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Dragons´ Lair

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  1. Ultima ora
  2. Intanto scrivo qui, se poi vogliamo creare un thread apposta per comunicazioni varie, così da non intasare il post sui personaggi. Io oggi sono tutto il giorno a Lucca comics quindi posterò domani voi intanto andate pure avanti, io mi adeguo. Grazie
  3. Ci sto giocando in questo periodo come giocatore ed è molto carino come manuale, comunque qualcosa di diverso da dnd, quindi apprezzo ahah
  4. Skinny Il ragazzo scrollò il capo all'offerta da bere, ma poi gli venne il dubbio che fosse lo stesso prodotto fatto nella capanna dei boschi Allungò la mano per accettare l'offerta Dimenticandosi che non parlavano la loro lingua aggiunse "Lo fate voi?"
  5. Luxord joined the community
  6. Bell'articolo... anche se mi secca ammetterlo, in questo caso ChatGPT ha fatto devvero un buon lavoro. L'unica cosa su cui non concordo è il rischio di "perdersi nel sogno" con i gdr... mi spiego: Punto 4: nel "sogno condiviso" di Inception, è quasi impossibile distinguere l'illusione dalla realtà, perchè il metodo usato influenza tutti i sensi; nei gdr, i giocatori sono "fuori dal gioco", in quanto si limitano a osservare le schede e il tabellone di gioco "dall'esterno", rimanendo nei loro corpi reali. Punto 7: per quanto mi riguarda, io gioco ai gdr per divertirmi, nè più nè meno che se giocassi a scacchi/carte/monopoli, o leggessi un libro, o guardassi un film... nonostante mi diverta ad "interpretare un ruolo" che non potrei mai vivere nel "mondo reale", questo non significa che mi "immerga" in esso al punto da dimenticare chi sono in realtà... nè, tantomeno, uso i gdr come "strumento psicanalitico". Le persone che fanno questo hanno un problema a monte che non dipende dal gdr.
  7. Se posso, più che elfi mutati, mi sono sembrati dei darklings… sono una strana tipologia di creature fatate, anche se il modo in cui sono svaniti nel nulla non è normale dice Fei, esaminando i talismani penso fossero a metà tra un’evocazione e un’illusione… l’incantatore doveva essere uno yokai, creature simili alle streghe, per farlo Intanto, il genasi superstite vi fissa iroso, digrignando i denti dalla rabbia; finito di esaminare i resti, Fei sospira e prova a rivolgersi a voi Perdonate, ma vorrei chiedervi di rilasciare l’anima del prigioniero. Sebbene fosse un condannato a morte, non è giusto che passi un tempo indefinito qui nel mondo materiale come vostro… servitore; se possibile, vi chiederei di dare una morte dignitosa all’altro, adesso il genasi prigioniero annuisce, anche se un fremito di terrore lo attanaglia non fraintendete, Jane… se servirà in battaglia non mi opporrò che voi usiate una cosa del genere, ma… per adesso… mi sembra solo una crudeltà verso quel genasi
  8. @Alonewolf87 Keothi prima di presentarsi fa una prova di conoscenza geografia +8 o local +7 o quel che serve per sapere chi sono gli Spezzaschiena. :D
  9. sicuramente interessante per rendere "unici" i propri draghi
  10. Yuna il demone Yuna fece appena in tempo a fare un cenno di assenso verso Nick alle parole di Yude, quando il cameriere arrivò Il primo istinto fu di appoggiare la mano alla pistola, ma si fermò limitandosi a studiare l'automa per tentare di capire se celasse qualche minaccia. Poi disse solo "margarita".
  11. Con l’aiuto degli hobgoblin mettete a fuoco la locanda, tuttavia l’arciere preferisce rimanere dentro a bruciare, piuttosto che uscire e finire tra le vostre grinfie I cavalieri di Möghei si assicurano che la locanda sia ridotta in cenere, mentre altro iniziano a far uscire i villici dal tempio. La maggioranza sono donne, più o meno anziane, molte ragazze, e gli hobgoblin iniziano a cercare qualcuno per soddisfare le vostre richieste, nel mentre che organizzano la celebrazione della vittoria. Innalzano un alto palo al centro del villaggio conquistato, e stasera berranno e festeggeranno alla vostra salute. L’altro uomo vestito di bianco, un giovane adepto, viene brutalmente picchiato e legato al palo, mezzo nudo dalla cintola in su; sapete già che la sua dipartita non sarà veloce o indolore A Vrak vengono presentate effettivamente una madre, sulla trentina, e la sua figlia, una ragazzina di appena quattordici o quindici anni; entrambe sono coperte di fuliggine, sporche di fango e con i vestiti logorati, la ragazza in particolare guarda il licantropo come se potesse bruciarlo vivo. Tutte e due hanno lunghi capelli castani dorati e occhi marroni, ma mentre la ragazza cerca di mantenere una compostezza, la madre si getta ai piedi del licantropo Pietà! Vi prego! Pietà per mia figlia! Farò qualsiasi cosa! Qualsiasi cosa! Non fatele del male! La donna si aggrappa alle vesti di Vrak, che può ammirarne i seni prosperosi A Lethe viene portata una ragazza sulla ventina, alta quasi quanto lei anche se meno muscolosa; ha le braccia legate dietro la schiena, e l’hobgoblin che la trascina le solleva il capo per i capelli rossicci, dicendo È la più forte delle schiave, l’hanno dovuta picchiare in tre per sottometterla… colpitela con forza, e imparerà a obbedire Nel mentre che gli altri ricevono il loro premio, Keth può benissimo controllare i prigionieri e scegliere da sé Intanto, Möghei si avvicina a Kragor, portando un otre di sidro Se posso, vorrei condividerlo con voi, Fiammoscura. Perdonate l’arroganza, ma ricordo le storie su vostro padre. Sembrate un suo degno discendente l’hobgoblin si è tolta parte della corazza, rimanendo con una tunica sottile che fa poco per nasconderne le forme piccole ma sode
  12. Zalabirus Forse era meglio prendere le scale.. è il pensiero che la mia anima sta facendo mentre cerco con tutte le forze di tenerla stretta al mio corpo, riverso sul pavimento Dm Ts contro morte 15
  13. 0C34N @DM TS su morte -> 12 2 Successi, 0 Fallimenti ---- PF: 0/41 - CA: 16 TS: FOR +2 / DES +7 / COS +2 / INT +2 / SAG +2 / CAR -1
  14. #30 Council Day 13 Twilight Home 351 A.C. - sera [Autunno] - Lunitari 2o giorno High Sanction gibboso crescente @Tass Fizban si mi ad osservare il Kender con sguardo paterno che si muoveva verso il lato opposto del corridoio, già sapendo che l'altro era quello presidiato dalle guardie Tass raggiunse l'angolo finale: li vi erano due rampe di scale, una che scendeva e una che saliva. Il passaggio non era presidiato.
  15. No, tutti no, questo è poco ma sicuro! Tra chi è finito in prigione, chi all’epoca era un ragazzino… chi non ne ha l’abilità o le risorse… penso siano forse due o tre quelli capaci di tentare una cosa del genere risponde veloce Eltwas Klazhar… ma è sparito da anni, probabilmente morto, per quanto gente come Alzakar possa sperare sia ancora vivo; poi ovviamente Rhinne… l’alchimista pazza, ma come vi ho detto è sotto stretta sorveglianza; l’unico ancora in vita e con accesso ai fondi… sarebbe il rettore Thmulis, ma sinceramente è più facile che quella cosa si sia creata da sola
  16. Amirkhan Come fosse una reminiscenza di chissà quale vita passata, quasi meccanicamente inizio ad applicare l'erba con un metodo quasi ritualistico. Usando le bende di lino nella borsa e inumidendole inizio a disegnare dei cerchi sulla fronte del... difensore di Uthsùru, quando mi rendo conto di una cosa che forse stava nascondendo 'Per quale motivo?' Provo a celare la mia sorpresa mentre provo ad ultimare l'operazione di primo soccorso sotto gli occhi preoccupati di Kaap, percepisco un sentimento quasi paterno ma provo a focalizzarmi su ciò che sto facendo. Sto ancora qualche tempo con la ragazza e Kaap, attendendo riprenda conoscenza, per rassicurarla che il ponte è stato chiuso e che dovrà riposare, penseremo noi al resto. Poi mi preparo per andare anche io dal borgomastro e magari recuperare qualche medicazione anche io, sono praticamente allo stremo.
  17. Sembrerebbe bello e di sicuro ci sono notizie nuove, se avrò occasione ci darò un'occhiata, per ora mi tengo stretto il mio draconomicon 3.5. Grazie dell'articolo
  18. Ele'wa'tu'm Può partecipare anche solo uno di noi? chiedo allo spirito bambino
  19. Oggi
  20. Volevo fare l'echo knight, quella sottoclasse me l'avete suggerita voi in realtà. L'idea dell'echo knight/eldricht ancora mi stuzzica in realtà e anche il monaco delle ombre al posto del gloomstalker. cosa consigliate?
  21. Sicuramente sembra un buon gioco per immersività, tuttavia penso che non ci giocherò, i dadi preferisco tirarli io, non è mancanza di sfiducia; poi cerco giochi da farsi al tavolo con gli amici, credo che sia meglio Hero Quest giocandosi birra e salsicce. Non me ne volere...
  22. Talitha Lancio uno sguardo freddo a Danil, che mi fa inarcare il labbro dallo sdegno che mi provoca la sua risposta. “Evidentemente non hai capito il motivo, quindi puoi chiamarmi Sacerdotessa, se hai problemi a ricordarti due nomi.” Mi massaggio le tempie, abbassando la testa. Se devo incontrarmi con le Strangford, sarà meglio valutare bene ogni aspetto. “Scenderò da Roren, voglio parlarle a quattr’occhi: ormai sappiamo cosa è. Graine, potresti essere utile alla causa, la spaventerai con la tua sola presenza.”
  23. Lord Danarc ha risposto a Spot a un discussione D&D 5e regole
    L'effetto si applica quando il bersaglio subisce danni indipendentemente dal numero di TS falliti.
  24. Gnaud Barbastrinata Mentre mi appresto a curare Aurora, mi rivolgo ad Esmera Tu sei ferita? Se stai bene, potresti per favore chiamare le guardie in modo da immobilizzare il prigioniero?
  25. Aggirare il behemoth è impossibile per raggiungere le altre location, immagino.
  26. Carter Grant "Sì, certo, grazie. Sta bene proseguire le indagini in tal senso. Ora rechiamoci all'ambasciata e poi vi offriremo la cena, come si confà", Carter rispose al gentiluomo francese, che pareva subire il terrore di non riuscire a nutrirsi a sufficienza.
  27. Mìa Con il mago svanito(re) Mìa salutò il cavaliere e condusse Dmitrj alla locanda, dove avrebbero dovuto incontrare tutti gli altri. La possibilità di una attesa non la infastidiva; anzi, era una parentesi di normalità nella assurdità delle loro esistenze.
  28. Oggi sono a recensirvi Daggerheart, noto anche come “il gioco di ruolo di Mercer” o “di Critical Role” o (la mia preferita) “di quelli di Vox Machina”. Poi alla fine in realtà è un gioco sviluppato dalla Darrington Press, e il creatore è Spenser Starke e Matthew Mercer figura solo come “Sviluppo Aggiuntivo”. Il GdR è uscito già da vari mesi e settimana scorsa è uscita anche la traduzione italiana. Avendolo provato questa estate, ho pensato fosse giunto il momento di recensire questo GdR fantasy, visto che ormai si son visti discorsi di ogni tipo in merito e pare sia il D&D-killer o comunque un rivale del gioco di ruolo più famoso al mondo. Beh, io metto le mani avanti e dico: non mi è piaciuto e sfrutterò il mio privilegio di anzianità per brontolare tutto il tempo, però ci sono 2 o 3 note positive e gliele riconoscerò. Metto questo disclaimer una sola volta: se mi accusate di offenderlo solo per difendere D&D, non avete capito nulla e vi meritate i miei sberleffi. Scegliete il vostro Mercer, eh…volevo dire: la vostra classe di Daggerheart! Creazione del Personaggio in DaggerheartVa detto che le razze (le Origini) sono tante e molto differenziate tra loro come aspetto. Tra l’altro i loro disegni son veramente belli e suggestivi. Ho finito la parte positiva per quel che riguarda la creazione del PG in Daggerheart. Il gioco è ancora ancorato alle classi. Dovendo essere una novità, qualcosa di alternativo, sinceramente speravo di poter superare questa roba, invece niente: nove classi e ogni classe può scegliere tra due sottoclassi. Sì, solo due. Oltre a questo ogni classe sceglie due “carte” tra i due “domini” che la riguardano. In pratica esistono 9 liste di capacità speciali, ordinate per livello e ogni classe può pescare tra due di queste. Per ora la scelta è contenuta e per ogni livello ci sono 2 o 3 capacità. Segnalo che essendo 9 i Domini e 9 le classi ed avendo ogni classe 2 domini, chiaramente ogni dominio è condiviso da due classi. Ad esempio il dominio delle Lame è condiviso dal Guerriero e dal Guardiano. Come accennavo all’inizio, le Origini sono tante e diversificate, però alla fine si riassumono in due piccole capacità fisse. Quindi, stupendo che si possa essere un fungo, un costrutto, una scimmia o una rana, oltre alle scelte più classiche di elfi, nani e umani (e varie altre che non elenco), ma se poi il fatto di essere composto di metallo o di non essere né animale né vegetale non impatta minimamente, allora non capisco perchè mettere tutte queste razze specifiche e non dare un bel pool di capacità da selezionare, come in Savage Worlds e un po’ di disegni per ispirare. Insomma, il flavour è anche interessante, ma la personalizzazione meccanica per me non è sufficiente. Inoltre la “build” è vanificata da un altro aspetto. Passiamo appunto alle meccaniche. Meccaniche di DaggerheartDaggerheart funziona su 2d12. Si sommano e bisogna superare una soglia per riuscire, sommando i propri bonus. La particolarità di questo gioco di ruolo è che bisogna avere due dadi di colore diverso: un dado è Fear e l’altro Hope (Paura e Speranza). Se l’azione ha successo e abbiamo Hope alta è successo pieno. Se invece è Fear alta abbiamo un successo ad un costo o con conseguenza. Se è un fallimento e Hope è alta allora è un fallimento moderato altrimenti è un fallimento pieno. Non ho mai visto Hope and Faith, ma secondo me ci stava il meme low effort Gradi di Successi e FallimentiQuesti risultati di Hope ci danno anche, appunto, Hope che possiamo utilizzare per migliorare o attivare certe capacità, mentre al contrario la Fear è “la benzina” del master (come dicono quelli di Daggerheart Italia), che può spendere questi punti per inserire ostacoli, far agire i nemici, provocare inconvenienti e via dicendo. Il primo problema che mi provoca questa meccanica è il fatto che il 45% dei risultati saranno con Fear. Quindi, nonostante venga detto che i PG sono eroi esperti, anche quando hanno successo, quasi la metà delle volte è solo un successo parziale. Non sono in grado di completare appieno ciò che si erano prefissati, rendendo la build meno rilevante, poiché non importa la specializzazione, i risultati incompleti sono sempre piuttosto frequenti. Un problema simile lo presenta Sine Requie, visto che si gioca con le carte e le figure provocano effetti negativi. Però almeno in quel caso la meccanica non cozza con le premesse. Arbitrarietà dell’uso della PauraGià che parliamo della Fear, sollevo un altro aspetto che non mi soddisfa. Il master può scegliere come impiegare la Fear in maniera autonoma e arbitraria e le varie opzioni sono incredibilmente diverse come livello di impatto. Potrebbe usare Fear per descrivere il mondo, così come per effettuare una mossa con un impatto diretto e corposo (far effettuare un attacco potente a un nemico, aggiungere avversari…). Questo comporta che sia la tattica, sia la fortuna coi dadi vedono la loro importanza ridotta dall’arbitrarietà del master che potrebbe decidere di mantenere lo stesso livello di tensione della scena usando i punti in maniera impattante in caso abbia poca Fear o in maniera più leggera in caso ne abbia molta. Poi è un ottimo esercizio per l’improvvisazione. Non dico di no. Però limita molto cose che per me sono estremamente interessanti quando gioco di ruolo. Inoltre è sicuramente comodo da gestire. Se il combattimento si rivela mal bilanciato si risolve caricando di più o di meno sulla fear e probabilmente se ne può guidare perfino la durata in maniera piuttosto precisa. Però, appunto, riduce molto l’impatto dei dadi (che quindi più difficilmente produrranno effetti inattesi) e anche l’impatto della tattica (già non particolarmente importante, proprio per scarsità di opzioni) è ridimensionato, poiché tanto l’effettiva difficoltà dello scontro è in mano al master in base al modo in cui vorrà spendere la Fear e a quanta vorrà effettivamente spenderne. Danni e Soglie di DannoSempre nella stessa direzione abbiamo i danni. Ogni creatura ha due soglie (che possono cambiare a seconda di classe e armatura). Ogni volta che subisce danni si confronta il danno con le soglie. Se è inferiore alla prima soglia la creatura subisce un danno. Se è tra la prima e la seconda sono 2 danni, se è superiore alla seconda son 3 danni. Ora, a parte la macchinosità di far tirare dadi, segnare bonus e poi io posso produrre solo dagli 1 ai 3 danni (che mi pare fatta solo per strizzare l’occhio al pubblico di D&D per proporre qualcosa di non troppo distante apparentemente), c’è la questione di nuovo della riduzione dell’importanza della build, questa volta in seno più ampio. NB: esiste una variante ufficiale sul manuale per cui se si fa il doppio della seconda soglia, si segnano 4 danni. Però, a parte che è una variante, appunto, non cambia poi molto il discorso. Per cominciare una serie di attacchi debolissimi possono mandare a terra un bestione, visto che almeno 1 punto ferita verrà inflitto (certo, solo se vanno a segno! Quindi la questione è contenuta, ma consideriamo che un risultato doppio coi dadi è sempre successo, di conseguenza almeno un tiro su 12 colpisce, inoltre le “CA” (Difficoltà) non sono così alte e non mi pare superino mai il 21. Per cui alla fine anche un colpo con bonus miseri ha circa una possibilità su 6 di entrare sul nemico più forte del gioco e infliggergli minimo 1/10 dei suoi punti ferita, se parliamo di colossi). Inoltre la creatura più forte al mondo (Dragoni, Kraken, ecc) non è in grado di mandare ko un PG con un solo colpo, nemmeno col suo colpo migliore e il massimo della fortuna, nemmeno attaccando un mago (e nemmeno tramortire una qualsiasi creatura con almeno 5 punti ferita). Insomma, la differenza tra creature deboli e forti è veramente minima rispetto ad altri giochi di ruolo (non penso solo a D&D). Può piacere e sicuramente ha il vantaggio di produrre risultati facilmente prevedibili. Però proprio per questo non è di mio interesse. MorteAh, dimenticavo: ho parlato di ko e non di morte perchè anche in Daggerheart la dipartita del PG è in mano al giocatore, non può essere accidentale. Non sono un grande fan di questa scelta (come già detto per Fabula Ultima), anche se una via di mezzo la potrei accettare facilmente. Anche se, contradditemi se sbaglio, si può indicare che un pericolo ambientale (un tuffo nella lava, una caduta dalla macchina volante…) siano letali. Questa possibilità è rafforzata dall’approccio “Ruling over Rules” (non so come tradurlo “le decisioni hanno la precedenza sulle regole”?) che caratterizza il manuale. A me questo stile non convince: ho sempre preferito manuali scritti bene, con regole dettagliate, chiare e precise che si possano usare alla bisogna e così ognuno si prende le sue responsabilità se le cose non funzionano. Iniziativa e SpotlightNon mi dilungo molto oltre sulle regole, ma cito l’iniziativa a “spotlight”. Ogni giocatore decide quando è il suo turno. Il master si può introdurre quando qualcuno tira con Fear, fallisce una prova, fa qualcosa che avrebbe conseguenze, o si delinea un’ottima opportunità narrativa per inserirsi, spendendo Fear… Beh, anche in questo caso direi che lo schema ricorrente è sempre lasciare una libertà immensa al master, purchè non faccia la carogna e lasci abbastanza libertà di movimento ai PG, va praticamente bene tutto (“anything goes”, diceva il buon Feyerabend), come detto per l’impiego della Fear. Io continuo a non apprezzarlo, per gli stessi motivi. Poi chiaramente usare lo Spotlight al posto dell’iniziativa numerica tirata “classica” (alla D&D e non solo) sicuramente diminuisce ulteriormente l’aspetto tattico. Inoltre a me dà l’idea che riesca ad andare contro la fiction, questo perchè non agisce tendenzialmente prima il più agile, il più reattivo, ma agisce prima chi ne ha voglia, chi ha qualcosa da dire in quel momento. Tirando le SommeCome avrete capito non è di certo la mia tazza di tè. Oltre a questo non ho notato molte particolarità degne di nota che mi facessero dire che pur non essendo di mio gusto è di certo un prodotto di grande qualità (come dissi per Blades in the Dark). Oltre ai già citati disegni, apprezzo molto che abbiano fatto una buona disamina sulla disabilità. Questo ha due vantaggi: primo facilita l’accessibilità, secondo allontana quegli individui che usano “woke” come fosse un insulto. Poi, capiamoci, non è nulla di nuovo e mai visto, Pathfinder 2 per esempio fa un lavoro (a mio modesto parere) molto migliore, pur essendo uscito anni prima. Però il fatto che un paragrafo del genere sia stato inserito in un gioco di ruolo che si rivolge ad un pubblico ampio, mirando ad essere un competitor di D&D, bèh, non è scontato ed è sinceramente apprezzabile. L’ultima nota davvero positiva, dal mio punto di vista, non è un vero e proprio merito diretto. Mi piace che un gioco di ruolo potenzialmente di massa (potrebbe diventare serenamente il secondo gioco più giocato di sempre dopo D&D) sia veramente diverso da D&D. Perchè l’ultima volta in cui ricordo un successo simile (parlo per sentito dire nella mia bolla, non ho dati di vendita e nemmeno di gioco) si parlava di PF1 e, con tanto affetto, non è che fosse proprio diverso da D&D, anzi! Poi va in direzioni che non mi interessano, ma pazienza. Meglio più scelta che meno scelta, anche se una non mi soddisfa. Quindi, se vi piacciono giochi di ruolo fantasy con tanto combattimento, ma poca tattica e poca personalizzazione meccanica, ma facili da portare per oneshot di prova in fiere o in streaming, allora magari dategli un’occhiata. Unico consiglio: evitate la traduzione italiana. Sebbene non sia brutta ai livelli di quella D&D 5e 2024 presenta un po’ di criticità e sinceramente io aspetterei una seconda edizione per avere una versione (si spera) riveduta e corretta (nonché completa con le ultime errata e aggiornamenti del sistema originale). Comunque se volete approfondire il discorso su Daggerheart, io vi consiglio di interpellare il gruppo Daggerheart Italia: gente in gamba che fa divulgazione seria sui social, ha un ottimo gruppo su telegram e porta spesso il gioco nelle varie fiere (il tutto senza guadagnarci nulla). Vi lascio anche il loro linktree con tutti i link di tutti i loro social. Mi vien da dire che il loro unico difetto sia che giocano a un gioco brutto! Però se a voi piace, vi troverete bene. Questo è quantum, se vi piacciono le recensioni, ne sto facendo un tot ultimamente e le trovate tutte qua.

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