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Journeys Through the Radiant Citadel sarà il prossimo manuale di D&D


aza

Messaggio consigliato

Devo ancora vedere un annuncio di un nuovo manuale D&D che venga accolto favorevolmente qui su DL.
La cosa comincia ad essere ridicola: i gusti sono gusti e non voglio sindacare, ci mancherebbe, ma possibile che ogni volta si debba cominciare con una trafila di dieci post denigratori?

Non c'è nient'altro che un annuncio con due copertine. E basta.
Però non è Planescape, però calcano la mano sugli scrittori di colore, però che palle questi manuali di singole avventure... non ne va bene mai una! 

Mi chiedo che idee si facciano i ragazzi e le ragazze che si avvicinano a questo hobby e si beccano subito paginate e paginate di grognard che grugniscono e lamentano ogni cambiamento. 

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Il 24/3/2022 at 12:41, Graham_89 ha scritto:

tuttavia è veramente un peccato che non siano andati a recuperare cose già esistenti

Più che altro...è veramente necessario? I manuali di vecchie ambientazioni sono reperibili, quindi che senso avrebbe ripubblicarli con nuova veste? Potrebbero dare nuove informazioni sul setting, ma ha poco senso fare una cosa del genere stampando un libro da 200 e passa pagine. Per quanto riguarda i profili dei mostri non è così difficile prepararseli da sè o convertirli. Stesso discorso per quanto riguarda classi e razze (c'è tanta di quella roba homebrew poi...). Inoltre risulta anche abbastanza impoverente dal punto di vista di chi lavora ai vari progetti (bisogna coinvolgere i primi creatori? ma così togliamo la possibilità a nuovi collaboratori di lavorare su del materiale originale e di concretizzare le proprie idee. E se li mettiamo a lavorare insieme ma poi si creano screzi per via della discordanza tra vecchie creazioni e nuove idee?). Capisco l'essere fan di immaginari provenienti dalle vecchie edizioni, ma a sto punto il tutto si ridurrebbe semplicemente  nel prendere i manuali delle vecchie edizioni, convertirli alla 5e e tanti saluti. Alla lunga non porta ad alcuna evoluzione del gioco ed è anche uno spreco di carta (nel senso che quel materiale c'è ancora, non è andato perduto).

Modificato da Assalon
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1 minuto fa, Assalon ha scritto:

Più che altro...è veramente necessario?

Effettivamente è il punto su cui mi sono sempre fatto anch'io delle domande.

Capisco che di una razza, o una classe, o un mostro si attenda con trepidazione la conversione ad ogni nuova edizione: è un diverso sistema, quella vecchia così com'è non funziona più.

Ma per un'ambientazione? Non dico che le ambientazioni siano sempre del tutto system-agnostic (sarebbe un estremismo), ma mi sembra che sopravvivano benissimo a un cambio di edizione. Per esempio, io ho un libercolo su Greyhawk molto vecchio (non ricordo se è 3.0 o addirittura 2.0) e il 99% del suo contenuto mi sembra ancora assolutamente utilizzabile.

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Infatti al momento faccio proprio questo: recupero informazioni dalle vecchie edizioni e le adatto a mio piacimento.
Capisco quel che dici, ha perfettamente senso, ma probabilmente il mio voler vedere materiale di vecchie edizioni - riproposto - è un discorso spinto dalla "pigrizia" di voler avere tutto pronto e "ufficiale".

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Il fatto è questo:

Circa le nuove ambientazioni, la wotc ha rilasciato N semiparti di ambientazioni tutte differenti che non offorno una visione completa sull’ambientazione, e questo vale per le nuove e per le vecchie lasciate a metá o meno (dai fr a ravnica fino a arrivare a questa). Un piano editoriale del genere per me è ridicolo. A che serve? A niente ( dal punto di vista delle ambientazioni).

Circa l’esistenza delle vecchie ambientazioni non é possibile prendere materiale vecchio e riadattarlo senza un pesante lavoro che non tutti hanno voglia/tempo/capacitá di fare. Esempio (solito): per arrivare a preparare dark sun ci sono voluti 3 mesi di impegno in pandemia in cui non avevo altro da fare, e parlo solo di ambientazione base. Niente png e mostri solo reskinnati. Inoltre diverse ambientazioni hanno png che sono iconici e che non é affatto facile rendere in 5e. Oltretutto trovo questo discorso ridicolo perchè allora non serve nemmeno un manuale di ambientazione, hai il lotr/libri di salvatore/got ecc.

questione avventurette. A me non piacciono i manuali di campagna perché trovo che la cosa piû bella di fare il dm sia creare la storia, ma escono molti manuali di campagne perché la gente non ha tempo/modo/voglia/capacitá di farsi le avventure (ma dovrebbero adattare intere ambientazioni facilmente) e capisco il senso di nmila campagne. Non capisco affatto il senso di un manuale con un po’ di ambientazione seminuova e n storielle monolivello. Esattamente come candlekeep trovo questa impostazione nammerda. Va bene probabilmente per l’AL che infatti non capisco.

sul criticare i manuali, é vero, gli ultimi hanno ricevuto solo critiche, o quasi, ma se fanno uscire manuali demmerda non é colpa nostra. Finchè sono uscite cose piû o meno buone sono state valutate come tali. Ora é vero che di questo si hanno solo alcuni cenni, ma sono esemplificativi perchè è una manuale uguale a candlekeep misteries. Che faceva ride. Poi uno può sbagliare e rivedere le sue posizioni ma le prime impressioni della nuova ambientazione di noialand non sono buone e credo si possa dire.

in chiusura a me piacerebbe solo trovare un manuale fatto bene e che mi piace. Non è colpa mia se non li fanno (e traducono, altra cavolata della wotc). Sono passato da avere tutti i manuali usciti (quasi, specie selvagge mi ha fatto cagare come concetto non ho preso dei e semidei e mi sono fermato ai primi manuali regionali dei fr) per la 3e ad avere i 3 base + xanathar della 5. Colpa mia? Non credo, visto che quelli della leggenda dei 5 anelli me li compro anche se ci gioco un quinto di quanto gioco a d&d. 

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24 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

sul criticare i manuali, é vero, gli ultimi hanno ricevuto solo critiche, o quasi, ma se fanno uscire manuali demmerda non é colpa nostra. Finchè sono uscite cose piû o meno buone sono state valutate come tali. Ora é vero che di questo si hanno solo alcuni cenni, ma sono esemplificativi perchè è una manuale uguale a candlekeep misteries. Che faceva ride. Poi uno può sbagliare e rivedere le sue posizioni ma le prime impressioni della nuova ambientazione di noialand non sono buone e credo si possa dire.

in chiusura a me piacerebbe solo trovare un manuale fatto bene e che mi piace. Non è colpa mia se non li fanno (e traducono, altra cavolata della wotc). Sono passato da avere tutti i manuali usciti (quasi, specie selvagge mi ha fatto cagare come concetto non ho preso dei e semidei e mi sono fermato ai primi manuali regionali dei fr) per la 3e ad avere i 3 base + xanathar della 5. Colpa mia? Non credo, visto che quelli della leggenda dei 5 anelli me li compro anche se ci gioco un quinto di quanto gioco a d&d. 

Domanda. Ma tu a Candlekeep ci hai giocato o parli solo per senso comune e sentito dire? Chiedo con sincera curiosità e senza sfottò o ironia.

 

Per quanto riguarda le ambientazioni complete io sono personalmente contrario ad esse. Io non le uso, preferisco crearne di mie. E se anche le usassi a che cosa mi servirebbe avere un manuale di 200 pagine pieno di informazioni dettagliate? Un conto sono le avventure,un altro interi sistemi di ambientazione!

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7 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Devo ancora vedere un annuncio di un nuovo manuale D&D che venga accolto favorevolmente qui su DL.
La cosa comincia ad essere ridicola: i gusti sono gusti e non voglio sindacare, ci mancherebbe, ma possibile che ogni volta si debba cominciare con una trafila di dieci post denigratori?

Non c'è nient'altro che un annuncio con due copertine. E basta.
Però non è Planescape, però calcano la mano sugli scrittori di colore, però che palle questi manuali di singole avventure... non ne va bene mai una! 

Mi chiedo che idee si facciano i ragazzi e le ragazze che si avvicinano a questo hobby e si beccano subito paginate e paginate di grognard che grugniscono e lamentano ogni cambiamento. 

Questo però è un forum di discussione ed normalissimo che vi siano delle opinioni contrastanti.

E' un dato di fatto che D&D, vista la sua storia di quasi 50 anni, abbia un pubblico variegato.
Ed è anche un dato che fatto che la WotC stia cambiando il gioco portandolo verso le nuove generazione e uno stile "mordi e fuggi".

Già Candlekeep Mysteries è una raccolta di brevi avventure che non passerà alla storia né per originalità né per epicità.
Ora replicano con questo supplemento, sempre di avventure brevi, con una cittadella dove non ci sono intrighi, non ci sono mostri in agguato, non ci sono strade piene di criminalità e regna la "Diversità"!

Se questa è l'idea che ha la WotC di D&D ben venga, però i fan di vecchia data hanno tutto il diritto di criticarla.

Leggo in alcuni forum "finalmente avventure dove non è richiesta la violenza", la qual cosa è grottesca visto che 3/4 del manuale del giocatore riguarda regole, incantesimi, oggetti, talenti, ecc. che hanno a che fare col combattimento.

Se uno vuole lamentarsi perchè l'editore attuale di D&D fa dei prodotti che si distaccano da come egli percepisce il gioco ha tutto il diritto di farlo. Poi di che idee si facciano i giocatori che si avvicinano all'hobby chi se ne frega. 

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39 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

Domanda. Ma tu a Candlekeep ci hai giocato o parli solo per senso comune e sentito dire? Chiedo con sincera curiosità e senza sfottò o ironia.

 

Per quanto riguarda le ambientazioni complete io sono personalmente contrario ad esse. Io non le uso, preferisco crearne di mie. E se anche le usassi a che cosa mi servirebbe avere un manuale di 200 pagine pieno di informazioni dettagliate? Un conto sono le avventure,un altro interi sistemi di ambientazione!

Ho letto il manuale e ho cercato di prendere spunto per un’avventura. Non riesco a capire il senso di avere 20 avventure di livello diverso senza alcun filo.

avere il manuale di ambientazione dettagliato è una figata, te lo leggi ti fa capire come e l’ambientazione e ti da ispirazione. Sicuramente serve più di 20 avventure a cavolo. 

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38 minuti fa, aza ha scritto:

Se uno vuole lamentarsi perchè l'editore attuale di D&D fa dei prodotti che si distaccano da come egli percepisce il gioco ha tutto il diritto di farlo. Poi di che idee si facciano i giocatori che si avvicinano all'hobby chi se ne frega. 

Lamentarsi di qualcosa del quale non si ha avuto alcuna esperienza diretta è improduttivo e fondamentalmente scorretto. Non è diverso dal bambino che non vuole assaggiare gli spinaci perché non gli sono piaciuti i cavolfiori. 

Sull'ultima frase stendiamo un velo pietoso, che è meglio.

3 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Ho letto il manuale e ho cercato di prendere spunto per un’avventura. Non riesco a capire il senso di avere 20 avventure di livello diverso senza alcun filo.

avere il manuale di ambientazione dettagliato è una figata, te lo leggi ti fa capire come e l’ambientazione e ti da ispirazione. Sicuramente serve più di 20 avventure a cavolo. 

Io ci sto giocando, e una volta stabilite un filo conduttore molto semplice e immediato le singole avventure stanno scorrendo. C'è bisogno di un minimo di adattamento qui e là, ma quale avventura già pronta non ne ha bisogno?

Sul manuale di ambientazione... Mah. Gioco da diciassette anni filati ormai e ancora devo trovare un gruppo di gioco a cui serva davvero un intero manuale dedicato ad un'ambientazione. 

A me piacciono molto i Gazeteer di Mystara, per esempio. Ma sono davvero utili per delineare un'avventura? Fanno risparmiare tempo? Eeh. 

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Ma non deve essere un intero manuale per giocare solo una campagna ma per avere informazioni sull’ambientazione che altrimenti non avresti. Sopratutto per ambientazioni non appartenenti alla nostra cultura che necessitano di maggiori approfondimenti. e poi da li ci tiri fuori una marea di campagne e avventure. In diversi periodi dell’ambientazione e in diversi luoghi. poi infatti servono approfondimenti. Sinceramente i manuali di ambientazione, dopo quelli delle regole sono le uniche cose che mi servono.

Ma capisco se la gente non ha tempo e preferisce comprarsi le campagne pronte. Non capisco il senso di un manuale di questo tipo come non ho capito candlekeep. A me piace e serve immergermi in un’ambientazione non in una storia, immagina singoli pezzetti di storie. Ho comprato impero di smeraldo della leggenda dei 5 anelli pur non masterizzando per capire il senso del rokugan e ho finora 4 manuali e 0 campagne e avventure. Nonostante tutto, non ho comprato la guida degli avventurieri alla costa della spada perchè è un manuale fatto male e senza quelle informazioni che si cerca in un manuale di ambientazione, oltre che avere ad oggetto solo una parte dell’ambientazione (ma se fosse stato scritto bene lo avrei preso). Allo stesso modo credo che curse of strhad sia una grandissima campagna e scritta molto bene (a dimostrazione che non tutto é manicheo). Ma dai dati emersi su questo manuale, non posso che essere molto dubbioso. 

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Guarda sono tutte considerarsi probabilmente valide, ma da fare a posteriori. 

Quello che contesto non è certo l'espressione di un'opinione o l'opinione stessa, bensì questo accanimento contro i prodotti WotC. Non si può aprire una discussione senza avere subito una marea di commenti negativi aprioristici. 

Non sono per nulla un fanboy della Wizard, però questo atteggiamento è deleterio per tutti. Crea un clima di chiusura e allontana gli interessati dalle discussioni. Un sacco di volte ho rinunciato a postare perché le discussioni erano già degenerate in scontri tra fazioni.

Mi sembra solo assurdo reagire così negativamente... Forse nonostante i miei trent'anni sono ancora un bambino e mi eccito troppo davanti alle novità, e magari sono io a reagire in modo sbagliato. 

 

 

 

 

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In merito all'annuncio, invece, mi trovo abbastanza interessato.

Candlekeep Mysteries mi sta piacendo, e avendo io un'ambientazione homemade preferisco davvero un gruppo di mini avventure da usare a piacimento. Adattarle dovrebbe essere abbastanza semplice.

Sorvolo le critiche sugli autori di colore, la cosa non mi importa né in un senso né nell'altro. 

Invece la questione della "città pacifica" ha il suo perché. Insomma, si presentano due opzioni:

  1. Come nelle campagne stile West Marches potrebbe essere un luogo sicuro dove vivere, riposare, equipaggiarsi e prendere le quest. 
  2. Potrebbe anche essere una notizia volutamente falsa: potrebbe essere una città apparentemente tranquilla ma con una serie di eventi in moto. 

Trattandosi si avventure che possono essere giocate singolarmente propendo più per la prima ipotesi, ma non è da escludere totalmente la seconda. In fondo quante cittadine "pacifiche" abbiamo incontrato giocando, per poi scoprire che c'era del marcio?

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18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Circa le nuove ambientazioni, la wotc ha rilasciato N semiparti di ambientazioni tutte differenti che non offorno una visione completa sull’ambientazione, e questo vale per le nuove e per le vecchie lasciate a metá o meno (dai fr a ravnica fino a arrivare a questa). Un piano editoriale del genere per me è ridicolo. A che serve? A niente ( dal punto di vista delle ambientazioni).

Guarda, premetto che sono, almeno in parte d'accordo con te.
Non amo le ambientazioni troppo dettagliate (tipo i FR della 2° e 3° edizione), visto che rischi che, per poterci giocare bene, di comprare millemila manuali diversi (alla stregua dei fumetti della Marvel o della DC); ma mi piace l'idea di un mondo ben dettagliato, in modo da renderlo "reale".

Detto questo, bisogna tenere presente due cose:

  1. fin dal principio, dietro richiesta dei giocatori, i creatori hanno deciso di far uscire pochi manuali l'anno, per evitare l'effetto spam che era avvenuto con la 3° edizione; questo significa che, a meno di non far uscire manuali di una sola edizione, è naturale che tutte le ambientazioni siano "sotto-rappresentate".
  2. D&D non ha un'ambientazione "base", è fontada sul multiverso, quindi gli autori devono alternare uscite di ambientazioni diverse.

Ecco spiegato il "piano editoriale" che non capisci.

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Io ho posizioni spesso negative sui prodotti WotC - per esempio, ho detto tante volte che le avventure pubblicate dalla WotC tendenzialmente non mi piacciono e le trovo spesso fatte male.

Pero' questa opinione me la sono fatta dopo averle almeno lette, sulla base dei contenuti, e se uno me lo chiede, so indicare quali avventure sono fatte peggio e quali sono fatte meglio secondo i miei criteri. In genere tendono a piacermi di piu' le raccolte di avventure brevi (come Tales of the Yawning Portal, Ghost of Saltmarsh, Candlekeep Mysteries, o questa nuova raccolta) rispetto alle campagne o alle ambientazioni.

Credo che quello che @Pippomaster92 sta criticando (e mi sento di dargli ragione) sono le critiche "a priori", per partito preso. Questo articolo e' semplicemente un annuncio del manuale, di cui non si sa praticamente niente se non vaghi dettagli, eppure ci sono una marea di commenti estremamente negativi che si amplificano a vicenda. E' vero che siamo in un forum e lo scambio di opinioni e' il motivo per cui ciascuno di noi e' qui - pero' non e' che questa trafila di commenti (la cui negativita' e pessimismo sembrano spropositate rispetto alle informazioni che si hanno) rappresenti chissa' quale profonda discussione... Un po' come sta succedendo per la serie tv del signore degli anelli, mi pare che un sacco di persone abbiano semplicemente deciso a priori che il prodotto fara' schifo prima ancora di averlo visto.

Personalmente prima di esprimermi aspettero' che esca e giudichero' il manuale sulla base dei contenuti. Sulla base delle informazioni che si hanno, credo che gli unici commenti che si possano fare per adesso siano 1) se il prodotto stuzzica il nostro interesse o meno 2) se e' un qualcosa che potrebbe rispondere alle nostre esigenze.

Saro' il primo a dire che, a giudicare dalle premesse, non e' un manuale che mi ispiri particolarmente (almeno rispetto ad altri che potevano uscire), tuttavia le raccolte di avventure brevi mi sono potenzialmente piu' utili come GM rispetto alle campagne lunghe. La cosa che mi incuriosisce sono le atmosfere spensierate, che sebbene non rientrino nel tipo di situazioni che tendo a proporre ai miei giocatori, sono se non altro una cosa che finora non e' stata fatta molto. Penso che probabilmente aspettero' delle recensioni prima di comprarlo, e poi e giudichero' il manuale sulla base della qualita' delle avventure proposte.

 

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Mi viene da fare una considerazione e una domanda per chi si lamenta a priori di questi nuovi manuali di 5e:

Da un punto di vista aziendale è abbastanza chiaro quello che hanno fatto: c'è stato un rebranding totale del prodotto, hanno puntato a globalizzare D&D rendendolo da un gioco si nicchia che era, un prodotto venduto in tutto il mondo. Hanno spinto tanto sul marketing, sullo streaming, sui sondaggi per sentire l'opinione dei clienti, su piattaforme digitali e hanno obiettivamente schiacciato i competitor. 

Hanno scelto come linea quella di fornire un prodotto che fosse modulabile come regolamento per ogni esigenza. Non hanno introdotto modifiche al regolamento, ma "regole opzionali" da aggiungere eventualmente. Allo stesso modo per le ambientazioni hanno dato delle linee guida generali e non sono scesi nel particolare per ogni dettaglio come facevano per la 3.5 (sia da un punto di vista dell'ambientazione che del regolamento). Questo vale anche per la famosa regola alternativa sui modificatori caratteristica introdotta con thasha e che chiaramente sarà lo standard per questa prossima "5.5" o come la vogliamo chiamare. 

Io ci vedo tanta coerenza con la strada che hanno deciso di intraprendere e i risultati di popolarità del gioco gli danno obiettivamente ragione: la 5e è uno scheletro di regole che permettono ad ogni gruppo di gioco di adattarle al proprio tavolo. 

Da qui la domanda che mi sorge per chi li critica a prescindere: visto che hanno pubblicato diverse avventure organiche che coprono i livelli 1-12 principalmente, è cosí assurdo che adesso pubblichino un insieme di avventure sulla falsariga di quelle amatoriali sulla dmsguild ma che possano essere anche prese singolarmente e piazzate nelle campagne homemade dei vari tavoli? Vi stupisce davvero tanto? 

Perché a me da l'idea della lamentela di chi segue un gruppo musicale semisconosciuto per anni, ad un certo punto il gruppo sale alla ribalta nazionale/mondiale con un singolo e l'album nuovo diventa automaticamente il bersaglio del "eh ma si sono venduti all'industria mainstream e non fanno più vera musica" solo perché non ci si sente più gli unici eletti degni di seguire quel gruppo di nicchia ed il fatto che anche l'ascoltatore occasionale canticchi le loro canzoni allora sminuisce il loro ascolto elitario. 

La dinamica mi pare davvero simile

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Non mi stupisce che lo facciano, visto che lo hanno già fatto, ma mi indispettisce come la nuova linea viene portata avanti e ho tutto il diritto di essere infastidito.  Oltretutto la posizione in oggetto è anche condivisa non solo qui nel forum ma appunto anche nei social della wotc.

Da tasha non mi hanno fatto comprare un manuale (o venir voglia di comprare, visto che oltretutto delle ultime tre traduzioni hanno ritradotto due prodotti già esistenti). Essendo dnd una passione mi piacerebbe coltivarla adeguatamente. E far presente le problematiche che non trovo corrette (e ripeto non è un “fate come voglio io” ma un “prendere in considerazione anche altre cose che una fetta - che cmq non mi pare indifferente - della clientela chiede”) mi pare il modo giusto di porre la questione visto che appunto le scelte editoriali dipendono dai sondaggi e dalle reazioni social.

quindi rimando al mio post sopra per chiarire di nuovo una posizione che non è un mero whine ma una richiesta di considerazione da parte non di chi ritiene che la band si sia venduta all'industria ma da chi ritiene che sia passata dalla classica al metal e a cui si chiede di quantomeno mixare aggiungendo dei violini.

Infatti non c’è alcun problema nel rebranding nello streaming nei sondaggi e nelle piattaforme. C’è un problema quando tutta la roba tirata fuori sulla base di questo non è correlata anche in considerazione della politica della compagnia, che anche giustamente ha deciso di far uscire pochi manuali all’anno. Ad esempio ravnica cosa è stato? Niente. Regole magari interessanti sulle gilde che potevano tranquillamente essere inserite in un’altra ambientazione che intendevano portare avanti. Oppure potevano continuare su ravnica, tirando fuori manuali correlati. Invece ravnica è li fa un crossover con magic e non serve a un cavolo. Sto similsigil farà la stessa fine? Bho. Speriamo di no se dalla release dovesse risultate un buon manuale. il fatto è che appunto una parte dell’utenza ha tutto il diritto di sentirsi insoddisfatta all’uscita di un manuale (ennesimo) che:

- crea una nuova ambientazione

- crea N miniavventure monolivello

- spiega che il posto è il paradiso terreste senza drammi crimini e problemi.

Dopodichè, è chiaro che se la wotc riterrà che il modo migliore di portare avanti la sua politica commerciale sia facendo uscire tre manuali all'anno di cui uno è una campagna, uno un manuale di opzioni e uno un manuale con pezzetti di nuove ambientazioni e N monoavventure e questo piace alla maggiorparte dell’utenza è ovviamente libera di farlo, come io sono liberissimo di non comprare due dei tre e manco il terzo se la qualità è bassa (tipo il libro sui draghi o la guida del giocatore alla costa della spada) e di lamentarmi all’uscita dei suddetti anche senza averli letti, visto che il problema non è, per ora, la qualità ma gli argomenti.

Allo stesso modo sono libero di pensare che non mi piace il nuovo corso editoriale e di non comprare niente, anche se mi dispiace visto che vorrei avere altro materiale, e quindi mi orienteró a continuare a comprare i manuali di legend of 5 rings (di cui mi piace anche più la complessità) e tanti saluti. Ho saltato la 4, saltare anche la 5.5 o la 6 non sarà un dramma. 

Modificato da Lord Danarc
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18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Oltretutto la posizione in oggetto è anche condivisa non solo qui nel forum ma appunto anche nei social della wotc.

Questo salto logico è davvero difficile da fare. Che ci siano tante persone insoddisfatte e molto rumorose sui social è sicuro, ma ci sono anche molte più persone di sempre che acquistano il prodotto. Se sei disposto a considerare il voto degli utenti come metrica dell'apprezzamento, come stai facendo, trovo più affidabile il voto fatto con il portafogli al voto fatto con i likes sui social.

Detto questo, credo che in gran parte la discussione sia un po' sterile e polarizzata. Sicuramente ci sono prodotti che a qualcuno interessano di più e ad altri meno, e non ci trovo niente di strano a non comprare qualcosa: io preferisco comprare 20 idee per avventure da adattare (a maggior ragione se traggono ispirazione da culture diverse da quelle super rappresentate e super note), rispetto a comprare una campagna unica o un manuale di ambientazione che sicuramente non userei. E compro alcuni e non compro altri. Tu preferisci l'opposto, e lo compri. Se ci conoscessimo dal vivo sarebbe ottimo, così ce li scambiamo! 🙂

Credo che la discussione si accenda più per questione di sfumature: non comprare quello che non ci piace è ovviamente OK, essere scontenti perché non pubblicano quello che ci piace è ovviamente OK, ma in effetti ho visto nei vari thread un tentativo di spacciare per oggettive le nostre preferenze, trasformando un nostro gusto per uno o per l'altro prodotto per una critica alla compagnia, che sbaglia, che si fa trascinare in strategie fallimentari da quattro SJW su twitter. O valutare preventivamente nel modo più negativo possibile tutto quello che leggiamo. Ecco, qui ci separiamo.

Come giudizio soggettivo, su cui potrei argomentare, a me piacciono gli ultimi prodotti: Tasha per me è un ottimo manuale. Non direi che sia un fatto oggettivo e debba piacere a tutti, ma discuterei animatamente se qualcuno provasse a convincermi che vi sia un problema oggettivo di qualità rispetto agli anni passati. Non lo vedo, mi sembra un periodo d'oro (anche se con varie criticità), anche non considerando la difficoltà di andare main stream che rende il risultato ancora più impressionante.

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