Devi ricordarti, però, in che anni sono stati scritti questi racconti: gli anni '20 del '900.
Non puoi analizzare i racconti o i romanzi scritti così tanto tempo fa come se fossero opere scritte ai giorni nostri, con le tecniche linguistiche e narrative dei giorni nostri. 😉
Oggi abbiamo raggiunto un controllo sulla scrittura narrativa e una consapevolezza cinematografica del racconto che ai tempi di Lovecraft se li sognavano. Non è per lo stile di scrittura o per le tecniche narrative che Lovecraft ha lasciato il segno. Al contrario, è per le sue idee, per la sua atmosfera e per il suo modo di analizzare ciò che scatena la paura nell'essere umano che oggi è considerato uno dei fondamenti dell'horror contemporaneo.
Lovecraft è uno dei primi scrittori ad aver capito che è l'ignoto ciò che scatena in noi la paura (ecco una delle sue frasi più celebri). Non è il fatto che un mostro abbia corna, zanne o pelle squamata, o che sia un vampiro anzichè un lupo mannaro o un fantasma. Lovecraft ha capito che è ciò che non sappiamo di una minaccia che ci provoca paura: il non sapere il mostro cos'è, il non sapere da dove viene, il non sapere quali sono le sue intenzioni, il non sapere quando colpirà, il non sapere come colpirà, il non sapere quali conseguenze subiremo (una delle tematiche più importanti nelle opere di Lovecraft), ecc. Puoi mettere di fronte a un lettore/spettatore il mostro più sgradevole del mondo, ma se quest'ultimo sarà presentato in maniera troppo palese e prevedibile il lettore/spettatore non avrà alcuna paura, ma anzi si farà magari pure una risata. Mantieni nascosta la natura della minaccia e magari pure le sue intenzioni, e il lettore/spettatore inizierà a preoccuparsi o a spaventarsi, divorato dall'incertezza riguardo a ciò che potrebbe succedere.
Tenendo conto la questione precedente, Lovecraft ha lasciato il segno nell'immaginario occidentale perchè parla di orrori misteriosi nascosti nelle profondità degli oceani, delle montagne o dello spazio, là dove l'occhio umano non può arrivare, ma comunque un luogo potenzialmente vicino a lui da dove può giungere in ogni momento una minaccia mortale. Da tenere a mente che prima di Lovecraft la gran parte degli "orrori" erano le oramai già ai suoi tempi classiche creature gotiche: vampiri, mummie, lupi mannari, fantasmi, ecc. Lovecraft ha cambiato le carte in tavola nello scenario horror iniziando a descrivere un mondo in cui esistono cose, cose temibili e misteriose, nascoste ovunque attorno a noi. Sono addormentati nelle profondità degli oceani ogni giorno solcati dalle navi (Cthulhu, i Grandi Antichi e gli Abitatori del Profondo), al di sotto delle nostre città (i Ghoul del Modello Pickman), nei muri delle case (il racconto "I ratti nei muri" e Brown Jenkin di "I sogni della casa stregata"), nelle profondità dello Spazio (i Mi-Go e tutte le creature cosmiche) e nelle viscere della terra, magari in quei luoghi lasciati indisturbati per millenni dove però l'essere umano sta iniziando a ficcare il naso (le profondità dell'Antartide, città morte nascoste tra le sabbie del deserto africano o asiatico, ecc.).
Inoltre, ha lasciato il segno perchè spesso e volentieri parla di orrori inconcepibili, incommensurabili, inarrestabili, che l'uomo non ha la probabilità di comprendere e non ha alcuna speranza di sconfiggere. Prima di Lovecraft l'orrore era spesso e volentieri ancora legato o a mostri che l'essere umano può in qualche modo fermare (in genere, visto che il gotico è fortemente legato al pensiero cristiano, grazie al pentimento, al sacrificio e alla fede in Dio) oppure era la conseguenza della decisione dell'uomo di compiere crudeltà (dunque era sostanzialmente una punizione che l'essere umano riceveva per aver commesso peccato o per aver fatto un patto col diavolo). Lovecraft vive in tempi in cui il gotico ha praticamente concluso la sua corsa (anche se avrà una grossa influenza pure su di lui, come si può vedere da diversi suoi racconti, soprattutto quelli giovanili), dunque è uno dei primi autori a riuscire ad abbandonare il tema della morale cristiana e, piuttosto, a interrogarsi sul concetto dell'orrore in maniera più generale (uno dei tanti motivi per cui è considerato uno degli iniziatori dell'horror contemporaneo). Comprendendo che ciò che ci spaventa davvero è l'ignoto, Lovecraft decide di scrivere storie su orrori incommensurabili, inconcepibili, inarrestabili, entità contro cui non esiste alcuna difesa se non la fuga (letterale o psicologica, ovvero cadere nella follia). I suoi sono mostri innovativi per l'epoca: sono creature non chiaramente definite e definibili, caratterizzate dalla somma di tratti che richiamano tutto ciò che ci repelle e inquieta (tentacoli, viscidume, sporcizia, putredine, forme imprecisate, colori indefiniti, ecc.); se ci va bene sono una deformazione di ciò che è naturale, se va male sono entità incommensurabilmente potenti (divinità), capaci di decidere il nostro destino con un semplice atto di volontà; sono creature dalla mente aliena, la cui natura e i cui scopi ci sono ignoti, e che dunque potrebbero farci qualunque cosa. Da un vampiro o da un fantasma sai cosa aspettarti, da una delle creature di Lovecraft no.
In particolare per le ragioni su descritte, le opere di Lovecraft hanno lasciato un segno talmente profondo nell'immaginario occidentale e nel modo in cui concepire l'Horror, da aver plasmato in maniera profonda il genere, tanto che oramai quest'ultimo non può oramai quasi più prescindere dai temi, dalle atmosfere, dalle idee e dalle riflessioni introdotti da Lovecraft. Senza Lovecraft non avresti la gran parte dei romanzi di Stephen King (per sua stessa ammissione, d'altra parte) o di altri autori horror (ma anche molte opere di fantascienza o fantasy), non avresti film come Alien di Ridley Scott o La Cosa di John Carpenter, non avresti videogiochi come Silent Hill e non avresti nemmeno molte idee oramai considerate iconiche in D&D (i Far Realms e le Aberrazioni, tra cui gli oramai iconici Mind Flayer). La gran parte degli autori e degli sceneggiatori horror del '900 e degli anni 2000 devono le loro opere ai temi, alle creature e alle idee di Lovecraft.
E' per questi motivi che Lovecraft è considerato un gigante dell'horror, non per il suo stile di scrittura o per la sua abilità narrativa. 😉
Il Richiamo di Chtulhu....un uomo scopre la storia di una ricerca che ha svelato l'esistenza di creature titaniche, aliene (cioè non solo provenienti dallo spazio, ma anche fuori da ogni possibilità di comprensione) e più antiche del mondo stesso nascoste nelle profondità degli oceani che, se risvegliate, potrebbero estinguere la vita sulla terra in un attimo. Questa è l'eredità di Lovecraft, quest'idea è l'orrore per cui è diventato famoso. 😉
E Cthulhu è diventato simbolo di questo orrore perchè il suo racconto è diventato uno dei più conosciuti al mondo.