Tutti i contenuti pubblicati da Alonewolf87
- Il ritorno di Atrokos
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Capitolo I La Torre Oscura
Alonewolf87 ha risposto a Azog il Profanatore a un discussione La vendetta di Jormungand in La vendetta di JormungandKethil Aaaaaarggghhh!!!!! Muori!!!! Muori!!! grido mentre il mio spadone vola nell'aria per colpire l'essere. Quasi non mi accorgo della presenza di altre persone al momento. @Azog il Profanatore
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Un Ratto nel Bosco Antico
Alonewolf87 ha risposto a Azog il Profanatore a un discussione Jormungand, campagna in (GILDA IN PAUSA) The Rise of JormungandMagnus @Azog il Profanatore
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TDG Un Antico Male [1]
@Octopus83
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[TdG] La Miniera Perduta di Phandelver
Alonewolf87 ha risposto a Daimadoshi85 a un discussione Discussioni in Deep mining in the Wave Echo CaveMornshatlin Beh non so voi ma io raggiungo Tiabrar dico mentre inizio a scendere lungo le pareti del crepaccio, inutile aspettare qua sopra.
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[TDS] La Miniera Perduta di Phandelver
Alonewolf87 ha risposto a Daimadoshi85 a un discussione Discussioni in Deep mining in the Wave Echo CaveSì avevo cambiato leggermente il carattere perché non mi piaceva troppo, ma terrei l'aggancio narrativo.
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[TDS] La Miniera Perduta di Phandelver
Alonewolf87 ha risposto a Daimadoshi85 a un discussione Discussioni in Deep mining in the Wave Echo CaveIl mio PG in tutto questo come si pone?
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[TDS] La Miniera Perduta di Phandelver
Alonewolf87 ha risposto a Daimadoshi85 a un discussione Discussioni in Deep mining in the Wave Echo CaveIl nano delle colline dà 1 pf extra per livello, penso sia quello che non ti fa tornare i conti. Ok allora poi vedo di postare in serata. Un veloce riassunto di quanto successo finora?
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[TDS] La Miniera Perduta di Phandelver
Alonewolf87 ha risposto a Daimadoshi85 a un discussione Discussioni in Deep mining in the Wave Echo Cave@Daimadoshi85 Aggiornata la scheda e ti ho reso editor https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2428740
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(TdG) La Città Sacra
Bernard Purtroppo Rael, forse ancora provato dagli attacchi subiti finora, non si dimostra particolarmente incisivo e il Riflesso di Dorian riesce ad evitare quasi tutti i suoi attacchi. Provo allora io a chiudere la questione....ma la mia mira fa veramente cilecca. La situazione è disperata, possiamo solo sperare in una insperata botta di fortuna... @Black Lotus
- La Pietra Eretta & Co/Un Nuovo Inizio (Topic di Servizio)
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Recensione: La Guerra della Rosa Nera
Dopo avervi parlato di questo romanzo in un articolo passato, oggi ve ne offriamo una recensione più approfondita. Come vi avevamo accennato un paio di mesi fa, La Guerra della Rosa Nera è un romanzo di 193 pagine scritto da Marco Olivieri (conosciuto su questo sito come @Codan il bardo), prima parte di una duologia di romanzi dark fantasy. Questi romanzi si pongono come accompagnamento ed introduzione ai giochi da tavolo Black Rose Wars e Nova Aetas, entrambi prodotti dalla Ludus Magnus Studio. La Guerra della Rosa Nera è pubblicato dalla Myth Press ed è disponibile in formato ebook oppure, proprio a partire da oggi, in versione cartacea, che potrete ordinare qui. La Guerra della Rosa Nera Questo libro ci presenta la storia di Rebecca, Nero, Jafar e Tessa, quattro studiosi di magia che sono poi anche i maghi che è possibile scegliere nel corso del gioco Black Rose Wars come candidati al titolo di Grande Maestro. La storia funge quindi essenzialmente da prologo ed introduzione sia per l'ambientazione che per i personaggi del gioco da tavolo. Ho trovato il libro decisamente ben scritto e scorrevole e l'ho letto con gusto e piacere. Lo sfondo di una Torino medievale immersa nel misticismo e sconvolta dalla peste e dall'Inquisizione è al contempo un interessante scorcio storico e un'innovativo approccio al dark fantasy. Una grande attenzione ai dettagli traspare chiaramente dalle accattivanti descrizioni e dall'atmosfera cupa e inquietante uscite dalla penna di Marco. Dal punto di vista della piccola Irene, che funge da cornice alla storia, andremo a scoprire le storie e vicissitudini di Jafar, Nero, Rebecca e Tessa e del loro rapporto con la misteriosa Loggia della Rosa Nera. A ciascuno di loro verranno dedicati vari capitoli, nei quali viene approfondito il loro passato e il loro rapporto variamente travagliato con la magia e con le lotte di potere ad essa connesse. Il rapporto di ciascuno dei quattro maghi con le arti arcane viene, infatti, anche influenzato dagli eventi e dalla società di quel periodo, che sovente emergono dallo sfondo per avere un impatto diretto, anche se non scontato, sulla vita dei protagonisti. Nei capitoli dedicati a Jafar avremo modo di vedere, in mezzo ad una storia di intrighi e pericolosi esseri. uno scorcio del mondo islamico al contempo così lontano e così connesso a quello occidentale. Quasi a controaltare abbiamo le sezioni dedicate a Nero che ci mostrano come la presenza pervasiva dell'Inquisizione nel mondo cristiano e tutto il bagaglio di discriminazione che si porta con sé possano portare alla disperazione un giovane talentuoso. Nelle parti dedicate a Rebecca abbiamo, invece, modo di vedere una ragazza dal passato (e presente travagliato) che trova nel dolore e nel rancore la fonte del suo potere. Ma sarà questa la strada giusta? Infine abbiamo Tessa, una giovane molto vicino alle forze della natura, che sta cercando di salvare questo mondo e il suo clan assurgendo alla carica di Gran Maestro. Non sono entrato troppo nel dettaglio della trama per non rovinarvi la lettura, ma ci tengo a precisare come questo libro sia stato in grado di stupirmi piacevolmente in un paio di occasioni con dei colpi di scena inattesi. Ho trovato la caratterizzazione dei personaggi approfondita e mai banale, le loro scelte ed azioni credibili ed interessanti. Se proprio devo trovare un difetto a questo libro è il fatto che sia essenzialmente forzato nella direzione per cui i quattro protagonisti dovranno necessariamente scontrarsi per ottenere il titolo di Alto Magister della Loggia della Rosa Nera, dato che questo è il concetto cardine del gioco da tavolo correlato. Sarebbe stato interessante vedere in che direzione l'autore avrebbe portato i protagonisti e la storia, se non fosse stato vincolato da questi limiti. In conclusione trovo che La Guerra della Rosa Nera sia una lettura piacevole e consigliabile a tutti, a prescindere dal fatto che si possieda il gioco da tavolo o meno. Questo libro ci dimostra come anche in Italia, nonostante si pensi spesso il contrario, si possano trovare autori capaci, in grado di creare romanzi fantasy appassionanti. Ora non ci resta altro che attendere il secondo volume, che mi è stato assicurato essere già terminato ed in lavorazione per la pubblicazione, per scoprire la conclusione della storia. Buona lettura a tutti! Visualizza articolo completo
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Recensione: La Guerra della Rosa Nera
Come vi avevamo accennato un paio di mesi fa, La Guerra della Rosa Nera è un romanzo di 193 pagine scritto da Marco Olivieri (conosciuto su questo sito come @Codan il bardo), prima parte di una duologia di romanzi dark fantasy. Questi romanzi si pongono come accompagnamento ed introduzione ai giochi da tavolo Black Rose Wars e Nova Aetas, entrambi prodotti dalla Ludus Magnus Studio. La Guerra della Rosa Nera è pubblicato dalla Myth Press ed è disponibile in formato ebook oppure, proprio a partire da oggi, in versione cartacea, che potrete ordinare qui. La Guerra della Rosa Nera Questo libro ci presenta la storia di Rebecca, Nero, Jafar e Tessa, quattro studiosi di magia che sono poi anche i maghi che è possibile scegliere nel corso del gioco Black Rose Wars come candidati al titolo di Grande Maestro. La storia funge quindi essenzialmente da prologo ed introduzione sia per l'ambientazione che per i personaggi del gioco da tavolo. Ho trovato il libro decisamente ben scritto e scorrevole e l'ho letto con gusto e piacere. Lo sfondo di una Torino medievale immersa nel misticismo e sconvolta dalla peste e dall'Inquisizione è al contempo un interessante scorcio storico e un'innovativo approccio al dark fantasy. Una grande attenzione ai dettagli traspare chiaramente dalle accattivanti descrizioni e dall'atmosfera cupa e inquietante uscite dalla penna di Marco. Dal punto di vista della piccola Irene, che funge da cornice alla storia, andremo a scoprire le storie e vicissitudini di Jafar, Nero, Rebecca e Tessa e del loro rapporto con la misteriosa Loggia della Rosa Nera. A ciascuno di loro verranno dedicati vari capitoli, nei quali viene approfondito il loro passato e il loro rapporto variamente travagliato con la magia e con le lotte di potere ad essa connesse. Il rapporto di ciascuno dei quattro maghi con le arti arcane viene, infatti, anche influenzato dagli eventi e dalla società di quel periodo, che sovente emergono dallo sfondo per avere un impatto diretto, anche se non scontato, sulla vita dei protagonisti. Nei capitoli dedicati a Jafar avremo modo di vedere, in mezzo ad una storia di intrighi e pericolosi esseri. uno scorcio del mondo islamico al contempo così lontano e così connesso a quello occidentale. Quasi a controaltare abbiamo le sezioni dedicate a Nero che ci mostrano come la presenza pervasiva dell'Inquisizione nel mondo cristiano e tutto il bagaglio di discriminazione che si porta con sé possano portare alla disperazione un giovane talentuoso. Nelle parti dedicate a Rebecca abbiamo, invece, modo di vedere una ragazza dal passato (e presente travagliato) che trova nel dolore e nel rancore la fonte del suo potere. Ma sarà questa la strada giusta? Infine abbiamo Tessa, una giovane molto vicino alle forze della natura, che sta cercando di salvare questo mondo e il suo clan assurgendo alla carica di Gran Maestro. Non sono entrato troppo nel dettaglio della trama per non rovinarvi la lettura, ma ci tengo a precisare come questo libro sia stato in grado di stupirmi piacevolmente in un paio di occasioni con dei colpi di scena inattesi. Ho trovato la caratterizzazione dei personaggi approfondita e mai banale, le loro scelte ed azioni credibili ed interessanti. Se proprio devo trovare un difetto a questo libro è il fatto che sia essenzialmente forzato nella direzione per cui i quattro protagonisti dovranno necessariamente scontrarsi per ottenere il titolo di Alto Magister della Loggia della Rosa Nera, dato che questo è il concetto cardine del gioco da tavolo correlato. Sarebbe stato interessante vedere in che direzione l'autore avrebbe portato i protagonisti e la storia, se non fosse stato vincolato da questi limiti. In conclusione trovo che La Guerra della Rosa Nera sia una lettura piacevole e consigliabile a tutti, a prescindere dal fatto che si possieda il gioco da tavolo o meno. Questo libro ci dimostra come anche in Italia, nonostante si pensi spesso il contrario, si possano trovare autori capaci, in grado di creare romanzi fantasy appassionanti. Ora non ci resta altro che attendere il secondo volume, che mi è stato assicurato essere già terminato ed in lavorazione per la pubblicazione, per scoprire la conclusione della storia. Buona lettura a tutti!
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(TdG) La Città Sacra
Bernard Ed ecco come in pochi istanti la situazione può andare in malora. Il mio Riflesso elimina Rael e ci troviamo decisamente sguarniti. Scatto rapido verso l'albero per mettermi al coperto tra le sue radici mentre curo brevemente Rael e mi preparo ad infondergli una scarica curativa maggiore al momento più opportuno. @Black Lotus
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(TdG) La Città Sacra
Bernard La battaglia sembra avere un flusso a noi sfavorevole e siamo costretti a spendere molte più risorse del previsto per fare fronte al Riflesso di Rael. Ma alla fine riesco ad abbatterlo e a ferire anche leggermente il Riflesso di Dorian appollaiato sull'albero, a cui sto cercando di avvicinarmi di soppiato, curioso di vedere se posso sfruttarne anche io qualche potere. Incanalo velocemente un minimo di energia vitale in Dorian, sperando di riequilibrare i numeri in combattimento. @Black Lotus
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(TdG) La Città Sacra
Bernard Le mie supposizioni sull'approccio simmetrico allo scontro vengono presto messe a tacere dalle azioni del Riflesso di Rael. Dorian purtroppo è praticamente quasi fuori gioco, ma il Riflesso di Rael ha speso molte energie per attaccare, potrebbe essere il momento di ribaltare la situazione Rael, presto dacci dentro con tutto quello che hai sul tuo Riflesso dico mentre con un colpo di energia magica distruggo l'Echo del Riflesso di Rael e con l'altro manco il mio Riflesso, che si dimostra decisamente sfuggente. @Black Lotus
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Dubbi del neofita (17)
Perché tu immagini uno pinned come reso assolutamente e perfettamente immobile, ma qualche movimento e spostamento, anche se minimo ci potrebbero comunque essere. Comunque come al solito deciderai tu di tuo sbuzzo, quindi qui chiudo le mie argomentazioni.
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Dubbi del neofita (17)
Sì ma una è una immobilità imposta da una forza esterna, l'altra è dovuto allo stato interno non reattivo di base.
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Dubbi del neofita (17)
Un personaggio pinned starà comunque cercando (presumibilmente) di liberarsi dalla lotta. Uno svenuto/incapacitato/morto (presumibilmente) no.
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Dubbi del neofita (17)
Io quello non lo considererei essere in lotta, ma perché l'altra parte non è attiva.
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Invisibilità: quando termina?
@Casa @Nyxator @SamPey @bobon123 @Enaluxeme Ho splittato la discussione
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Dubbi del neofita (17)
No ha ragione MadLuke c'è una postilla nei modificatori di combattimento per quanto riguarda attaccare delle creature che sono grappling https://www.d20srd.org/srd/combat/combatModifiers.htm Visto che un incremento di una categoria di taglia implica che il volume quadruplica io farei 75%-25%
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Dubbio sugli Incantesimi del Warlock
No, gli incantesimi extra del patrono sono aggiunti alla lista da warlock per il personaggio, ma vanno imparati come di norma. Non sono come gli incantesimi di dominio del chierico. Contrasta il testo del warlock Con quello di certi stregoni O con quello del chierico Vengono sbloccati quando i tuoi slot da warlock raggiungono un determinato livello, come indicato in tabella. No, si aggiungono alla tua lista da warlock e li puoi imparare come il resto dei tuoi incantesimi da warlock (salendo di livello, sia perché gli incantesimi conosciuti ti aumentano sia perché scambi un vecchio incantesimi conosciuto con uno nuovo)
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(TdG) La Città Sacra
Bernard Non faccio neanche in tempo a capire bene cosa sia successo con Llionas e suo padre che sono di ritorno al tempio, salta fuori che Dorian è "l'Erede delle Ombre" qualsiasi cosa questo voglia significare ...che abbia sangue Shadowsun nelle vene?... e veniamo gettato in mezzo a questa strana prova rituale in cui dobbiamo affrontare delle specie di riflessi di noi stessi. Anche l'arena in cui ci veniamo a trovare sembra incentrata su questa dualità, che si incarna in uno strano albero al centro dello spazio aperto, che ricorda il simbolo dei Shadowsun. Vorrei avere più tempo per studiarlo, ma lo scontro a inizio con le due versioni di Rael che aprono con delle tattiche quasi speculari. Sono tentato di concentrarmi sul riflesso di Rael, ma voglio prima saggiare una mia teoria e quindi mi sporgo brevemente oltre l'albero e lancio due dardi di energia magica contro il mio riflesso, per poi nascondermi come meglio posso dietro il tronco. @Black Lotus
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