescape, e normalmente il primo punto di sosta per i visitatori, è Sigil, La Città delle Porte, chiamata anche La Gabbia. Sigil si trova al centro del multiverso infinito (la qual cosa è impossibile ma anche vera), e galleggia sopra un picco di altezza infinita (anche in questo caso impossibile ma vero). Essa si trova al centro delle Terre Esterne (Outlands). La città si trova sulla superficie interna di un anello immenso, simile a un gigantesco pneumatico, il quale ruota lentamente sopra la cuspide. L'architettura della città è un miscuglio di un milione di differenti culture e periodii di tutto il multiverso. Sembri un ciurmatore a caccia di tintinnoli.La città è sede di sedici fazioni, tra cui la Trista Cabala (Bleak Cabal), i Cinerei (Dustman), i Custodi del Fato (Doomguard), gli Uccisori Pietosi (Mercykillers) e gli Harmonium, i quali sposano diversi punti di vista filosofici e ideologici. La maggior parte delle campagne di Sigil sono basate su personaggi che vengono coinvolti nelle dispute tra le fazioni. In Factions Wars, uno dei pochi meta-eventi nell’ambientazione, alcune parti della città vengono devastate e diverse fazioni messe fuorilegge o distrutte. Sigil è anche sede di molti portali o passaggi che conducono in qualsiasi parte del multiverso. Alcuni sono ben noti, segnalati e aperti per uso pubblico. Altri sono ‘bloccati’ e possono essere utilizzati solo da coloro che possiedono una chiave planare. Alcuni portali sono nascosti in bella vista (come una porta normale, per esempio) oppure possono trasportare solo quelli di una certa razza, o solo in determinati giorni, o semplicemente per un capriccio. Mappare i cancelli planari in Sigil è un passatempo per alcuni studiosi e maghi. Sigil Povera zolla, ora che lo hanno arpionato è cibo per il dragone.La città è governata da un'amministrazione burocratica che risponde alla Signora del Dolore (Lady of Pain), un'entità imperscrutabile e completamente enigmatica. La Signora si presume essere una divinità, in quanto i suoi poteri all'interno della Città delle Porte sono assoluti, ma dal momento che lei si rifiuta di rispondere e scortica vivi coloro che cercano di adorarla, questa domanda è di difficile risposta. Una teoria è che Sigil sia davvero una ‘gabbia’ e la Signora sia al tempo stesso sovrana e prigioniera. La Signora ha un’espressione perennemente serena, si muove galleggiando a diversi centimetri dal suolo, e la sua testa è circondato da una rosa di lame. Queste lame non sono mai state utilizzate direttamente (quantomeno in presenza di qualcuno in grado raccontarlo), ma di tanto in tanto gli esseri che cercano di tenderle un agguato vengono improvvisamente smembrati semplicemente facendo un passo nell'ombra delle lame. La Signora normalmente non favorisce questo tipo di violenza, più semplicemente i trasgressori vengono banditi in una sorta di ‘dimensione carcere’ costituita da labirinti. La Signora può anche, semplicemente volendo, chiudere o terminare qualsiasi portale planare in città, o aprirne di nuovi. I poteri del Signora si estendono anche al blocco a tutti gli altri dei di accedere a Sigil. In breve, non si scherza con lei. La Lady of Pain Chiudi un occhio, è uno smarrito di fuori e non sa tener chiusa la scassagrana.Al di là di Sigil si trovano le Terre Esterne (Outlands), uno dei diciassette Piani Esterni. Le Terre Esterne sono un terreno neutro dove carovane di merci e di viaggiatori si incontrano o semplicemente ci passano attraverso. Ai ‘bordi’ del piano (anche se sono infinite come tutti i piani, hanno anche un bordo; vedi immagine) ci sono città commerciali e portali che conducono agli altri Piani Esterni: Elysium, Beastlands, Arborea, Ysgard , Limbo, Pandemonium, Abisso, Carceri, Ade, Gehenna, Baator, Acheron, Mechanus, Arcadia, Monte Celestia e Bytopia. Questi piani variano in dimensioni (anche se sono tutti, ovviamente, infiniti) e in composizione. L’abisso è un baratro immenso costituito da migliaia di livelli popolati da varie creature malvagie, mentre Mechanus (chiamato anche Nirvana) è costituito da vasti ingranaggi di mille miglia e macchine con città e interi regni seduti tra ingranaggi e leve. Le Outlands Il Piano Astrale, una sorta di mare di energia insolita dove gli dei vanno quando muoiono, collega i Piani Esterni al Primo Piano Materiale. Il Primo Piano Materiale è inoltre collegato e circondato dal Piano Etereo, casa di piccoli semipiani (il semipiano del terrore, dove si svolge l’ambientazione di Ravenloft si trova nel Piano Etereo). Il piano etereo collega inoltre il Primo Piano Materiale ai Piani Interni (piani elementali), che consistono di varie forme di energia. Schema del Multiverso Conclusioni L’ambientazione di Planescape alla fine ha fornito ciò che molti fan di D&D chiedevano da molto tempo: un’ambientazione davvero originale, in cui i tradizionali elfi, nani, orchi e draghi fossero messi in disparte a favore di nuove razze (o razze precedentemente esistenti, ma meno note), e dove l’enfasi fosse meno incentrata sul combattimento e più sul gioco di ruolo, sull’appartenenza a fazioni o sul perseguire certe idee filosofiche. L’idea fu buona e cattiva allo stesso tempo. Buona, perché incoraggia le idee radicali e un diverso tipo di gioco; cattiva, perché a meno che i giocatori non siano immersi completamente in questo tipo di campagna, rischia di diventare alquanto ingannevole. I DM tendono ad apprezzare l’ambientazione perché possono prendere i personaggi ultra-potenti che sono ‘eroi invincibili’ nel loro mondo e metterli in una situazione in cui non sono nessuno; mentre i giocatori non sempre apprezzano del tutto questo approccio. Ma il più grande problema dell’ambientazione è che può risultare difficile trovare e mantenere un filone narrativo coerente nel vasto infinito multiverso, soprattutto per DM incauti o inesperti. Tuttavia, per gruppi che hanno voglia di qualcosa di diverso e un DM disposto a fare qualcosa fuori dagli schemi, Planescape è sicuramente la migliore e più versatile ambientazione di Dungeons and Dragons, ed è un peccato che non sia stata ripubblicata durante la 3a e 4a edizione. Sarà interessante vedere se la faranno tornare in grande stile per la quinta edizione di D&D. * le traduzioni dei termini di Planescape in questa recensione sono prese dal favoloso sito planescape.it a cui vi rimandiamo per conoscere meglio l’ambientazione e la Parlata dei Piani. Molto del materiale di Planescape è disponibile in PDF sul sito dmsguild.com. Questo è il link diretto alla scatola dell'ambientazione.
  6. 6 Nachgeheim 2518 i.c. alba [nubi basse] I compagni raggiunsero lentamente l’anfratto in cui si infilava il torrente. Era una spaccatura nella roccia fra due montagne occupata interamente dal corso d’acqua veloce. Largo poco più di un metro e mezzo era una specie di canyon che proseguiva fra due pareti rocciose. Percorrerlo avrebbe voluto dire camminare nel greto del torrente in discesa. @all
  7. ho buttato giù nella scheda pg un abbozzo di Mel, il Sire di Sarah. La trovi qui, nello spazio "Other Notes". Se qualcosa non va bene dimmelo che lo cambio.
  8. 1 punto
    Non esiste magia che invochi il sacro dm, la sua ricerca é essa stessa la quest ... Il bello di D&D é anche questo
  9. Owiyn Saranno a grandi linee mille nodi. La strada in superficie è potenzialmente più rischiosa ma è senza dubbio la più rapida e, giocandocela bene, potremmo passare sotto al naso del nostro nemico. Nascondere qualcosa in piena vista è da sempre il luogo più sicuro. Di certo le loro truppe verranno stanziate nei posti più logici, come ci insegnano questi poveri sventurati. Indico ancora i cadaveri al suolo. Ora proporrei di rimandare le discussioni di carattere topografico e metterci in marcia prima che ci raggiungano altri sventurati...
  10. 1 punto
    non sono mai stato particolarmente bravo a scrivere, mi rendo conto dell'errore e in futuro cercherò di stare più attento. 1) non ho mai giocato a warhammer, però avevo sentito il nome in giro e mi era piaciuto per un dio malvagio. 2) è un mondo di fantasia, semplicemente l'aura magica rimasta negli scheletri dei giganti può aver permesso a questi di non diventare polvere, lo stesso vale per le rovine, ci potrebbe essere una qualsiasi spiegazione magica o soprannaturale. 3) Le montagne che ho nominato e i relativi portali conducono ad altri pianeti, la liberazione di Sigmar permetterebbe a questo di distruggere il rivale e conquistare altri pianeti, questo ad esempio rimarrebbe in mano al capo del culto. inoltre questa è solo una piccola parte del pianeta, il pianeta e molto più grande e io mi sono focalizzato sulla creazione di questa porzione. 4) non è caduto nessun asteroide, ho parlato di cataclisma di origine sconosciuta e non pensavo ad un asteroide, ma ad un'esplosione, un combattimento che avesse portato col tempo a questi cambiamenti. Si sa solamente che è iniziato tutto nel "centro italia", ma purtroppo non so rappresentare un cratere su un foglio, speravo si capisse. 5) 1.000 anni non 10.000. 6) il mondo è molto più grande di quello rappresentato. 7) Se guardi bene i regni dei nani hanno un agglomerato di montagne centrale e il resto del territorio rappresenta solo la parte dove si sono espansi. 8) Un mago malvagio per ottenere potere venera un Dio malvagio. Mi chiedo perchè tutto questo astio, posso aver scritto male, puoi essere in disaccordo, ma perchè trattare la gente in questo modo? un po' di gentilezza non guasta, e anche un po' di umiltà. Grazie comunque per la risposta
  11. Nom avevo visto la tua risposta, volevo ringraziarti per lo spunto datomi, anche se ho da poco finito questa campagna, e iniziato da pochi giorni una nuova, grazie comunque!
  12. Miltor Ci siamo riusciti, siamo salvi... Immediatamente riprendo l'arma Non sono in grado di tenere questa spada al sicuro.. Mi avvicino poi alla donna che ci ha aiutato Sole Servono le tue cure qui! Mi rivolgo poi alla donna Resisti ora vediamo cosa possiamo fare --- Sole Grazie dico sussurrando alla creatura dentro di me Appena Miltor chiama mi dirigo li e cerco di aiutare la donna Voi nel frattempo cercate di capire a cosa serve quell'anello , non voglio brutte sorprese @dm
  13. ah ecco allora c'avevo preso...è solo la niubbagine della quarta che mi fa rtrovare con pochi pf XD
  14. @Grunt @Derù Come ha detto @Ian Morgenvelt, al primo livello i tuoi pf sono quelli base della tua classi + il tuo punteggio i COS. Poi aggiungi solo quelli indicati alla voce “Punti ferita per livello ottenuti” nella descrizione della classe (p. 131 per il paladino). Per cui con 55 totali sei giusto
  15. Se vuoi invento totalmente io, ma di solito i giocatori i siri preferiscono descriverli loro ( rapporto incluso) per evitare che vengano creati dal master mostri sadici e psicotici, no? XD
  16. In tal caso puoi essere benissimo stato un cliente di Terence. Lui inoltre non disdegna le feste, ma non ci va spesso - solo se riceve un'invito dalle sue amicizie altolocate più strette. Io aspetto le vostre risposte. È un discorso per scansare equivoci. @dalamar78 Mi servirebbe soprattutto la tua di risposta. @AndreaP Ha fatto dire a Armitage prima che pensa che molti di noi si conoscano, poi, in un post successivo (terzo), che attendeva l'arrivo di altri tre invitati. Possiamo assumere che solo i pg di quelli che hanno postato prima del terzo post si conoscano. Gli altri facciano come preferiscono.
  17. Il fatto che vi conosceste era una richiesta che permetteva di facilitare il gioco. Se vi è un collegamento che porti all'università va bene lo stesso Stasera non riesco, ma domani sera mi leggo tutto e posto
  18. Ora ho compreso meglio quello che volevi dire . Si ,il sistema potrebbe prevenire diverse rogne provenienti da stili di gioco differenti . Anche chiedere ai giocatori se la campagna sta piacendo potrebbe essere un buon feedback . Sei molto oculato e preciso negli articoli . Se in futuro decidi di fare un articolo sulle varie tipologie di dm lo seguirò molto volentieri
  19. Dopo un pó il buon vecchio Jaqen iniziava ad essere pacchiano. Il tipo nella foto è Harry Dresden, l'unico mago di Chicago, protagonista della serie di libri omonima (The Dresden Files, purtroppo mai tradotti in italiano). I libri sono un misto tra hard boiled (quei gialli dove il protagonista è un detective disulluso che vive a alcolici scadenti, sigarette e bestemmioni compositi) e un urban fantasy, ambientati nel nostro mondo, con una piccola differenza: le creature del mito e della leggenda esistono. Harry è un mago cacciato dal consiglio dei maghi (per dirlo in termini capibili) perché ha fatto uso di magia nera, che viene fatto investigare su casi decisamente strani. Ti dico solo che all'ingresso del suo studio ha scritto "Sono Harry Blackstone Copperfield Dresden. Chiamami a tuo rischio." Non puoi non amarlo.
  20. L'aria sembra vibrare in modo impercettibile attorno alla figura della ragazza, come se fosse permeata da una straripante vitalità. Hello Kitty si muove a quattro zampe. Si pianta in mezzo al passaggio e rimane accucciata, a guardarti fisso. "La Gai'nan dice tu non cacci, noi non tocchiamo" "Tu diverso, strano. Forse utile persino, sì?" Percuote il lineoleum consumato con i pugni, due volte. "Ma questa casa nostra, nostra!" "Non sei invitato, bakemono!"
  21. Personalmente non mi gusta molto l'idea che tutti i pg possano costruirsi gli oggetti . Ok , esiste la formuletta ma andiamo sempre verso il tunnel temuto da @Alonewolf87 per la compravendita . Diciamo che alcune cose come il crafting e lo shopping compulsivo sono radicate in alcuni giocatori grazie ai videogiochi e quindi fonti di principale divertimento che vogliono ricreare anche nel gdr . Nulla toglie che oltre ad essere un avventuriero tu sia anche un costruttore di oggetti ma prevedo un boom di pg costruttori . La libertà di dnd è una cosa che ho sempre amato ( anche negli eccessi) ma sviluppare questa libertà per rendere il tutto più vicino al Role che ai videogame mi sembra il percorso da seguire . Attenzione , non dico che è brutta. Questa ua mi sembra dare un colpo al cerchio e uno alla botte e può starci, ma su alcune cose mi aspetto altre migliorie .
  22. Mai detto che sono un must, sto solo constatando che nelle mia esperienza alla fine li usano praticamente tutti. Di alternative agli oggetti magici a buffo ne ho già trovate per le mie campagne, constatavo solo che la maggior parte dei giocatori sapendo che esistono come possibilità essenzialmente li "pretendono" (e molti dei DM apprezzano usarli). Poi certo ci saranno le campagne senza oggetti magici ma penso siano cose rare, come lo erano le campagne veramente low magic ai tempi della 3.5. Ribadendo il mio punto è che anche se gli oggetti magici sono presentati come opzionali da quello che ho visto non lo sono poi davvero. Non voglio entrare nei giudizi di merito, solo far notare un trend.
  23. Se ti può essere d'aiuto, c'è il manuale sottosuolo di Faerun che tratta proprio questo ambiente. Per lo scontro con l'amata/lich, potrebbe essere la stessa casata del personaggio a rianimarla per eliminare la loro "pecora nera", e come spunto di avventura per farlo scendere nel sottosuolo puoi mettere delle risalite di non morti vicino alcuni villaggi, o una città di nani dove dei minatori stanno scomparendo nelle miniere, poi fai proseguire la cosa, col tuo pg che si addentra per risolvere il problema e si ritrova l'amata intenzionata ad ucciderlo
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