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Gli allineamenti in D&D


Subumloc

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Il problema dell'allineamento a D&D, come tu stesso dici è che non è null'altro che un limite, o meglio una affermazione di una scelta. Vedendola dal punto di vista delle regole è un po' come essere elfo, nano o halfling ci permette o nega di scegliere delle opportunità in futuro perché le sacre regole dicono che il signore della razza tal dei tali o il poveretto con l'allineamento caio mai e poi mai potrà essere membro della tot organizzazione od ottenere anche un solo livello nella prestigiosa classe di prestigio tizia o aspirare al mitico talento sempronio.

Ma se cambiare razza è a cose iniziate un po' difficoltoso (ma non impossibile ovviamente) l'allineamento è una cosa di cui ci si libera facilmente se si può, con buona pace del gioco di ruolo e con scuse del tipo "Si lo so che è un po' stiracchiata come motivazione ma senza l'abilità spaccare un mondo in tre il mio uccisore di planetoidi non è tanto forte".

Bene e male nella realtà sono concetti piuttosto relativi e sull'allineamento di D&D pesa il retaggio di una prima edizione divisa in buoni, cattivi, e mi-faccio-gli-affari-miei. Quindi per quanto i ragazzi della WotC si sforzino di riempire le campagne di demoni e diavoli, di cattivi sadici che si fanno i libri con la pelle di altre persone non consenzienti e nemici con tatuato in fronte "sono bastardo dentro e fuori" per rendere evidente che loro sono i cattivi da malmenare il funzionamento di certe magie in funzione dell'allineamento sfiora il paradossale in ambientazioni in cui creature dei mondi esterni non sbucano da sotto tutti i tombini dispari su cui si passa. Con questo voglio dire che il GM deve usare sempre il buon senso ricordando che oltre le regole c'è una realtà che sta simulando alla quale le regole devono essere trasparente espressione delle capacità dei personaggi, il cui modo di comportarsi deriva esclusivamente da come loro hanno impostato l'interpretazione del loro PG e da ciò che hanno fatto in passato e non da due o più lettere scritte in qualche voce giusto per far funzionare correttamente quella magia o quel talento.

Il mio consiglio è perciò fatene a meno, e se proprio non potete date un voto al vostro allineamento che misuri quanto siete legali, buoni, caotici, malvagi, indifferenti così, se dovrete far scegliere il vostro PG se fare una buona azione infrangendo la legge saprete cosa la sua indole lo spinge a fare.

Preciso che con questo intervento non è mia intenzione essere critico od offensivo nei confronti di nessuno, ma che quanto ho detto è dettato dalla sola idea che in un gioco di ruolo non si debba essere necessariamente bianchi, neri rossi, blu o verdi.

Sono d'accordo su un a visione rattristata da anni di gioco, dove quasi sempre, i giocatori non seguono gli allineamenti per incapacità.

Ma per la verità, seguire le regole sforzandosi di farlo, renderbbe il gioco più "interpretativo" e meno soggetto a alti e bassi nella felicità del giocatore. Quello che si arrabbia perchè si sente oggetto di vessazioni, quello che vuole fare il paladino e poi fa il vigliacco, quello che vuole fare il mago e poi scappa soltanto, quello che è buono ma ammazza chiunque etc etc...

Prima c'erano i suggerimenti che caratterizzano il pg. come potrà essere quel mago LM? simpatico, arrogante, sardonco, schizzato, logorroico, codardo, coragioso, sciocco, furbo? Poi, quando uno sa bene come interpretare, si aggiungono i limiti dell'allineamento. Sei sei LM sarai anche cattivo ma non necessariamente scriteriato ne uccidereai chiunque senza motivo o senza limiti. Se verrai ingaggiato, raramente non porterai a termine il compito, visto che comuqnue sei legale.

E' compito del DM controllare e PUNIRE quando necessario. Purtroppo, però, l'emotività ci appartne come razza, e i giocatori ci mettono del loro. Discorso non facile, e nemmeno metterlo in opera.

Ma chi ha mai detto che giocare a D&D, e giocare bene, sia faicle?

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Sono d'accordo su un a visione rattristata da anni di gioco, dove quasi sempre, i giocatori non seguono gli allineamenti per incapacità.

Ma per la verità, seguire le regole sforzandosi di farlo, renderbbe il gioco più "interpretativo" e meno soggetto a alti e bassi nella felicità del giocatore. Quello che si arrabbia perchè si sente oggetto di vessazioni, quello che vuole fare il paladino e poi fa il vigliacco, quello che vuole fare il mago e poi scappa soltanto, quello che è buono ma ammazza chiunque etc etc...

Prima c'erano i suggerimenti che caratterizzano il pg. come potrà essere quel mago LM? simpatico, arrogante, sardonco, schizzato, logorroico, codardo, coragioso, sciocco, furbo? Poi, quando uno sa bene come interpretare, si aggiungono i limiti dell'allineamento. Sei sei LM sarai anche cattivo ma non necessariamente scriteriato ne uccidereai chiunque senza motivo o senza limiti. Se verrai ingaggiato, raramente non porterai a termine il compito, visto che comuqnue sei legale.

E' compito del DM controllare e PUNIRE quando necessario. Purtroppo, però, l'emotività ci appartne come razza, e i giocatori ci mettono del loro. Discorso non facile, e nemmeno metterlo in opera.

Ma chi ha mai detto che giocare a D&D, e giocare bene, sia faicle?

QUOTO APPIENO!!!

L'importante è non mandare al diavolo le regole di interpretazione solo per limitata capacità dei giocatori, dopotutto esistono vari personaggi e vari allineamenti. Nessuno obbliga i giocatori a giocare degli incantatori se poi hanno la mentalità di un mezz'orco guerriero.

Ho avuto un compagno tiefling mago che lo giocava come un mezz'orco guerriero, stupido fino all'osso e con zero utilità e pure un paladino che non ha avuto il coraggio di andare a salvare i compagni. E quando il paladino fa il codardo trova la scusa che non bisogna essere troppo legati ai manuali e che esistono varie sfumature di personaggio ( della serie sono un paladino figo ma lo gioco come mi pare) e questi individui li prenderei tutti a manate. Vuoi giocare così? Hai sbagliato allineamento e ti faccio giocare un altro personaggio, non sminuire le regole solo perché tu non le sai rispettare come giocatore.

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Ma chi ha mai detto che giocare a D&D, e giocare bene, sia facile?

Se non fosse per la parte che ho evidenziato, avrei detto che, essendo D&D un gioco, divertirsi facilmente è nel pieno diritto del master e dei giocatori.

Il problema nasce quando si vuole giocare bene, ma ognuno ha idee diverse su cosa significhi "bene"... e, in questa situazione, ti devo dare ragione (perchè HAI ragione!).

Volendo esistono una serie di "trucchi" per evitare litigi:

1) decidere PRIMA come interpretare le regole, quali razze/classi/allineamenti/incantesimi/ecc usare e quali no.

2) se durante il gioco sorge un problema, farlo notare pacatmante, ed eventualmente rimandare la discussione al dopo-partita.

3) l'ultima parola spetta sempre al master (che NON è nemico dei giocatori, anzi...).

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Se non fosse per la parte che ho evidenziato, avrei detto che, essendo D&D un gioco, divertirsi facilmente è nel pieno diritto del master e dei giocatori.

Il problema nasce quando si vuole giocare bene, ma ognuno ha idee diverse su cosa significhi "bene"... e, in questa situazione, ti devo dare ragione (perchè HAI ragione!).

Volendo esistono una serie di "trucchi" per evitare litigi:

1) decidere PRIMA come interpretare le regole, quali razze/classi/allineamenti/incantesimi/ecc usare e quali no.

2) se durante il gioco sorge un problema, farlo notare pacatmante, ed eventualmente rimandare la discussione al dopo-partita.

3) l'ultima parola spetta sempre al master (che NON è nemico dei giocatori, anzi...).

1) Purtroppo molti giocatori predicano bene e razzolano male, quindi quando partono dicendo di giocare seriamente alla fine non sanno nemmeno che nome darli al personaggio o che allineamento dargli

2) Se durante il gioco sorge un problema bisogna risolverlo subito. Se non si agisce subito cosa succede?Viene risolto a cavolo da DM senza stare a ponderarci sopra e le volte successive metà dei giocatori e il DM stesso dicono:" Ma abbiamo fatto così la scorsa volta (a cavolo) e facciamo così anche questa" quindi non si risolve mai niente perché tralasciano il problema a caso

3) Se il Master che hai magari è pigro e non ha voglia di guardarsi le regole e compararle a modo come fai?

4) Purtroppo l'allineamento presente in ognuno di noi giocatori influenza pure il nostro approccio con le regole quindi un DM caotico non avrà voglia di essere legato ai manuali mentre un DM legale si. Un DM buono sarà troppo permissivo mentre un DM malvagio sarà sadico a mettere mostri forti. Se invece hai un DM che che è permissivo e oltretutto non si vuole legare alle regole allora permetterà ai giocatori di giocare il proprio allineamento pure in maniera sbagliata perché non sarà un suo problema, l'importante è che si divertano secondo lui.

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Forse è un pò OT, ma è qualche tempo che ci penso e non riesco a togliermelo dalla testa...

Voi di che allineamento vedreste per dei pg che: solitamente si fanno i fatti propri, odiano aiutare gli altri ma poi finiscono lo stesso per farlo; non fanno del male agli innocenti, ma non si fanno scrupoli ad uccidere i nemici e dopo non provano rimorso. Giusto per chiarire, stavo pensando a qualcuno simile ai protagonisti di Saiyuki.

Non sono Buoni: non esitano a distruggere demoni, che sono diventati malvagi a causa di un fenomeno esterno (e lo sanno).

Non sono Malvagi: non colpiscono gli innocenti, ed aiutano le persone in difficoltà (anche se prima fanno un sacco di storie).

Non sono Legali: non hanno rispetto di nessuno.

Quindi, ad occhio, direi che sembrano CN... ma allora come fà il gruppo a stare unito? :cry:

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Non conosco bene la serie, anche se mi hai fatto venire voglia di prenderla in mano (mi farò prestare qualche numero da un mio amico otaku), ma comunque una risposta posso dartela lo stesso:

Quindi, ad occhio, direi che sembrano CN... ma allora come fà il gruppo a stare unito?

Hanno uno scopo.

Se un gruppo ha un fine comune e questo fine sta particolarmente a cuore a tutti i membri dello stesso, allora non vedo difficile mettere da parte i dissapori personali.

Magari si odiano, magari stanno progettando come accoltellarsi alla schiena vicendevolmente, ma finchè avranno in mente il loro obiettivo e saranno abbastanza lucidi da riconoscere che hanno bisogno delle abilità degli altri membri del gruppo, allora resteranno insieme.

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Non conosco bene la serie, anche se mi hai fatto venire voglia di prenderla in mano (mi farò prestare qualche numero da un mio amico otaku), ma comunque una risposta posso dartela lo stesso:

Hanno uno scopo.

Se un gruppo ha un fine comune e questo fine sta particolarmente a cuore a tutti i membri dello stesso, allora non vedo difficile mettere da parte i dissapori personali.

Magari si odiano, magari stanno progettando come accoltellarsi alla schiena vicendevolmente, ma finchè avranno in mente il loro obiettivo e saranno abbastanza lucidi da riconoscere che hanno bisogno delle abilità degli altri membri del gruppo, allora resteranno insieme.

E lo scopo di giocatori così è solo IL POTEREEEEE!!! Sanno che se andranno avanti troveranno l'equipaggiamento potente, le monete d'oro e "aumenteranno di livello". Si, è un comportamento da metagame e normalmente uno che si vuole fare gli affari suoi non aiuta nessuno se non ne guadagna in cambio. Non sono personaggi CN perché non sono spiriti liberi come dice il core, piuttosto sono solo degli individui che cercano di guadagnare in tutto senza andare contro il mondo quindi sono NN

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Allora, Cappio, abbiamo capito che detesti il tuo gruppo, ma non far di tutta l'erba un fascio e fatti una ragione del fatto che magari sarebbe meglio cambiare persone o fare tu il DM mettendo subito in chiaro le regole, così da evitare contrasti.

I personaggi CN, o anche CM, possono stare insieme per decine di motivi diversi dal metagame.

Pensa: il mondo è in pericolo, se non sono malvagi assatanati e apocalittici, i PG collaboreranno, con mille difficoltà, per salvarlo;

un nemico invincibile minaccia i PG: loro collaborano perché è l'unico modo di sconfiggerlo;

devono accedere a una cripta per cui servono tutti in vita: collaborano, almeno finché non sono là.

E nessuno di questi motivi è metagame. Che poi, se l'obiettivo dei PG o il collante del gruppo fossero i soldi o il potere, non ci sarebbe nulla di strano né metagame, sodalizi del genere avvengono di continuo nel mondo reale, quindi sono realistici anche in D&D.

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Forse è un pò OT, ma è qualche tempo che ci penso e non riesco a togliermelo dalla testa...

Voi di che allineamento vedreste per dei pg che: solitamente si fanno i fatti propri, odiano aiutare gli altri ma poi finiscono lo stesso per farlo; non fanno del male agli innocenti, ma non si fanno scrupoli ad uccidere i nemici e dopo non provano rimorso. Giusto per chiarire, stavo pensando a qualcuno simile ai protagonisti di Saiyuki.

Non sono Buoni: non esitano a distruggere demoni, che sono diventati malvagi a causa di un fenomeno esterno (e lo sanno).

Non sono Malvagi: non colpiscono gli innocenti, ed aiutano le persone in difficoltà (anche se prima fanno un sacco di storie).

Non sono Legali: non hanno rispetto di nessuno.

Quindi, ad occhio, direi che sembrano CN... ma allora come fà il gruppo a stare unito? :cry:

attenzione: potrebbero anche sembrare caotici buoni più che neutrali. Uccidere demoni non rientra nelle azioni malvagie. Non avere rispetto per nessuno, è la caratteristica che li distingue come CN.

I motivi per cui un gruppo di cn sta insieme è ovvio. Sono simili. Questo dovrebbe bastarti e magari avanzarti, no?;-)

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attenzione: potrebbero anche sembrare caotici buoni più che neutrali. Uccidere demoni non rientra nelle azioni malvagie. Non avere rispetto per nessuno, è la caratteristica che li distingue come CN.

I motivi per cui un gruppo di cn sta insieme è ovvio. Sono simili. Questo dovrebbe bastarti e magari avanzarti, no?;-)

Se in un gruppo ogni membro non rispetta gli altri allora come fanno a stare uniti? Dite che basta lo scopo di una missione o di un viaggio a mantenerlo intatto il gruppo?

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Forse è un pò OT, ma è qualche tempo che ci penso e non riesco a togliermelo dalla testa...

Voi di che allineamento vedreste per dei pg che: solitamente si fanno i fatti propri, odiano aiutare gli altri ma poi finiscono lo stesso per farlo; non fanno del male agli innocenti, ma non si fanno scrupoli ad uccidere i nemici e dopo non provano rimorso. Giusto per chiarire, stavo pensando a qualcuno simile ai protagonisti di Saiyuki.

Non sono Buoni: non esitano a distruggere demoni, che sono diventati malvagi a causa di un fenomeno esterno (e lo sanno).

Non sono Malvagi: non colpiscono gli innocenti, ed aiutano le persone in difficoltà (anche se prima fanno un sacco di storie).

Non sono Legali: non hanno rispetto di nessuno.

Quindi, ad occhio, direi che sembrano CN... ma allora come fà il gruppo a stare unito? :cry:

Distruggere i demoni non è necessariamente non buono. Se non conoscono altri modi per liberarli, potrebbero considerarla la soluzione migliore. Magari avessero una cura tenterebbero anche di usarla, se possibile. Che non provino rimorso è relativo. Se sono dei combattenti addestrati difficilmente si emozioneranno di fronte a un avversario caduto, e per quanto i demoni siano diventati malvagi per motivi esterni, si trovano a combattere contro esseri malvagi comunque, che non sanno come riconvertire. Il fatto che non abbiano rispetto non li configura necessariamente come caotici. Io li vedrei più N puri che CN. In fondo non gli frega molto degli altri, ma non fanno male non necessario e tutto sommato preferiscono il bene al male. Ma anche se fossero CN, motivi per stare uniti ne potrebbero avere a decine.

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Probabilmente sono OT e me ne scuso.

Ma che allineamento dareste a un PG che ha come scopo unico nella vita la vendetta?

Non saprei. Questi potrebbe agire secondo un codice d'onore personale e seguire una lista di persone su cui vendicarsi. Potrebbe essere un manipolatore di corte che vuole vendicarsi sulle ingiustizie subite da parte del sovrano e lo farebbe un personaggio Legale ma se invece fosse un guerriero/gladiatore/barbaro ribelle che vuole vendicarsi di una famiglia uccisa da portatori dell'ordine lo potresti definire più caotico. Sull'asse bene/male invece sono completamente confuso :sorry:

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Grazie... vi aggiungo un po' di informazioni e vedo se vi possono essere utili:

Il mio PG è ladro unico superstite di una gilda di Assassini-Spie-Chi più ne ha più ne metta, sterminata da un paladino, braccio destro di Heironius, lo scopo del PG era quello di uccidere mandante e carnefice.

Stando al BackGround che mi ha detto il DM il mio PG, con una bella dose di c..o è riuscito a uccidere il carnefice. A questo punto il mandante è sceso nel mondo, ha catturato il mio PG e ha fatto uno strano rituale per farlo diventare il suo schiavetto.

Quello che adesso cerca di fare è trovare un modo per invertire il senso dell'incantesimo, ovvero far diventare Heironius il suo schiavetto. (L'incantesimo può essere rotto/invertito solo da Heironius e da uno strano essere leggendario che pare abbia creato il mondo del mio PG)

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Grazie... vi aggiungo un po' di informazioni e vedo se vi possono essere utili:

Il mio PG è ladro unico superstite di una gilda di Assassini-Spie-Chi più ne ha più ne metta, sterminata da un paladino, braccio destro di Heironius, lo scopo del PG era quello di uccidere mandante e carnefice.

Stando al BackGround che mi ha detto il DM il mio PG, con una bella dose di c..o è riuscito a uccidere il carnefice. A questo punto il mandante è sceso nel mondo, ha catturato il mio PG e ha fatto uno strano rituale per farlo diventare il suo schiavetto.

Quello che adesso cerca di fare è trovare un modo per invertire il senso dell'incantesimo, ovvero far diventare Heironius il suo schiavetto. (L'incantesimo può essere rotto/invertito solo da Heironius e da uno strano essere leggendario che pare abbia creato il mondo del mio PG)

Che cosa è successo??? O.o

Scusa ma non ho capito niente quando hai iniziato a parlare di cambio allineamento e di schiavetti

- - - Aggiornato - - -

Grazie... vi aggiungo un po' di informazioni e vedo se vi possono essere utili:

Il mio PG è ladro unico superstite di una gilda di Assassini-Spie-Chi più ne ha più ne metta, sterminata da un paladino, braccio destro di Heironius, lo scopo del PG era quello di uccidere mandante e carnefice.

Stando al BackGround che mi ha detto il DM il mio PG, con una bella dose di c..o è riuscito a uccidere il carnefice. A questo punto il mandante è sceso nel mondo, ha catturato il mio PG e ha fatto uno strano rituale per farlo diventare il suo schiavetto.

Quello che adesso cerca di fare è trovare un modo per invertire il senso dell'incantesimo, ovvero far diventare Heironius il suo schiavetto. (L'incantesimo può essere rotto/invertito solo da Heironius e da uno strano essere leggendario che pare abbia creato il mondo del mio PG)

Che cosa è successo??? O.o

Scusa ma non ho capito niente quando hai iniziato a parlare di cambio allineamento e di schiavetti

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Scusa ammetto di non essere molto chiaro :(

Praticamente per vendicarsi sul mio PG, che ha ucciso il suo braccio destro, Heironius mi ha catturato, fatto un rituale strano che, lasciandomi la mia personalità, mi costringe a compiere delle missioni per lui. Lo scopo del mio PG è vendicarsi di Heironius, le possibilità che si è dato sono due:

La prima è trovare un modo per invertire il risultato del rituale (Su questo il mio PG ha fatto delle ricerce che dicono che questo è possibile), praticamente se non sono stato chiaro il mio PG avrebbe il controllo su Heironius.

La seconda è spezzare il sigillo e uccidere Heironius.

Spero di essere stato abbastanza chiaro :(

- - - Aggiornato - - -

Scusa ammetto di non essere molto chiaro :(

Praticamente per vendicarsi sul mio PG, che ha ucciso il suo braccio destro, Heironius mi ha catturato, fatto un rituale strano che, lasciandomi la mia personalità, mi costringe a compiere delle missioni per lui. Lo scopo del mio PG è vendicarsi di Heironius, le possibilità che si è dato sono due:

La prima è trovare un modo per invertire il risultato del rituale (Su questo il mio PG ha fatto delle ricerce che dicono che questo è possibile), praticamente se non sono stato chiaro il mio PG avrebbe il controllo su Heironius.

La seconda è spezzare il sigillo e uccidere Heironius.

Spero di essere stato abbastanza chiaro :(

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Che puoi fermare un rituale è vero. L'incantesimo Dissacrare dice: Se l'area contiene un altare, un santuario o un'altra struttura simile ma di una divinità, un pantheon o una potenza superiore diversi da quello dell'incantatore,l'incantesimo dissacrare agisce invece maledicendo l'area e interrompendo il suo collegamento con la potenza o la divinità in questione. Questa funziona secondaria, se usata, non concede i bonus e le penalità relativi ai non morti sopra elencati

Che puoi spezzare un sigillo non so. Che puoi controllare/uccidere una divinità è impossibile. O meglio, si possono affrontare dopo i livelli epici ma è una cosa complessa che non ho capito ma è fuori dalla portata di chiunque e non ti basta un artefatto minchione inventato a caso per ucciderne una.

Se agisce così deve essere un individuo malvagio il tuo personaggio anche perché hai ucciso il suo braccio destro (quanto doveva essere pippone questo braccio destro?)

PS: cosa diavolo è questa storia dell'aggiornato che mi ripete il testo una seconda volta? Mi è arrivato un avviso da google che il sito potrebbe essere a rischi e pericoloso

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Se il DM dice che puoi spezzare un sigilllo o uccidere o controllare una divinità puoi farlo, e non ci piove.

Per l'allineamento starei sul LM/ NM, dopotutto hanno cominciato loro, per cui non è puro arbitrio il tuo, ma mi sembra di capire che tu sia disposto a tutto pur di uccidere quello che, in fin dei conti, è un dio buono.

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