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Le Cappe D'Oro: Un nuovo inizio


Tarkus

Messaggio consigliato

Dopo un'altra mezzora di vino e risate lasciate detto all'oste di mettere il vino sul conto delle vostre stanze [non ho voglia di contare spiccioli ora] e vi avviate verso la zona della città che vi hanno indicato alla ricerca di questo palazzo.

Il pomeriggio ha lasciato posto al crepuscolo per quando arrivate al palazzo rinascimentale circondato da palazzine in linea con il gusto francese del secolo, un edificio color vinaccia con mezze colonne agli angoli ed un porticato tutt'intorno, un cancello costeggiato da una siepe che nasconde i preparativi per la festa ma non il vociare affaccendato e le lanterne appese e davanti al cancello vi è un maggiordomo ad accogliere gli ospiti, tutti mercanti provenienti dagli angoli più disparati d'Europa con stili che passano dal sobrio e calvinista marrone olandese a pellicce su abiti lunghi e dal taglio orientaleggiante polacco/russo (difficile per voi dire la differenza) alle sete e la gestualità eccessiva dei veneziani.

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Pierre di Penthièvre

Quando arriviamo al palazzo è ormai arrivata la sera, ma siamo ancora in tempo per la festa. Dovremmo tenere la stessa copertura, a mio parere. Proviamo a convincere il maggiordomo a farci entrare solo con le parole: meglio tenere da parte gli "assi nella manica" per un secondo momento.

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Ophelia

"Concordo. Astrid, mostratevi più intollerante, odiosa e arrogante che potete. Di solito è molto utile per impressionare la servitù ed evitare domande spiacevoli. Pierre, voi siete un attore più rodato, ma voglio il massimo per questa sera. Dobbiamo apparire a nostro agio, ma dobbiamo sembrare anche delle prede succulente su cui affondare i denti. Ci ritroveremo presto circondati dai nostri obbiettivi, così. Se siamo... troppo nobili, troppo sicuri di noi, li dissuaderemo" sorrido con spavalderia "Ho imbrogliato abbastanza damerini da popolare una corte spagnola, fidatevi"

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Pierre di Penthièvre

Ottimi consigli, mademoiselle: è ufficialmente promossa a capocomico per questo atto. Dico sorridendo ad Ophelia, dando poi il braccio ad Astrid per assumere un'aria di altera superiorità. Per ora è meglio mostrarsi superiori, all'interno avrò modo di mostrare l'ingenuità del mio personaggio. 

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Ophelia

"Molto bene, miei signorifaccio una riverenza, e mi dirigo a passi misurati verso il maggiordomo all'ingresso. Mi rivolgo a lui con quella sprezzante aria di noia e pacatezza, tipica dei rapporti tra valletti e servitori di casati diversi. Almeno quando sono in pubblico. Trovo che siano spesso più snob dei loro padroni, e oggi posso divertirmi un po' a giocare la parte...

"Abbia la compiacenza di annunciare i miei signori: l'eccellentissimo lord Haakon Erlingsson di Bjarkøy e sua moglie, la castellana di Bjarkøy" dico rivolta direttamente al maggiordomo, senza saluti e senza abbassare lo sguardo. Potrei essere una dama di compagnia, o qualcosa di più... chi sa come funzionano le cose alla corti del nord? Di certo non questo cicisbeo. Se per caso dal mio tono dovesse cogliere uno status superiore al suo, tanto meglio!

DM

Spoiler

Prima mi lancio Glibness, ho +10 a Diplomazia, +33 a Raggirare. XD
Se serve, +12 a Intimidire. 

 

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  • 2 settimane dopo...

Il maggiordomo rimane imperturbato (almeno apparentemente) da Ophelia e dalla sua arroganza e si limita a controllare il registro degli invitati "Non ci è stato comunicato il vostro arrivo in città, sono desolato nel comunicarvi che non siete tra gli invitati, né vi ricordo dagli anni precedenti... poco male, se desiderate posso farvi ricevere da Monsieur De Gaulle prima della festa e sarà lui a decidere se vorrà invitarvi per il resto della serata."

Dadi

Spoiler

Ophelia diplomazia: 16+10= 26 VS 25, successo semplice

 

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Pierre di Penthièvre

Ancora meglio di quanto pensassi. Mi avvicino al maggiordomo appena sento le parole di Ophelia, guardandolo con sufficienza prima di rispondere alla sua offerta. Mandi qualcuno ad annunciarci al suo signore. Ordino all'uomo, senza preoccuparmi troppo che non sia un "mio" servitore: è in linea con il mio personaggio, in fondo. 

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Il maggiordomo si fa sostituire da un altro maggiordomo ed entra nella casa, tornano dopo una manciata di minuti con un uomo sulla trentina al seguito: un ricco mercante con una mantella porpora ed un cappello verde con tre piume di pavone, una giacca dello stesso verde foglia (la cui tintura costerà da sola quanto un paio di anelli d'oro) copre ma lascia intravedere al collo una camicia di seta ed una collana d'oro a cui sono appesi un crocifisso ed una chiave dorata, i suoi lineamenti non sono dei più gradevoli e la manciata di chili di troppo accentua il naso già grosso e le guance piene e rosee ma il sorriso gioviale e gli occhi color quercia come i suoi capelli danno subito l'impressione di una persona cordiale, solare e gradevole da avere intorno "E quindi voi sareste i nobili mercanti appena arrivati dal profondo nord... un onore avervi qui a Lione ed un piacere che abbiate bussato alla mia porta. Anton De Gaulle, per servirvi."

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Pierre di Penthièvre

Quale concentrato di cattivo gusto! Non ho più nessuna remora: una persona simile non si merita tutto quel denaro. Corretto, mastro De Gaulle. Dico all'uomo, squadrandolo poi dalla testa ai piedi: il personaggio che interpreto deve mostrare chiaramente la spocchia tipica dei nobili di basso rango. Sono rimasto spiacevolmente stupito dal sentire il suo servitore negarci l'ingresso a questa festa: pensavo che fosse aperta a tutte le persone di classe. Aggiungo con supponenza, concludendo con un tono di voce lievemente alto, per aggiungere quel tocco di ingenuità che manca al mio personaggio Soprattutto quando mi hanno parlato delle interessanti opportunità d'affari. 

Master

Spoiler

Raggirare +33 per fingere quanto scritto nel testo

 

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"In realt... oh, non importa, avessi saputo della presenza Vostra e della vostra compagnia vi avrei invitati di persona." risponde dopo aver fulminato con lo sguardo il povero maggiordomo "E visto che la mia servitù si è dimostrata inadeguata per l'ennesima volta illuminatemi: di che affari desiderate parlare, così comunicherò a quelle zucche vuote a che tavolo farvi accomodare?"

Mentre il signorotto è distratto Maria e Lara entrano ed iniziano a chiacchierare con le servitrici, evidentemente preoccupate dal discorso del loro datore di lavoro ed una pronta con dei sali vedendo il maggiordomo pallido come un cencio e prossimo al collasso.

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Pierre di Penthièvre

Mi dispiace per la servitù, ma presto non dovranno più preoccuparsi del loro "amato" padrone. Faccio un lieve cenno d'assenso, mostrando una leggera soddisfazione di fronte alle parole dell'uomo: in fondo ha solo fatto ciò che il mio personaggio ritiene di meritarsi di diritto. Siamo mercanti di stoffe e tessuti. Abbiamo avuto degli sgradevoli rapporti con le organizzazioni locali. E spero proprio che lei possa risolverli. 

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Ophelia

Mentre il "mio signore" prende contatti con il padrone di casa, Maria e Lara si intrufolano tra la servitù. Io resto a fianco di Pierre e Astrid, però. Come dama di compagnia non posso certo mischiarmi alla bassa servitù. Né parlare direttamente al padrone di casa interrompendolo. Ma faccio bene attenzione a mettermi leggermente davanti ad Astrid, come a difenderla o comunque a celarla in parte agli sguardi altrui. 

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"Oh... LORO." ammette il mercante con una smorfia disgustata "Non vi preoccupate, non avrete problemi con loro... prego, seguitemi, vi farò accomodare alla tavolata padronale."

Pierre

Spoiler

Ti accorgi che l'uomo è ben diverso di quello che appare: sotto una illusione piuttosto convincente c'è un giovane tiefling smilzo dalla pelle cremisi, occhi completamente bianchi ed i capelli dorati ed un singolo corno sul lato sinistro della fronte, vestiti semplici e pratici anche se di stoffe costose e ben fatti e con degli anelli di maglia di mithril visibili dalla camicia parzialmente sbottonata. Al collo ha un amuleto d'oro con una rosa radicata in una strada tempestata di rubini e vi sta esaminando con molta attenzione... e pare aver capito che non siete affatto stupidi nobilotti con troppo oro e poco sale in zucca.

 

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Pierre di Penthièvre

Sono lieto che qualcuno in questa città sappia finalmente riconoscerci per il nostro valore. Faccia strada: noi la seguiamo. Dico al mercante, porgendo poi il braccio ad Astrid. Mentre si volta mi concentro per collegare le nostre menti e avvisare i miei compagni di quanto scoperto.

Messaggio

Spoiler

Non è chi dice di essere: è un tiefling, si sta nascondendo grazie ad una illusione. Porta un medaglione al collo, credo sia un simbolo di un qualche dio degli Elisi: monsieur Armos, per caso ne sa qualcosa in più? Chiedo al nostro tiefling, descrivendo la rosa radicata su una strada di rubini che sono riuscito a vedere. E credo che non si sia fatto affascinare dall'arte dello spettacolo: preparatevi a qualunque cosa. 

Master

Spoiler

Lancio Messaggio su Astrid, Ophelia, Armos, Lara e Maria. Aspetto a parlare quando l'uomo è abbastanza lontano, preferibilmente in un ambiente più rumoroso, così da nascondere i sussurri. 

 

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Armos

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Una rosa su una strada incrostata di rosso... rosso sangue. Non ci hai avuto molto a che fare ma è il simbolo della migliore amica di Iomedae per quanto possa suonare strano: Milani, la signora empirea di chiunque lotti contro tirannia ed ingiustizia. Il suo simbolo, la rosa che sboccia da una strada insaguinata, è una metafora per il destino di alcuni dei suoi seguaci più affiatati visto che Milani stessa li reincarna o resuscita quando vengono giustiziati od uccisi nella loro giusta lotta, permettendogli di tornare a combattere senza avere paura della morte.

 

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Ophelia

Alle parole di Pirre faccio a mala pena in tempo a trattenere un'esclamazione di sorpresa. Rispondo sempre con l'uso della magia, fissando lo sguardo tra le scapole del tiefling-illusorio.

Messaggio

Spoiler

La conosco! Quello è il simbolo di Milani, sono dei milaniti che mi hanno riportato in vita a Roma. Ma allora che senso ha tutto ciò? Quest'uomo non è chi dice di essere, forse è un altro che sta cercando giustizia? Pierre, Astrid, devo parlargli...

 

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Ospite
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