Siete un gruppo molto variegato, questo probabilmente è stato, dal vostro incontro, il vostro punto di forza maggiore. Vi siete incontrati nella città di Stormfall, ognuno di voi in viaggio per motivi diversi, ognuno coi propri sogni e i propri fantasmi da cui fuggire. Ognuno per sé nella locanda dell’Oca Grassa, a consumare un sobrio pasto per scaldarsi dal freddo dell’inverno e indecisi sulla prossima meta e su cosa fare. Tutti però avete notato quella giovane ragazzina, in apparenza umana, maltrattata dall’oste e punzecchiata e molestata dagli avventori abitudinari, brutte facce cotte dal sole dei campi. La tentazione forte è quella di farsi i fatti propri, in fondo non avete intenzione di fermarvi a lungo in quel luogo, e tantomeno di cacciarvi nei guai. Il primo a non poterne più di quello spettacolo pietoso è il mezzelfo Nym, conosceva bene quella sensazione di maltrattamento a causa della sua stirpe di mezzosangue. Chiamò la giovane cameriera che a malapena tratteneva le lacrime Come ti chiami? Le chiese dolcemente Jupiter rispose lei timidamente tirando su col naso. Aveva lineamenti umani, anche se qualcosa in lei faceva intendere che non lo fosse appieno. Siedi qui con me, io sono Nym. Le disse indicandole la sedia libera e spingendo la ciotola di zuppa verso di lei. La ragazzina rimase interdetta e incredula all’offerta del mezzelfo, abituata a ben altro trattamento. Si guardò intorno preoccupata, infatti in quel momento arrivò l’oste con il grembiule unto e la faccia grassoccia sudata. Senza farsi scrupoli strattonò Jupiter allontanandola dal tavolo Mi spiace, la stà importunando? Chiese a Nym con falsa deferenza. Trattenendosi dal colpire l’uomo il mezzelfo rispose No anzi, stavamo tenendo un’interessante conversazione. Gli occhi porcini dell’oste si fecero due fessure Se volete la sua compagnia dovete pagare, come tutti. Da un tavolo lì vicino due avventori ridacchiarono Si poi devi aspettare il tuo turno … disse uno di loro, Che cosa pretendi da un bastardo!? Disse scoppiando a ridere il secondo riferendosi alle origine del mezzelfo. A questo punto il mezzosangue lasciò sfogare la sua ira e il suo sdegno, dove non aveva fatto effetto la diplomazia era ora di usare un po’ di sana violenza, magari qualcuno di quei brutti ceffi aveva persino una taglia sulla testa. Scavalcò agilmente il tavolo assestando un forte pugno sul muso dell’oste che impreparato arretrò tenendosi il naso sicuramente rotto che grondava copiosamente sangue. I brutti ceffi si alzarono brandendo ciò che potevano come arma, Jupiter si nascose spaventata sotto ad un tavolo. Il cacciatore di taglie era circondato da poco amichevoli brutti ceffi, un missile magico andò a colpire uno di questi uomini che tentava di colpire il mezzelfo alle spalle scaraventandolo contro un tavolo lì vicino. Ad un tavolo, situato un po’ a parte, c’era un enorme umano di colore, fece l’occhiolino al mezzelfo e si avvicinò roteando una spada esotica per quei luoghi, il divario di numeri stava diminuendo anche se i brutti ceffi erano ancora in netta superiorità, una donna si avvicina al mezzelfo e facendogli l’occhiolino gli dice: Fidati di me appoggia la mano sulla spalla di Nym, filamenti magici lo avvolgono. Nym sente crescere la sua forza e le sue dimensioni diventando di taglia grande, felice della nuova condizione si scrocchia le dita proto a rompere nasi … la ragazza estrae poi la sua arma, uno spadone mettendosi in guardia con gli altri due nuovi alleati … Umani, non riuscite nemmeno a vivere in pace nelle vostre corte e patetiche vite aveva parlato un elfo, seduto comodamente ad un tavolo mentre osservava divertito la scena con un piatto di zuppa davanti e un bicchiere di vino in mano. Alcuni degli avventori si avvicinarono a lui, pensando fosse amico degli altri tre. Con semplici movimenti delle dita e alcune parole si sbarazzò di loro. Uno di questi andò a sbattere contro un tavolo lì vicino, per sua sfortuna c’era seduto un grosso mezzorco intento a farsi i fatti suoi e a mangiare la sua zuppa. Il colpo gli fece vuotare addosso la zuppa. Che hai da guardare bestia? Gli disse l’uomo non sapendo a cosa andava incontro. Il mezzorco senza alzarsi lo afferrò al collo con le sue grosse mani e lo sollevò da terra scagliandolo lontano. In men che non si dica la locanda si trasformò in una mega rissa. Al termine della stessa rimasero in piedi solo i 5 alleati improvvisati. Da fuori arrivarono rumori di allarme, la guardia cittadina stava arrivando, allertata da qualcuno, meglio evitare problemi fù il pensiero di tutti loro. Nym si caricò Jupiter a spalle e tutti insieme lasciarono la locanda e la città. Tornata la calma fecero le presentazioni, in fondo muoversi in gruppo non sembrava poi così una cattiva idea, anche Jupiter seppe rendersi utile nel loro girovagare in cerca di avventura. Passarono gli anni da quel fortuito incontro, e il gruppo divenne sempre più coeso, anche se qualche divergenza sempre era presente. Ma questo li rendeva ancora più affiatati nei momenti critici. Jupiter non volle mai raccontare del suo passato, e alla fine al gruppo non interessò neanche più. Crebbero in esperienza e ricchezza facendosi una certa reputazione. L’ultima loro avventura li portò ad esplorare antiche rovine in una regione per loro ancora inesplorata. Jupiter come sempre li precedeva trovando e disattivando trappole con estrema abilità e facendogli da esploratrice. Dopo alcuni scontri giunsero in una sala circolare, al centro della stessa fluttuava una gemma di colore nero sopra ad un altare fatto di ossa lavorate. La ragazza esaminò tutto con cura, sollevando poi le spalle ad indicare che non aveva trovato nulla. La gemma emanava forti aure magiche in prevalenza di Necromanzia. Nessuno ne sapeva nulla, intenti a decide che fare, la giovane ragazza prese una coperta e avvolse la gemma all’interno della stessa prima che qualcuno degli altri potesse fermarla. L’intera stanza iniziò a tremare e interi blocchi si staccarono dal soffitto. Trafelati e di corsa riuscirono tutti ad uscire dalle rovine in fase di collasso. Jupiter rideva a crepapelle, succedeva così ogni volta che combinava un guaio, la sua risata contagiava presto il gruppo e tutti si trovarono seduti, impolverati, stanchi e con le mani sulla pancia per calmare le fragorose risate, la sua allegria faceva da collante per il gruppo più di molte altre cose. Era così diversa da quando l’avevano salvata da quel destino crudele. In seguito gli incantatori del gruppo tentarono di esaminare con metodi magici la strana gemma, ma nessun risultato. Decisero quindi di raggiungere una città vicina che si chiamava BlueDeep per cercare informazioni sulla stessa ….
BlueDeep è una grande città di mare, protetta da alte mura verso terra, ha 3 porte principali, una verso est, una verso nord e una verso sud (voi arrivate dalla porta a nord), verso ovest c’è il mare del rimpianto su cui si affaccia il grosso porto della città con grandi navi mercantili. La città è suddivisa in quartieri, la maggior parte residenziali (di vario rango sociale), il quartiere militare e il quartiere commerciale. Principalmente è abitata da umani, ma essendo una città prettamente commerciale è possibile trovarvi un po’ tutte le razze senzienti. (Se volete altri dettagli chiedete).
Arrivate da nord felici di riavere un letto in cui dormire e un pasto caldo in una comoda locanda. La porta nord è poco trafficata, i commerci si sviluppano principalmente via mare o attraverso le altre due strade. Raggiungete la porta dove alcune guardie prestano servizio svogliatamente, al vostro arrivo vi fermano: Da dove venite? Motivo del viaggio? Sembra una prassi comune e non vi sembrano particolarmente ostili nei vostri confronti …. A voi ...