Apparecchiata la vostra trappola, vi disponete ad una lunga, lunghissima attesa che appare sin da subito estenuante. Le ore trascorrono interminabili, interrotte soltanto dalla presenza evanescente e lontana di qualche grell che, tuttavia, sembra non volervi sfidare ulteriormente. Eppure non potete permettervi il tepore di un falo', ne' chiacchiere o piccole attivita' per passare il tempo. Qualcuno di voi puo' giusto cercare di schiacciare un pisolino, mentre gli altri tendono l'orecchio verso i tunnel silenti e bui, alla ricerca di un suono che significa "ci siamo".
Ancor piu' difficile e' per Pennarossa mantenere la posizione del morto per un tempo indefinito. Giunture e muscoli cominciano ad indolenzirsi e il bisogno di sgranchirsi una necessita' impellente per evitare crampi dolorosi. A questo problema si aggiunge la sonnolenza, che intorpidisce la mente nonostante il fondo scomodo e sconnesso della caverna non rappresenti certo il materasso di casa dell'halfling, quello dove la moglie e le due bambine piccole lo attendono ormai da settimane. Chissa' cosa pensano, chissa' se temono che il loro amato padre non tornera' mai piu'...
Il tempo passa lento, inesorabile, ma anche sfuggente, impreciso, a causa dell'assenza di qualunque punto di riferimento. Tutto e' sempre uguale, monotono, immoto.