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Il cannibalismo è un atto malvagio?


Pau_wolf

Messaggio consigliato

Mi pare di aver letto da qualche parte, non so dove, che chi pratica il cannibalismo è malvagio. La stessa cosa vale per DnD? La fonte da dove ho letto però non specificava se fosse malvagio nutrirsi in generale di propri simili oppure se sia malvagio uccidere un proprio simile per mangiarlo. Accetto pareri a riguardo

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Mangiare i propri simili è sempre stato tabù (per le società moralmente più evolute dell'antichità), mentre quelle dove i sacrifici umani abbondavano non hanno mai avuto grosse remore a papparsi anche solo l'alluce del neo-defunto.

Comunque, se vuoi una risposta che sia unica e perentoria è: sì, il cannibalismo è un atto malvagio.

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stando alla rozza, rigida scontata ed antiquata concezione di bene/male che sta dietro all'allineamento di d&d, (e nello specifico, come detto da altri sopra, citato espressamente da un manuale) l'atto sarebbe da considerare malvagio.

inutile dire che puoi altamente sbattertene :)

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Mi pare di aver letto da qualche parte, non so dove, che chi pratica il cannibalismo è malvagio. La stessa cosa vale per DnD? La fonte da dove ho letto però non specificava se fosse malvagio nutrirsi in generale di propri simili oppure se sia malvagio uccidere un proprio simile per mangiarlo. Accetto pareri a riguardo

non penso possa essere considerato un atto malvagio . . . se in condizioni estreme l'unica fonte di cibo è il corpo di un amico\nemico morto, è per sopravvivere . . .

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non penso possa essere considerato un atto malvagio . . . se in condizioni estreme l'unica fonte di cibo è il corpo di un amico\nemico morto, è per sopravvivere . . .

No perché normalmente sarebbe malvagio non darli una degna sepoltura e quindi lasciare integro il corpo. Un po come non chiudere gli occhi ad un defunto che è comunque una mancanza di rispetto

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Come chi ha scritto sopra di me: se l'ambientazione è d&d classico, cannibalismo è malvagio come il veleno; se l'ambientazione è tra gli indonesiani del 1500... Beh, non c'è proprio niente di male. Inoltre, un pg la cui classe non dipende dall'allineamento può permettersi un atto malvagio ogni tanto, o anche ogni spesso, senza per questo dover cedere alle paranoie. Animare morti è malvagio, ma il mondo è pieno di necromanti neutrali.

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Allora i sopravvissuti a quel disastro aereo da cui hanno tratto pure un film ("Alive"), sono dei malvagi?

Io direi che la risposta dipende da molti fattori:

1) era possibile, anche se difficile, ottenere cibo in altro modo, oppure no?

2) il tizio che ti mangi è stato ucciso o è morto per cause naturali?

3) nel caso sia stato ucciso, lo hai ucciso tu (o uno dei tuoi compagni) o da persone estranee al gruppo?

4) nel caso sia stato ucciso da voi, era innocente o malvagio (quì ovviamente presuppone che il gruppo sia buono)?

Tutte e 4 le domande sono fatte in modo che, se la risposta è la prima parte, si tratta di un atto malvagio; se, invece, la risposta è la seconda parte della domanda, il cannibalismo è stato dettato dalla necessità, e quindi non è un atto malvagio.

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Dipende esclusivamente dalla cultura e dalla situazione. Di per sé non lo è, non vedo perché dovrebbe.

Perché uccidere un cervo per cibarsi non è malvagio e uccidere qualcuno della stessa specie dovrebbe esserlo?

Perché non siamo delle vedove nere?

Fatemi degli elenchi di animali che mangiano i propri simili per sopravvivenza

Se poi mi dite che i druidi credono che non esista la scala di preda e predatore ma di gruppo che si nutre solo dei suoi simili allora mi scuso per non aver capito niente di questa classe Neutrale

D&D è fondamentalmente basato sull'importanza dell'allineamento e della presenza del bene e nel male. Se fai usualmente cose malvagie ma non credi che siano malvagie, indipendentemente da come la vedi tu, finirai in nei piani correlati al tuo allineamento, non a quello che il personaggio crede di essere.

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forse i sono perso un passaggio...ma di che cannibalismo si parla?

1) cannibalismo rituale: (per es) mangiare il cuore dell'avversario per acquisirne il coraggio

2) cannibalismo occasionale per sopravvivenza: (per es) spersi su un'isola deserta si finisce per mangiarsi a vicenda

3) trattare gli umani come selvaggina: (per es) tribù che caccia i membri delle tribù vicine in quanto più facili da catturare degli animali.

la mia modestissima opinione (basata su quel che ricordo del MdG) è che:

1) definirlo malvagio sia un atto di europocentrismo assurdo. a meno che nell'ambientazione il privare un cadavere del suo cuore comporti (non so) l'impossibilità per l'anima del defunto di accedere al regno dei cieli, non vedo come questo atto possa essere definito malvagio.

2) terreno spinoso. siamo nel campo del "mors tua vita mea", io direi che magari un pg eroico (o un paladino molto convinto) potrebbero rifiutarsi, ma in generale sia un'azione comprensibile.

3) sebbene sia frutto di una forma di specismo (come diceva klunk "perchè il cervo sì e l'umano no), credo che sia un atto tendenzialmente malvagio. (ma forse perchè anche io sono specista, non so)

(NB: nei casi 1 e 2 ho omesso di trattare le cause delle morte del mangiato, limitandomi a parlare del cannibalismo in sè)

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Di per sé non lo è, non vedo perché dovrebbe. Perché uccidere un cervo per cibarsi non è malvagio e uccidere qualcuno della stessa specie dovrebbe esserlo?

Perché la maggioranza degli esseri umani non crede nel rituale di appropriazione di anime o altro, né sostiene l'antispecismo.

Il cannibalismo è un tabù esattamente quanto l'incesto e simili, per essere rotto necessita di grossa propensione ad agire verso il male (nel caso degli uomini) e contro il proprio istinto (sia degli uomini che degli animali). E sì, è vero che ci sono animali che si mangiano tra loro (mantide femmina col partner, leonesse - ma anche cani - che mangiano i cuccioli più deboli), ma sono casi unici e che confermano la regola anziché infrangerla.

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Perché non siamo delle vedove nere?

Fatemi degli elenchi di animali che mangiano i propri simili per sopravvivenza

Se poi mi dite che i druidi credono che non esista la scala di preda e predatore ma di gruppo che si nutre solo dei suoi simili allora mi scuso per non aver capito niente di questa classe Neutrale

D&D è fondamentalmente basato sull'importanza dell'allineamento e della presenza del bene e nel male. Se fai usualmente cose malvagie ma non credi che siano malvagie, indipendentemente da come la vedi tu, finirai in nei piani correlati al tuo allineamento, non a quello che il personaggio crede di essere.

Perché la maggioranza degli esseri umani non crede nel rituale di appropriazione di anime o altro, né sostiene l'antispecismo.

Il cannibalismo è un tabù esattamente quanto l'incesto e simili, per essere rotto necessita di grossa propensione ad agire verso il male (nel caso degli uomini) e contro il proprio istinto (sia degli uomini che degli animali). E sì, è vero che ci sono animali che si mangiano tra loro (mantide femmina col partner, leonesse - ma anche cani - che mangiano i cuccioli più deboli), ma sono casi unici e che confermano la regola anziché infrangerla.

Entrambi fate riferimento a tabù e abitudini dettate UNICAMENTE dalla cultura.

Non vedo neanche perché una tribù con abitudini cannibali deve essere bollata come malvagia. Potrebbe sembrarlo ad occhi esterni e/o civilizzati, ma il tabù è dato dalla società. Fatevi un po' di cultura sul cannibalismo se non ci credete. Il cannibalismo rituale è praticato fin dal paleoltico, e in tempi più recenti da indiani d'america, amerindi, aborigeni, melanesiani, indiani Agori, per non parlare dell'africa nera e del sud est asiatico.

E non vedo perché se un uomo per sopravvivere ci ciba di un altro per sopravvivere diventa una persona malvagia. Ovviamente non parlo di uno che pur di salvarsi uccide un'altra persona e la mangia, se il discorso è lo stesso di qualsiasi assassino. Ci sono testimonianze che i russi praticarono il cannibalismo sia durante la carestia del 1921-1923, che durante l'assedio di Stalingrado per non morire di fame.

Quello che descrivete voi è il cannibalsimo psicopatologico.

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Io direi che dipende dalla cultura e dalla situazione.

Come nella realtà, le popolazioni che praticano il cannibalismo saranno in netta inferiorità rispetto quelle che lo ritengono tabù.

Se un menbro di una tribù pratica il cannibalismo rituale o occasionale perchè la sua tribù ha sempre fatto così non vedo perchè debba essere considerato malvagio.

Lui non ci vede niente di male, magari tra una gamba arrosto e un fegato in padella fa il volontario alla mensa dei poveri.

Al contrario, se un cittadino di un paese "normale" si dà al cannibalismo, lo fa per pura malvagità visto che nella sua cultura è considerato un gesto orribile.

In caso di situazione estrema non so.

Forse un paladino morirebbe di fame prima di abbandonarsi al puro istinto di sopravvivenza, ma in genrale dipende dalla situazione.

@Hanzo: hai elencato animali che, prima di mangiare, uccidono un membro della stessa specie.

Quello è un comportamente squisitamente umano.

Non sono un esperto, ma se un branco di iene trovano la carcassa di un'altra iena non credo si facciano troppi problemi.

Quando è morto è carne.

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Non sono un esperto, ma se un branco di iene trovano la carcassa di un'altra iena non credo si facciano troppi problemi.

Le iene, per esempio, possono uccidere i loro simili durante le lotte fra gruppi estranei e normalmente ne mangiano i cadaveri.

da http://www.sapere.it/enciclopedia/cannibalismo.html

Le iene, come anche gli avvoltoi, sono necrofagi (cioè si cibano di carogne, proprie o di altri), ma mai in conseguenza di un atto specifico di aggressione verso il proprio gruppo (che ne minerebbe la sopravvivenza).

Non stiamo parlando di quelli che, poveracci, sono stati costretti a mangiare i cadaveri di quelli con cui viaggiavano perché altrimenti sarebbero morti di fame. Stiamo parlando di quelli che volutamente mangiano il cadavere del proprio simile, che l'abbiano ucciso o meno, senza che ne abbiano alcuna estrema necessità. Ed è un'azione malvagia, così come anche il sacrificio rituale. Benché le popolazioni che lo praticavano ignorassero un altro modo di rapportarsi col divino, non è mica detto che l'azione in sé stessa non sia malvagia. Anche l'infibulazione è considerata necessaria, in alcune culture, ma noi la consideriamo barbara e malvagia (e anche le vittime, se vogliamo dirla tutta).

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