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  1. Pippomaster92

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  1. Le grida sono udite da tutti, come successo per Celeste e Tonum
    3 punti
  2. Provo a tradurre il messaggio iniziale in linguaggio colloquiale. Semplificherò e sopratutto stringerò al massimo. Spero comunque di centrare il problema. La Scienza ha un sistema solido per costruire affermazioni generali (o universali) che riescano a fare previsioni sui fatti futuri. Però molte persone affermano che La Scienza sia l'unico sistema per determinare cosa sia vero e cosa no. Ecco, la loro posizione è (tra le altre cose) extra scientifica, perchè non è verificabile con nessun metodo scientifico. Si tratta di un'affermazione "metafisica" non basata su nessun presupposto verificabile. La si può prender per buona solo come "atto di fede". Inoltre dire "soltanto la scienza può dirci cosa è il Vero" sarebbe come scrivere col pennarello blu "soltanto le scritte rosse sono vere". Non so se mi spiego. NB (devo chiarire queste cose per me stesso, o mi viene l'orticaria) "La Scienza" non esiste. Esistono le scienze, con metodi diversi. I metodi di valutazione sono discutibili. Le previsioni funzionano, ma si possono ignorare i risultati, fino a un certo limite, pur mantenendosi in ambito scientifico. Per ogni ambito esistono teorie diverse che spiegano ugualmente bene i fenomeni, la scelta su quale considerare valida è spesso basata anche su motivi "estetici".
    3 punti
  3. Dopo H.P. Lovecraft stesso, la persona più comunemente associata con i Miti di Cthulhu è Sandy Petersen. Quando l'allora ancora giovane industria dei giochi di ruolo stava producendo solo varianti di Dungeons & Dragons e di altre tipologie di fantasy epico, Petersen stava creando Il Richiamo di Cthulhu, il suo primo gioco ispirato dalle opere di Lovecraft, per la Chaosium. Laddove gli altri GdR si concentravano sul combattimento e presumevano, con varie gradazioni, che i giocatori avrebbero trionfato, Il Richiamo di Cthulhu era basato sull'investigazione e sulle abilità. Cosa più importante trasmetteva un genuino senso di terrore, man mano che i personaggi si rendevano gradualmente conto di stare affrontando orrori che non potevano non solo sconfiggere, ma nemmeno comprendere. Non è esagerato dire che questo ha cambiato l'industria del gioco. Se questo fosse tutto quello che Petersen avesse fatto sarebbe già bastato a giustificare la sua entrata nella Hall of Fame della Academy of Adventure Gaming Arts & Design's Gaming, ma i suoi contributi a RuneQuest e al GdR dei Ghostbusters della West End Game ne hanno solo cementato la reputazione. Dopo di ciò è passato all'industria dei giochi elettronici, dove ha lavorato su Civilization, DOOM, Quake, Age of Empires, Halo Wars e molti altri titoli. Più di recente Petersen è tornato ai giochi da tavolo con un Kickstarter di successo per il gioco da tavolo Cthulhu Wars, che è poi stato seguito da Castle Dicenstein, Orcs Must Die!, Theomachy, Evil High Priest e The Gods War. Oltre a gestire la Sandy Petersen Games, è tornato alla Chaosium in qualità di vice presidente del consiglio di amministrazione e di consulente creativo capo. Dopo una carriera di grande successo nei videogiochi perché tornare ai giochi da tavolo? "Ho giocato e mi sono divertito con i giochi da tavolo per tutto il tempo in cui ho sviluppato videogiochi" ha affermato Petersen "La cosa migliore riguardo al creare giochi da tavolo è che posso svilupparne uno con un team di sviluppo molto più piccolo. Invece di avere 40 persone che devono essere soddisfatte, ne bastano quattro o cinque. E posso anche sviluppare i miei giochi ora. Nel mondo dei giochi digitali un nuovo gioco è un affare importante. Così importante che solitamente il personale creativo non ha grande potere decisionale. Nei miei 25 anni da sviluppatore di giochi digitali ho potuto scegliere l'argomento di esattamente un singolo gioco a cui ero stato assegnato. Ora posso scegliere gli argomenti di TUTTI i miei progetti." Ma Petersen aveva iniziato con i GdR da tavolo quindi, dopo tutti questi giochi da tavolo di successo, sembrava inevitabile che avrebbe fatto qualcosa anche per i GdR - e che avrebbe coinvolto Chtulhu. All'inizio di quest'anno Petersen ha pubblicato il manuale Sandy Petersen's Cthulhu Mythos per Pathfinder e ha ora un Kickstarter attivo per il Sandy Petersen's Cthulhu Mythos per D&D 5E. L'attuale Kickstarter di Petersen è stato sovvenzionato in soli 27 minuti ed è ben più che un semplice adattamento delle regole da Pathfinder a D&D 5E. "Abbiamo aggiunto molto nuovo materiale per D&D, quindi non è una semplice conversione ad un altro sistema" ha detto Petersen "Ci sono oltre 100 nuovi mostri, nuove opzioni per i personaggi, 70 nuovi incantesimi, nuovi incontri e così via. Ma tutto ciò che era presente nella versione di Pathfinder è stato incluso a sua volta." La versione di Pathfinder aveva un fantastico set di miniature e lo stesso vale per la versione di D&D 5E. "Diversamente dalla campagna di sovvenzione per Pathfinder" ci spiega Petersen "sarete in grado di selezionare e scegliere delle specifiche miniature. Le miniature sono quelle della campagna precedente, ma ce ne sono anche di nuove." Portare l'orrore Lovecraftiano in giochi basati sul fantasy eroico come D&D e Pathfinder richiede ben più che semplicemente cambiare dei mostri. "Ne Il Richiamo di Cthulhu il combattimento è praticamente una nota a margine" ci dice Petersen "Si tratta di qualcosa che solitamente avviene perché non avete raggiunto i vostri obiettivi principali. Ma naturalmente i giochi fantasy eroici si incentrano sul combattimento e [i manuali dei] Chtulhu Mythos devono riflettere la cosa. Ci sono varie sezioni nel manuale che spiegano come raggiungere tale risultato. La risposta breve è che i mostri devono essere terrificanti anche mentre li state combattendo." Cthulhu è estremamente popolare, così tanto che è praticamente assicurato che qualsiasi cosa nominata per un ENnie che coinvolga Cthulhu vinca la competizione. Per Petersen questo è decisamente comprensibile. "Lovecraft ha inventato un genere completamente nuovo di horror" ci spiega Petersen "Nello stile precedente dell'horror la sequenza era questo: all'inizio i personaggi erano nel mondo normale, sano. Poi Qualcosa di Malvagio appariva, magari di origine sovrannaturale. I personaggi dovevano quindi affrontare questo Qualcosa e sconfiggerlo, o essere distrutti da esso. Dopo di che nella parte finale della storia tornavano chiaramente od implicitamente al mondo normale e sano di partenza. Tutto tornava come prima." "Le storie di Lovecraft sono leggermente differenti. All'inizio, come negli horror precedenti, si comincia nel mondo normale, sano. Poi Qualcosa di Malvagio appare, ma si scopre che questo Qualcosa è in realtà la vera faccia del mondo. Dopo che il Qualcosa viene affrontato dai personaggi essi scoprono che NON esiste alcun mondo normale e sano, era tutto un illusione. Alla fine della storia non si può tornare alla "normalità", i personaggi sanno troppo ormai e hanno scoperto che NON esiste il normale. Saranno per sempre perseguitati dalla conoscenza che l'umanità è stata creata dai Grandi Antichi come scherzo, o che Cthulhu è in attesa e che può risvegliarsi in ogni momento, o che sotto la terra giacciono orrori oltre ogni immaginazione, o ancora che loro stessi non sono veramente umani ma hanno sangue Abissale e così via. Si tratta di qualcosa di rivoluzionario." Anche se il concetto di qualcosa di così ineffabilmente malvagio potrebbe non piacere ad alcune persone, è stata una costante ispirazione per Peterson durante la sua carriera. "Il tutto si basa probabilmente su quando ero un ragazzino di 12 anni che leggeva strani libri che nessun altro apprezzava o conosceva" ha detto Petersen "Sentivo di avere questa conoscenza segreta che volevo condividere, ma non mi era chiaro come poterlo fare. Sapevo che altre persone avrebbero amato Lovecraft se fossi riuscito a diffondere la cosa. Penso di essere un evangelista di Lovecraft." Il Richiamo di Cthulhu fu il primo gioco di ruolo a includere la sanità come meccanica di gioco. Altri GdR da allora hanno introdotto la salute mentale con vari gradi di (in)successo. Il manuale Cthulhu Mythos per Pathfinder (e quello prossimamente in arrivo per D&D 5E) includono un disclaimer che chiarisce la differenza tra la follia nel gioco e le malattie mentali del mondo reale. Petersen ritiene che sia importante mantenere una chiara separazione tra le psicosi cliniche e le avventure. "Anche perché uso fonti letterarie e cinematografiche per la follia, non quelle del mondo reale" ha affermato "Nella scena "è vivo!" del Frankenstein di James Whale il Dr. Frankenstein ride follemente quando si rende conto che il suo esperimento ha avuto successo. Sta chiaramente impazzendo. Questa raffigurazione è accurata secondo le moderne teorie psicologiche? Non ne ho idea, né la cosa mi interessa. Se il mio personaggio in un GdR diventa pazzo voglio che lo faccia come il Dr. Frankenstein interpretato da Colin Clive!" Nel manuale Cthulhu Mythos Petersen spiega che i mostri di Lovecraft hanno delle personalità. Il suo preferito è facilmente indovinabile. "Il Grande Cthulhu! La forza inarrestabile - il veleno della Terra. L'intera base dell'idea di Cthulhu, la ragione per cui è così spaventoso è che è ciò che non può essere sconfitto. La morte termica dell'universo" ci spiega Petersen "Per darvi un'idea di cosa intendo, tra gli anni '50 e gli anni '70 moltissime persone erano convinte che il mondo sarebbe finito in un olocausto nucleare. Cthulhu è un equivalente di ciò, ma è molto più inevitabile di una guerra nucleare." Sandy Petersen's Cthulhu Mythos per D&D 5E è ora su Kickstarter! Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5668-Sandy-Petersen-s-Cthulhu-Mythos-Returns-to-5E-D-D Pagina del Kickstarter di Sandy Petersen's Cthulhu Mythos: https://www.kickstarter.com/projects/petersengames/sandy-petersens-cthulhu-mythos-for-5e/posts/2306210
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  4. L' Elfa sbuffo' scocciata. Se c'era una cosa che mal sopportava era sprecare energie per degli sconosciuti; certo sarebbe stato peggio venir sporcata col sangue di goblin, per questo recitò un sonetto, sicura che chi lo avesse ascoltato ne avrebbe tratto giovamento: "voi ch'ascoltate in rime sparse'l suono delle mie labbra che favellan'al core perché il colpo non vi cada in errore maggior certezza adesso vi dono. Del vario stile in cui parlo e sprono fra le vane speranze e'l van dolore ove sia chi per prova intenda ardore spero trovar lealtà nonché abbandono. Ma ben veggìo che'l nemico avanza benché siam stretti noi dobbiam lottare e riporta la calma ai nostri corpi. È tempo ormai d'impugnar la lancia che la vittoria certo saprem trovare contro l assalto dei lerci Goblin storpi." Xdm
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  5. io direi di salire ai menhir. Abbiamo i cavalli, andiamo veloce come loro e li saremmo più protetti mentre noi smontiamo e ci posizioniamo fra le pietre.
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  6. Praticamente lo standard delle comunicazioni di noi in provincia. "E' prontooo!" "La noo', arrivo!" "Mu'vt ca fasc fridd e s'nghiumm!"
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  7. By the way, è anche la base della mia attuale campagna in real. Si parte da un continente "euroasiatico" con vicino un continente "elfico" di altissima tecnologia magica. Disastro magico cliché. Il continente elfico è isolato dal resto del mondo per mille anni. Improvvisamente la barriera magica si rompe ed è nuovamente possibile accedervi. Pirati, mercanti ed esploratori si recano a visitare questo continente in cerca di tesori e reliquie. Ma scoprono che nel frattempo un altra dimensione si è sovrapposta e fusa al piano materiale in questa zona: la Selva Fatata. Certo è un'interpetazione in chiave fantasy più che sci-fi, ma è altrettanto interessante. L'ambiente è diverso, la natura stessa cambia. Chi è nato qui spesso ha mutazioni "naturali" oppure ha dovuto adattarsi in un millennio per sopravvivere. E dalla Selva sono arrivate creature che non obbediscono alle leggi del mondo materiale, né in ambito morale/sociale e nemmeno in quello fisico. E se la Selva dovesse espandersi nel mondo civile?
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  8. Nella fantascienza (e anche nel fantasy) ci sono moltissimi autori che hanno fatto alte opere di sociologia e psicologia "mascherate" da narrativa. Per fare un esempio relativamente recente, Mike Resnick ha scritto una trilogia di romanzi sci-fi che sono una narrazione di tre separate colonizzazioni europee in Africa. Raccontando di alieni, gilde interplanetarie e coloni spaziali ha invece spiegato in modo affascinante e abbastanza preciso le meccaniche della colonizzazione e della decolonizzazione, e tutte le meccaniche economiche, culturali e sociali che ne sono nate. Estremamente interessante.
    2 punti
  9. Goldmoon "Flint! i dischi li ho trovati io." Disse poco prima di gettarsi nel foro. Sebbene non fosse mai stata una amante della guerra, il fatto di non avere finito il drago gli lasciava un sapore amaro in bocca. Ma forse era meglio così. Non si sarebbe mai perdonata se per colpa della sua negligenza uno dei suoi compagni avesse pagato con la vita.
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  10. Se vuoi proseguire su questa idea ti consiglio il libr (e marginalmente il film) Annihilation di VanderMeer.
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  11. Idea ispirata in parte da Pacific Rim (rivisto ieri sera), in parte da alcuni manga. Mondo (forse una Terra alternativa?) con tecnologia paragonabile grosso modo alla nostra, più o meno (diciamo dal 1950 reale, al 2020-2077 di Cyberpunk 2020-2077?); all'improvviso, si aprono una serie di "breccie", aree circolari (da 100 m a 100 km di diametro) in cui le regole fisiche sono leggermente differenti, e sono presenti flora/fauna/minerali ignoti, ma che possono avere usi straordinari. All'inizio la comparsa di tali "aree anomale" ha prodotto una serie di problemi e incidenti; col tempo gli scienziati hanno scoperto come contenere queste zone in speciali "barriere", simili a grandi mura che circondano tutta la zona, e che proiettano un campo sferico di energia che evita la fuoriuscita di piante ed animali. Per esplorare e sfruttare queste aree, estrememente pericolose, si è deciso di usare volontari presi tra i carcerati; ogni missione riuscita, la pena viene ridotta di un certo periodo, a seconda del valore del materiale (piante, animali, minerali o informazioni) riportato; se la missione fallisce... beh, dopotutto la morte di un carcerato non è una grande perdita, per la società civile. La situazione precipita quando appare una breccia di dimensioni mai viste prima: circa 2.500 km di diametro! Un'area di quasi 5 milioni di km quadrati, in mezzo al mare, e al cui centro si trova un'isola di quasi 2 milioni di km quadrati... un vero e proprio nuovo continente, ricco di chissà quali incredibili meraviglie, e mortali pericoli.
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  12. Mi hai fatto venire in mente una cosa; nella mia idea, parlo delle "Breccie" come di zone in cui le leggi fisiche sono leggermente differenti... ma se fossero zone in cui funziona la magia? All'interno di una breccia, alcuni cavalli (o rinoceronti, perchè no?) diventano unicorni, alcuni rapaci diventano grifoni, alcune lucertole diventano draghi... e alcuni umani diventano elfi/nani/orchi/eccetera!
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  13. Zoso Ammiro sorpreso come le argomentazioni prendono vita davanti ai miei occhi. I nuovi arrivati ne sanno una piu' del diavolo - penso. Chissa' come hanno fatto ad avere tutta questa istruzione... a me ce ne sono voluti anni.. ah la mia testa ogni tanto perdo colpi e vaneggio. Alla la mia veneranda eta' non sarei di molto aiuto a dare manforte per costruire un campo. Ma sarei molto piu' utile per la ricerca d'acqua visto che sono a conoscenza dei segreti della natura, essendo un druido. Scusate la falsa modestia ed abbozzo un sorriso Quindi mi unisco a voi due, i vostri nomi? Kevorkian e Fartus se non ricordo male... mantenendo uno sguardo orgoglioso e pieno di stima verso loro.
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  14. Grak Non mi resi conto dell'umano finché non si fermò davanti al mio tavolo, alzai lo sguardo e lo fissai ma, prima di portegli chiedere che cosa volesse, iniziò a parlare, chiedendomi di seguire lui e la sua banda, parlando di foreste e di un bottino di aracnoidi. Un tipo strano, ma sono accorto di soldi. Si, il mio nome e Grak, Grak Spazzacarbone. Si, direi che ci sto, ero giusto in cerca di un po' d'azione. No, io non me la cavo bene nelle foreste, me la cavo bene ovunque. Guardai alle sue spalle, dove c'erano altri due umani e un elfo che ci fissavano da un paio di metri di distanza, immaginai che fossero la sua "banda". In ogni caso, prima di partire dovresti dirmi chi sei e come fai conoscermi...E anche di che bottino si sta parlando, so che la città è spesso assaltata dagli aracnoidi, c'è una taglia per le loro teste? Per il master
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  15. Poi già che ci sono doppio posto ed esprimo un mio parere personale su una questione tangente. Che storia è questa dell'utilità? Migliaia di persone che blaterano dicendo che la filosofia è inutile. Poniamo per un secondo che sia vero. Poniamolo. Quindi? I Girasoli di Van Gogh che utilità hanno? L'Antologia di Spoon River che utilità ha? Il Tome of Battle che utilità ha? Il Ratto di Proserpina che utilità ha? Smetto con gli esempi e concludo: il criterio di utilità è valido quando si acquista un oggetto, non quando si valutano le discipline poiché in quei casi la fruizione estetica riveste un ruolo non marginale.
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  17. Trull (nano guerriero) "Se stessimo tra i menhir, le pietre romperebbero la loro carica. E se il sangue versato dovesse risvegliare qualcosa, beh, sarebbe qualcosa che era usata dai druidi per combattere contro i goblin, potete starne certi!" il nano pronuncio' la sua idea mentre raggiungeva con gli altri il punto in cui erano i cavalli. Che si facesse in un modo o nell'altro, occorreva proteggerli per portare a termine la missione principale nei tempi previsti. Si stava preparando all'arrivo dei worg, quando Clint enuncio' una strategia. Trull, che era a destra dell'adepto e gia' pronto a scattare, leggermente chino sulle ginocchia per partire al momento giusto, si rizzo' di nuovo in piedi. Un'espressione di perplessita' assoluta dipinta sul volto. "E cioe'? Quando diamine devo partire, io? Dopo che avrai sputato tu? Cosi' sia!" Quanto era piu' facile combattere con i fratelli di razza. La prima fila attendeva che la prima salva di frecce gli superasse la testa, poi partiva inseguendole per impattare in maniera distruttiva contro la prima fila nemica, gia' debilitata dagli strali. Qua invece, ci sarebbe stato da controllarsi il deretano a muoversi lungo quella linea incerta che sarebbe stata la mischia fra guerrieri.
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  18. Questo dipende dalla percezione che si ha della letteratura. Principalmente è un circolo vizioso: gli autori come (esempio) Hugo sono studiati da critici e studiosi, che poi scrivono recensioni e commenti più o meno estesi e più o meno famosi. Da qui, questi autori vengono insegnati nelle scuole di vario grado, anche universitario. Per questo motivo altri autori di saggistica ne parlano e li prendono in analisi. E il ciclo continua. Non è da sottovalutare nemmeno il fattore cronologico. La storia della letteratura è artificialmente stabilita dal sedimentarsi di secoli di discussioni e studi. La Divina Commedia è stata resa nota e apprezzata da personalità che l'hanno letta e analizzata, e da allora non è mai stata dimenticata o messa da parte. Ma senza nulla togliere all'opera dantesca (che stra-adoro), ciò è dovuto in parte anche alla mancanza di concorrenza, o quantomeno di concorrenza al livello di quella attuale. Dal Novecento in poi il numero di autori è cresciuto in modo esponenziale in tutto il mondo e in tutti i generi letterari. Alcuni autori sono diventati famosi (ma più ci si avvicina ad oggi più la fama è dovuta alle vendite piuttosto che ad una profondità del testo presunta o vera che sia), altri sono finiti nel dimenticatoio. Lo dico a ragion veduta, lavorando in una biblioteca mi rendo conto di quanti autori di romanzi scritti tra '50 e '70 fossero considerati all'epoca astri nascenti, e oggi nessuno sa chi sono. Tirando le fila del discorso, oggi è ben difficile trovare un autore che di per certo si troverà in un saggio sulla letteratura stampato tra 50 anni. Eco, tra quelli italiani. Ma su altri individui...mmm. Non saprei dire. Questo contribuisce a lasciare generi come sci-fi e fantasy nel sottobosco, perché sono generi relativamente recenti e che subiscono più di altri questa situazione della letteratura. In secondo luogo c'è l grande preconcetto secondo il quale il fantastico di ogni genere sia meno degno di altra letteratura. Non lo nego, c'è un sacco di robaccia, ma come c'è un sacco di robaccia nel genere storico (spezzo una lancia a sfavore di Scott, che è mediocre come scrittore e narratore e ha solo cavalcato il successo dato dal tema dei suoi romanzi) o in altri generi più nobili. Finché ci sarà un atteggiamento di snobismo fantasy e sci-fi non potranno mai sperare di essere catalogati come alta letteratura. Ma questo non implica che non lo siano.
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  19. Solo se manca un alleato con un tiro per colpire in mischia
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  20. Non conosco le opere da te citate, non metto in dubbio il loro valore narrativo e saggistico... Ma non cambia nulla, ha invece ragione @Ji ji: i generi "alti per definizione" (ammesso che questo significhi qualcosa) sono altri, ossia romanzo storico (soprattutto quelli ambientati nell'800 e primo '900) e drammatici o tragici. Perché quando parli di grandi classici, a un appassionato di letteratura (a meno che sia anche appassionato di GdR) viene in mente Hugo, Tolstoj, Goethe e compagnia cantante, non Tolkien.
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  21. In immagini c'è la mappa con griglia e coordinate.
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  22. Fcciamo così, straordinariamente per oggi faccio un post extra per permettervi di comunicare per bene
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  23. Come ho voluto indicare copiando e incollando le grida, i rumori forti si sentono, con i dovuti vantaggi e svantaggi. Quanto alle posizioni, io prendo le indicazioni che mi date al meglio, ma come per l'esempio di Chandra se non mi è stato scritto che scende la collina (a meno che davvero non mi sia dormito quella parte di post) non mi prendo la libertà di spostarlo, anche perchè potrebbe avere dei piani tutti suoi. La comunicazione è tipo così adesso
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  24. se esplorate, se mi date le coordinate dalla mappa di come vi muovete mi fate un favore 🙂
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  25. Scusate ma anche per me è un periodo pieno, vi leggo ma riesco ad essere leggermente meno presente.
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  26. Vado ad editare il mio post precedente e lo inserisco li Edit: post editato, mancato di un soffio Vale per tutti: se vedete che dimentico qualcosa o sbaglio qualcosa, fatemelo notare senza problemi Purtroppo con tutte le cose da fare capita
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  27. Allora modifico il post di Tom Po
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  28. Raistlin In qualche modo la fortuna parve sorridere ai compagni e i loro colpi riuscirono a ferire il drago tanto da spingerlo ad una fuga precipitosa; seguendo le indicazioni di Tanis, il mago si avvicinò rapido al buco e vi saltò dentro Master
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  29. Scusate la scarsa presenza ma devo andare all'estero per qualche giorni. Fino a Giovedì potrò postare poco o niente.
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  30. Ma quindi il grido di Clint viene sentito da tutti o no?
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  31. Fartus Scusate dico schiarendomi un attimo la gola ma, temo, di poter avanzare una teoria riguardo la penuria di forme di vita animale. L’isola è relativamente giovane, da un punto di vista geologico, e temo non troveremo altri animali che volatili o pesci, salvo importarne e farli riprodurre. Potrei sbagliarmi, s’intende, ma il fatto che una simile polla d’acqua non presenti in nessun modo tracce di animali, salvo uccelli, temo sia un buon argomento a sostegno della tesi
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  32. E i miei guanti dell'ogre? Guarda che ti faccio bere una botticella di acqua di mare con granchi vivi eh!
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  33. Questo, o i miei poteri psichici latenti stanno lasciando un imprinting subliminale nel cervello di certe, specifiche persone.
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  34. Sull'amabile.. punti di vista insomma.. è sempre figlio di Baffogrigio, avrà pur preso qualcosa da lui, no? Sul meravigliarsi.. bah. Non si è mai meravigliato del "tema" che hai citato, e poi la sua relazione principale ce l'ha con la cucina. Un pò come i preti con la divinità.. o Sandrine col vezzo e le frivolezze
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  35. Oh, certo che però Randal è proprio amabile, eh... Ha il tempo di fare un ultimo saluto ed invece di andare da suo padre o da, tipo, magari, Miranda, decide di andare a cercare tra la folla un tizio con cui passerà tutti i seguenti mesi... e poi si meraviglia che fatica così tanto a stringere relazioni durature.
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  36. Tom Po, il ciambellano, Gorum e l'ultima arrivata (l'elfa di shadizar) sono con i cavalli, vicino al fuoco. Non lo considererei un "campo base", ma é la cosa più vicina ad esso che mi viene in mente. Non leggendo i vostri spoiler noi al campo non sappiamo cosa stia succedendo, e non voglio spoilerare cosa ci ha comunicato il DM di tutto ciò che succede lontano dal fuoco. Vi chiederei di non mettere qui nel TdS nulla che riguardi i vostri gruppi, e mi riferisco a: Clint che avvista i lupi (???), Clint che urla (???), distanze varie e cosi via. Concordo con PietroD sull'aspettare Bomba. Se spoilerate ancora robe slego i cavalli e li lancio al galoppo lasciando tutti a piedi eh! (tranne Flurio)
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  37. Sì, state correndo troppo. Peraltro, Clint ha urlato in spoiler perché il suo urlo è contemporaneo alle vostre azioni, non precedente. Spetterebbe al master dire chi di voi sente eventualmente qualcosa e, di sicuro, non siamo abbastanza vicini perché voi sentiate il grido, abbiate modo di parlarne e Zhuge abbia il tempo di raggiungere Clint e Chandra, dopo essersene appena andato! Gli spoiler, ragazzi, gli spoiler!🤔
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  38. Narcyssa Pesco l'anello dal nostro bagaglio "Facciamo così...il primo che sale lo indossa, poi lo lascia cadere nelle mani di chi viene dopo di lui. Così se qualcuno cade non dovrebbe farsi male. Che ne dite?"
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  39. Ok. Edit: @Albedo, un improvviso viaggio all'estero mi consentirà di postare poco o niente fino a giovedì, seguo da cell comunque. Scusate ma é stato imprevisto.
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  40. Hai ragione, colpa mia, mi sono confuso ma avevo già scritto lo spoiler Mappa e risolto tutto il combattimento quando mi sono ricordato che il Troll è all'interno di un'area di Unto e quindi ho modificato la sua azione senza però modificare la Mappa Oggi provvedo a sistemare il tutto Grazie per avermi fatto notare l'errore
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  41. Sturm "Uno alla volta, ricordate il soffio...", fece presente Sturm, tornando ad imbracciare lo scudo e portandosi verso Tanis, ma lasciando dello spazio tra loro. "Io per ultimo... Flint, se cado prima che fuggiate tutti, prendi la Brightblade!", aggiunse, cupo. Avrebbe difeso la fuga del gruppo anche gettandosi nelle fauci della bestia, se avesse potuto.
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  42. Comunque non so voi, ma io sono curiosissimo di vedere Borgo di foglia nuova™(dove spira il vento di nuove avventure)
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  43. Un devoto di Milani e uno di Kelizandri nello stesso party. Si prospetta un' avventura fantastica!
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  44. Hunt Day 22 Harvest Home 351 A.C. - Mattina [Nuvoloso] Questa volte Flint fu più abile del drago. Sfruttando il fatto che questo era ancora segnato dall'attacco subito da Goldmoon, fece vibrare l'ascia verso il collo della creatura: la lama superò le scagli e aprì un profondo taglio nella carne nera Mentre Caramon e Sturm si predisponevano a difendere Goldmoon, Tanis lasciò partire un'altra freccia che questa volta prese in pieno le fauci di questo conficcandosi nel morbido palato. Questi lanciò un profondo grido di dolore e con un violento colpo d'ali si alzò in volo verso l'apertura della cupola. Goldmoon intanto aveva raggiunto il povero kender. Subito la sacerdotessa iniziò comprimere le ferite come aveva imparato a fare fin da giovane: il suo agire fu saggio e il sangue si fermò @all
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  45. Se la metafisica è la ricerca del 'senso' e la fisica la spiegazione dei modi, non c'è una necessità di collegarle. Molti modelli fisici ugualmente validi nei loro rispetti ambiti d'utilizzo, che possono o no anche contraddirsi - non sul piano delle previsioni, certo - in merito all'interpretazione del mondo, non contengono in essi alcuna informazione utile a comprendere il 'senso delle cose', a meno che non vi si costruisca sopra una metafisica, appunto, con pretese piuttosto forti. E se io fossi un filosofo (ma sono un fisico) non darei per scontato l'esistenza di una particella elementare puntiforme solo perché è un buon modello fisico-matematico di come certi oggetti non diversamente noti rispondono agli urti. Il fatto che, per esempio, l'atomismo sia stato indagato come modello possibile per il mondo anche molti anni prima della 'scoperta' degli atomi è possibile che sia incidentale, o che dipenda da qualche somiglianza nel modo in cui sono state condotte le diverse indagini che hanno portato al medesimo (che poi ci sono meno somiglianze di quello che vorremmo) risultato. Con questo non sto dicendo che 'gli atomi non esistono', sto dicendo che dovremmo fare attenzione a cosa intendiamo per esistere, e non sto dicendo che la filosofia non può essere uno strumento d'indagine accettabile, solo che non dovrebbe indagare la scienza. Tornando al positivismo, io stesso mi oppongo alla sua presenza nel modo di ragionare di tanti scienziati e pensatori scettici 'laici', perché è vero che si stanno mescolando ambiti di indagine che non si sovrappongono in modo banale, ma si sfiorano continuamente e spesso divergono anche. Dawkins è una persona che non sopporto, tanto per nominare qualcuno, per come si approccia alla conoscenza banalizzando molte questioni complesse, ma contemporaneamente non ritengo posizioni come quella di Hawking del tutto problematiche, perché quando afferma che si può spiegare l'universo senza ricorrere a Dio, dice qualcosa di sensato: ovvero che è possibile dare una spiegazione del mondo rinunciando a porsi certe domande. Il che si riallaccia al problema della morte della filosofia (all'interno della società) e al rapporto di ciò con positivismo, empirismo e compagnia bella. Il modo di ragionare che si evolve dal pensiero scientifico è un procedere per problemi e soluzioni, con teorie predittive e verificabili. È un modo di procedere efficacie, ma arbitrario. Nello scegliere quali schemi di ragionamento adottare siamo ciechi, arriviamo ad un punto nella costruzione di una teoria (che sottolineo ancora è sempre un modello più o meno efficacie o attendibile, non è mai vera) in cui è necessario porre degli assiomi. Questa stessa affermazione può essere messa in discussione in quanto si autogiustifica in qualche modo. È un assioma essa stessa. Ma non posso fare a meno in un ragionamento logico di adottare qualche logica, per l'appunto, e se il mio obiettivo è giustificare la costruzione di una logica sono incastrato (vedi gente come Gödel). Ecco perché la filosofia della logica è sana e utile, per esempio, permette di risolvere (circa) problemi come questo, che sono una bella gatta da pelare se vogliamo comunicare in termini accettabili da tutti. Ma la metafisica o l'ontologia che ruolo hanno? Come ogni forma di scienza (nel senso di disciplina di ricerca formalizzata, rigorosa) costruiscono modelli. Il punto qui è che si sta cercando di ottenere un modello che non solo sia predittivo, ma anche vero. L'uomo moderno è maestro della falsificazione, e accetta come vero (provvisoriamente) tutto ciò che non sia stato falsificato, ma che strumenti abbiamo per verificare un modello? Non soltanto le sue previsioni, ma il modello stesso? Quest'ultima domanda ha molte risposte possibili. La mia opinione è che non ne abbiamo, perché non possiamo liberarci di alcuni pregiudizi di fondo dati dalla nostra esistenza in una precisa forma in un preciso contesto (una sorta di analogo del principio antropico) e dal fatto che pensiamo in un certo modo e non altri. Alla luce di queste obiezioni, anche non formulate in modo compiuto e ben argomentate, ma che comunque non possono essere ignorate del tutto, mi viene in mente di mettere in dubbio (e non solo a me) la pretesa di qualunque teoria (non solo scientifica) di non essere soltanto predittiva ma vera, e non sto inventando lo scetticismo oggi. In un certo senso questa non è neppure una posizione filosofica, quanto piuttosto un modo di procedere nella filosofia e nel pensiero in generale. Uno strumento di indagine, posto in fin dei conti come assioma (ci risiamo). E allora dove sta lo spazio per dare un 'senso' al mondo, evitare il vuoto, l'apatia, la mancanza di ideali, il rifiuto dei doveri, dell'etica e tutte le cose spaventose per cui hai dato la colpa ai positivisti? Nella fede. Non necessariamente nella fede tradizionale. Io sono ateo e non posso che riconoscere che il mio ateismo è un atto di fede, e sulla base di questo (essere un ateo e uno scettico) io avrò diversi metri per giudicare il mondo dai tuoi o da quelli di un pensatore cattolico, per esempio, o positivista. Ma dobbiamo trovare un linguaggio che metta tutti d'accordo, e qui ancora può (e deve) operare la filosofia (anche la metafisica). Detto questo la crisi di valori in cui siamo caduti ha cause piuttosto contingenti, e accusare i positivisti o il pensiero scientifico di questa crisi generale è una bella caccia alle streghe da parte tua. Ti invito soltanto a valutare come in realtà la maggioranza delle persone comuni non sia veramente dotata di adeguate basi scientifiche e si lasci influenzare in maniera negativa da divulgazione sensazionalistica, populismi, teorie prive di fondamento non solo scientifico (manco falsificabili, figuriamoci stare a chiederci se sono vere o meno), e che questa stessa gente un centinaio di anni fa fosse guidata non da illuminate letture di Hegel, ma al più dal Vaticano, dai partiti politici, o semplicemente da valori tradizionali che (quelli sì) sono stati messi in discussione (sai com'è, la crisi degli ultimi stati monarchici, la caduta di un paio di grossi imperi, due guerre mondiali, il conflitto economico-poilitico-filosofico tra i movimenti di derivazione comunista e il capitalismo nascente, l'inizio e la fine dell'imperialismo e la globalizzazione e anche, ma non solo, il conflitto tra la scienza e non la filosofia, ma la religione, e poi tutti i problemi del mondo di oggi, la sovrappopolazione, i cambiamenti climatici, la gestione dei rifiuti, il dibattito sull'alimentazione sostenibile...) mentre si scontravano con problematiche concrete e facilmente percepibili nella vita di tutti i giorni. E in tutto questo caos, la costruzione di un'etica razionale adatta al periodo storico corrente, che tenga conto di tutte le opinioni, della filosofia, della scienza, delle religioni, di tutti gli imperativi (e gli assiomi) che abbiamo accumulato negli anni per definire e proteggere l'umanità sta richiedendo tempo e stenta a farsi sentire, sono enormi gli sforzi per conciliare correnti di pensiero non sempre conciliabili, e ancora maggiori quelli per far sì che le formule trovate arrivino a tutti e vengano accettate (o contestate in modo sano). Potrei continuare ma direi che ho scritto abbastanza.
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  46. Nur al-Din Osservo con attenzione le rive di quel piccolo laghetto alimentato dalla cascata. Non posso dirlo con assoluta certezza ma da quel che vedo sembra che solo gli uccelli abbiano avuto il corggio di abbeverarsi a questa fonte. "Li abbiamo spaventati...o magari ci troviamo nel territorio di un grosso predatore" dico con una vena di schiettezza che rasenta il sadismo "Buona idea mio buon amico, lascia che prima impartisca su di te la benedizione della signora delle illusioni cosi che guidi i tuoi passi e renda ferma la tua presa" giungo le mani "Madre dei misteri, tu che tuttto vedi e tutto nascondi dietro i veli della tua saggezza, concedi la tua grazia a questo valoroso, rendi forti le sue mani e solidi i suoi piedi" - narratore e Bud
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  47. Guarda, non ho mai provato nessuna regola variante, quindi ti parlo solo di opinioni personali a freddo: 1) la Recharge Magic "pura" (incantesimi illimitati durante il giorno, basta aspettare un pò) è OP... e applicare un potenziamento a classi che, già di loro, sono di tier alto (1-2-3), le rende ancora più sbroccate! Se fossi un master, non permetterei mai questa variante. 2) la Recharge Magic associata agli Spell Point, come suggerito da MadLuke, invece è molto meglio; se da un lato gli spell point aggiungono versatilità agli incantatori (mai più rimanere senza incantesimi adatti, per aver memorizzato quelli sbagliati), il fatto di dover aspettare per poterli lanciare di nuovo evita il classico "effetto nova" degli incantatori a punti magia. Inoltre evita il problema "incantesimi illimitati" visto sopra, e, soprattutto ai bassi livelli, si può sempre rimanere senza incantesimi utili da lanciare, prima della fine del "tempo di ricarica". Per finire, questo è il sistema che (imho) maggiormente assomiglia alla magia vista in fiabe, libri, e film.
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  48. Trull (nano guerriero) Il nano si stava accompagnando a Zhuge, diretto alla esplorazione del sito. Era interessante constatare la conoscenza quasi atavica che l'umano possedeva, insolita per un individuo di una razza che non poteva poi accumulare molta esperienza in una vita così breve. Zhuge non era nemmeno particolarmente anziano da giustificare una particolare saggezza. Tuttavia aveva citato correttamente un antico proverbio nanico, caduto quasi in disuso. Quel detto aveva perso fortuna nelle grotte del suo popolo, e il nano ne raccontò le ragioni al suo interlocutore mentre camminavano. "Il mio bisnonno, che vi ha assistito personalmente, mi ha raccontato di un anziano umano che era in visita alla città insieme a tre nipoti particolarmente discoli e ad una piccola comitiva di popoli vari, poco prima della nostra tradizionale settimana dell'accoglienza. Erano con uno solo dei nostri, gli altri erano troppo impegnati con i preparativi, e quasi non mettevano il naso fuori dalle stanze del comitato per la festa patronale. A parte i visitatori, quindi, la città pareva deserta. Ad un certo punto, i tre monelli attraversano un ponte correndo e si nascondono dietro il saio del vecchio, perché inseguiti da un montone particolarmente cornuto. Il quale aveva ben ragione di essere incavolato, qualcuno dei tre gli aveva attaccato una piccola torcia alla coda, quindi l'animale era particolarmente imbizzarrito. L'uomo canuto, nonostante l'età, temendo per i tre nipotini alle sue spalle, si é impettito davanti alla bestia e non ha fatto che sbattere il puntale ferrato del proprio bastone da passeggio sulla roccia per far rumore e scacciare l'animale urlando "Da qui non passerai!" ammonendo al contempo i nipoti ad allontanarsi con un "Fuggite, sciocchi!". Non ci volevo credere, ma il bisnonno me lo ha giurato su tutti i suoi defunti, il ponte ha ceduto per quel singolo colpo, ed é parsa colpa dell'uomo anche se ho saputo che di questo le perizie hanno poi incolpato la mancata manutenzione e quindi il lassismo dei gestori della rete viaria del tempo. Perciò da quel giorno, non ci fidiamo nemmeno della roccia su cui poggiamo i piedi, perché qualcuno potrebbe averci scavato sotto!" Il nano pareva aver finito il racconto, ma poi sorrise e sbottò in una fragorosa, singola risata, al ricordo. "Bah, il caro bisnonno. Figurati che la quarantesima volta che mi ha raccontato questo stesso episodio l'aveva trasformato talmente tanto che era diventato una roba praticamente epica, in cui un canuto mago sacrificava se stesso per battere addirittura un Balrog, precipitando insieme in un abisso senza fondo. Perfino i nipoti erano diventati quattro.". Trull scosse la testa, quasi commosso. Una volta sul colle si aggirò con gli altri ammirando il tramonto. @colle
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  49. Sicuramente. Una doverosa puntualizzazione: io gioco PbF, al tavolo neanche ci proverei Anche se non sono certo di cosa tu intenda, no, hai ragione... Ma neanche è minore di certa "letteratura" sentimentalistica da strapazzo (leggasi "Fabio Volo, Gramellini & co.") oppure dei presunti nuovi maestri di vita che affollano librerie e YouTube.
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