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  • Aggiornamenti sulla Serie TV di D&D: Underdark e una serie intima e focalizzata


    SilentWolf
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    • Lo sceneggiatore di John Wick ci aggiorna sui suoi piani riguardanti la Serie TV di D&D che gli è stata affidata.

    In una intervista su Collider, Derek Kolstad (sceneggiatore di John Wick) ha fornito alcuni aggiornamenti sulla serie TV di Dungeons & Dragons che gli è stata affidata. E', ovviamente, importante tenere in considerazione che la serie TV è ancora in pre-produzione e che, quindi, i dettagli che verranno forniti qui di seguito potrebbero ancora cambiare.

    Derek Kolstad, in particolare, ha dichiarato che molto probabilmente la serie avrà delle stagioni lunghe circa 6-10 episodi, sul modello delle serie TV di Disney+ (l'esempio di riferimento è The Mandalorian) e che la sua intenzione è quella di evitare un approccio troppo ampio riguardo alla storia dell'universo di D&D. Kolstad, piuttosto, vuole che la sua serie TV inizi in maniera più focalizzata, concentrandosi - almeno all'inizio - su una porzione ristretta del grande mondo di D&D. La sua serie, dunque, inizierà in maniera più intima e sarà incentrata sui protagonisti. Derek Kolstad spiega questa cosa usando come esempi i film Star Wars e Rambo:

    Nel primo Star Wars sentite parlare di Jabba the Hutt e non lo vedete fino al terzo film, perché a quel punto ve lo siete meritato e, considerando qual è stato il budget del terzo film rispetto al primo film, chi se ne frega, giusto? E penso che in Dungeons & Dragons, che possiede questa gigantesca e dedita comunità di accoliti, non voglio buttare all'improvviso tutto sullo schermo e dire "Eccovi il buffet". E' preferibile mantenere la storia intima. Quando pensate al vostro film preferito, io preferirei fare una versione alla Rambo. Si tratta di un tizio nella foresta che viene braccato. E si tratta di una sceneggiatura molto contenuta, ma alludete alle altre cose attraverso le conversazioni. Avete il vostro USS Indianapolis [nel film Lo Squalo], vedete qualcosa sullo sfondo. Sentite un nome che fa reagire circa il 3% del pubblico dicendo "Ho, ho, penso che vedremo (questo personaggio) presto". Penso che la questione sia semplicemente prendere un gran respiro, iniziare lentamente e semplicemente rispettare il mondo e, mentre lo adatti, certe cose hanno bisogno cambiare. Ma è meglio che non tocchi il cuore e l'anima del perché la gente ama questa cosa.

    Riguardo alle storie note del mondo di D&D, Kolstad ha parlato degli incontri legali fatti per stabilire quali personaggi potrà usare e dell'approccio che vuole usare riguardo all'inserimento di quelle storie nella serie. Più precisamente, la sua intenzione è quella di non inserirsi nel bel mezzo della mitologia di D&D, ma introdursi in quelle storie verso la loro fine, così da mostrarli allo spettatore come qualcosa di canonico, di già avvenuto o che sta per avvenire. "In questo modo potete rivisitare certe sequenze e storie che tutti hanno amato nel passato attraverso dei flaskback, ma dove andiamo noi (con la storia della serie, NdT) è una novità", ha dichiarato Derek Kolstad.

    Kolstad ha lasciato intendere che il suo obbiettivo sia quello di ambientare la serie TV di Dungeons & Dragons all'interno dell'Underdark. Lo sceneggiatore, infine, ha dichiarato che - pur avendo la serie la sua dose di situazioni action - non vuole realizzarne una  caratterizzata solo da azione costante. La scene d'azione ci saranno sicuramente, ma la storia si focalizzerà anche sulle situazioni drammatiche, tranquille e incentrate sullo sviluppo dei personaggi. "In TV è necessario fare delle pause. E siamo onesti, i nostri episodi preferiti delle nostre serie preferite tendono ad essere quelle dove (la produzione) ha terminato i soldi e ci sono solo due personaggi in una stanza. Si tratta dell'episodio bottiglia e loro parlano, e loro approfondiscono e dicono 'Sono l'uomo che bussa" o qualunque sia la classica battuta di Breaking Bad che ora non riesco a ricordare. Quelli sono i vostri momenti preferiti. L'azione è azione e noi arriveremo a quella, e sarà fantastica, ma quando un tizio dice o fa una certa cosa, lì è dove la TV ha il suo punto forte", ha dichiarato Kolstad.



    Tipo News: Generica

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    2 ore fa, Shinsek ha scritto:

    Così su due piedi mi pare un approccio sensato.

    Se parli dell'approccio "partire dal piccolo e allargarsi gradualmente" e "alternare azione e caratterizzazione dei personaggi", allora concordo.
    L'idea del "due tizi in una stanza, che si limitano a parlare per tutto l'episodio", invece, non mi attira per niente... sono il genenre di episodi che mi paicciono di meno!

     

    28 minuti fa, Muso ha scritto:

    L'Underdark potrebbe essere impegnativo ma sicuramente di storie da raccontare ce ne sono.

    Basta che non fanno una serie su Drizzt.

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    Plot twist: il protagonista sarà un umber hulk e ci verrà mostrato nell'ultimo episodio mentre confida le sue impressioni e perplessità sulla 1ª season a un boleto stridente e guarda una matrona tsundere aggirarsi confusa sullo sfondo. 

     

    Io nel dubbio ho già messo un piede in uno stivale di adamantite e incastrato l'altro nell'Araumycos, speriamo che la ciambella esca col buco. 

     

     

    Modificato da Nyxator
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    15 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

    invece, non mi attira per niente... sono il genenre di episodi che mi paicciono di meno!

    hai mai visto il film "la parola ai giurati"? 

    15 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

    Basta che non fanno una serie su Drizzt.

    Dalle premesse credo che non si vedrà nessun personaggio canonico fino alla fine (ma nominato sì).

     

     

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    Credo che lo scopo dello sceneggiatore sia quello di realizzare una serie non poi troppo diversa da The Mandalorian, dove ci sono diversi momenti tranquilli (scritti per costruire i personaggi e l'ambientazione) intervallati da più rari momenti d'azione che, però, quando ci sono valgono la pena. 

    Quello che lo sceneggiatore dice non è sbagliato. Nelle serie TV non si possono infilare scene d'azione a manetta. Il rischio è quello di creare una serie troppo chiassosa (e costosa) che stanca velocemente lo spettatore. Le scene d'azione bisogna dosarle a dovere. Ciò che conta non è la quantità delle scene d'azione, ma la loro qualità.

    E per quanto riguarda le scene più tranquille, non credo proprio l'intenzione sia quella di scrivere scene da dramma intimista. Semplicemente tratterà di scene di costruzione dei PG e dell'ambientazione, così come ce ne sono a bizzeffe in prodotti come The Mandalorian, The Witcher, The Expanse o qualunque altra serie TV action adventure vi venga in mente.

    Modificato da SilentWolf
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