Campioni della Community
-
Steven Art 74
Circolo degli Antichi102Punti2.538Messaggi -
MattoMatteo
Circolo degli Antichi80Punti11.147Messaggi -
Rafghost2
Circolo degli Antichi79Punti338Messaggi -
Alonewolf87
Supermoderatore70Punti63.799Messaggi
Contenuto popolare
Visualizzazione dei contenuti con l'esperienza più alta dal 25/11/2025 in tutte le aree
-
Tra un anno e l’altro
16 puntiCari amici di Dragons' Lair, Dicembre si chiude come un libro riletto mille volte, con quella familiarità rassicurante che non stanca mai. E noi, qui, vogliamo fermarci un momento. Solo un momento, prima che l'anno nuovo riprenda il suo corso inarrestabile. Auguri. A tutti voi. A chi legge da vent'anni, a chi è arrivato ieri. A chi commenta, a chi osserva in silenzio. A chi condivide le nostre pagine come fossero lettere destinate a vecchi compagni di strada. Le pubblicazioni riprenderanno il 5 gennaio. Torneremo con le storie che amate, con gli articoli che attendete, con quel filo sottile che da sempre ci tiene legati: la passione per i mondi immaginati, per i dadi lanciati, per le avventure che esistono solo perché qualcuno ha deciso di raccontarle. Ma prima di varcare la soglia del nuovo anno, voglio dire grazie. Grazie allo staff di Dragons' Lair, artefici silenziosi e instancabili che lavorano dietro le quinte, che traducono, scrivono, moderano, costruiscono. Senza di loro questo luogo non esisterebbe. Senza il loro lavoro quotidiano, saremmo solo voci sparse nel vento. @Alonewolf87 @AndreaP @Bharbhotr @Bilbo420 @Bille Boo @conteStan @CreepyDFire @Faelion @firwood @Grimorio @Ian Morgenvelt @Lucane @Pippomaster92 @Psyco @Zacor Ognuno di voi ha lasciato un'impronta. Ogni articolo, ogni correzione, ogni idea condivisa è un mattone di questa casa digitale che da oltre vent'anni resiste, si trasforma, cresce. Che il Natale vi porti quella quiete rara che si trova solo nelle pause tra un'avventura e l'altra. A voi, staff instancabile che tenete acceso il fuoco, e a voi, avventori fedeli di questa taverna digitale che da anni varcate questa soglia. Che il 2026 sia ricco di critici improbabili, magie dimenticate e draghi che attendono nei loro antri. Ci vediamo a gennaio. Con affetto e gratitudine, – aza16 punti
-
Mappe Migliori per I Dungeon – Parte 2: Scale e Dove Portano
Aggiunta: colorate le scale! Le scale rosse del primo piano si collegano alle rosse del secondo e così via. È l'unico modo per avere tutte le informazioni con un colpo d'occhio. Testato sul mio mega dungeon, funziona perfettamente6 punti
-
Grognardia #1 - Il "Naturalismo" Gygaxiano
Sono ormai due-tre anni che sono nel mondo OSR e mi preme molto raccontarlo anche qui, specie per togliere un po' di quei preconcetti che si sentono spesso. Comincerò con qualche articolo non recentissimo, come questo, anche per dare un po' un senso di storia alla faccenda. Va da sé che quello che scrive oggi Maliszewski non coincide più del tutto con quello che scriveva nel 2008, ma è interessante comunque. Tra l'altro lui è stato molto gentile e gli ha fatto davvero piacere sapere che traduciamo i suoi articoli.6 punti
-
Perchè Torniamo Sempre a D&D?
5 puntiQuando mi si è presentata questa occasione di scrivere su uno spazio mitico come Dragons’ Lair, ho ragionato molto su come rompere il ghiaccio. E il mio pensiero non faceva che tornare a D&D. E poi mi è sorta una domanda: perché D&D? C’è un motivo se, dopo decenni di nuovi sistemi, manuali e regolamenti, gioco ancora (giochiamo ancora) a Dungeons & Dragons? Forse non è solo questione di marketing, o nostalgia: c’entra qualcosa di più profondo, legato alle storie che abbiamo imparato a raccontare insieme. Ricordo come fosse oggi la mia prima partita a D&D. Era il 1997, primavera. Il mio amico Mauro mi propone questo gioco che gli ha regalato suo zio, convinto che mi piacerà molto. Mauro, all’epoca, era uno dei pochi a conoscere la mia passione per la scrittura, per le storie. Accetto. Da quel poco che mi spiega, capisco già che lo preferirò al ping pong che di solito giochiamo nel suo scantinato — sono sempre stato una schiappa a ping pong. Siamo in cinque. Con noi ci sono altri tre nostri compagni di classe, due dei quali non credo abbiano mai più tirato dadi in vita loro. Ma il party “ufficiale” era di quattro, e Mauro era molto ligio a quei tempi. L’avventura penso fosse un classico (forse La torre del Mago folle, o quella di Zenopus). So però che a un certo punto attivammo una trappola: un banale charme che colpì il mio ladro. Mauro mi prese da parte e mi disse che avrei dovuto giocare per un po’ come se fossi suo alleato. Lo presi fin troppo alla lettera. Alla prima occasione piantai la mia spada nella schiena di un compagno (il cui giocatore, tra l’altro, non mi stava simpatico neppure nella vita reale). Quella pugnalata mi aprì le porte di un mondo che mi ha cambiato la vita. Quella partita fu la tessera del domino che diede origine ad amicizie, passioni, idee. Quella torre fu una delle sliding doors che mi hanno portato a essere la persona che sono. Comfort familiare e mito condivisoE forse è per questo che, dopo quasi trent’anni e tanti GdR provati, se c’è da scrivere di un gioco o mettere in piedi una nuova campagna, il primo pensiero va a D&D. C’è quel senso di familiarità accogliente, quelle regole già note che danno sicurezza: so cosa aspettarmi, so come maneggiarlo. C’è il piacere della progressione, dei livelli, dello sviluppo del personaggio che cresce insieme all’avventura — non solo nei numeri, ma anche nel carattere. Come nelle migliori storie. Certo, il rischio della routine è dietro l’angolo. È per questo che si prova altro, si scoprono nuovi sistemi, si esce dalla zona di comfort: non vogliamo raccontarci sempre lo stesso tipo di storie. E per fortuna, direi. Ma poi si torna lì, e infatti molti riscoprono lo spirito essenziale delle origini con l’OSR: perché il gioco non ha bisogno di orpelli per funzionare. Basta una manciata di dadi, tanta fantasia e la voglia di stare dentro un’avventura. D&D ha la forza del mito condiviso, di quell’esperienza comune che ci ha segnato — noi della vecchia guardia di sicuro, ma grazie alla 5ed. anche molti più giovani. Ogni gruppo ha la propria mitologia: personaggi, battute, disastri epici. Noi, dopo vent’anni, ancora ci raccontiamo di quella volta in cui il barbaro di Gabriele — inerpicato su una scala a pioli in un pozzo buio — decise di accendere una torcia. Il master Gian chiese: “Come fai?”. Gabriele, con le mani, fece il gesto di sfregare due pietre focaie. Il master, implacabile: “Allora non ti stai più reggendo alla scala.” E il barbaro cadde, tirandosi dietro tutti quelli che stavano sotto di lui. Tranne il mio ladro — da quella prima avventura con Mauro, ho sempre avuto una predilezione per i ladri. D&D è stata per anni la nostra fucina di racconti, di memorie. Lì è nata la narrazione emergente, quella che nessun modulo scrive per noi. E continua a esserlo. Un linguaggio comunePer i giocatori più giovani questo ruolo forse è ricoperto da altri sistemi — e ben venga! Oggi molti arrivano a D&D dalle serie in streaming o dai podcast, ma il fascino è lo stesso: il racconto che nasce al tavolo. D&D appartiene al passato, personale e collettivo, di chiunque abbia lanciato almeno una volta un d20. Non è solo nostalgia: quando torniamo a giocare D&D lo facciamo perché, con tutti i suoi difetti, sappiamo che ci permetterà di costruire insieme nuove, memorabili avventure. D&D non nasce come gioco di narrazione — le sue radici sono nel dungeon crawling, e le build ne sono il cuore — ma ogni volta che tiriamo l’iniziativa, raccontiamo una storia. Ed è quella storia che ricordiamo. Se c’è da mettere in piedi una nuova campagna, il mio primo pensiero va sempre a D&D. Poi magari gioco altro, ma il pensiero corre lì. Perché, nonostante tutto, possiede già tutti gli strumenti che servono per trasformare un gruppo di amici e qualche dado in una avventura indimenticabile. Ed è la fame di avventure che ci accomuna tutti!5 punti
-
Cerco un master e dei giocatori
4 puntiNon trovo nessun problema... anzi, trovo che il concetto di base sia interessantissimo! Per me è Piccolo problema, gli aasimar possono volare (quelli che possono farlo!) solo per 1 minuto a riposo lungo (o al giorno)... propongo quindi un'alternativa: utilizzare un "Fallen Aasimar", rinunciando a "Healing Hands" e "Light Bearer" (sono comunque inutili: già il paladino ti permette di curare meglio, e come stregone o warlock hai accesso allo stesso trucchetto) in cambio di una velocità di volo pari alla tua velocità base, purchè non indossi armature medie o pesanti (come il mio pg, tanto per dire). Un paio di domande sul pg: come paladino ti fermi a 5 perchè sei interessato solo al secondo attacco per round? il tuo pg è più interessato a lanciare incantesimi, attaccare a distanza, o attaccare in mischia? Data la presenza del paladino, direi che la tua idea è per la mischia, ma vorrei conferma... Per il paladino consiglio il giuramento della vendetta, mi sembra molto tematico.... tra stregone e warlock è una bella lotta... Stregone anima divina sarebbe molto tematico (e al 14° recuperi la possibilità di volare a tempo pieno, se non ti và il mio suggerimento per la razza), e ti consente di accedere a tutta la lista di incantesimi del chierico (anche se lo stregone conosce meno incantesimi del chierico e del mago). D'altro canto il warlock, grazie al fatto di "ricaricare gli slot" sia a riposo breve che lungo, è notoriamente un'ottima fonte di slot da usare per il "Punire" del paladino... il patrono Celestiale sarebbe molto tematico, e le capacità di livello 1-6-10 ti rendono sia un'ottimo guaritore/incassatore/damage dealer... ma anche l'Hexblade (la spada potrebbe esserti stata data proprio dal misterioso celestiale che ti ha reclutato, per "sigillare il patto") è molto tematico, e ti consente di usare Car al posto di For o Des per tpc e danno con l'arma del patto, permettendoti di focalizzarti su meno caratteristiche.4 punti
-
Cerco un master e dei giocatori
4 puntiCiao a tutti finalmente riesco a scrivere, per questa campagna, vista la grande apertura del master(sempre con il benestare de resto del gruppo) mi piacerebbe interpretare un celestiale caduto in cerca di redenzione. L'idea (ripeto se tutti sono d'accordo altrimenti ripiego per un tritone) sarebbe che secoli or sono Il planetar fosse caduto a causa della superbia dimostrata nel gestire la missione affidatagli. E il suo fallimento ha contribuito all'inabissamento delle terre emerse. Però pur distaccandosi dalla grazia dei sette cieli di Celestia, non è passato dalla parte del male, ha trascorso una prima. Parte di esilio in preda all'ira sfogandosi cercando demonic E non morti da trucidare, poi in meditazione prima sul piano astrale e poi a svolgere un umile lavoro d addetto alle pulizie in una pescheria. Quando un potente celestiale in forma anonima gli viene a fare visita offrendogli la possibilità di riscattarsi:un gruppo di potenti eroi sta per affrontare un pericolo che potrà sconvolgere ancora una volta il mondo, Assistili ! E forse ritroverai la tua integrità. A livello tecnico pensavo per non stravolgere troppo il gioco di usare statistiche di un aasimar con velocità di volare paladino di 5 con uno stregone o warlock di 10 taglia media anche se il planetaria sarebbe grande ma ha perso parte dell'energia spirituale quando si è distaccato dalla matrice celestiale. Sono aperto a commenti,.idee e suggerimenti.4 punti
-
Cerco un master e dei giocatori
4 punti@Steven Art 74 Capisco bene il tuo discorso e concordo. Rispetto all'argomento incantesimi sto cercando di capire come far interagire tra loro gli oggetti magici. Ho scelto di aumentare i punteggi caratterista e non ho scelto talenti. Però, se studiando gli oggetti magici, capisco che un oggetto può sostituire un aumento di caratteristica, rinuncio all'aumento e prendo uno o più talenti. Rispetto all'argomento dei giocatori interessati a fare un PG con livello alto, io credo che al primo posto ci sia sempre l'integrazione del PG con l'ambientazione, con il suo BG e la sintonia con gli atri PG. Si potrebbe mettere come condizione per partecipare. Ma credo tu l'abbia già pensato 😊4 punti
-
Cerco un master e dei giocatori
4 puntiSto calcolando con attenzione per Inizio Campagna; ma potrei approssimare ad una quantità rozzamente definibile: UNA CATERVA di Oggetti Comuni e Noncomuni. . . Una "Buona Panoplia" di Rari e Super-Rari, magari che funzionano in Sinergia di Skills e Poteri Combinati. . . UN SINGOLO Super-Oggetto a Testa tipico per Razza e Classe; ad esempio per un Paladino una HOLY AVENGER ma magari non una "Misera Longsword" se lo Stile Combattivo predilige altro (un Paladino Cavaliere di Volatili Giganti, come i "Roc Albatros" che suggerivo, con una LANCIA PESANTE che è Holy-Avenger ZPAKKA anche i Draghi Marini Anziani Malintenzionati). . . Per bilanciare il tutto in maniera Equilibrata tra i PG (chissenefrega se il resto del Mondo degli NPG "Si Sente Discriminato" !!) implementerò il Sistema di "Malus Specifici Extra" che sto usando, con Successo, in altre Campagne che Mastero. . .!!4 punti
-
Tra un anno e l’altro
4 punti"Che il 2026 sia ricco di critici improbabili" Ti adoro 😂 e chiedo scusa, ma me la rivenderò come frase. Dopo anni di lettura in silenzio, sono felice di essermi fatto avanti e sono contento che mi abbiate accolto nello staff. Auguri a tutti gli avventori (o meglio avventurieri) del forum!4 punti
-
Abuso di "aura di vitalità"?
4 puntiConfermo che funziona come pensi, ma è veramente sottotono come incantesimo di 3°, anche perché usarlo fuori dal combattimento potrebbe spesso essere sostituito più efficacemente da un riposo breve.4 punti
-
Perchè Torniamo Sempre a D&D?
4 puntiPerché D&D è sempre così apprezzato e diffuso? Cosa ci spinge a tornare sempre nel suo confortevole abbraccio? Quando mi si è presentata questa occasione di scrivere su uno spazio mitico come Dragons’ Lair, ho ragionato molto su come rompere il ghiaccio. E il mio pensiero non faceva che tornare a D&D. E poi mi è sorta una domanda: perché D&D? C’è un motivo se, dopo decenni di nuovi sistemi, manuali e regolamenti, gioco ancora (giochiamo ancora) a Dungeons & Dragons? Forse non è solo questione di marketing, o nostalgia: c’entra qualcosa di più profondo, legato alle storie che abbiamo imparato a raccontare insieme. Ricordo come fosse oggi la mia prima partita a D&D. Era il 1997, primavera. Il mio amico Mauro mi propone questo gioco che gli ha regalato suo zio, convinto che mi piacerà molto. Mauro, all’epoca, era uno dei pochi a conoscere la mia passione per la scrittura, per le storie. Accetto. Da quel poco che mi spiega, capisco già che lo preferirò al ping pong che di solito giochiamo nel suo scantinato — sono sempre stato una schiappa a ping pong. Siamo in cinque. Con noi ci sono altri tre nostri compagni di classe, due dei quali non credo abbiano mai più tirato dadi in vita loro. Ma il party “ufficiale” era di quattro, e Mauro era molto ligio a quei tempi. L’avventura penso fosse un classico (forse La torre del Mago folle, o quella di Zenopus). So però che a un certo punto attivammo una trappola: un banale charme che colpì il mio ladro. Mauro mi prese da parte e mi disse che avrei dovuto giocare per un po’ come se fossi suo alleato. Lo presi fin troppo alla lettera. Alla prima occasione piantai la mia spada nella schiena di un compagno (il cui giocatore, tra l’altro, non mi stava simpatico neppure nella vita reale). Quella pugnalata mi aprì le porte di un mondo che mi ha cambiato la vita. Quella partita fu la tessera del domino che diede origine ad amicizie, passioni, idee. Quella torre fu una delle sliding doors che mi hanno portato a essere la persona che sono. Comfort familiare e mito condivisoE forse è per questo che, dopo quasi trent’anni e tanti GdR provati, se c’è da scrivere di un gioco o mettere in piedi una nuova campagna, il primo pensiero va a D&D. C’è quel senso di familiarità accogliente, quelle regole già note che danno sicurezza: so cosa aspettarmi, so come maneggiarlo. C’è il piacere della progressione, dei livelli, dello sviluppo del personaggio che cresce insieme all’avventura — non solo nei numeri, ma anche nel carattere. Come nelle migliori storie. Certo, il rischio della routine è dietro l’angolo. È per questo che si prova altro, si scoprono nuovi sistemi, si esce dalla zona di comfort: non vogliamo raccontarci sempre lo stesso tipo di storie. E per fortuna, direi. Ma poi si torna lì, e infatti molti riscoprono lo spirito essenziale delle origini con l’OSR: perché il gioco non ha bisogno di orpelli per funzionare. Basta una manciata di dadi, tanta fantasia e la voglia di stare dentro un’avventura. D&D ha la forza del mito condiviso, di quell’esperienza comune che ci ha segnato — noi della vecchia guardia di sicuro, ma grazie alla 5ed. anche molti più giovani. Ogni gruppo ha la propria mitologia: personaggi, battute, disastri epici. Noi, dopo vent’anni, ancora ci raccontiamo di quella volta in cui il barbaro di Gabriele — inerpicato su una scala a pioli in un pozzo buio — decise di accendere una torcia. Il master Gian chiese: “Come fai?”. Gabriele, con le mani, fece il gesto di sfregare due pietre focaie. Il master, implacabile: “Allora non ti stai più reggendo alla scala.” E il barbaro cadde, tirandosi dietro tutti quelli che stavano sotto di lui. Tranne il mio ladro — da quella prima avventura con Mauro, ho sempre avuto una predilezione per i ladri. D&D è stata per anni la nostra fucina di racconti, di memorie. Lì è nata la narrazione emergente, quella che nessun modulo scrive per noi. E continua a esserlo. Un linguaggio comunePer i giocatori più giovani questo ruolo forse è ricoperto da altri sistemi — e ben venga! Oggi molti arrivano a D&D dalle serie in streaming o dai podcast, ma il fascino è lo stesso: il racconto che nasce al tavolo. D&D appartiene al passato, personale e collettivo, di chiunque abbia lanciato almeno una volta un d20. Non è solo nostalgia: quando torniamo a giocare D&D lo facciamo perché, con tutti i suoi difetti, sappiamo che ci permetterà di costruire insieme nuove, memorabili avventure. D&D non nasce come gioco di narrazione — le sue radici sono nel dungeon crawling, e le build ne sono il cuore — ma ogni volta che tiriamo l’iniziativa, raccontiamo una storia. Ed è quella storia che ricordiamo. Se c’è da mettere in piedi una nuova campagna, il mio primo pensiero va sempre a D&D. Poi magari gioco altro, ma il pensiero corre lì. Perché, nonostante tutto, possiede già tutti gli strumenti che servono per trasformare un gruppo di amici e qualche dado in una avventura indimenticabile. Ed è la fame di avventure che ci accomuna tutti! Visualizza articolo completo4 punti
-
Perché c’è Un Dungeon Sotto Questa Città?
Articolo di Roger G-S del 02 Dicembre 2010 Da dove arriva quel dungeon sotto la città dove i PG si stanno avventurando? Ecco sei possibili risposte ispirate da città reali: La città è rimasta vittima di un’alluvione oltre un secolo fa. Dopo l’inondazione, le autorità decisero di alzare il livello del suolo di 3–5 metri trasportando grandi quantità di terra sopra i depositi alluvionali. Questo seppellì, in parte o completamente, molti edifici: le stanze sotterranee sono i resti di costruzioni ormai sepolte, cantine che un tempo erano piani terra, e tunnel che erano vicoli o passaggi. (Chattanooga, Tennessee) La città è costruita su colline di arenaria, con caverne naturali sottostanti che in principio venivano usate come magazzini e cantine, e poi vennero ampliate, connesse e collegate con altri ambienti ricavati nella tenera roccia sedimentaria. Nel tempo queste caverne hanno ospitato locande, taverne, birrifici, piste da bowling, botteghe industriali e servizi fognari. (Nottingham, Inghilterra) La città prosperò a un ritmo sorprendente, ma barriere naturali come fiumi, gole e ripide pareti rocciose ne ostacolarono la crescita. Un ponte costruito su una delle gole asciutte era più popolare come luogo sotto cui stabilirsi che come punto d’attraversamento. Ciò era dovuto a un incidente che generò superstizione e maledisse il ponte agli occhi degli abitanti della città. Gli archi del ponte furono quindi murati e pavimentati, creando una serie di volte che finirono per essere abitate dai reietti della società, che qui vivevano in condizioni spaventose. Oggi, questa volta-sotterraneo è abitata dai pochi derelitti che resistono, dai fantasmi delle persone assassinate e dall'entità che ha causato l'esodo degli abusivi una ventina di anni fa… (Edimburgo, Scozia) I seguaci di una religione perseguitata avevano bisogno di un luogo di sepoltura per i loro morti. Ai margini della città scavarono nel tufo, una roccia vulcanica relativamente morbida, per creare catacombe. In tempo di pericolo quelle catacombe fungevano anche da rifugio, e inoltre custodivano ricchi tesori religiosi e oggetti funebri. (Roma, Italia) In un porto trafficato e malfamato, i capitani che cercavano marinai facevano affidamento su gang di rapitori, le quali usavano trappole elaborate e botole per catturare uomini. Una rete di tunnel, camere e celle di detenzione, fungeva da supporto logistico a rapimenti, prostituzione e schiavitù. Quando arrivavano merci di contrabbando, i tunnel non servivano solo per il traffico illegale ma ospitavano anche cupi bordelli dove tutto aveva il suo prezzo… (Portland, Oregon) Con la crescita della città, il fetore divenne insopportabile spingendo il re a ordinare la costruzione di una fogna. Nei secoli successivi, gli architetti crearono un sistema fognario sempre più sofisticato, con gallerie su molti livelli, alcune abbastanza grandi da far passare un carro. In queste fogne si nascondevano criminali, dissidenti, pensatori, ladri: “il crimine, l’intelligenza, la protesta sociale, la libertà di coscienza, il pensiero, il furto — tutto ciò che le leggi umane perseguono o hanno perseguito — ha trovato rifugio in questo buco…”. E sì, anche i ratti. (Parigi, Francia) Link all’articolo originale Roles, Rules, and Rolls: Why's There A Dungeon Under Your City?4 punti
-
Il Villaggio di Stila - TdS
4 punti4 punti
-
Creazione PG e prima avventura
4 punti@Alzabuk @Rafghost2 @Landar @shadyfighter07 ASSALTO AI TROGLODITI Riassumo qui le informazioni e le strategie elaborate nel topic di gioco. INFORMAZIONI: dal racconto del nano della carovana, sapete che alla polla ci sono almeno 6 trogloditi; nei pressi della polla c'è una caverna superficiale (che rimane al livello del terreno senza scendere) che funge da ricovero notturno per la carovana e dove probabilmente si trovano i trogloditi; in natura i trogloditi vivono nel sottosuolo scavando gallerie e cunicoli; Bàkban Bàkban ha, da BG, una mappa artistica della zona STRATEGIE Coprirsi le vie aeree per proteggersi dal fetore: non ho trovato niente di già testato sul web in merito a questa protezione fai da te (se avete già qualcosa giratemelo per favore), ma visto che la meccanica del fetore è già abbastanza blanda (ts costituzione CD 12 e se superato immune al fetore di TUTTI i trogloditi per 24h) vi propongo, più sotto, una sfida per avere dei bonus al TS. Fare del fumo nella grotta per farli uscire: bella idea ed efficace, dovete solo trovare il modo di metterla in pratica. Quindi, continuate pure a parlare della strategia recuperando quello che vi serve nella casa (c'è più o meno tutto quello che ragionevolmente si trova in una casa di due pastori poveri) o nella stalla. La paglia per il fumo la potreste recuperare anche dai letti, ma se preferite conservarli e prendere della paglia che puzza di pecora, brucia allo stesso modo! SFIDA PER AIUTO CONTRO IL FETORE Ahimè, gli stracci non sono sufficienti. E' necessario bagnarli in un infuso caldo di erbe molto profumate per coprire efficacemente il puzzo. Dunque meccanicamente serve: - prova di intelligenza per ricordarsi quale erba sia effettivamente efficace (natura cd 10); - prova di intelligenza per cercarla, riconoscerla e raccoglierla (indagare cd 12). In alternativa potete investire 1 ora di tempo per cercarla e trovarla a botta sicura senza prova; - risultato: potete produrre un infuso in 10 minuti che dura altrettanti minuti e vi dà un +1 al TS.4 punti
-
RealmsBound: The Dalelands – La nuova serie di moduli curata da Ed Greenwood
A soli otto giorni di distanza dall'uscita di Forgotten Realms: Adventures in Faerun (Wizards of the Coast), Ed Greenwood ha annunciato sul proprio Patreon una nuova serie di guide dedicate ai Reami dimenticati. Il progetto editoriale, dal titolo RealmsBound, vede la collaborazione di Greenwod con Mythmakers, un piccolo team di game designer e artisti che in precedenza ha già pubblicato diverse avventure ambientate nelle isole Moonshae. Il progetto di RealmsBound sembra davvero ambizioso, dal momento che si propone di approfondire ogni anno una diversa regione dei Forgotten Realms. Il primo approfondimento, in uscita a inizio 2026, verterà sulle Dalelands. Guide to the Dalelands, primo di quattro manuali della prima serie, vedrà la luce all’inizio del 2026 e si occuperà di approfondire la geografia, la politica e l’economia della regione. Oltre a ciò il manuale offrirà anche tre avventure Tier 1 (per personaggi di livello 1-4), nuovi tesori da scoprire, nuovi mostri da affrontare, suggerimenti e spunti per i giocatori per calare al meglio i propri personaggi nelle Dalelands e molto altro. A questa prima guida, che si propone dunque come un’introduzione generale alla regione, ne seguiranno altre tre: Inn Sites of the Dalelands, un supplemento dedicato alle taverne e ai PNG, con mini-giochi e festività locali; Delves of the Dalelands, approfondimento sulle creature che popolano le Dalelands, sulle loro tane e altri luoghi nascosti e/o pericolosi dove avventurarsi; Adventures in the Dalelands, antologia di avventure per personaggi fino al livello 12. Non si sa molto altro per ora, tuttavia come detto sembra un progetto tanto ambizioso quanto interessante. In un momento in cui Wizards of the Coast decide di tornare a occuparsi con più ampio respiro dei Reami, il progetto di Greenwood e Mythmakers si spera possa offrire ulteriori spunti e contenuti per i giocatori. La decisione di cominciare questa nuova serie di manuali d’ambientazione proprio dalle Dalelands è sicuramente prudente: evita infatti di proporre qualcosa di eccessivamente esotico e mantiene una certa continuità stilistica con la Costa della spada. Il paesaggio delle Dalelands, fatto di fertili valli coltivate e rigogliosi boschi, si configura inoltre come un ottimo scenario introduttivo. Nonostante ciò la regione presenta comunque la sua fetta di luoghi magici e leggendari da (ri)scoprire: Shadowdale, le rovine di Myth Drannor, la foresta di Cormanthor ecc. Le Dalelands sembrano insomma un ottimo punto d’inizio per tornare a esplorare i Reami dimenticati. Non ci resta che sperare che la creatività di Greenwood e la passione del team di Mythmakers riescano a dare personalità a questa regione del Faerun, estremamente legata ai temi del fantasy classico. In generale il progetto dei RealmsBound ha la potenzialità di offrire finalmente ai giocatori una panoramica completa e approfondita sui Forgotten Realms aggiornata alla quinta edizione.4 punti
-
Capitolo Cinque - Una nuova speranza (di distruzione)
Hell'Vizz Onorato di essere stato contattato da Tharzidun in persona mi avvicino al curioso gruppo. Nell'ultimo periodo ho seguito da vicino la vicenda, come un reporter infilandomi qua in ogni anfratto e la per origliare e annotare le gesta del manipolo goblinoide. Abbasso gli occhiali da sole rubati tempi orsono a un bellimbusto di paese, insieme alla giacchetta in pelle nera. Estraggo il pettine dal taschino sistemando il ciuffo con uno sputo scatarroso come gellificante. Accendo una sigaretta e mi preparo emozionato come una groupie a fare il mio ingresso. Ehmmm... scusate. Abbiamo vissuto per anni qui a Boggerton ma non ci siamo mai conosciuti bene... Hell'Vizz, cronista canoro ufficiale del nostro supremo... al vostro servizio... Poi afferro la mia chitarrina e con un'illusione minore faccio cominciare un assolo di tromba e comincio la mia esibizione: https://www.mureka.ai/it/song-detail/Fo36GJxGxDvndpbgKc2rFN?is_from_share=1 Ecco... E'un piacere. Dico, sfoggiando il mio sorriso giallastro4 punti
-
Topic di Servizio
4 puntiComunque, quando ci sono più post nel TdS che nel TdG, è un brutto segnale 😂 Avanti! abbiamo un problema di orchi incazzuti da gestire ⚔️4 punti
-
Questionario per confronto a fine sessione.
@Ekim grazie per aver condiviso il tuo questionario: lo ho letto e ho due perplessità: 1) la prima perplessità è di metodo; sei sicuro che i giocatori si sentano liberi di esprimere le loro opinioni, soprattutto se negative? Nella mia esperienza, per fortuna se vuoi, le persone al tavolo sono civili e ben educate e, ammeso che i problemi originino dal master, fanno fatica a dirti che non si sono divertite, che la sessione era scadente, eccetera. Quindi, seguendo le idee del tuo questionario, ti proporrei il sistema stelle e desideri (star e wishes) proposto più volte da Mike Shea di Sly Flourish (onestamente non so se il sistema origini da lui o no, ma tant'è). L'idea è che invece di proprorre un lungo (e potenzialmente imbarazzante) questionario chiedi a ciascun giocatore di dire, per cortesia e se vuole, quale è stato il momento della sessione che gli è piaciuto di più (stella) e quale elemente vorrebbe venisse approfondito in una sessione future (desiderio). Il giocatore può non rispondere, dire la stella, il desiderio o entrambi. L'idea è di ascoltare anche i silenzi, se capisci cosa voglio dire. 2) la seconda preplessità è di contenuto e verte su dei sottintesi che mi sembrano emergere dal tuo questionario. Parli di trama della sessione e di cambiare la storia. Ecco, queste sono domande che io non farei mai, nel senso che non credo che al mio tavolo esista una trama, tranne quello che emerge dalla partita, ossia quella che creiamo tutti assieme ascoltandoci. In generale, mi sembra che il tuo questionario dia per scontato che il master sia il responsabile del fatto se la sessione è divertente o meno che tutto il carico sia sulle sue spalle. E qui torniamo al sistema al stelle e desideri. In realtà il giocatore non lo dice al te, lo dice al tavolo. Idealmente, secondo me, anche tu dovresti dire al tavolo la tua stella e il tuo desiderio; stai giocando anche tu insieme agli altri. Buon gioco! -toni4 punti
-
Grognardia #1 - Il "Naturalismo" Gygaxiano
Di tanto in tanto mi riferisco ad un concetto chiamato "Naturalismo Gygaxiano". Ma mi rendo conto di non aver mai davvero spiegato a cosa faccio riferimento. Per come la intendo io la frase riguarda quella tendenza già presente nelle regole di OD&D, che poi si è sviluppata al massimo in AD&D, di andare oltre alla descrizione del mostro come semplice ostacolo o nemico. Si esprime tramite meccaniche di gioco che servono a rafforzare il senso che il mostro ricopre nel mondo di gioco, aldilà del combattimento. Questo naturalismo può prendere varie forme. Per esempio, OD&D ci diceva spesso che per ogni X mostri di tipo Y c'era anche una possibilità che anche il mostro Z si trovasse nella stessa tana. In un altro esempio, ci viene detto che djinn ed efriti possono usare i loro poteri innati per creare cibo nutriente e acqua potabile, assieme a molti altri materiali. In AD&D questo genere di cose era molto più estesa e per esempio il Manuale dei Mostri ci diceva quante femmine e cuccioli si potevano trovare in ogni tana. Concedeva poi molti poteri e abilità che non avevano un uso specifico per il combattimento, per esempio la capacità dei pixie di percepire l'allineamento. L'intenzione dietro al Naturalismo Gygaxiano è quella di mostrare un mondo "reale", ovvero un mondo che esiste per altre ragioni aldilà delle necessità del gioco. L'implicazione è che i mostri abbiano delle vite vere e proprie che vanno avanti in un certo modo finché non incontrano i personaggi. Ciò che fanno viene descritto già con riferimenti alle regole, per esempio enumerando i non-combattenti presenti nella tana o descrivendo le capacità magiche che il mostro impiega nelle faccende quotidiane quando non sta affrontando un gruppo di avventurieri. Una conseguenza del Naturalismo Gygaxiano è che trasporta D&D in una quasi-realtà. Non intendo dire che è un mondo realistico, solo che segue delle "leggi naturali" di un certo tipo. Io so che gli scoiattoli, i procioni e i conigli che vivono vicino a casa mia conducono un'esistenza aldilà di quella che vedo quando li incontro o li scaccio dai miei bidoni della spazzatura, ed è un po' la stessa cosa. Questa è una delle ragioni per cui AD&D ha le statistiche per molti animali ordinari: non puoi creare un mondo "reale" senza le statistiche per pecore, mucche, cavalli e via dicendo, perché non puoi mai sapere quando i personaggi avranno bisogno di ucciderne uno. Il risultato finale è che il fantasy gygaxiano è una simulazione; totalmente fantastica, certo, ma comunque una simulazione. Il lato negativo è che si tratta di una tipologia molto specifica di simulazione e si porta dietro molti preconcetti e aspettative che non sono condivise da tutti. Per esempio so che molti giocatori di OD&D non amano gli orchi "naturali" e preferiscono immaginarli generati dal nulla, dal dungeon stesso, che è più un luogo mitico che reale. Inoltre la tendenza a fornire statistiche per ogni cosa finisce per perpetuarsi continuamente e ha raggiunto il suo massimo nella 3e, un gioco che ha quasi letteralmente statistiche per ogni possibile cosa con cui i giocatori possono interagire. È inutile precisare che alcuni giocatori, compreso il sottoscritto, trovano tutto ciò un po' eccessivo. Il Naturalismo Gygaxiano è sopravvissuto al ritiro di Gygax dallo sviluppo di D&D, ed è diventato uno dei fondamenti creativi più importanti (anche se spesso in modo inconscio) della seconda e terza edizione. La mia lettura dell'ultima edizione* invece è che essa rigetta il Naturalismo Gygaxiano senza abbracciare le alternative offerte da alcune interpretazioni di OD&D, e sceglie invece un modello diverso. Io stesso ho bevuto a fondo dalla coppa del Naturalismo Gygaxiano, e per me è una seconda natura. Non voglio arrivare a dire che l'approccio di Gary è inseparabile da D&D, perché certamente non è così, ma è così profondamente inserito in esso (anche in OD&D se si considerano i supplementi) che rimuoverlo avrebbe l'effetto di creare un gioco totalmente diverso. Sicuramente qualcosa di diverso da quello che è stato chiamato "D&D" per la maggior parte della sua esistenza. Link all'articolo originale https://grognardia.blogspot.com/2008/09/gygaxian-naturalism.html * NdT: l'autore qui fa riferimento alla 4a Edizione di D&D.4 punti
-
Grognardia #1 - Il "Naturalismo" Gygaxiano
Eh, ma non è del tutto immediato rendersene conto... io all'inizio avevo pensato che parlasse della 5, e solo dopo aver letto il tuo commento ho controllato meglio l'articolo, capendo dov'era segnata la data... quindi direi che concordo col suggerimento di @Percio Detto questo approvo in pieno il "Naturalismo Gygaxiano", perchè come dice l'articolo rende più "realistico" il mondo, visto che fà intuire la vita dei mostri al di là del combattimento coi pg.4 punti
-
Creazione PG e prima avventura
4 puntiColgo l'occasione per rispondere ad @Alzabuk sui danni non letali (volevo farlo ieri nel post, ma mi sono dimenticato). In 5e non esistono i danni non letali, esiste però la possibilità di tramortire il nemico quando lo mandate a 0 pf con un attacco in mischia. Siccome sia @Landar che @Rafghost2 avevano attaccato in mischia dichiarando danni non letali, credevo che intendessero usare questa regola (per chi la vuole rileggere come ho fatto io pag 198 phb) non sapendo loro gli effettivi pf del nemico. Direi, se siete d'accordo, di proseguire con questa linea (ovvero dichiarare subito se volete tramortire o uccidere il bersaglio anche dichiarando danni non letali) per abbreviare le comunicazioni via forum (altrimenti dovrei chiedervi "lo butti giù, vuoi ucciderlo o tramortirlo?"). Ovviamente vale solo per gli attacchi in mischia. Taggo anche @shadyfighter07 per essere sicuro di aver chiarito con tuttti. 🙂4 punti
-
Gruppo giocatori cerca master - dnd 3/3.5
Aspettiamo. Intanto accendo un incenso e inizio a formulare le antiche preghiere del rito Evoca Master 3.5 . Sono di basso livello quindi non vorrei si verificasse un malfunzionamento della pergamena.4 punti
-
Topic di Servizio C&C
4 puntiMi fa piacere che vi stia prendendo molto bene, anche io mi sto appassionando e non poco Non vi nascondo che non è proprio velocissimo da masterare, quindi se volete prendervi del tempo per scrivere i vostri post non è assolutamente un problema4 punti
-
Capitolo Cinque - Una nuova speranza (di distruzione)
Capitolo Cinque - Una nuova speranza (di distruzione) The story so far... LUNGA VITA AL SENZA NOME! LUNGA VITA AL SENZA NOME! è un coro che risuona forte tra i cunicoli di Boggerton, l'intera "cittadinanza" riunita che si è assiepata nella sala dove hanno fatto ritorno, la sera prima, i membri di quella spedizione. La predica rivolta quella mattina da Mahrh circa la dipartita di Burt aveva dapprima sollevato alcuni dubbi, specie da un paio di goblin (Rokt e Bebag) in verità giustificati: come potevano sapere i goblin se Burt era davvero diventato un veicolo per il Senza Nome? Tali dubbi erano però stati smontati proprio da Tharizdun in persona, nel momento in cui egli ha usato il suo santo (o sacrilego) potere per infilare la testa di Rokt dentro il culo di Bebag. Tuttavia, la sorpresa più grande era stata spiegata a parte proprio da Tharizdun stesso proprio nel corso di una riunione preliminare a colazione PER LA REALIZZAZIONE DELLA DISTRUZIONE DI TUTTO IL MULTIVERSO, VI PROIBISCO DI RIVELARE IL MIO NOME A CHIUNQUE NON SIA DEGNO DELLA MASSIMA FIDUCIA ha spiegato, rivolgendo una carezza a Mahrh MIO PRIMO SACERDOTE, NON TEMERE. COME TU BEN SAI IL NOME CONTA FINO A UN CERTO PUNTO, FINCHE' IL CUORE E' COLMO DI FEDE. Sul palco, egli si rivolge alla cittadinanza, in piedi e intimidatorio nel corpo di Burt, facendo sembrare Schnitz (seduto timidamente sul suo scranno) ancora più piccolo. Un forte battito di mani prorompe dal centro della folla, dove lo spettatore più alto è un umano: Howler, il sacerdote sdentato e dallo sguardo allampanato che essi avevano salvato nel primo capitolo Yeee!! Senza Nome! esclama, prima di zittirsi quando l'entità parla MIEI PICCOLI FEDELI, LA VOSTRA FEDE NON E' PRIVA DI NOME. SIETE STATI BISTRATTATI IN QUESTO MONDO, MA UNO NUOVO RISORGERA' E VI METTERA' IN CIMA ALLA CATENA ALIMENTARE dichiara con voce tonante, facendo tremare le pareti delle caverne L'ANTICO OCCHIO ELEMENTALE E' GIUNTO PER MONDARE CON I VENTI DEL CAOS QUESTA TERRA E FARLA RISORGERE CON IL POTERE DEI PRINCIPI ELEMENTALI. ACQUA, ARIA, FUOCO E TERRA RICOSTRUIRANNO IL NUOVO MONDO quindi egli solleva una mano, benedicendo alcuni nelle prime file COLORO CHE NON VOGLIONO CIO' STANNO CERCANDO DI TRATTENERMI E IO STESSO NON POTRO' RIMANERE IN QUESTO CORPO A LUNGO, MA L'OPERATO DI QUESTI CINQUE EROI NON VADA SOTTOVALUTATO, ANZI! ESSI SARANNO I PROFETI DEL FUTURO! Egli si affianca a Mahrh, lasciandogli modo di parlare oltre e concludere l'intervento, se egli lo desidera. Al termine del discorso al popolo, la sala di nuovo semivuota, Tharizdun si rivolge a Mahrh, Skunk, Duark e Donkey IL TESCHIO E LE LACRIME SONO STATE SOLO IL PRINCIPIO spiega MI AVETE CONCESSO IL TEMPO PER ORGANIZZARE UN NUOVO INIZIO, MA NON POTRO' RIMANERE QUI A LUNGO. LA MIA PRIGIONE MI TRATTIENE E BURT SARA' PIU' UTILE A VOI DA VIVO PIUTTOSTO CHE DA MORTO. HA DIMOSTRATO FEDE A RISCHIARE LA VITA PER ME E COME VOI MERITA RISPETTO spiega EGLI VI STA ASCOLTANDO MENTRE VI PARLO, COSI' NON DOVRETE NEMMENO AGGIORNARLO. QUATTORDICI ANNI FA, NELL'ANNO 579, SI E' SVOLTA UNA BATTAGLIA IN CUI IL MIO CULTO E' STATO SCONFITTO. IL TEMPIO DEL MALE ELEMENTALE, LA MIA PIU' GRANDE CATTEDRALE, FU QUASI RASA AL SUOLO. HO IMPARATO DAGLI ERRORI, PERO'. IL CULTO DELL'ANTICO OCCHIO ELEMENTALE DEVE ESSERE IL NUOVO VEICOLO PER UNA FEDE PIU' AMPIA: QUATTRO ELEMENTI, TEMPLI IN CONFLITTO MA PRONTI A DIFENDERE L'ANTICO OCCHIO, CIOE' ME. VOGLIO CHE VI RECHIATE A RASTOR, A NORD, E INIZIATE A RACCOGLIERE SEGUACI. RASTOR SORGE NEI PRESSI DEL MONTE STALAGOS, CHE POTREBBE COSTITUIRE UN'OTTIMA BASE PER QUESTO NUOVO CULTO. DUARK PERO' PRENDERA' UN CONTINGENTE E ANDRA' ANCORA PIU' A NORD, VERSO LE PIANURE EMRIDY. LI' RIPRENDERA' POSSESSO DEL TEMPIO ORIGINALE, CHE CELA LA CHIAVE PER LA MIA LIBERAZIONE. DEFINIAMO QUESTO.... UN RITORNO AL TEMPIO DEL MALE ELEMENTALE! commenta il folle dio MA FATTO BENE. Egli quindi si schiarisce la voce GRAZIE AL VOSTRO OPERATO POTRO' COMUNICARE MEGLIO CON VOI IN CASO DI BISOGNO, A RASTOR CERCHERO' DI DARVI INDICAZIONI PIU' PRECISE. LI' MOLTO PROMETTENTE MALE ALBERGA, COME ANCHE IN UN GOBLIN A BOGGERTON. L'HO CONVOCATO DOPO AVERNE SONDATO I SOGNI E REPUTANDOLO UN BUON CANDIDATO quindi egli aggiunge VI HO PROMESSO POTERE E RICCHEZZE. IL POTERE E' ANCORA IN LAVORAZIONE, LE FEMMINE CON CUI TRASTULLARVI CI SARANNO, MA NON SIA MAI CHE THARIZDUN NON RICOMPENSI I SUOI FEDELI sogghigna, lasciando libera la mente di Burt (//può tornare ad agire) e lasciando i goblin a meditare sulle parole percepite. Oltre a loro nella stanza si trovano solo Hell'Vizz e Howler, curvo sotto il peso di pesante sacco Ohi, amici goblin! Il Senz- l'Antico Occhio Elementale mi ha detto di venire qui dopo avermi fatto saccheggiare non so quante tombe. Vi ha detto a chi devo far avere sto popò di roba? x tutti Checkpoint nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. Role libera. Taggo tutti i partecipanti @Pentolino @Von @Ozilfighetto @Dmitrij @Killua raccomandando di iscriversi (sempre utile per non perdersi gli aggiornamenti)3 punti
-
Tra un anno e l’altro
3 punti🎄 Cari amici di Dragons' Lair, Dicembre si chiude come un libro riletto mille volte, con quella familiarità rassicurante che non stanca mai. E noi, qui, vogliamo fermarci un momento. Solo un momento, prima che l'anno nuovo riprenda il suo corso inarrestabile. Auguri. A tutti voi. A chi legge da vent'anni, a chi è arrivato ieri. A chi commenta, a chi osserva in silenzio. A chi condivide le nostre pagine come fossero lettere destinate a vecchi compagni di strada. Le pubblicazioni riprenderanno il 5 gennaio. Torneremo con le storie che amate, con gli articoli che attendete, con quel filo sottile che da sempre ci tiene legati: la passione per i mondi immaginati, per i dadi lanciati, per le avventure che esistono solo perché qualcuno ha deciso di raccontarle. Ma prima di varcare la soglia del nuovo anno, voglio dire grazie. Grazie allo staff di Dragons' Lair, artefici silenziosi e instancabili che lavorano dietro le quinte, che traducono, scrivono, moderano, costruiscono. Senza di loro questo luogo non esisterebbe. Senza il loro lavoro quotidiano, saremmo solo voci sparse nel vento. @Alonewolf87 @AndreaP @Bharbhotr @Bilbo420 @Bille Boo @conteStan @CreepyDFire @Faelion @firwood @Grimorio @Ian Morgenvelt @Lucane @Pippomaster92 @Psyco @Zacor Ognuno di voi ha lasciato un'impronta. Ogni articolo, ogni correzione, ogni idea condivisa è un mattone di questa casa digitale che da oltre vent'anni resiste, si trasforma, cresce. Che il Natale vi porti quella quiete rara che si trova solo nelle pause tra un'avventura e l'altra. A voi, staff instancabile che tenete acceso il fuoco, e a voi, avventori fedeli di questa taverna digitale che da anni varcate questa soglia. Che il 2026 sia ricco di critici improbabili, magie dimenticate e draghi che attendono nei loro antri. Ci vediamo a gennaio. Con affetto e gratitudine, – aza Visualizza articolo completo3 punti
-
Age of Worms [TdS-3]
3 puntiIo li PNGizzerei, invece che far finta di dimenticarceli. Tornano alle loro normali vite precedenti e fine, ma almeno si conserva la coerenza del mondo di gioco.3 punti
-
Cerco un master e dei giocatori
3 punti@Rafghost2 come dice Steven, non preoccuparti troppo per le cure... al 15° livello abbiamo parecchi pf (io ne ho 93, se ho fatto bene i conti... tu dovresti andare sui 124-139!) e accesso a mezzi di cura alternativi agli incantesimi (pozioni e bacchette)... inoltre paladino chierico e druido (a differenza di bardo e stregone) possono cambiare gli incantesimi conosciuti, alla fine di un riposo lungo, quindi se durante l'avventura vediamo che servono un pò più di cure, non abbiamo nessun problema ad adeguarci. @Steven Art 74 sono a buon punto nella creazione del mio pg: Nome: Soren Razza: Owlin Classe: ladro swashbuckler 7 / bardo della spada 8 BG: marinaio dei cieli... è una modifica al marinaio standard, in modo da avere competenza nei veicoli aerei al posto di quella nei veicoli acquatici... mi sembra di ricordare che avevi parlato di farmi essere il capitano di una nave volante (al 15° non sarei credibile come mozzo, anche se ho iniziato da li... 😅), quindi direi che ci stà. Caratteristiche: non avendo preso talenti (non ce n'era nessuno che mi attirasse eccessivamente), ho incrementato le caratteristiche... ora ho For 8 (-1), Des 20 (+5), Cos 12 (+1), Int 10 (+0), Sag 12 (+1) e Car 18 (+4). Abilità: 1 da razza (Furtività), 4 da Ladro (Inganno, Intrattenere, Persuasione, Rapidità di mano), 1 da Bardo (Sopravvivenza... mi serve per predire il tempo ed evitare tempeste), e 2 da bg (Atletica e Percezione), per un totale di ben 8! Senza contare che, grazie a Factotum, tutte le altre hanno mezza competenza, quindi sò fare praticamente di tutto! Attrezzi: da ladro, musicali (liuto), da navigatore. Armatura: cuoio borchiato. Armi: stocco e dardi da lancio (per quando usare gli incantesimi è pericoloso). Incantesimi: per ora ho scelto solo i trucchetti (Mano magica, Prestidigitazione, e Beffa Crudele). Storia: stò ancora lavorando ai dettagli ma, in linea di massima, l'idea era faceva parte della ciurma di una nave volante (magari membri della sua famiglia), che si occupava di trasportare merci e persone da un'isola all'altra; poi è successo qualcosa, e la nave è andata distrutta, e dell'equipaggio è sopravvissuto solo lui, salvato dal maestro del mago di @Massimo_79, e ora lavora per lui. Carattere: CB; solare e allegro, sempre pronto a cantare, suonare, ballare e bere... alle volte sembra quasi infantile, e ha una spiccata passione per la teatralità, ma guai a sottovalutarlo... non è malvagio o pazzo, ma se gli fai girare le piume è capacissimo di trapassarti la gola col suo stocco senza la minima esitazione, e soprattutto senza mai perdere il sorriso. Grazie alla competenza in Inganno, Intrattenere e liuto, per lui è semplicissimo farsi passare per un semplice menestrello e cantastorie; ha una fantasia incredibile, e racconta frottole con una faccia tosta tale che è pressochè impossibile capire se mente oppure no. Allora, che te ne pare?3 punti
-
Creazione PG e prima avventura
3 puntiLa mia non era una critica a nessuno, ci tengo a specificarlo. Mi piace che ci sia un confronto costruttivo e discutere delle varie interpretazioni è molto interessante.3 punti
-
Kaligopolis, La Città Delle Nebbie Eterne
@MattoMatteo , @CocceCore , @Alzabuk , @Fandango16 , @shadyfighter07 Oggi DOVREI IPOTETICAMENTE avere la ULTIMA giornata di Lavoro Scassascatole dell'Anno 2025; poi dal Weekend solo "Notti RELATIVAMENTE Tranquille" sino a che dal 24 MATTINA (Lavoro la Notte dal 23 al 24) SAREI in Ferie per Due Settimane, sino alla Epifania. . .!! Quindi (SE di NUOVO non ci si mettono di mezzo i Vicini Importuni-Impiccioni ed i Parenti-Serpenti) RITENGO che potremo CONTINUARE la Campagna Ravenloft in Tempi Ragionevoli concludendo lo Scontro alla Magione-Nebbiosa e procedendo sulle Investigazioni sui "Misteriosi Mandanti Dell'Assalto) poichè avete capito che, data la MASSA di Incanti & Poteri Bassi usati su Mostri e Asserviti-Telepatici non è un SINGOLO Supermalvagio ad avere organizzato l'Attacco, ma una "Cabala Di Incantatori, Arcanisti, Divini, Psionici, Mentalisti, Biomanti" (questo NON esclude il Coinvolgimento del Dreadlord di un Distante Darkrealms; molti che hanno Poteri Limitati o SOLO Sociali tendono a circondarsi di una "Coorte Dei Miracoli Di Balordi Malvagi & Prestigiatori Mercenari"). . .!! SPERIAMO BENE. . . . .!!!3 punti
-
Fondamenti del Worldbuilding #1: Cuore o Struttura? Il Metodo per dare forma al tuo mondo
Apriamo una nuova rubrica originale, in cui uno dei nostri utenti condivide con noi le sue esperienze e idee riguardo il worldbuilding. Fin dagli albori della mia “carriera” da game master, mi ha sempre affascinato l’idea di costruire un mondo tutto mio, un luogo dove i giocatori del tavolo potessero muoversi e interagire con il frutto della mia immaginazione. Il worldbuilding è senza dubbio un aspetto fondamentale del gioco di ruolo per tutti quei game master che vogliano discostarsi, totalmente o parzialmente, dalle classiche ambientazioni proposte dai rispettivi giochi. Tuttavia, creare un’ambientazione originale non è un’impresa semplice, soprattutto quando si desidera forgiare un mondo complesso, dotato di una propria geografia, di religioni, di forme di governo, di culture ed economie consolidate, e di un intreccio di miti, lingue e tradizioni capace di farlo percepire come un luogo autentico agli occhi dei giocatori. Per questo motivo ho deciso di inaugurare una rubrica dedicata al worldbuilding, un percorso pensato per accompagnare, passo dopo passo, tutti coloro che desiderino dare forma ai propri mondi immaginari. Questa rubrica non vuole essere un manuale tecnico, ma il mio modo di affrontare il worldbuilding, a prescindere dal sistema di gioco scelto. Per ora, mi concentrerò in particolare sul genere fantasy, ambito in cui ho maturato maggiore esperienza e che userò come riferimento principale nel percorso. Dove tutto prende forma... Quando si parla di worldbuilding di solito pensiamo in grande: mappe sterminate, continenti giganteschi, timeline che sembrano tesi di laurea, divinità complesse… roba che può far venire il capogiro anche al più entusiasta dei game master. Ma ecco il punto: non importa quanto grande sia il “mondo” che vuoi creare. Può essere un intero universo, un pianeta, un continente, una nazione, una città, una manciata di villaggi. La scala non cambia la sfida: quando sei di fronte al foglio vuoto, la domanda è sempre la stessa. “Da dove inizio?” È una situazione che conosco fin troppo bene. Avere la testa piena di idee ma nessuna che ti dica “parti da qui”. È un classico, succede a tutti, ed è più normale di quanto sembri. Ed è proprio per questo che siamo qui. Questo primo articolo non vuole darti un metodo rigido, né dirti quanto grande debba essere la tua ambientazione. Vuole solo mostrarti due strade con cui qualsiasi mondo, piccolo o grande che sia, comincia a prendere forma. Capire quale delle due fa per te è il primo vero passo. Attenzione, questi sono i metodi che io utilizzo quando mi accingo a creare un’ambientazione! Non è detto, ovviamente, che voi lo troviate adatto alle vostre esigenze. Cuore o Struttura?Quando parliamo di “dare forma” al tuo mondo, non stiamo parlando di mappe, divinità o culture. Quelli vengono dopo. La forma è quel momento in cui capisci in che direzione vuoi andare, prima ancora di riempire il foglio con nomi e dettagli. E quella direzione, all’inizio, nasce sempre da una di queste due strade: cuore o struttura. CUORE - QUANDO IL TUO MONDO NASCE DA UN’IDEAIl cuore non è altro che un’idea, un concetto attorno al quale ruota tutto il resto. La mia prossima campagna (da Game Master) sarà ambientata in una città-stato, Sargada, la quale sorge in un deserto molto vasto, lontanissima da qualsiasi altro insediamento. Il cuore di Sargada è tanto semplice quanto importante: l'acqua non basta mai. L'acqua è vita, potere e moneta. Tutto gira intorno a questo concetto. La politica ha l'obbiettivo di preservare e proteggere la falda sotterranea, unica fonte d'acqua in tutta Sargada. La società è divisa in caste rigidissime, dove il rango stabilisce quanta acqua hai a disposizione. Eventuali conflitti, ribellioni, complotti nascono da queste condizioni. Tutto si collega perché tutto risponde allo stesso cuore. N.B. Questo tipo di approccio, a mio parere, è più valido quando si intende creare un “ambiente” più piccolo, come appunto una città o al massimo una nazione. Per creazioni più ambiziose, come un continente (che comprenderà al suo interno più insediamenti) o addirittura un insieme di continenti, magari potrebbero esserci più cuori, quindi più idee coesistenti. STRUTTURA - QUANDO IL TUO MONDO NASCE DALL’ORDINEA volte, sentiamo la necessità di mettere un po’ d’ordine tra le idee confuse che abbiamo in testa ed elaborare quindi un piano di creazione, una sorta di mappa concettuale. Potremmo dire che vogliamo gettare le fondamenta del nostro mondo che costruiremo passo per passo. Esistono sei punti fondamentali che dovresti imprimere nella mente, o scrivere su un foglio, e cercare di sviluppare la tua struttura da qui! Origine Potere Magia Tecnologia Cultura Geografia OrigineQuando inizi dalla struttura, la prima cosa da chiarire è semplicissima: com’è nato il tuo mondo? Non serve scrivere una cosmogonia di dieci pagine né inventare una guerra tra dei antichi (a meno che tu non voglia farlo). Basta capire l’idea di base. È un mondo creato da una divinità? È nato in modo naturale come un pianeta qualsiasi? È il risultato di un disastro o di un esperimento? È sempre esistito e nessuno sa davvero spiegarne il motivo? L’Origine ti serve per stabilire il tono e la logica interna del mondo. Un mondo creato dagli dei funziona in un certo modo; un mondo nato per caso, in un altro. GeografiaUna volta capito come nasce il tuo mondo, serve capire com’è fatto. La geografia è il palco su cui si muoveranno culture, religioni, creature e poteri, quindi elaborare questo punto ti evita un sacco di confusione più avanti. Ti basta avere un’idea generale del territorio: montagne, deserti, foreste, fiumi, laghi, mari, coste, isole; anche solo a grandi linee. Il clima farà il resto. Chiaramente, un mondo gelido non genera le stesse culture di uno tropicale, e un deserto non crea gli stessi problemi di una giungla umida. Infine ci sono i confini, fisici e politici, e qui emergono alcune domande che dovrai porti: Quali territori sono abitati e quali no? Dove finiscono le terre di un regno e iniziano quelle di un altro? Quali zone sono contese? Esistono territori isolati o difficili da raggiungere? Mettere in chiaro questi elementi ti dà un quadro più o meno stabile e un punto saldo da dove iniziare a organizzare la geografia del tuo mondo. PotereUna volta stabilito com’è fatto il tuo mondo, arriva la domanda più naturale: chi ne tira le fila? Quando dico “POTERE”, non intendo un singolo sovrano, come un re o un imperatore. Parlo di tutte le forze che influenzano ciò che accade: stati, città-stato, chiese, ordini, corporazioni, gilde, clan, tribù, società segrete e così via! Capire il potere significa capire chi tiene in equilibrio il mondo e chi invece lavora per spezzarlo. È una parte fondamentale, perché dal potere emergono tensioni, conflitti, alleanze e rivalità: in altre parole, spunti per le tue storie e quindi per le avventure dei tuoi giocatori. CultureLe culture sono il modo in cui i popoli del tuo mondo vivono, pensano, parlano e si organizzano. Non servono trattati antropologici, bastano pochi aspetti che diano personalità. Come si vestono? Che cosa considerano sacro o intoccabile? Com’è formata la loro società? Cosa considerano “straniero”? Come reagiscono allo “straniero”? Cosa mangiano, cosa temono e chi adorano? Anche le piccole scelte culturali rendono intrigante la creazione di un popolo. Una cultura rigida e gerarchica crea storie completamente diverse da una cultura nomade e spirituale, oppure da una città cosmopolita che accoglie tutti. Questo è forse uno degli aspetti che mi diverte di più progettare perché credo fermamente che le culture diano colore al mondo. TecnologiaLa tecnologia è il lato pratico dell’ingegno umano (o non umano). Stabilisce fino a che punto i popoli del tuo mondo si possano spingere e cosa possano creare, costruire o manipolare. Non voglio escludere un eventuale avanzamento tecnologico, se hai l’ambizioso progetto di far progredire il tuo mondo nei secoli. Converrai con me che un’ambientazione medievale, una steampunk e una bronze-age raccontano storie completamente diverse e questo avviene, in parte, per via del livello tecnologico. La tecnologia influisce su: Come si viaggia; Come si combatte; Cosa si può commerciare; Come sono costruiti gli insediamenti; Quanto un popolo può sfruttare il territorio; Qualità della vita, più in generale. È anche probabile che, a seconda della posizione geografica, e quindi dell’eventuale regno di riferimento, il livello di tecnologia sia differente. Non hai bisogno di descrivere tutto: ti basta capire qual è il livello generale e quali invenzioni (anche piccole) caratterizzano davvero l’ambientazione. MagiaIl bivio che hai di fronte è il seguente: Nel tuo mondo non esiste la magia. Nel tuo mondo esiste la magia. Nel primo caso non devi preoccuparti troppo, il tuo mondo sarà più realistico e potrai concentrarti su intrighi politici, tradizioni e altri aspetti altrettanto interessanti. Nel second caso, invece, ti si apre un mondo. Possiamo infatti affermare che la magia traccia un confine simbolico tra due realtà molto diverse tra loro. Ecco che entrano in gioco alcune importanti domande che dovrai porti: Che ruolo ha la magia nel tuo mondo? È di comune utilizzo? È un privilegio di un’élite? È proibita? È selvaggia e incontrollabile? Viene dalla natura, dagli dei, dalle emozioni, dal sangue? La magia modella il mondo tanto quanto la geografia: se è rara, diventa mistero; se è diffusa, cambia il modo di vivere; se è pericolosa, genera paura o superstizione. È un ingrediente che può alterare tutto il resto. Per concludereNon esiste una ricetta perfetta per la creazione di un mondo. Ogni ambientazione è diversa, con le proprie logiche, le proprie caratteristiche e il proprio modo di prendere forma. Ma soprattutto ogni worldbuilder è diverso: c’è chi parte da un’intuizione improvvisa, chi ha bisogno di schemi, chi lavora a piccoli passi, chi costruisce tutto e poi elimina metà di quello che ha scritto. L’unica costante è trovare il punto da cui iniziare, quel primo appiglio che ti permette di dare un senso al resto. Da lì in poi, il tuo mondo inizierà a parlarti, e credimi se ti dico che sarà lui a indicarti la via... Visualizza articolo completo3 punti
-
Atto II: Il Tribunale degli Alberi
Riepilogo dei flashback Avete ottenuto due indizi: Contatto tra i Cacciatori, grazie al flashback in chiesa. Sapete che i Cavalieri di San Giorgio vogliono riprovare ad attaccare la ninfa, presumibilmente quando avranno una certezza della condanna del ragazzo. Inoltre Jones ha un contatto con uno di loro, che lo crede un cugino di Jim Morgan Finanziatore occulto, grazie alla Menorah. Petras ha scoperto che i Cavalieri di San Giorgio sono finanziati da qualcuno di potente che ha qualche interesse legato a Ennismore Garden, in qualche modo. Sapete che gli ha ordinato di tenere un basso profilo e evitare colpi di testa. Le parole di Oisin sembrano colpire a fondo e fanno trasparire una espressione di fastidio sul volto del procuratore, che si ricompone subito. E sarò ben contento di sbagliarmi, nel caso: il mio desiderio è solamente che giustizia venga fatta e che l'imputato possa ripulirsi di questa macchia. Se la difesa sarà in grado di provare che non esiste, sarò il primo a festeggiare. Dice il procuratore una volta ripreso il controllo, rivolgendosi quindi alla giuria. Ma, signori giurati, come ben sapete non sempre la realtà corrisponde ai nostri desideri. Durante questo processo ripercorreremo gli eventi di quella notte e vedremo come tutte le prove puntino in una singola direzione, quella che è già stata suggerita. La vittima aveva delle ragioni per trovarsi nel parco e non era certo minaccioso, come avremo modo di provare durante il nostro discorso. L'imputato deve essersi fatto Ingannare dalla sua giovane età. Conclude, lanciando quindi uno sguardo verso di voi. Nota Ho ripreso il vecchio post, per comodità. Oisin si era difeso con successo dall'attacco di Jameson, quindi ora lui e George possono fare i loro turni. Qui riepilogo i danni e gli Aspetti di scena: Procuratore Jameson 2 stress mentale. George 2 stress mentale Oisin Aspetti di scena: Seme di dubbio3 punti
-
Kaligopolis, La Città Delle Nebbie Eterne
Non credo che il mostro abbia Des molto alta, quindi "Ice Knife" potrebbe essere utile... ma nel frattempo andiamo di liquidi alchemici.3 punti
-
Topic di Servizio
3 puntiSto piano a piano lavorando sulla scheda: https://www.myth-weavers.com/sheets/?id=3049174 Ci ho messo una vita a scegliere come costruire il PG ma vi presento Ugo Bonaventura. Ugo è sempre stato un codardo. Un codardo che però non può vivere senza adrenalina. Adora il pericolo e le situazioni difficili. Si sente vivo solo quando gli batte forte il cuore mentre cerca di disattivare una trappola o combatte per la sua vita. Per questo ha scelto la vita dell'avventuriero. Ugo ha anche una grande passione per la conoscenza. Consuma storie e libri ad ogni occasione che ha e per questo è devoto a Deneir. La divinità deve averlo preso in simpatia perché gli ha concesso la sua benedizione. Lui non sa perché è stato scelto ma l'hai interpretato come un segno positivo. E' convinto che le sue avventure e il suo studio un giorno lo porteranno a qualche sorta di epifania o magari semplicemente farà tesoro delle sue esperienze per scrivere un libro di successo sui suoi viaggi. https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Deneir (non conosco bene l'ambientazione mi sono andato a cercare il pantheon su google)3 punti
-
Topic di Servizio
3 punti
-
Uccisori di Giganti - Gruppo Unico
Braknak nano predatore Bah, se proprio dobbiamo recuperare la strega... "Vado io dietro... Penso di essero quello più indicato a starmene buonino nei boschi a distanza ravvicinata. Se le cose si dovessero mettere male, prenderò tempo mentre arrivate. A quel punto..." Guardo Dietger fisso e serio come la morte "Io mi prendo i 20 orchi, Lexander i 10 bugbear, Keothi i tre troll e Dietger il gigante!" Rido sguaiato della mia battuta, un perfetto rientro dalla notte prima. Ah, se non fossi un tale abile cacciatore, sarei un bardo perfetto!3 punti
-
"Il Maniero Delle Nebbie", Base Operativa degli Investigatori dell'Incubo di Kaligopolis. . .
3 puntiVaelthar (Barbaro delle Tempeste) Nell'attesa che Eriol scenda e completi qualsiasi cosa abbia in mente, monto Ally e la guardo nel suo splendore. Ogni volta il bagliore emanato dalle rune mi da un non so che di pace mentale ed infusione di voglia di lottare. Questo fa si che mi giri verso il buco dove il Mezzelfo viene sezionato dal chierico e con uno sguardo impaziente fulmino quest'ultimo non appena alza lo sguardo verso di me. Dopo ciò, la sua richiesta di essere issato assieme al nemico non tarda ad arrivare, uso tutta la mia forza per velocizzare l'azione, non curante se questo possa danneggiare uno dei due pesi o meno. Finalmente libero di potermi muovere, alle parole del chierico rispondo, dandogli un pacca sulla spalla/collo mentre mi lancio verso il nuovo arrivato, Voi pensate al piano, io intanto vado a dare il benvenuto! e mi avvicino alla griglia della cancellata fermandomi subito prima in modo da trattenere il mostro nel caso in cui volesse entrare dando il maggior tempo possibili ai miei compagni per prepararsi. La pacca che do ad Eriol3 punti
-
Mappe Migliori per i Dungeon – Parte 1: Porte Che Si Aprono
Articolo di Justin Alexander del 11 Aprile 2011 Nel corso degli ultimi 30 anni, non c'è alcun dubbio che la mappe dei dungeon siano diventate più piacevoli esteticamente. Ad esempio, ecco una parte della mappa da A1 Slave Pits of the Undercity (pubblicata nel 1980) Ed ecco una mappa simile del 2008 da Keep on the Shadowfell: La texture più elaborata è certamente più accattivante. E può anche rivelare qualcosa in più rispetto a ciò che state guardando. (I tavoli sono di legno, ad esempio.) Ma per lo più, l'utilità della mappa di Keep on the Shadowfell è sostanzialmente immutata rispetto all'utilità delle mappe più semplici di due o tre decadi fa. Uno dei modi per trasformare il "carino" in qualcosa di funzionale e utile, sarebbe certamente offrire le mappe in un formato e in una dimensione in cui possano essere facilmente convertite in mappe di battaglia e collocate sul tavolo per consentire ai giocatori di apprezzarle e interagirci. Ma a parte questo, come altro potremmo migliorare l'utilità delle nostre mappe di dungeon? O, per metterla in un altro modo, quali informazioni potremmo inserire, codificate, nelle nostre mappe per renderle più utili? Iniziamo dalle porte: PORTE E COME SI APRONOLa semplice porta: Non so come sia per voi, ma una delle prime cose che i giocatori vogliono sapere quando arrivano davanti a una porta chiusa è: da quale parte di apre? Vogliono sapere se hanno accesso ai cardini o se devono buttarla giù. E si apre verso destra o verso sinistra? Se la gente decide di dare una sbirciatina al di là, o se vuole assicurarla a una parte vicina, diventano cose importanti da sapere. Naturalmente uno potrebbe decidere sul momento. Ma quanto sarebbe bello avere queste informazioni codificate nella mappa? (Se non altro per fare in modo che si aprano allo stesso modo quando i PG tornassero indietro.) Sembrerebbe una cosa abbastanza facile. Ironia della sorte, il primo modulo mai pubblicato di D&D includeva questa informazione nella mappa. Ecco un estratto da The Palace of the Vampire Queen pubbliata da Wee Warriors nel 1976: (I cerchi rappresentano porte segrete o nascoste.) Ebbene, questa è un'opzione: Potremmo anche semplificare questo design rimuovendo l'arco di apertura lasciando semplicemente un angolo aperto: Un'altra opzione, proposta recentemente, è la "Elvis Door" di Roger: Onestamente non sono un grande fan della Porta Elvis, principalmente perché nulla di essa mi fa pensare istintivamente a una "porta". E anche dopo averla fissata per un pó, non sono del tutto sicuro di starla leggendo correttamente. Ad esempio, quando la guardo inserita in un contesto pratico [link nell'originale, ndt] (su una mappa disegnata da Telecanter), continuo a interpretare la diagonale come se indicasse che la porta venga spinta sul lato diagonale (che sono abbastanza sicuro sia l'esatto opposto di quello che il simbolo vorrebbe comunicare). Un'ultima opzione, una semplice freccia: Questo simbolo ha lo svantaggiodi indicare solo la direzione della porta e non la direzione dell'arco di apertura. (Anche se potrebbe essere utile nel caso di una porta che si apra verso l'alto come la porta di un garage.) Cosa ne pensate? Quale simbolo (o simboli) vi sembra che sia intuitivamente più efficace? Per conto mio, le porte di Palace of the Vampire QueeI mi convincono sempre di più. All'inizio ero scettico riguardo alla linea d'arco, ma ho notato che nella pratica rende la mappa molto più facile da usare. (Senza l'arco, la semplice linea d'angolo tende a "svanire" nel resto della mappa fino a sparire.) Link all'articolo originale https://thealexandrian.net/wordpress/4811/roleplaying-games/better-dungeon-maps-part-1-opening-doors3 punti
-
Capitolo 1 - La carovana di Grimstone
ELYNDRA - DRUIDA Quel farabutto mi ha preso sulla parola quando gli ho detto che dovrà passare su mio cadavere, sento una fitta al fianco, spalanco gli occhi e la bocca e qualcosa di caldo e bagnato scorrere verso il basso. La testa diventa leggera, le gambe pesanti, la vista si annebbia, porto la mano al fianco solo per avere conferma che sto sanguinando e prima che dalla mia bocca possa uscire parola crollo a terra come uno straccio. Freddo ed oscurità mi avvolgono, una forza invisibile mi attrae verso un portale oscuro, per quanto mi sforzi per tornare indietro non ci riesco, vengo risucchiato da un qualcosa di gelido....è la fine! Smetto di lottare ma all'improvviso davanti a me appare una luce, abbagliante ma non mi fa chiudere gli occhi ma piuttosto me li fa riaprire di nuovo. Un lungo sospiro e vedo mia sorella, mi ha salvata mi ha strappato dalla morte. La vedo per un attimo e la vedo rincorrere uno di quei mangoldi. Lentamente mi rialzo, il sangue e la vita scorrono ancora nelle mie vene, mi sento debole ma provo ad imbracciare l'arco. Incocco la freccia e mi muovo quel tanto che basta per avere campo libero e scocco mirando ad Eric @Fandango16 Tiro per Colpire con arco corto su Erik: 1d20+3 - Risultato 15 Danni Perforanti se colpisce: 1d6+1 - Risultato 53 punti
-
Alchimia - Contributo al Vecchio Carnevale Blogghereccio Dicembre 2025
Alchemicamente parlando Il tema di questo mese per il Vecchio Carnevale Blogghereccio è l’alchimia, scelto e ospitato gentilmente dal Blog Bellicoso (anche qui su Dragons' Lair!). Oggi quindi proverò a delineare chi dovrebbe essere, cosa dovrebbe sapere e cosa dovrebbe poter fare un alchimista in una mia ipotetica ambientazione. L’alchimia è un antico sistema filosofico ed esoterico, spesso confuso o malinterpretato come un antenato della moderna chimica. Non è così: gli alchimisti non erano chimici ante litteram. Nei giochi che porto al mio tavolo non c’è quasi mai spazio per gli alchimisti: ci sono fisici, ci sono chimici e, a volte, perfino filosofi; ma non riesco mai a trovare un ruolo adatto agli alchimisti. Oggi, tuttavia, proverò a ritagliare un posto anche per loro in un’ambientazione di mia invenzione. L’importanza degli astri Gli alchimisti attribuivano grande importanza agli astri, che rappresentavano attraverso un ricco simbolismo nelle loro formule esoteriche. Ritenevano infatti che metalli, corpi celesti e anatomia umana fossero tra loro in relazione, collegati da invisibili affinità. Gli alchimisti erano dunque eruditi in astrologia e vi credeva senza riserve. Il primo passo per trasporre queste idee nel nostro mondo di gioco è renderle fattualmente vere: gli astri, con i loro moti sovracelesti, le loro convergenze e le forze invisibili che li legano, influenzano davvero la vita sulla Terra, il comportamento degli uomini e le proprietà degli elementi. Gli alchimisti diventano così coloro che, intuita questa verità profonda, studiano il cielo per comprendere le forze cosmiche che plasmano materia e psiche, e per trovare modi di manipolarle. Cosa deve conoscere un alchimista Abbiamo detto che un alchimista dev’essere astrologo e, almeno in parte, astronomo. Lo studio del moto degli astri è fondamentale. Ma non basta: gli alchimisti erano quasi sempre persone profondamente religiose, o comunque inclini a credere in una realtà metafisica in cui simboli e corrispondenze prendono forma e influenzano attivamente il mondo materiale. Il viaggio dell’alchimista è anche (e soprattutto) spirituale: un’elevazione dell’anima grazie alla comprensione del mondo invisibile. Direi quindi che un alchimista debba essere devoto ed erudito in teologia. Un alchimista ateo sarebbe quantomeno bizzarro. Ovviamente deve possedere anche nozioni di metallurgia, gemmologia, chimica, fisica e medicina, in particolare riguardo all’anatomia umana e animale. Queste sono le conoscenze che il nostro sapiente deve accumulare prima di intraprendere il cammino dell’alchimista: una figura “universale”, coerente con l’ideale pre-moderno di erudito, non specialista ma conoscitore di più discipline del sapere umano. Abbiamo definito chi è e cosa sa... ma cosa fa? Ottima domanda. L’elevazione spirituale non è un obiettivo facilmente giocabile al tavolo, almeno nei giochi che discendono da D&D. Quindi che cosa fa, in pratica, un alchimista? Innanzitutto dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza: un PG di livello 1 non dovrebbe cominciare come alchimista, ma come aspirante. Dopo anni di studio, esperimenti, viaggi e ritiri spirituali, solo allora potrà definirsi davvero tale. A seconda del sistema, questo potrebbe avvenire al livello 5, 10, 15 o perfino 20: l’alchimia come traguardo supremo della mente umana. Non sarò così ambizioso per questo articolo: poniamo che si possa diventare alchimisti “relativamente” presto, attorno al livello 5. Che cosa ha appreso a fare il nostro apprendista? • Chiaroveggenza, preveggenza e retrocognizione Studiando gli astri e le viscere degli animali, interpretando rune e simboli, cogliendo le corrispondenze metafisiche tra eventi terreni e celesti, l’alchimista può, tramite rituali adeguati, vedere nel presente (chiaroveggenza), scrutare il futuro (preveggenza) e indagare il passato (retrocognizione). È dunque un divinatore completo, in grado di fornire informazioni cruciali al gruppo. Per evitare che scopra “troppo, troppo in fretta”, è consigliabile legare questi poteri a condizioni ben precise: moti di Luna e pianeti, viscere specifiche da trattare in modo particolare, rituali eseguibili solo in determinati giorni, periodi di meditazione e preghiera… o un mix di tutto ciò. • Trasmutazione della materia Attraverso formule esoteriche e misteriose operazioni quali Putrefazione, Calcinazione, Distillazione e Sublimazione, l’alchimista può trasformare una sostanza vile in una più nobile. Una pietra raccolta lungo il sentiero può divenire ferro; un lingotto di piombo, oro purissimo; il rame, mitico oricalco; l’argento, durissimo adamantio. Le potenzialità sono tali che è necessario imporre limiti stringenti: lunghi tempi di attesa, laboratori avanzati, reagenti rari o proibiti, rischi di fallimento o risultati imprevisti. • Curare la carne e la mente L’alchimista conosce bene l’anatomia, e nessuno più di lui può tentare di “risaldare” la carne ferita come un fabbro ricongiunge una spada spezzata. Le sue procedure, sospese tra materia visibile e forze invisibili, gli permettono di far sì che la carne si ricucia e il sangue, se non troppo perduto, ritorni nel corpo, con beneficio immediato del moribondo. Ma manipolare la materia organica attraverso poteri cosmici o naturali comporta rischi enormi: così come può ricongiungere un arto mozzato, può anche spezzare i legami vitali che tengono insieme il corpo, causando una morte atroce al paziente. Questo rischio può diventare un interessante dilemma tattico: tentare la cura, pur sapendo che potrebbe peggiorare le cose? Conclusione E questo è quanto per questo breve articolo. L’alchimia, con la sua varietà di significati e la sua innata cripticità, si presta bene alla dimensione del fantasy. Gli alchimisti potrebbero essere chierici, druidi, artefici o maghi, molto dipende dal sistema utilizzato. Nella mia ambientazione principale, La Terra che verrà di Radiogenesi, temo non ci sia ancora spazio per loro. Ma sarei felice di integrarli in un’ambientazione più antica e apertamente fantastica, come la Gerusalemme del VII secolo, campagna che accarezzo da tempo. Come al solito, grazie per la lettura! Se avete pareri o critiche, sarò lieto di leggerli.3 punti
-
La Nave dei Corsari Arpisti. . .
3 puntiSecondo me visto che gli arpisti ci hanno da quel che ho capito reclutato è logico che partiamo da Waterdeep o da Baldur's gate . visto il nostro livello non credo serva una base segreta si qualche isola remota come base o nascosta lungo un tratto selvaggio della costa della spada. possiamo partire da una grande città del nord ormeggiati magari sui moli usati dalle navi da guerra della città in questione... io partirei dal fatto che siamo squadra già da tempo e che ci conosciamo già lasciando che i trascorsi di ogniuno se seve escano durante l'avventura...3 punti
-
Topic di Servizio C&C
3 puntiGiusto come proposta, ma per tenere un poco più "pulito" il topic di gioco, potrebbe essere utile avere un'altra discussione dedicata solo agli scambi diplomatici? Nel senso: dragonidi e tablaxi si incontrano e ruolano l'incontro in un'altra discussione, senza dover scrivere otto messaggi senza azioni sul topic di gioco3 punti
-
Cerco gruppo PBF per dnd 3e
3 puntiNon è questione di apertura mentale ma di conoscenza del sistema cosi come è con i suoi pesi e contrappesi ( e non mi ha nemmeno risposto alle domande ) se si vuole il realismo ci sono altri giochi vedi sine requie. In ogni caso anche il tipo di post non fa per me quindi mi tiro indietro. Resto nel topic per vedere se si fa avanti qualcuno come master altrimenti amen, grazie comunque3 punti
-
[Alonewolf87] 5° Edizione - Il Lamento della Foresta - Topic di Servizio
per me le alternative sono 3: 1) porta dimensionale io ed un amico ed andiamo di la e proviamo ad aprire da dentro o sfondare o forzare la serratura. 2) rimaniamo da questo lato mentre provo a forzare la serratura mentre la ciurma arriva da dientro. potrebbe esserci un po di guerriglia o potrei dover fare muro di forza per fermare tutti ed avere un minuto per aprire. 3) sfondiamo la porta mentre poi da dietro arrivano. Io sono per la 2. posto in tal senso se poi qualcuno ha da ridire ci aggiustiamo ma così almeno abbiamo una azione pronta :D3 punti
-
Capitolo 1 - La carovana di Grimstone
Il furfante prende diverse mazzate, ma riesce a ignorare le offese penetranti di Bàkban e a resistere ai vari colpi. "Forza Erik, apriamoci la strada e andiamocene più velocemente possibile, non c'è altro che possiamo fare al momento!" Poi si rivolge ad Elyndra: "Avresti dovuto imparare prima, quali battaglie combattere e quali lasciare andare!" S sferra altri due rapidi fendenti alla ragazza, sufficientemente forti da buttarla a terra e liberare la strada, dopodiché, con un paio di gomitate, i due si liberano dalla morsa del nano e della paladina e scappano fuori, in direzione nord. MECCANICHE CA di S 12 Danni di Thurin a S: 10 non letali Danni di Eryn a S: 4 non letali Danni di Elyndra a S: 1 TS di S contro cd 12: 15+2=17 superato S due attachi su Elyndra: 12 e 8 = 1 colpito Danni S su Elyndra: 1d6+2= 7 Elyndra a 0 PF cade a terra. S azione bonus disingaggio Erik azione disingaggio S e Erik movimento fuori dalla stalla di 9 mt, sembra che si stiano dividendo. Ordine di iniziativa. Per stabilizzare Elyndra lasciandola a 0 PF serve una prova di medicina CD 10 (non mi sembra che abbiate la borsa del guaritore fra i vostri oggetti). Oppure può essere curata da chi ha poteri curativi e rimessa in piedi. @Rafghost2 Eryn tocca a te: puoi seguire uno dei due a attaccarlo (movimento + azione) oppure usare almeno un pf di imposizione delle mani su Elyndra per evitarle di dover fare i tiri salvezza contro morte (rendendola operativa fra l'altro) e poi rimetterti all'inseguimento (quindi azione di cura e movimento) @Landar Thurin, il tuo movimento non è sufficiente per raggiungere nessuno dei due, puoi usare armi da lancio (se vuoi) oppure fare una prova di medicina CD 10 su Elyndra per stabilizzarla. @shadyfighter07 Elyndra: se non verrai curata da Eryn o stabilizzata da Thurin (per favore aspetta il loro turno), fai un TS contro morte CD 10. Un 1 sul D20 conta come due fallimenti (a 3 si muore definitivamente), con 20 torni a 1 pf e puoi fare il tuo turno completo. @Alzabuk Bàkban se vuoi usare l'ultimo slot per curare Elyndra (spostandoti o no è irrilevante, la vedi anche da costì) puoi aspettare di vedere se nessuno lo ha fatto prima di te o se non si è rialzata da sola. Ovviamente i miei sono suggerimenti che cercano di anticipare le possibili domande tattiche. Se i vostri PG decidono di fare un pic-nic, di scrivere un libro o di ballare la mazurka, sentitevi liberi! L'unico PG con dei vincoli, dovuti alla sua condizione, è Elyndra.3 punti
-
Topic di servizio
3 puntiPoi nel Weekend daremo poi una "Botta Finale" al Completamento dei PG e potremo iniziare Eberron Cyberpunk; cerchero' aiutare completare Dettagli Finali il Personaggio di @Marhir che cosi' sara' pronto a giocare, anche esso . . Per quanto riguarda il PNG Rilevante; la Co-Pilota Dragonmarked Mezzelfa Lyrandar, pensavo di farla "Etnicamente Nipponica" con tanto di Lineamenti Orientali Manga e "Monokatana Tradizionale Di Famigla". . . La PRIMA Idea era di farla "Cecchina Fuciliera" x coprirvi dall'AV (atterrato o librante) quando assaltavate una Postazione Fortificata Nemica, ma poi ho pensato che quello sarebbe il "Ruolo Balistico" dello Shadow-Hacker di @CocceCore (per quanto sia strano fare Snipergunning con Shotguns Canna Lunga che sparano "Netrun Microrobots Cyber-Worms" e "Scrambler Nanotech Swarmclouds" !!) come @MattoMatteo "Smitraglia Con Armi Pesanti" ed il Neo-Warforged di @Landar fa' un mix di Xman-Nightcrawler "Quantum Jumper" e di Tetragrammaton Cleric col Gunkata Pistolero in mezzo ai nemici. . . Pertanto, oltre ad una certa perizia di Spadaccina la Mezzelfa Lyrandar la pensavo o "Elemental Sorceress" o "Summoner Wizard" che fosse specializzata in "Storm Magic" e quindi sinergizzasse al meglio coi Poteri del Tempest-Dragonmark. . . Cosa piu' importante, a bordo ci sarebbero quattro "Mechagolems Cybernetici" (la evoluzione futuristica delle "Armature Animate Fantasy") in cui Lei potrebbe infondere gli Elementali dei "Propulsion Rings" quando non servono all'AV (che qualche tipo di "Reattori Emergenza Normaltech" ce li ha', se no il primo furbone nemico che Vi scaglia un Dispel Magic di Alto Livello piombate giu' come un Mattone Piombato !!) x rendere le Cyberarmatura (normalmente Lente e Stupide, a malapena utili come Sentinelle Armate) dei Feroci Assaltatori Corazzati se Vi servisse un gran numero di Supporto Pesante. . . I 2 "Fire Cybersuit" con degli Autoshotguns OVVIAMENTE caricati a Dragonsbreath-Shells ed i due "Lighting Air" con delle Carabine Automatiche dei cui colpi li possono "Iper Taserizzare". . . . .!!!3 punti
-
"Il Maniero Delle Nebbie", Base Operativa degli Investigatori dell'Incubo di Kaligopolis. . .
3 puntiISKRA - DRUIDA CINEREA Guardo con un focoso piacere i miei nemici consumarsi e diventare cenere sotto la mia fiammella, mi sono palesemente trattenuta, una fiamma troppo forte avrebbe potuto far saltare in aria la stanza stessa se avessi messo solo un pò più di calore, ma la nonvita mi ha dato stranamente saggezza e controllo al momento dell'accensione ma.... ..sento il potere del fuoco crescere dentro me, quel fuoco che mi bruciò ora arde come una bestia selvaggia che lotta per venir fuori, riuscirò a controllarlo? Un qualcosa come una sete insaziabile inizia ad ardere e la fonte per dissetarmi è proprio li, chiunque lo può vedere o percepire, i miei capelli rossi danzano come un fuoco impazzito, la folle voglia di bruciare qualsiasi ombra si palesi davanti a me inizia ad ardere. La mia sete di fuoco tuttavia non può essere placata, tutti i nemici sono morti ma Raven ed Alzabuk sembrano aver percepito qualcosa provenire dalle fogne, mi volto verso lo stregone, lapilli si dissipano dal mio corpo come lucciole ardenti: "La cucina è calda abbastanza per arrostire l'inferno stesso...ma ho bisogno del vostro aiuto per canalizzare la mia energia o tra poco questa stanza si trasformerà in una camera magmatica pronta ad un'eruzione esplosiva" I mie palmi sono sempre rivolti verso l'alto, quelle che prima erano fiammelle si stanno trasformando in fuochi vorticanti che crescono di dimensioni e di intensità. (Flame pool 5d8)3 punti
-
Uccisori di Giganti - Gruppo Unico (Topic di Servizio)
In merito a quanto detto da @L_Oscuro no, come vi è stato riferito non sono l'avanguardia di un gruppo più numeroso, ma una delle bande da guerra che compongono l'esercito dei giganti, che è un'accozzaglia non così perfettamente organizzata. Qui in giro ci sono solo loro, ma nel raggio di qualche chilometro ci saranno altri gruppetti simili di guerrieri.3 punti
-
"Il Maniero Delle Nebbie", Base Operativa degli Investigatori dell'Incubo di Kaligopolis. . .
3 puntiAlzabuk, stregone della lina, invocatore FASE 4 TERMINATA e senza far ricorso a nessuna esplosione maggiore. È un piacere lavorare con voi. Avremmo, certo, potuto fare più danni... Reference di Alzabuk che si pavoneggia coi compagni Squadro Eriol che prende i suoi attrezzi di studio con curiosità: C'è sicuramente del buono in quel devoto superstizioso! e siccome il chierico chiama il mio gigante buono, sposto la mia attenzione su suo fratello: Ehi Raven, devi proprio finire quel pover...? Ma non faccio in tempo a terminare la domanda perché mi accorgo che il combattente sta fissando ancora qualcosa nel buio. Dall'espressione di vittoria che gli balenava in viso, lo vedo immediatamente inquietarsi e tornare serio, attento. Questo preoccupa anche me! E rivolgendomi a tutti: Signori! Se arrivano altri ospiti, ci è rimasto qualcosa da offrire in cucina? e cercando con lo sguardo la druida che manipola con naturalezza l'energia primordiale del fuoco: magari qualcosa di caldo?3 punti
-
Kaligopolis, La Città Delle Nebbie Eterne
L'idea di intrappolare il mostro nel semipiano e di farlo esplodere in quel luogo sicuro, evitandoci così di finire nel raggio dell'eplosione, mi attira molto... Ma al momento sono impegnato in una seria azione in puro stile "CSI": recuperare i parassiti del mezz'elfo, per esaminarli.3 punti
-
Kaligopolis, La Città Delle Nebbie Eterne
@Steven Art 74 Prende pericolosamente forma l'idea di fare un KABOOM epocale! Far esplodere la pancia del rettile e dividerlo in due (farlo diventare un half-iere!). Il punto è quindi come "controllare" l'esplosione di modo da minimizzare i danni alla struttura. Lo gnomo incantatore ha a disposizione e preparato questi "semi magici": controincantesimo e ingrandire/ridurre. Potrebbero essere utili per "gestire" l'esplosione, in abbinamento agli strumenti da alchimista e magari qualche altra risorsa presente nelle cantine. @MattoMatteo Il tuo PG ha la possibilità di strutturare un "contenimento" per le esplosioni? In alternativa possiamo provare a risolvere lo scontro bloccando l'accesso: casse e simili sono a portata di mano e se posso fare qualcosa di creativo, il trucco della corda produce una finestra 1x1.5m che dura 8 ore e che dà su un semipiano. Se il bestio diagonale non è di quelli che si appiattisce, evocare questo spazio extradimensionale proprio di fronte all'ingresso gli impedirebbe di entrare, tipo così: E nel peggiore dei casi l'alfiere resta nel trucco della corda per 8 ore XD Certo, questa soluzione fa venir meno i fuochi d'artificio... ... idea!!! Carichiamo i fuochi d'artificio DENTRO al semipiano! Il bestio strisciante ci striscia dentro e lo facciamo detonare con effetto amplificato [camera di scoppio] ...purtroppo così non andremo a senza testare la statica del maniero, dopotutto non si può avere tutto!3 punti
This leaderboard is set to Rome/GMT+01:00