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Dragons´ Lair

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Lord Danarc

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Lord Danarc

  1. Visto e devo dire che ci sono voluti solo 22 anni oer tirare fuori un film di dnd adeguato al nome. Ne sono molto contento, anche se alcune cose sono diverse o addirittura in contraddizione con le regole del gioco, non lo trovo un problema, non può davvero essere completamente aderente una storia sullo schermo. Alla fine promosso meritatamente, sono riusciti a mettere sullo schermo un film che a chi é appassionato fa entrare nel gioco che ben conosce mentre a chi non lo é e nemmeno ne ha mai sentito parlare permette comunque di vedersi un film godibile e divertente che non si prende troppo sul serio. Unica cosa sulla recensione (grazie @Graham_89), credo che la spell difensiva del combattimento finale non sia scudo ma globo d’invulnerabilità.
  2. Il chierico della vita è molto forte, vai di armatura pesante scudo e cantrip o arma. Bacche tutti i giorni (le fai la sera prima con gli slot rimasti) e benedizione quando puoi. Guidance è tua amica fuori dal combat
  3. Beh il chierico non deve gestire il party. Può svolgere numerosi ruoli al suo interno e dipende da come viene giocato, ma a differenza che nelle passate edizioni non è più una scatoletta del pronto soccorso. Quindi di base può stare in mischia o lanciare incantesimi a distanza e magari tenere attivo un incantesimo a concentrazione, volendo per buffare il party. A bassi livelli a seconda del tipo di chierico e del modo di giocarlo puoi fare un chierico che lancia benedizione sui compagni (e/o se stesso) che sia da combattimento in cac attaccando con arma oppure che lancia cantrip di danno a distanza. In caso di necessitá puoi usare incantesimi di danno o utilitá e incantesimi di cura qualora qualche compagno vada a terra.
  4. Purtroppo secondo me questa è una scelta sbagliata del DM da diversi punti di vista. In primis la scelta della “CD” che non è una CD. Un 20 naturale significa che il DM ti mette di fronte una sfida che è consapevole che non potete superare. Lascia una possibilitá ma in realtá non ritiene plausibile che il gruppo possa passare. È una scelta di design del gioco del DM, ma lascia poca possibilitá in realtà. Quindi una scelta precisa. Poi contravviene alla scelta presa permettendo numerosi tentativi che porteranno necessariamente al superamento della prova. Come se non bastasse, richiede che quel 20 naturale esca davvero creando solo una perdita di tempo. Insomma le possibili strade per creare gioco secondo me erano due: da un lato il lucchetto difficile che poteva risolversi o in una descrizione (come ben sottolineato dagli altri) sulla difficoltá dell’apertura oppure in un lucchetto difficile da aprire con una CD difficile ma fattibile (20-25) mentre il gruppo lo difendeva da un pericolo o veniva attaccato. Dall’altro un lucchetto apribile solo con 20 naturale che in caso di mancata apertura non poteva essere aperto. Non sei abbastanza skillato. In tal caso questo avrebbe comportato la scelta di una diversa strada da intraprendere. La scelta del DM non ha creato né storia né offerto opzioni interessanti purtroppo.
  5. Di base ti sconsiglio di creare da 0 mostri, è un compito difficile che non riesce bene nemmeno ai game designers. Comunque non credo esista una proporzione o il modo di calcolare quelle caratteristiche in base al GS anche perchè cambiano moltissimo a seconda del tipo di mostro del suo ruolo e delle capacità che ha. Se però vuoi evitare che i giocatori sappiano che mostro stanno incontrando e le sue caratteristiche secondo me la soluzione è abbastanza semplice e banale: cambiagli nome. Non incontrano orchi incontrano orog, uruk o Unni. In tal modo non potranno rivolgersi a internet (è impossibile sappia tutti i dati, nemmeno mi soffermo sull'argomento). In tal modo risolverai il problema senza troppi drammi né sbatti. Eventualmente poi puoi facilmente resinare le abilità (cambiare un tipo di danno in un altro ad esempio, o le armi che usano) per dargli ancora più varietà.
  6. Vero, L5R ha un complesso di regole molto interessante ma altrettanto complicato. Difficile sopratutto per chi arriva da edizioni più leggere (noi siamo passati dalla 1 alla 5 così). Diciamo che molto si bilancia se ciascuno sa bene il suo, ma è difficile avvenga. Per il resto tornando al discorso generale, è vero, il fatto che la gente non legge i manuali è una verità da sempre (mi ricordo questa discussione su un forum intorno al 2000) e particolarmente vero oggi a causa di due fattori. Da un lato l'ampliamento della base, che ha riguardato anche persone meno appassionate e dall'altro la ridotta capacità di attenzione (video di 5 minuti? troppo lunghi). Inoltre c'è un terzo fattore, in alcuni casi. L'età. Crescendo si ha meno tempo e spesso si devono fare scelte. Per masterizzare la campagna attuale mi leggo tutto il manuale o approfondisco le parti dell'ambientazione (o le creo laddove non presenti)? Personalmente questo ha inciso moltissimo. Sono passato dall'essere il rule lawyer del gioco di 3e ad aver letto molto di alcuni manuali e meno di altri ma mai tutto (ma manco in 3e mi sono letto tutto tutto dei manuali che avevo, una marea). Anche se il problema è che prima mi ricordavo tutto ora decisamente meno. Detto ciò, è comunque innegabile che alcune cose sono scritte male.
  7. Beh i Ravenant possono conoscere il loro mondo di riferimento, che sarebbe la "Terra" o il nome dato da loro al loro mondo natale. Questo ti permette di inventare con la consapevolezza che non c'è una risposta sbagliata. immagina un mondo medioevale magico e dagli un nome. caratterizzalo in modo simile a come è Barovia e il gioco è fatto. Certo avere risposte più chiare è meglio, ma già la 5 non è foriera di ambientazioni approfondite, quando la nebulosità è pregressa è ancora peggio.
  8. io non ho usato ChatGPT (in realtà alcune questioni su privacy e training sono realmente problematiche, infatti anche in Canada stanno facendo le stesse considerazioni del Garante italiano - che non è lo stato) ma un IA ad hoc per giocare di ruolo. Aveva diverse opzioni (fantasy, apocalittico ecc) ma era in inglese. diciamo che senza meccaniche di base comunque io giocavo come fossi uno del 20...
  9. in genere le stampanti 3d forniscono il programma o usano un programma free. Più che altro ti serve la proprietà intellettuale o la concessione del diritto di stampare quelle miniature. Molte sono fornite gratuitamente, e non devi pagare diritti ma quelle ufficiali non mi risulta si possano stampare da soli. In ogni caso ci sono siti che a pagamento o gratuitamente ti permettono di generare la miniatura che vuoi tu con moltissime opzioni a disposizione (per i miei giocatori ho fatto e fatto stampare 5 miniature, una per PG) e di mandartela stampata o di scaricarti (a pagamento) il file. Altri siti invece condividono le loro creazioni gratuitamente (uno di questi l'ho usato per stampare una PNG)
  10. Mi piace questa versione. Comunque il bonus di competenza per i multiclasse é lo stesso dei monoclasse.
  11. Volendo ora ci sono ia che generano una storia sulla base dell’input utente con linguaggio naturale. Un po’ banalotte e senza meccaniche, ma evolveranno.
  12. Lol per non parlare di “non hai il qi di un pg con int 18, non puoi fare il mago. Oppure “non sollevi 100 kg di panca piana, niente for 18 per te. E cosî via.
  13. ahahahahhaah. Come mai ti stufi? e Come mai invece piace ai tuoi giocatori?
  14. Mi trovo molto concorde. E anche se di base trovo corretto e interessante quello che viene presentato anche nei post precedenti, non ritengo D&D il gioco migliore per questo tipo di opzioni. Trovo che si esprima bene con CD X-1 fallimento e CD X successo, piuttosto che introdurre regole che scadono nella discrezionalità (nel tuo esempio precedente mutui un fallimento ora successo con un vantaggio a colpire. non propriamente uguale). Diversamente uso da sempre la gradualità "interna", ovvero nei tiri in cui è chiaro il successo o l'insuccesso. Proprio perchè il risultato è chiaro e non c'è discrezionalità da parte del DM.
  15. Il chierico mena forte. Sopratutto ad alti livelli. Nano delle montagne tutta la vita. Puoi multiclassare?
  16. Chierico. O stregone che casta spell da chierico. Vi serve un altro in grado di resistere, prendere giarde, supportare e far danni e secondo me il chierico o lo stregone anima divina è ottimo. Ma dipende anche dal tuo stile di gioco. Cosa vorresti giocare?
  17. Planescape ambientazione con le illustrazioni di DiTerlizzi… ok questa è la prima uscita che mi interessa da tempo e per la quale potrei cessare l’embargo verso la WOTC…
  18. La questione è sempre interessante, ma farei un discorso generale e poi mi occuperei dalla tua proposta. Dal punto di vista della scelta tra milestone e PX secondo me la scelta dipende da quello che il DM e il gruppo vuole. Ho usato il livellamento per XP fino alla 3, poi finita la campagnona di 6 anni sono passato alle milestones. Entrambi hanno pregi e difetti. Con gli XP sei più aderente a quello che incontri, ma premi solamente il superamento delle sfide, il che per molti significa i mostri sconfitti. D'altro canto con le milestones sei meno aderente alle singole sfide ma prendi in considerazione molti più aspetti non solo i mostri, ma proprio l'avanzamento del gruppo, inoltre semplificano il lavoro dei DM. Tra i due alla fine preferisco decisamente le Milestones, sopratutto considerando che i livelli dalla 3e scalano uguale, quindi non c'è più differenziazione tra classi (cosa che renderebbe sensato il livello per XP). Nel momento in cui il gruppo lavora insieme e prende PX insieme, dividendoli, non c'è praticamente nessun motivo per non livellare per milestones, che anzi, consente un approccio migliore al ruolo e non solo powerplay. Questo mi permette di passare alla seconda questione, le tue proposte. Personalmente le trovo poco in linea con il mio modo di giocare e di vedere, anche se sono assolutamente legittime, per cui quello che ora ti scrivo va valutato sulla base di questo mio modo di vedere. Qua abbiamo una prima differenza di vedute. anche se dici che lo scopo non è punire, ma stimolare il buon gioco, alla fine l'idea di fondo della "punizione" c'è e non è in linea con il gioco secondo me. Cosa significa? La valutazione dell'ottimo gioco di ruolo è molto soggettiva e non necessariamente sprona la partecipazione. Un mago intelligentissimo ma burbero (INT 20 CAR 😎 potrebbe giocare benissimo rispondendo sempre male o standosene per le sue senza interagire se non quando necessario. Questo gioca bene ma non stimola il gioco. Sta tutta la sera ad ascoltare dice 4 parole e combatte. Altra valutazione estremamente personale che oltretutto da anche un giudizio morale. Cosa c'è di male nel powerplay? se uno ruolo bene e è un powerplayer è peggio di chi ruola bene è non è PP? E rispetto a chi non è PP e ruola male? Inoltre non tutti i giocatori partono dallo stesso livello di partecipazione o comunque scontano personalità diverse. Uno introverso non sarà (probabilmente) in grado di ruolare come uno estroverso (un alpha player) quindi perchè dovresti "punire" non premiando chi magari si sforza a uscire dalla sua comfort zone? Questo non mi è chiaro. A bassi livelli è impossibile, a alti è facilissimo. Inoltre i premi li da il DM, è praticamente tautologico, do un premio in PX a chi ho dato un premio in mo. Ecco questo mi permette di entrare su quello che io vedo (secondo me) come problema. Tu proponi di dare premi e PX al giocatore, quando i PX li prende il personaggio. Sono due cose diverse proprio nell'impostazione del modo di masterizzare. Ed è per questo che secondo me non è una buona idea dare premi in PX o in equipaggiamento a chi "gioca bene" dove per me "giocare bene" significa solo creare gioco e situazioni. In tal caso si deve incentivare il giocatore a costruire un racconto condiviso col DM e il modo per farlo non è tramite PX o oggetti, che dovrebbero essere ad appannaggio di tutti, ma attraverso la storia. Chi diventa motore del gioco potrà approfondire la storia del suo PG che lo porterà ad aprire strade inesplorate e anche inizialmente non valute dal DM. scoprire chi erano i genitori, che uno di loro era malvagio, che ha fatto un patto con un demone e redimerlo è molto più gratificante di un bonus ai PX che per gran parte del tempo oltretutto non significa nulla, poiché anche laddove comporti un cambio di livello il dislivello durerà poco, mentre la storia approfondita dura per sempre.
  19. O il bestemmiasauro di jurassic world. Che brutto film. Che brutta fine per il franchising. ahahahahah Detto ciò l'idea è carina, anche perchè i mostri singoli durano poco. Molto poco.
  20. Ecco trovo questo SBAGLIATISSIMO. Intanto non siamo a teatro. Secondariamente da un lato il contatto fisico tra giocatori andrebbe evitato per evitare appunto ogni possibile fraintendimento o esagerazione e dall'altro come fai a valutare tutto mentre un gruppo di 5 persone ruola? Fare il DM e fare l'alrbitro a quel punto diventano due cose che si escludono oppure non fai bene nessuna delle due. No, guarda, un torneo non si basa sul dare punti all'interpretazione, ma alle meccaniche. Poi per l'interpretazione ci sono premi ad hoc (generalmente assegnati dagli altri giocatori e non solo dai DM). Trovo questa regola estremamente sbagliata.
  21. Non metto in dubbio le sue capacità di DM da torneo (ma anche da DM e basta), metto in dubbio l'idea di fare un "torneo monotavolo" perchè piaceva a lui, invece che organizzare qualcosa che potesse piacere a tutti. Però magari voleva fare una prova, e non è andata bene.
  22. Davvero? nel 2020? E poi che vuol dire l'ultima frase? Quando inizi una campagna il DM ti dice "in questa campagna morirete come mosche e non vi si potrà risorgere"? Io a Dark Sun ho fatto presente che la campagna sarebbe stata più letale, ma questo non ha comportato alcun impatto sulla preparazione dei personaggi dal punto di vista del BG. Anzi. Non la capisco proprio sta cosa. Ma che c'entra? Mica il DM decide se far morire i PG. So cose che succedono, spesso per questione di dadi. È vero che alcuni DM (tra cui io) ritengono che, soprattutto laddove non vi sia una responsabilità diretta dei PG/giocatori si possa "manipolare" un risultato particolarmente infausto, ma questo non avviene sempre e comunque non è il DM che decide quando un PG muore. E comunque è slegato dal tempo di creazione. Anche perchè il DM può non saperlo. Il tempo di creazione spesso si fa provando build E pensando al BG, magari ci metti una settimana o più. Anzi, coloro a cui piace buildare, magari ci mettono più a fare il PF meccanicamente che a farne il BG. "sciocchezze. Perry Cox. Il libro te lo dico quando me lo pubblicano" (Cit. Scrubs). Da un lato la morte può essere un momento ESTREMAMENTE narrativo, dall'altro non trovo assolutamente la connessione tra le due cose. ... No words. Già per alcuni giocatori è difficile gestire un PG. Figuriamoci due. Oltretutto a quel punto anche l'interpretazione (che non è fondamentale nel ndr come alcuni hanno fatto notare nel forum, ma che secondo la maggioranza è indissolubilmente legata al GDR) se ne va a farsi benedire. Ultimamente ho letto poco cose così sbagliate lol. Chiamerei il topi "le quattro leggi (sbagliate) sulla morte dei PG".
  23. Ho partecipato ad un solo torneo di D&D (e di gdr in generale) nella mia lunga carriera da giocatore di ruolo e sebbene non sia stata un'esperienza come la tua non è stata una cosa memorabile. Di base mi sono sempre considerato una persona decisamente competitiva, e per questo motivo sono stato sempre lontano dai tornei e dalle competizioni nei GDR, poiché questa è una mia passione che voglio mantenere dal versante "ludico" e quindi pensare al divertimento e non al traguardo. La mia esperienza con l'unico torneo a cui ho partecipato mi ha confermato la bontà di tale impostazione. Ho partecipato perchè mi era stato chiesto dai proprietari del negozio che all'epoca era il mio punto di riferimento per i GDR di giocare con loro a un torneo organizzato da alcuni ragazzi che stavano strutturando un'associazione ruolistica poco lontano e quello starebbe stato il loro primo evento, quindi accettai. L'esperienza non è stata brutta, alla fine anche divertente, ma in quel caso i PG te li facevi quindi tutti i tavoli avevano PG diversi per affrontare la stessa avventura, masterizzata da master diversi e che non avevano nemmeno chiaro come valutare le giocate, ad esempio ha vinto la squadra che ha avuto un PG morto, solo perchè è arrivata più avanti degli altri nell'avventura senza che fossero presi in considerazione altri elementi. A me piace che il GDR sia un divertimento, ma non c'è nulla di male se a altri piace che sia una competizione, solo basta essere chiari. Nel tuo caso credo che il problema sia stato proprio questo, voler portare una competizione in un tavolo senza alcun motivo per farlo. Se non c'è il torneo usare regole da torneo (salvo allenamenti per torneo, e non era quello il caso) non ha senso. Credo che l'errore sia stato del DM che ha voluto fare una prova senza spiegare bene cosa fosse e senza tener conto del feedback dei giocatori (altrimenti la seconda sessione nemmeno ci sarebbe stata). Poi ho saputo di tornei organizzati meglio di quello a cui ho partecipato, e magari in quei casi è più divertente, ma semplicemente non fanno per me.
  24. Non sono d’accordo nel non usare le meccaniche. La 5e è giá ipersempliFicata, se si gioca a dnd si usi il regolamento di dnd. Per il resto basta una storia coinvolgente e che riguardi personalmente i pg.
  25. Credo che lo proporrò agli altri la prossima sessione. Grazie

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