Iver si dondola quiescente sulla sua sedia prediletta mentre il figlio del suo caro amico si prodiga ad esporre in maniera più o meno secca la questione; ma proprio quando l'uomo è in procinto di rispondere, eccolo investito da un turbine di parole che lo scuotono dal profondo. Come il vento improvviso che fa vacillare pericolosamente un vaso di vetro sull'orlo della credenza, il suo cuore viene assalito da quello che gli occhioni dolci della contessa sanno profondere nelle anime delle persone...in particolar modo, quelli degli uomini.
"Sì...ecco…" ora è lui ad essere insicuro. Cavolo, se avessero mandato lei invece di Kerberos, avrebbero potuto arraffare perfino i soldi della Chiesa! "Vi aiuterò, è mio dovere…" proprio sopra di lui, il ritratto a voi familiare di un certo capitano di nome Morris Burglar osserva con sguardo vitreo il vecchio Iver traballare nuovamente e schiarirsi la voce per rispondervi a dovere.
"Tutti i vascelli meno uno che sono partiti da questo porto per l'oceano d'oriente hanno ricevuto la benedizione del sale dai chierici di Procan. Da che si racconta, fu la figlia di Morris, Feradora, a introdurla come rituale per propiziare il buon viaggio. Viene fatta il giorno stesso della partenza, prima di mettere piede sulla nave.
Per quanto riguarda le interrogazioni agli dei, per motivi ignoti preferiscono mantenere il silenzio quando si tratta di interrogarsi su ciò che si trova oltre la cintura d'Onice. L'unica eccezione avvenne trent'anni fa, quando partì la Maestrale. Chiedemmo a Valkur cosa ci fosse al di là del mondo conosciuto, e lui rispose con una sola parola: Sventura.
Ma se sono indicazioni su come costruire la nave, per esperienza personale è meglio chiedere agli uomini che agli dei. Avevo inviato alcune bozze per voi, ma mi sono state rispedite indietro con un messaggio di Kerberos che diceva che la responsabilità di creare la Eurus era solamente vostra, e che non tollerava nessuna ingerenza non espressamente richiesta. Quell'uomo ha piombo nella testa."
Iver prende da una pila di scartoffie un rotolo di pelle da cui estrae tre progetti di navi, porgendoveli uno alla volta.
"La prima è una corazzata, resistentissima agli attacchi e quasi inaffondabile. A lungo raggio avete le catapulte, e visto che le navi tenderanno ad abbordarvi per l'inferiorità d'artiglieria, la vostra gran quantità di uomini a bordo potrebbe fare la differenza. Nel caso le cose si mettessero male, basterebbe tirare il piolo magico del timone e la nave in dieci minuti si ritrova a viaggiare sott'acqua. Vista la quantità di persone che potete portare a bordo, ho preferito togliere l'albero maestro e rendervi indipendenti dal vento, affidandovi solo ai remi per muovervi.
La seconda è stata particolarmente interessante da scegliere. So che avete preso la Jocasta e Isaac è riuscito finalmente a risalire agli schemi originali. Quella nave, lasciate che ve lo dica, è già magnifica di per sé; però con uno scafo moderno e delle vele magiche credo di aver davvero progettato la nave più veloce che si sia mai vista. In questo caso il vento è tutto ma dovete stare attenti alle vele, perciò la bottiglia della calma piatta vi può dare una mano in caso vi ritroviate nei guai; può esservi utile anche nel caso vi troviate in inferiorità numerica, ancora una volta le vostre vele saranno indipendenti dal vento ma...gli avversari, senza nemmeno un filo di brezza, resteranno inchiodati sul posto mentre voi ve la date a gambe.
La terza è un azzardo, ma potreste prenderla in considerazione se siete convinti come molti che al di là della cintura d'Onice non ci sia assolutamente niente; è una nave decisamente enorme e molto poco maneggevole, ma praticamente è un villaggio che galleggia sull'acqua. Ha tutto quello che serve per far sopravvivere per anni in mare gli uomini. In più è armata pesantemente, e a lungo raggio può far male. Il problema è quando vi ritroverete ad affrontare burrasche e tempeste; dovete avere qualcuno a bordo che sappia davvero come si gestisce una nave, o procurarvi una bottiglia della calma piatta, perché quel colosso sta a una nave come un elefante sta ad un cavallo.
Ho escluso il costo dell'equipaggio, non sapendo quanti e quali uomini avreste preso." commenta, in attesa che valutiate ciò che avete davanti.