Vai al contenuto

Zaorn

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    5.3k
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    40

Tutti i contenuti di Zaorn

  1. E' proprio lì che non è facile essere un buon master a certi livelli di potere. Anche perché è difficile pure immedesimarsi in quel mondo. Ma anche a prescindere dal gioco eh...
  2. Pippo, veramente le mie considerazioni erano basate su ciò che ha spinto MattoMatteo ad aprire il thread. FORSE l'errore dei designer del 5, con le premesse del gioco stesso, è mettere in ballo, nelle varianti della razza, anche le caratteristiche numeriche (forza, destrezza ecc...).
  3. Infatti sto dicendo che l'avventura in quella fase di crescita, deve essere CONSONA a quel livello di potere. Ad esempio nell'AP Alba dei Re, incentrato sul proprio regno da costruire, l'ultimo capitolo si svolge fuori dal proprio regno e la minaccia è extraplanare, tanto per fare un esempio.
  4. Onestamente D&D 5 è gioco con un'ottima base che dà spazio a moduli. Io conosco molto bene Pathfinder, con questo posso dire che l'approccio da loro utilizzato a proposito delle razze è il migliore, non tanto per crearle coi punti (che secondo me, proprio per la base schifosa del gioco dà spazio a scompensi), quanto per come ne tratta le opzioni di scelta. Analizziamo gli elfi: RAZZA ELFICA IN PATHFINDER Descrizione base. Possibilità di personalizzazione a prescindere dall'ambientazione e dalle etnie/specie. Esempi di sotto razze con le possibilità di cui sopra, non vincolanti. Talenti esclusivi, per una eventuale maggiore personalizzazione razziale. Insomma, un approccio del genere anche nel 5 non metterebbe binari e schemi che, se creano vantaggi, influiscono su un scelta antipatica del tipo: "farei quello, ma va a discapito delle meccaniche". La stessa cosa in altri ambiti discussi, tipo le classi, dove le possibilità sono lineari (N scelte) invece che N elevato a... Quindi per me: possibilità di variare capacità e specie razziali si, ma COME è il punto focale.
  5. Ma sai, comunque dato che a te preme la D&D 5, il problema non si pone neanche tanto. Tanto il massimo è 20, male che vada ci arriva prima rispetto agli altri ad avere quel +1 chiave. Fossi in te non mi preoccuperei, in fondo sposta di più un lancio di dadi fortunato, se non usate l'acquisto caratteristiche coi punti.
  6. @MattoMatteo, ho visto il thread a cui ti riferivi, in effetti c'era il link nel primo post. In effetti avevo capito male perché c'era qualche inesattezza nel tuo primo post ed a quello successivo non avevo capito bene cosa intendevi. Il problema da te sottoposto è più relativo a D&D, in pathfinder le razze base non hanno sotto razze, ma puoi variarne certi aspetti, ma sempre relativi a caratterizzazioni consone. Solo alcune speciali come l'esempio di cui sopra hanno sotto razze, così non trovavo il comune denominatore che volevi porre in evidenza. Aggiornandomi su D&D 5, in effetti, si sta tendendo a creare, almeno per le razze, una demarcazione poco netta delle inclinazioni delle stesse, come solo in D&D 3,5 (poi non so altri giochi). Cioè, se un elfo solitamente è più agile, intelligente e con meno tempra, ma sicuramente non forte e robusto come altre (esempio citando una tradizione), se me ne crei uno che è agile e ha carisma, uno che ha un bonus a costituzione, uno a carisma, uno alla forza, beh, in effetti la differenziazione sulle caratteristiche della razza va a farsi benedire ed il giocatore tenderà a scegliere la sotto razza non tanto per il ruolo, quanto per i benefici in gioco ed in effetti la cosa può essere triste.
  7. In effetti intesa così forse ora capisco meglio cosa volevi dire. Si, ogni razza può fare una cosa o alcune cose "ottimamente" bene, ma al di fuori di quella/e cosa/e specifica/che, beh, l'umano rimane quella con il talento in più e che quindi permette di dare un'efficiente vantaggio sulla propria scelta. Secondo me cosa è successo nel tuo gruppo (scegliere razza per vantaggi e/o combo) può essere un caso isolato. Alla fine si parla sempre di un +1 o un +poco che sui 20 livelli non ha questa grossa incidenza. Ad esempio una volta abbiamo giocato una campagna incentrata sugli elfi e tutti hanno creato personaggi in base all'interpretazione e ruolo. Io ho fatto l'oracolo elfo, altri lo stregone, il ladro basato su forza e via discorrendo. Anche perché non ci sono sotto-razze elfiche, le caratteristiche sono sempre +2 des, +2 int e -2 cos. Elfo Pathfinder Per carità, tutte scelte sub ottimali, ma quel -1 a CD txc ecc... nella campagna non si è sentito. Io poi non ricordo tanto il 3,5 dove magari se sceglievi una razza la combinavi con altro e veniva una cosa mostruosa... e onestamente non so in D&D 5 come possa accadere. Per me ben vengano le opzioni, ma insomma, se si decide su una campagna non è che metti l'aasimar, il topo umanoide, il tiefling e chissà cos'altro senza motivo assieme. E nemmeno ci deve mai essere la ricerca del power play. Perché quei giocatori, anche se il sistema non gliene dà le capacità, cercheranno comunque di rompere il gioco in maniere pure più subdole come il metagioco e via discorrendo.
  8. Qui quello che penso un master debba fare, quindi per esclusione se fa cose diverse non mi piace: Sul non fare, calcherei la mano sul non preparare l'avventura in base al party o la classica banalità: "fate i pg che volete, poi ci penso io!" Inoltre tanti master non studiano né preparano canovacci e sfide idonei ai giocatori e pg stessi, infine pretendono si segua la storia, che è uno dei problemi più comuni.
  9. In realtà in tutti i giochi la razza "umana" non è la più varia, ma la più "duttile". Duttilità dovuta alla vita più breve di tante. Tipo puoi scegliere il talento o hai di solito possibilità più libere, qualsiasi sia il gioco. Sono le altre che sono più focalizzate o propense a percorrere strade per loro più consone. Insomma, il ragionamento di base al thread lo trovo leggermente sbagliato (così come le opzioni per pathfinder che sono esponenziali per ogni razza, posto un esempio d'eccesso). Razza pathfinder con settordicimila opzioni Un'altra cosa che non capisco è perché possa essere condannato il numero di opzioni, se esse non snaturano la razza in sé e comunque rimangono scelte che il gruppo di gioco può effettuare o meno così come estendere il numero di razze a disposizione dei giocatori. Per non parlare delle opzioni a disposizione dei giocatori per la campagna: dipende dal tipo di avventura e ambientazione. Quindi non ho votato.
  10. Ok, ora capisco. Il castello "regge" sotto al livello 5. Come ho scritto altrove, i pg del signore degli anelli sono sotto a quel numero. Dei PG di livello 10 possono già, da soli, conquistare reami. I livello 20 sono quasi divinità. Se prendi dei pg di livello 15 e li mandi contro ad un castello non difeso da incantatori/incantesimi o pg/mostri di livello analogo, beh... non è una realtà / missione che gli si confà. E se pensassi a un castello che devono sorvegliare dei png di livello adeguato, ti consiglio di metterti nella loro testa e pensare a strategie adeguate di difesa prima di portare i tuoi amici all'avventura, se sei il master. Ti/vi consiglio di prendere un'avventura (quei manuali grossi tipo Alba dei Re ecc...) e vedere i tipi di dungeon e sfide da affrontare livello per livello. Oltre al 17-18imo non vanno perché a quel punto è il master che dovrebbe creare png e sfide consone al party, non solo per la sfida in sé, ma anche per gli obiettivi che gli stessi alter ego dei giocatori possono coltivare con quel livello di potere. L'immersitività", come la chiami, penso tu non l'abbia avuta a quei livelli perché non eravate focalizzati ed immedesimati su quella realtà e quel mondo, esso è fatto da milioni di anime di livello 1, migliaia di livello 5, centinaia di livello 10, poche decine di livello 15 e pochi di livello 20. Questi ultimi controllano le sorti di quel mondo e spesso ne esplorano di paralleli. E la ragionano proprio in maniera diversa rispetto a chi sta sotto.
  11. Diciamo che l'avventura deve essere coerente con il livello. Trame da livello 3 non vanno bene a livello 18!
  12. Fa parte del gioco, ad un certo punto diventa epico. Ai primi livelli puoi cambiare il destino del tuo villaggio, salendo della regione, dello stato e a livello 20, beh, puoi tranquillamente cambiare le sorti del mondo. Sentivo parlare che ad esempio il signore degli anelli ha pg di livello massimo 5... Ragazzi, non si può prescindere da questo, è il gioco che è così. D&D e derivati sono così. A livello alto bisogna essere molto preparati, per tanti anche troppo. Io comunque vedo che preparando gli scontri qualsiasi personaggio non ha tutte le carte per prevalere sul mostro o gli altri compagni di party. E la soddisfazione dopo giocate epiche secondo me è impagabile (ludicamente parlando).
  13. Si, ti consiglio di cambiare, è successo anche a me, giocavo al 3,5 e dopo un po' c'erano pg risolutivi e pg pippa, per quanto ci si sforzasse ad allineare il gap dando consigli, beh, non potevi fare il concept di pg che volevi ed essere al pari degli altri. @Fioppo, sarei curioso di capire come e perché, certo, forse qui si sarebbe off topic...
  14. Aggiungo di prendere i talenti stile del drago, puoi aggiungere una volta e mezza la forza ai danni.
  15. E' imbarazzante come trovino sempre il modo di inserire qualche espansione.
  16. Voto: lunga! Di solito le campagne durano massimo un anno e mezzo giocando una volta a settimana. Se non ci sono intoppi una campagna intera è durata meno di un anno... Si parte da livello 1 (a volte un po' di più tipo 3-5) e si arriva al 20. Gioco a Pathfinder, non al 3,5 e ho trovato il gioco abbastanza bilanciato anche a livelli alti. Di solito gli scontri finali durano anche tutta una serata. Secondo me per apprezzare il gioco bisogna giocarlo a livelli molto alti dove lo sviluppo dei personaggi raggiunge il culmine e gli scontri con i mostri diventano molto avvincenti ed imprevedibili. Rispetto al 3,5 gli scontri durano parecchi turni e mosse vincenti o che spezzano la giocata è dura farne.
  17. Non so se ce ne era l'esigenza, sono curioso di vedere la classe, anche perché con parecchie ci si poteva trasformare con archetipi o altre scelte (su tutte il sintesista del convocatore, poi non mi sono mai informato granché, ma tipo un mistero dell'oracolo e tanto altro permettono di trasformarsi). Tuttavia meglio qualche possibilità aggiuntiva, sono curioso di vederla. Io dopo che hanno messo il vigilante spider man, credevo non avessero più classi da aggiungere.
  18. Di solito la decisione da parte dei player a quale "tier" appartenere è una preferenza anche in base al modo e stile di gioco. Se comunque ogni pg qualcosa di buono lo sa fare, sta al party giocare di squadra per superare al meglio gli incontri (non solo di combattimento). Il problema è quando il master conosce poco il gioco (e incantesimi -> contromosse è la parte più difficile da imparare) oppure quando i player non giocano per divertirsi assieme, ma fanno a chi la fa più lontano. Di solito chi è più esperto tende a creare un personaggio molto versatile e che usa incantesimi e chi è alle prime armi preferisce avere pochi problemi con un combattente. Per il resto, secondo me, avete un po' di ragione tutti. Sul livello di ottimizzazione, vale il discorso sopra, nel procedere coi livelli un'occhiata reciproca la si deve dare, il sistema di gioco prevede che ci sia un focus minimo sulla capacità del personaggio. Quindi la vedo come una prerogativa "a prescindere". @Fioppo, anche, ha descritto una cosa intrinseca del gioco, a livelli alti i PG devono usare la magia e padroneggiarla per passare le sfide, basti vedere i mostri superiori al livello 12. Il low magic sta sotto il livello 5 circa. Forse salendo è troppo high magic, non è sicuramente un gioco per tutti, se notate starfinder è meno incentrato sugli incantatori e ha un livello massimo incantesimi di 6, mentre c'è una maggiore centralità dell'equipaggiamento. Forse una mossa obbligatoria per un miglior bilanciamento delle classi.
  19. Se fai un bel gioco pensando e lasciando spazio ad altri moduli ed innovazioni, in teoria in 3 anni e mezzo qualcosa, con lo stesso team, dovresti produrne di materiale in tale direzione.
  20. Sai, @Muso, mettendo insieme tutte le premesse e gli annunci, oggi avremmo un gioco completo, modulare, con opzioni di gioco meccaniche vaste (per esperti e non principalmente) e con scelte per i giocatori di ogni tipo. D&D 5 ha delle caratteristiche ottime per come è fatto a tal riguardo. Invece ora abbiamo una versione base, una serie di opzioni in beta test e un'altra fatta dai giocatori dove non sono state ufficializzate le regole che possono essere ritenute idonee. Il tutto molto disordinato (questa è la mia impressione) senza una srd che raccoglie tutto, ma solo le regole di 3 anni e mezzo fa, praticamente... Io penso che non sia questione di ampliamento del team, anche perché assieme ai giocatori e alla DM'S guild penso che di teste ce ne possano essere già tante.
  21. Veramente io penso che l'edizione sia semplice e geniale. Le occasioni in cui ho giocato mi sono divertito tanto, ha un qualcosa di magico a tratti, ti lascia una sensazione particolare rispetto ad altri giochi. Funziona bene. È il lavoro dei tre anni e mezzo dopo che lascia un po' basiti.
  22. Lasciando da parte il discorso punti, il druido sarà sempre un cattivo spara danno con gli incantesimi. La parte sui talenti per le evocazioni è buona, volesse focalizzarsi. Tuttavia i migliori e più utili incantesimi del druido sono senza CD, ciò può far sì che si possa focalizzare anche sul combattimento (esempio nature fang, rinunci anche alla forma animale, ma ai livelli pari prendi talenti da ladro). Visti gli altri non escludo debba avere cure e incantesimi per tutte le occasioni, anche se ad esempio dissolvi magie e le cure arrivano un po' dopo rispetto a tante classi. Tanti incantesimi come muro di pietra e muro di spine ecc... sono tra le poche soluzioni con campo di antimagia attivo sull'avversario, per bloccarlo. Le evocazioni, anche senza troppi talenti dedicati, fungono bene come sacchi di patate per coadiuvare i combattenti, sia per chi fiancheggia, sia per rallentarli. Io quando l'ho giocato aiutavo molto la squadra con i miei incantesimi, quelli preparati e la lista non permettono però miracoli.
  23. Ok, ci mancherebbe... mi era solo venuta un'idea da proporre al tipo per i motivi di cui sopra. Il resto te lo dico in pvt, giustamente.
  24. Io ho giocato a Pathfinder parecchie volte a livello 20, il problema non c'è stato. Te hai giocato coi tuoi amici e il problema c'è stato. Mi viene da risponderti che il master non conosceva bene il gioco, secondo me, altrimenti le difficoltà e gioie ci sarebbero state per tutti. Dalla mia esperienza di solito l'ottimizzatore/i esperto/i faceva/vano incantatori pompati e i meno nerd i picchiatori, da inizio a fine campagna gli uni hanno avuto bisogno degli altri. Io non pretendo di avere ragione o farti cambiare idea, spero la cosa non sia unilaterale, dopotutto c'è gente che ci legge fino ai posteri.
×
×
  • Crea nuovo...