E' quello che ho provato a spiegare diverse volte in varie discussioni sul forum.
Anche se non concordo per niente con le conclusioni a cui è giunto l'autore del sito, a mio parere molto superfiiali riguardo alle dinamiche che ci sono state in casa WotC negli ultimi 4 anni.
La WotC sta facendo tutto questo per creare una fan base per il film? In quanto a immagine il film le va decisamente bene, ma in quanto a soldi..... Naaaaa!
Il film di D&D con tutto quello che la WotC sta facendo non centra assolutamente nulla e se il tizio del sito avesse seguito un po' meglio gli sviluppi alla WotC, lo saprebbe.
Innanzitutto il film non è in alcun modo il progetto su cui la WotC sta puntando. Non solo il destino del prossimo film è legato per metà ad un'altra azienda, diversa da mamma Hasbro, ma come progetto è nato un po' più come incidente di percorso positivo, piuttosto che come obbiettivo già chiaro nella mente della WotC. Considerando la situazione della WotC prima dei risultati finanziari dell'uscita dei 3 Core di D&D 5e, inoltre, nessuno che abbia seguito realmente le notizie sulla WotC direbbe che l'obbiettivo di tutto è la produzione di un film.
La Hasbro e la WotC si sono interessate realmente al progetto di un nuovo film solo dopo che la 5a Edizione ha fatto boom con la sua uscita e ha attirato di nuovo l'attenzione del pubblico. Solo allora sono iniziate le contrattazioni con la Sweetpea, ancora proprietaria della licenza di produzione di film su D&D.
Alla Hasbro, a quel punto, è venuta la voglia di approfittare del nuovo successo di D&D per fare qualche soldo in più con un film, considerato poi che le spese di produzione non sarebbero state del tutto sulle sue spalle. D&D 5e, tuttavia, non è nemmeno lontanamente nato con in mente l'idea di dare vita a un film, ovvero uno dei progetti più rischiosi e dispendiosi tra quelli su cui si potrebbe pensare d'investire. Contrariamente a quello che sostiene il sito linkato, l'idea del film si è consolidata dopo la progettazione e l'uscita di D&D 5e, e solo perchè mamma Hasbro ha ritenuto sensato massimizzare gli incassi con spese ridotte (spese divise fra le parti, ricordo).
No, no..... la logica che sta dietro al nuovo corso della WotC l'aveva spiegato benissimo Mike Mearls in una intervista che aveva dato un paio di anni fa. IL nuovo corso della WotC non ha nulla a che fare con il film, ma con il trasformare D&D in un brand. In parole povere, da marchio di un singolo prodotto (il gdr cartaceo) a marchio esteso a più prodotti.
E i prodotti del brand D&D su cui si è realmente fin da subito puntato sono:
Gdr cartaceo (fonte d'ispirazione per la produzione degli altri prodotti della famiglia D&D).
Board game
Romanzi
Videogiochi
Organized Play (il Gdr organizzato)
Fumetti
Miniature e altri accessori
Questi sono i prodotti che appartengono realmente alla costellazione del Brand D&D, su cui la nuova WotC è stata progettata. Non il film.
Mike Mearls l'aveva ben spiegato anni fa. E aveva chiarito bene che ognuno di questi prodotti sarebbe stato creato usando come elemento centrale le Storyline: ogni prodotto di quell'elenco fondamentale sarebbe stato (e ancora è) costantemente aggiornato alla nuova Storyline in uscita. il motivo per cui i manuali escono molto lentamente e per cui alla Wotc sono molto restii a rivelare i calendari di uscita, è perchè hanno bisogno che tutti i prodotti siano stati aggiornati alla nuova Storyline, prima di farne uscire anche uno solo.
E, proprio in coerenza con questa nuova impostazione, possiamo notare che a ogni Storyline escono in genere sempre un nuovo Board Game, una nuova espansione di Neverwinter, un nuovo romanzo, delle nuove miniature, ecc.
Come poi ho cercato di spiegare in diverse discussioni, è proprio per questa logica che non ci si deve stupire che la nuova edizione è in grado di reggere sull'uscita di pochi manuali all'anno.
Molti, nei mesi, si sono messi a sostenere che lo stato attuale delle cose (solo 2-3 manuali pubblicati ogni anno) implica inevitabilmente una crisi della nuova edizione di D&D. Ho provato a spiegare più volte che non è così: non solo una release lenta è proprio ciò che la maggioranza dei giocatori ha chiesto alla WotC di fare, ma bisogna accettare anche l'idea che non è dai manuali del Gdr cartaceo che la WotC fa i soldi per sostenere l'intera impalcatura del brand D&D.
Un'azienda come la Paizo ha bisogno di pubblicare tanti manuali all'anno.
Ne ha bisogno perchè basa la gran parte dei suoi guadagni proprio su quei manuali. Il centro nevralgico degli incassi della Paizo sono proprio quei manuali: se la Paizo (così come qualunque tradizionale casa editrice di Gdr) non facesse uscire tanti manuali, non produrrebbe la fonte del suo guadagno.
La nuova WotC, al contrario, non fa derivare il grosso dei suoi introiti dal Gdr cartaceo (che comunque ha un peso nel bilancio), ma dai prodotti derivati. Come molte aziende che puntano sui grandi Brand sanno, è il Merchidise che ti fa fare il grosso dei soldi: non sono i film di Star Wars a generare profitto, ma la vendita di pupazzetti, videogiochi, magliette, ecc.; lo stesso vale per i film Marvel, ecc..
La nuova WotC è in grado di sostenere la produzione della 5a Edizione grazie alla vendita dei prodotti derivati, come romanzi, board game, videogiochi, miniature, magliette, ecc..
E non è un caso se ha puntato molto sull'Actual Play in streaming. Non solo è un modo per insegnare agli inesperti come si gioca (uno degli obbiettivi che la WotC si è posta fin dagli inizi), ma è soprattutto una grande fonte di promozione.
In america in particolare, in questi ultimi anni D&D è tornato ad essere un prodotto molto popolare, capace di attirare addirittura il pubblico mainstream. Si parla di D&D in vari prodotti d'intrattenimento (tra cui alcune serie tv molto celebri, come Community, The Big Bang Theory e Stranger Things), ne parlano molte celebrità (come Vin Deasel e altri attori). Le partite dell'Actual Play sono diventate talmente viste, che di recente la WotC ha organizzato una visione di queste in numerosi cinema americani, con biglietti che sono andati a ruba.....manco avessero proposto di vedere qualche Blockbuster.
E questa promozione, genera persone interessate al brand....ovvero persone che non solo magari compreranno i manuali, ma molto probabilmente compreranno anche magliette, felpe, pupazzetti, dadi, gadget vari, board game, romanzi, ecc.
L'attuale promozione sta facendo aumentare esponenzialmente il numero degli appassionati e maggiore è il numero di questi ultimi, maggiore è il numero di prodotti che essi compreranno.
D&D ha smesso di essere solo una serie di manuali.
Ma chi, però, ritiene che tutto questi sia stato messo in campo per progettare un film, non ha capito cosa sta succedendo.
Ma si crede davvero che la Hasbro, che fino al 2011 ha fatto balenare l'idea di chiudere il brand di D&D e che ha imposto una riduzione del team di D&D a 15 persone fino a qualche mese fa, abbia ridato ossigeno al marchio per creare qualcosa di tanto rischioso come un film??