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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 15/07/2025 in tutte le aree

  1. Un oscuro patto! "Ma certo che sì! Abbiamo un accordo, allora. Tu leghi il filo nero alla tua anima, ed io sciolgo il filo di questa creatura da quella di Chiara. E prometto solennemente che userò questo legame per legarmi a te solo se Chiara dovesse morire!" Non è che ti fidi molto, ma nemmeno lui si fida di te... Alla fine, fate le dovute operazioni quasi contestualmente, e puoi vedere come l'anima di Chiara di liberi davanti ai tuoi occhi. Quantomeno ai tuoi occhi astrali... Lentamente, torni nel mondo dei vivi... ... e noti come gli altri hanno messo la strega all'angolo, mentre questa sta cercando di recuperare le energie usando il Noce e l'Unguento che lo ricopre. Non appena Giovanni riapre gli occhi, la strega urla disperata. "NO! CHE HAI FATTO? CHE HAI COMBINATO? OMM E MMERD!"
  2. TdS

    2 punti
    Fallire comporta delle conseguenze che, molto spesso, a livello di trama sono davvero problematiche. Guadagnare esperienza compensa in qualche modo questo dinamismo narrativo negativo, oltretutto rispecchiando quanto avviene nella vita reale, cioè il fatto che sbagliare ci insegna di più che riuscire. Più che altro, ecco: la media dei tiri colloca i risultati nella fascia del "Riesci, ma...", che è la meno desiderabile, in un certo qual modo. Eppure, anche questo rispecchia la vita vera: il successo, soprattutto quando interagiamo con altre persone, non è spesso rispondente al 100% alle nostre aspettative.
  3. TdS

    2 punti
    @Voignar è un tentativo di ecciare qualcuno quello su sasha?? 🤣🤣
  4. DM Grimhold Vi gettate nel tombino con un clangore sordo, il metallo che si richiude alle vostre spalle con un lamento roco. L’aria putrida delle fogne vi avvolge subito, familiare e disgustosa. I passi risuonano nell’umido labirinto sotterraneo mentre vi fate largo a memoria. Il sole fatica a filtrare tra le nubi dense quando, infine, mettete piede fuori dalle fogne. Ad attendervi, proprio come da accordi, c’è Garruk Tre Dita. Il suo mantello logoro si muove appena nella brezza mattutina, mentre i suoi occhi vi scrutano uno a uno, fermandosi brevemente sul teschio tenuto stretto tra le braccia di Mahrh. Al suo fianco, quattro della sua banda: visi duri, mani pronte alle armi, lo sguardo carico d’avidità trattenuta. Garruk non perde tempo in saluti. Pensavo vi foste già fatti scorticare dai preti… commenta, e accenna un sorriso storto, ma senza allegria. Ma vedo che il bottino c’è. Bene. Un quarto, come d’accordo. E senza imbrogli, o saranno i miei ragazzi a scortare il vostro cadavere, non la vostra merce. Alle sue spalle, poco oltre il confine della boscaglia, il fruscio dell’erba alta fa voltare più di uno di voi. Occhi riflettono la luce tra i cespugli: almeno due, forse tre lupi, silenziosi, in agguato. Non attaccano, non ringhiano. Osservano. Garruk si volta per un istante verso la vallata. Non siamo più soli, amici goblin. Non so cosa sia, ma qualcosa là dentro sta cominciando a muoversi. Poi vi guarda di nuovo. Allora? Mostratemi cos’avete portato…
  5. 1 punto
    Ho solo letto il manuale, quindi non posso far confronti con altri sistemi; qui ci sono alcuni archetipi (somma di razza + classe, per fare un parallelo con D&D), divisi in varie categorie di potenza (sorella guerriera, crociato, space marine, andando un po' a memoria); non si avanza di classe o di archetipo, si potenzia solo il proprio personaggio spendendo punti esperienza (aumento delle statistiche, ma non esistono classi di prestigio o multi classe) L'idea è che ci si basi su un "pull di successi": si tirano tot D6 per effettuare una prova, ogni risultato di 4 o superiore è un successo (il 6 conta come due successi), se il numero di successi supera il livello di difficoltà della prova allora si supera; esempio del manuale: devo fare un salto con CD3, tiro 5 dadi, devo ottenere un risultato di 4 o superiore su almeno 3 dadi per riuscire nel salto Poi ci sono altre regole extra, come i dadi Ira, la Gloria e la Rovina, ma il nocciolo del sistema è quello
  6. TdS

    1 punto
    Che tu abbia successo o meno comunque la narrazione ci guadagna.. in un modo o nell'altro.. e pure Darius.. la ragazza o l'esperienza se la porta comunque a casa 🤣
  7. @TheBaddus Scarlett Bloomblight Ti fermi. La guardi mentre prova a reggere il confronto, cercando di sembrare fredda, distaccata, superiore. «Non me ne frega un cavolo di quello che fai, Scarlett. Né di te, né delle tue patetiche macchinazioni. Non ho nessuna intenzione di mettermi in mezzo a faccende che non mi riguardano.» Le sue parole hanno il tono di chi vorrebbe crederci, mai suoi occhi la tradiscono. E poi fai quel passo avanti. La tua presenza le si riversa addosso come un'onda. Non serve urlare, non serve nemmeno alzare il tono: basti tu, così come sei, perché lei si faccia un po’ più piccola. Questa volta lo vedi chiaramente… le spalle si abbassano, gli occhi fuggono per un secondo, e il corpo cede appena. Ti senti nuovamente come nel sogno: eroticamente nuda, immensa, potente… e gli altri al loro posto, ai tuoi piedi. È in quel momento che Harper indietreggia davvero, un passo maldestro, e perde il controllo del suo taccuino. Cade con un tonfo sordo a terra e, con lui, qualche foglio si sparge nell’aria. Si abbassa istintivamente per raccogliere il tutto… Ma uno dei fogli si é staccato dagli altri ed è finito sulla punta della tua scarpa. Ti chini a raccoglierlo, quasi per riflesso. E lo leggi. È una poesia. Breve, scritta con calligrafia ordinata, forse rivista e riscritta più volte. La tocchi con gli occhi prima ancora che con le dita, e mentre lo fai, senti Harper trattenere il fiato. Non dice nulla. Non prova nemmeno a fermarti. Non so se hai capito che ti guardo non come si guarda un tramonto ma come si guarda il fuoco sapendo che brucia ma restando comunque lì, scalzi. Emily. Il nome è lì, in basso, nascosto all’interno di un piccolo cuore. Ti basta per mettere insieme tutto. Non serve altro. Sollevi lo sguardo e la fissi. Lei è tesa, congelata. Occhi spalancati, guance arrossate. Vergogna, forse. Rabbia. O paura. Un miscuglio che ti fa quasi sorridere. Poi riacquista il controllo, scatta verso di te e ti strappa il foglio di mano con foga. Ma ormai hai letto. Ormai hai in mano qualcosa. Qualcosa che parla di lei molto più di quanto lei sia mai riuscita a dire a voce. Come ogni volta, lo senti. Quel filo argentato che si forma sottile dal tuo polso, come seta viva che si collega al suo collo e la tiene vincolata a te. «Qu.. questi sono ca**i miei, invece… Stai fuori anche tu dagli affari miei…» lo dice con poco convinzione, quasi ti fa tenerezza. Poi, dopo averti fissata con risentimento e disprezzo si allontana da te, in direzione della classe. Off game Ho deciso di giocarmelo così il FILO che ottieni su Harper. @Ghal Maraz Nathan Clark Cerchi di respirare. Di restare immobile. Invisibile. Ma il tuo corpo ha altri piani. E purtroppo anche lui. Quella vocina. La odi. Ma è sempre più presente. Sempre più tua. E in questo momento, mentre cerchi di dissimulare con la sedia, con la cartella, eccola lì, che riprende a cantilenare nella tua testa con tono stridulo e beffardo, come una filastrocca oscena sussurrata tra i denti: "Il tuo ca**o sta scoppiando, lo sente anche la prof, sai? Basta che ti tocchi un secondo, e fai un macello, proprio lì. Guardala, come muove le labbra... Dai, baciala. Fallo adesso." Ride. Ride come un cartone animato cattivo nella tua testa, mentre tu hai la fronte sudata, la mascella contratta, e il cuore che batte come un tamburo impazzito nel petto. Ti senti infuocato e gelato insieme. I muscoli del collo tremano e per un attimo pensi davvero che potresti svenire. O peggio. Ma poi… un attimo di lucidità. Trovi la voce, che ti esce tutta storta e impacciata, ma esce. Le parole vanno. Ti afferri a loro come a una scialuppa Lei ti guarda. Un sopracciglio alzato. Forse divertita, forse perplessa. Ma non ti incalza. Sorride con un’espressione gentile e risponde: “Tirarle fuori è sempre la parte più difficile. Ma è anche quella in cui si scopre chi sei davvero. Pensaci.” E proprio in quel momento la porta si apre. Ti volti di scatto, ancora in tensione, ancora con la trappola evidente nei pantaloni. Entrano alcuni studenti del primo anno. Voci, passi, zaini che sfregano. Ma il tempo per te rallenta ancora. Due ragazze si fermano appena oltre la soglia e salutano la professoressa. Una di loro ti guarda incuriosita. Poi il suo sguardo si posa lì. Lo nota. Sussurra qualcosa all’altra che si porta subito la mano alla bocca per trattenere una risatina. Il sangue ti va tutto in faccia. Un’ondata rovente. Potresti affogare nella vergogna. La professoressa Lane, apparentemente ignara… o incredibilmente diplomatica… non mostra il minimo segno di aver notato qualcosa. Ti guarda con un sorriso pacato e, con un cenno della mano, dice: “Grazie ancora, Nathan. Non voglio farti fare tardi alla prossima lezione. Vai pure.” Le sue parole suonano come un miracolo. Ti alzi in piedi, cercando di tenere lo zaino davanti a te con la grazia di un ninja imbarazzato. Non corri. Ma quasi. Attraversi la porta come se ti stessi lasciando alle spalle il campo di battaglia. Le risatine delle due ragazze ti seguono come lame affilate. Ma sei fuori. Sano e salvo. Davanti a te, in fondo al corridoio, c’è l’aula del Professor Rowe. Non vedi l’ora di chiuderti lì dentro. Magari anche di sparire per un po’. @Voignar Darius Whitesand Sorridi divertito quando vedi Sasha accettare la proposta con un’alzata di spalle e un: "Perché no, dai, facciamolo." Perfino Ben sembra tirare un mezzo sospiro di sollievo e accenna un sorriso timido, ancora un po’ imbarazzato ma visibilmente grato. Vedi che apprezza: non state facendo finta che non sia successo nulla, ma neanche gliela state facendo pesare. È come se gli steste dicendo che quella roba non ha il potere di decidere chi è davvero. Vi stringete davanti al tuo cellulare, tu al centro, Sasha e Ben ai lati, e scattate il selfie. Usi gli stessi sticker idioti del post anonimo, ma stavolta li rivoltate a vostro favore: cappello da mago su Ben, occhi brillanti da strega su Sasha, una barba finta su di te. Poi posti tutto con la caption "Evocazione riuscita" seguita da un’emoji a forma di fulmine e una stellina. Nel momento in cui premi “invia”, lo sguardo ti cade istintivamente su Orion. Lo vedi seduto al suo banco, le mani che stringono il bordo del legno con una tensione che ti fa pensare potrebbe spezzarlo a metà. Lo vedi scorrere nervoso il feed sul cellulare. I suoi occhi diventano due braci roventi. Ti sorprende quanto poco ci metta a passare dal compiacimento alla furia. E per un secondo ti domandi: è stato davvero lui a postare quella roba? Ma non c'è tempo per pensarci troppo. Alla tua proposta a Sasha, lei sorride con una mezza risata: "Nah, troppo poco movimentato per me. Tutto quel tempo seduti a parlare, e a tirare dadi… io ho bisogno di correre, spostarmi, fare cose vere. Cioè, belle le storie, ma poi mi viene l’ansia se sto ferma troppo." E riesci a immaginartela, in effetti, a combattere draghi veri più che a interpretarli a un tavolo. Non fai in tempo a risponderle che il professor Rowe entra in aula. Tu, Sasha e Ben vi affrettate a sedervi, mentre il brusio generale si spegne lentamente. Ti siedi, ma non puoi fare a meno di lanciare ancora uno sguardo a Orion, che sembra una pentola a pressione a due secondi dall’esplosione. @SNESferatu Ana Rivero Ti colpisce il modo in cui Eliza si ferma all’improvviso, un attimo sola nei suoi pensieri, mentre si scosta una ciocca chiara dal viso con un gesto lento, quasi distratto. Poi i suoi occhi si posano su di te. E non è uno sguardo a caso: ti studia, come se volesse davvero capire chi sei sotto il sarcasmo, sotto i sorrisi a metà, sotto tutto quel “non mi interessa” che porti addosso come un cappotto. Poi, con voce più morbida di quanto ti aspettassi, dice: "Sì, anche io dovrei studiare matematica, in effetti. Come il resto del mondo che non è occupato a far finta di essere Shakespeare in aula teatro." Fa un mezzo sorriso, quello strano tipo di sorriso che può voler dire un sacco di cose. "Però pensavo... magari c'è qualcosa di più divertente da fare. Qualcosa di più rischioso. Qualcosa che non si potrebbe fare, tipo… qualcosa che si racconta solo se va bene, e se va male si nega." C’è un silenzio breve, poi la sua voce riparte, stavolta con una punta di giustificazione. "Cioè, gli altri che non fanno teatro sono tipo... Tyler, che è praticamente un boy scout con le sneakers." Si gira leggermente per osservarlo, poi si limita a un’alzata di spalle. "Ben... beh, è Ben." Lo dice senza cattiveria, solo con realismo. "Noah... è praticamente invisibile. E Mai-Lin è... Mai-Lin." Una pausa. Poi ti guarda di nuovo, in modo diretto. "Tu invece mi sembri una che potrebbe essere di compagnia in queste cose. Una che non si tira indietro." Poi abbassa lo sguardo un istante, giusto per far evaporare un filo di tensione, e aggiunge: "Beh, se ti va, ovviamente." in quel momento il professor Rowe entra in classe, lasciandoti solo il tempo per una risposta veloce prima di dover prendere posto al tuo banco. @Theraimbownerd Orion Kykero Ti siedi al tuo posto, ma il banco sembra stringerti addosso come una trappola. Le unghie quasi affondano nel legno mentre le dita serrano i bordi, come se potessi schiacciare la frustrazione che ti pulsa dentro le tempie. È un sapore amaro quello che hai in bocca: rabbia, umiliazione, impotenza. Jeremy ti ha colpito dove fa più male… in pubblico, davanti a tutti… e nessuno ha detto una parola in tua difesa. Nessuno dei tuoi. Nessun volto fidato accanto a te quando serviva. Neanche Alice ti ha veramente ascoltato, troppo presa da chissà quale pensiero per notare che stavi cercando di contenere un incendio. E ora, anche questo. Non solo il tuo post non ha ottenuto l'effetto desiderato… Ben non è stato ridicolizzato, nessuno l'ha deriso, anzi… pare quasi che qualcuno abbia trovato la cosa divertente. Sembra che quel grassone sia persino uscito da tutto questo rafforzato, come se la tua mossa non avesse fatto altro che dargli visibilità. Una sconfitta su tutta la linea. Ma il vero veleno ti scorre dentro quando realizzi una cosa semplice e bruciante: hai perso il controllo. Il controllo della narrativa, della scena, della tua cerchia. E questo, lo sai bene, è inaccettabile. Il professor Rowe entra in classe e sei costretto, per il momento, a rientrare nei ranghi. Ma non significa che ti arrendi. No. Significa solo che la vendetta ha bisogno di un momento migliore. Perché qualcuno… più di uno… dovrà pagare. E pagherà bene. Dev'essere chiaro a tutti che Orion tiene ancora la corona. Che comandi tu. E mentre sei lì, nella tua bolla silenziosa di ira, ti accorgi di qualcosa: Darius ti guarda. Ogni tanto lancia un’occhiata, fugace ma mirata. Non è solo distrazione. Ti studia. Come se forse abbia qualche sospetto su di te. PER TUTTI - LEZIONE DI MATEMATICA Tutti gli studenti prendono posto con la solita lentezza da prima ora: zaini che cadono, sedie che strisciano, qualche saluto sussurrato e un paio di sbadigli nemmeno troppo nascosti. L’unico banco vuoto è quello di Noah… assente oggi, e nessuno pare sapere bene il perché. Il professor Rowe prende posto alla cattedra, oggi con una t-shirt dedicata a un gruppo punk-core anni ’90 di cui probabilmente è l’unico fan rimasto, e l’immancabile giacca stropicciata. Tiene tra le mani un pennarello come fosse una bacchetta magica, pronto a evocare grafici dal nulla. “Benvenuti nel regno dell’ansia preventiva!” dice accogliendo la classe con un sorriso ironico. “Siamo ufficialmente a due giorni dalla verifica. Tempo sufficiente per ripassare tutto o... per convincervi che la trigonometria è un’invenzione del diavolo.” Un paio di risate spezzano l’ansia nell’aria. Sasha prende appunti distrattamente, Harper sembra seguire a tratti, chiaramente con la testa altrove. Mei-Lin è super attenta in prima fila, penna in mano e occhiali leggermente scivolati sul naso. Emily e Tyler si scambiano qualche ultima parola sui loro rispettivi allenamenti del pomeriggio precedente, quindi anche loro iniziano a seguire la lezione con attenzione. Max fissa per qualche secondo il cellulare nascosto sotto il banco, prima di tornare alla realtà. Di tanto in tanto cerca Ana con lo sguardo. Alice, come sempre, sembra in bilico tra la realtà e il sogno… Non sapete se stia prendendo appunti o se, invece, stia disegnando sul margine del quaderno qualche scarabocchio. Eliza, in ultima fila, tiene la testa appoggiata sul palmo della mano, mordicchiando la matita annoiata. Da ultimo Ben, in prima fila, segue attentamente la lezione del suo professore preferito. “Mi raccomando!” aggiunge Rowe mentre disegna una funzione sulla lavagna, “oggi continuiamo il discorso iniziato ieri sulle funzioni logaritmiche. Chi prende appunti avrà un futuro radioso. Chi finge di farlo... be’, potrà almeno copiare da qualcuno brillante giovedì.” La lezione scorre tutto sommato tranquilla, con Rowe che alterna spiegazioni serie a metafore improbabili. Alla fine dell’ora, mentre la campanella suona e gli zaini tornano in spalla, il professore chiude con tono più morbido: “Non fatevi venire l’orticaria. La verifica sarà impegnativa, sì, ma se ci arrivate vivi fino a giovedì... siete già a metà dell’opera.” E mentre i ragazzi iniziano a uscire uno a uno dall’aula, la tensione per la verifica comincia a strisciare davvero tra i banchi.
  8. 1 punto
    Bayla Devo ammetterlo: il viaggio è stato più difficoltoso del previsto. La cosa ironica è che ho lasciato una comunità della mia gente, per arrivare in un'altra comunità della mia gente... ma a casa, in Polonia, è rimasto ben poco per me. E anche la costa est non era molto per me, ma è stata sicuramente una buona partenza. Un test. Per quanto sia sgangherato, ora posso farmi capire dalla gente del posto in inglese. Oltre che in Yiddish, ovviamente, perché qualcuno che è come me c'è sempre in giro per l'America. E "come me" intendo sia ebrea che completamente fuori di senno tanto da andare dalla parte opposta del mondo. Giusto giusto per mettere la distanza maggiore possibile tra me, e quello che un tempo chiamavo casa, ma che non è mai stata davvero casa. Forse in questo secondo shul potrò mettere le mie radici, senza dover pensare costantemente all'impero russo e cosa può fare alle mie genti. Qui con me non saranno stati molto accoglienti, ma rispetto ai gentili di casa? Uao, è come fare il bagno col sapone per la prima volta. Una volta scesa dalla diligenza, vengo colta da un bel languorino. Forse l'idea di Skinny non è male. Lui o il suo ratto sono stati miei compagni di viaggio (col ratto ci ho fatto abitudine), e un minimo hanno iniziato a capirmi. Insomma. È comunque un ragazzino. Ho fame. Lo seguo in taverna, perché anche se ragazzino riempire lo stomaco rimane una buona idea. "Chissà se hanno del borscht." dico tra me e me a voce alta. Descrizione Bayla è una donna ebrea ashkenazita di circa 20 anni. È abbastanza stereotipata per la regione da cui proviene: bionda e pallida, che potrebbe andare bene per il clima uggioso dell'Oregon. Almeno non ha gli occhi azzurri perché si sarebbe sentita troppo banale. Sono invece color nocciola, oltre che perennamente annoiati e con delle occhiaie praticamente costituzionali, una combinazione di genetica e scarsa tendenza a dormire. Per quanto costituzione e viso possano sembrare fragili, le mani nascondono segni di perenne attività: sono callose e con piccole cicatrici. In viaggio ha preferito vestire in modo pragmatico: vesti su vesti, calde, con un tichel in testa, solo per dare l'idea che sia sposata. E perché fa freddo.
  9. 1 punto
    Skinny Il giovincello aveva passato il viaggio sdraiato sul tetto della diligenza fino all'ingresso della cittadina, sollevandosi solo quando avevano incrociato le prime case osservandole con attenzione 'Non è certo il genere di luogo dove di solito mi piace girare, ma almeno qui non mi conoscono' pensò Saltò giù dal mezzo e osservò i suoi nuovi compagni scendere: tutti uniti dal desiderio di allontanarsi dall'est, e da qualcosa da dimenticare. Li aveva conosciuti da poco ma già li sentiva vicini "Eccoci dunque!" esclamò "io entro a guardare che aria tira" annunci agli altri guardando la taverna Tastò la tasca sentendo che Mr. Brown, la sua pantegana, si muoveva
  10. Evinrude Goodbottle Ballo e canto tutta la sera, cercando di svagarmi e divertire i miei ospiti e di coinvolgere Maybelle il più possibile. "Dai vieni Maybe, ti insegno lo scrollatroll. Lo ballavamo sempre alla festa del raccolto di zio Geezer. Può anche tornarti utile, con questo ballo puoi sfuggire se ti acchiappa un troll di montagna! Vero zio Just?"
  11. Per non parlare del fatto che non esiste mica solo D&D! Se "muore", oltre a continuare a giocare a tutte le edizioni già uscite, possiamo giocare anche ad altro. 😉
  12. Jalrai e-Ziin Sono sufficientemente sicuro che io, te e Uwais siamo gli originali. Spiego a Darhum. Non ci siamo separati e se ci ragiono su, non trovo un momento in cui questi qaleq avrebbero potuto sostituirsi a noi. Loro d'altra parte... Indico con un cenno del capo Ivellios, Shihab e soprattutto le due Majida. Non voglio spiegarvi troppo nel dettaglio questo esperimento e no, non sono sicuro sia una prova sicura al 100%, ma... sventolo i foglietti ...ciascuno di essi oltre al vostro nome contiene una frase: fatemi il piacere di leggerla ad alta voce. Se la mia idea è corretta potremmo avere una soluzione all'enigma, in alternativa avremmo perso solo due minuti. Termino, visibilmente eccitato dall'idea di aver (forse) trovato la soluzione.
  13. Certo @Lord Danarc, ovvio, il mio era un commento per sdrammatizzare, perché a volte leggendo e ascoltando certi commenti (non nello specifico in questo post), sembra che se D&D finisce, allora non si può più giocare. E invece giocheremo ancora. Giocheremo sempre. Lunga vita a D&D!
  14. Andimus Arrivarono al magazzino 13. E c'era la rosa. Ed era vuoto. Cosa poteva andare storto? Andimus, non avendo un vero e proprio ruolo nel gruppo, così come nel mondo e nella vita in generale, cominciò a gironzolare lì attorno in cerca di guardie, sgherri, finestre, tombino, bestie del caos, demoni minori...
  15. Faccio una domanda volutamente provocatoria: ma a noi cosa cambia? Se fanno le cose fatte bene, il marchio ne guadagna e a ruota anche il gioco, che magari non sarà più il prodotto di punta (adesso lo è?) ma è pur sempre l'origine di tutto, quindi mica smetteranno di farlo. Se va male, D&D si fossilizza. Ma noi abbiamo in casa il manuale della 5ed, o della 3.5 o la scatola rossa, e continueremo a giocare finché l'artrite non verrà a impedirci di tirare i dadi. 😂
  16. Enarion Enarion ascoltò in silenzio, le braccia incrociate, il volto parzialmente celato dal cappuccio tirato leggermente avanti, a schermare gli occhi dalla luce riflessa sulla pietra. Ogni parola di Seldanna sembrava un chiodo che inchiodava l’atmosfera a qualcosa di più antico… e oscuro. Quando l’eco dell’ultima parola si spense, si fece avanti, osservando le rune incise con maggiore attenzione. «Una tomba di campioni… ma anche un altare di fedeltà.» La sua voce era bassa, come se non volesse disturbare le ossa che forse riposavano dietro la pietra. «Vradhka-Khor-Vredhi… Mravroshkha-Khielshor… e infine Kruk-Ma-Kali. Sono nomi cuciti con la lingua del ferro. E se anche il suono è oscuro, la struttura del testo è religiosa. Liturgica.» Sfiorò le rune senza toccarle davvero, il gesto era parte del pensiero. «Onore nella morte. Servizio eterno. Non una tomba… una caserma. Una prigione sacra. Questi non sono solo sepolti. Sono legati. Vincolati.» Fece un lento passo indietro, alzando appena il volto verso i compagni. «E se l’ultimo titolo è "Guardiano del Pozzo Nero"… mi chiedo cosa stiano cercando di tenere chiuso là sotto. O chi si stia illudendo di tenerlo rinchiuso.» Guardò il masso invalicabile. «Questa non è una serratura. È un sigillo. Non si apre… perché non deve essere aperto.» Fece una pausa, lasciando scivolare lo sguardo verso Bjorn e Seldanna. «Se questa è davvero la tomba del Re, allora anche la sua condanna… o il suo trono… è lì dietro. Siamo sicuri di volerla aprire?» La sua mano andò istintivamente al grimorio al fianco, quasi a cercare il conforto delle sue pagine. Poi si voltò verso l’esterno, verso il cielo sereno del primo pomeriggio.
  17. Martino Umano Monaco Mentre gli altri parlano, la mia attenzione è catturata dalla barba dell'essere che ci si para dinanzi che figata di barba....la vorrei anch'io ed estraggo un pezzetto di carne secca da dare alle anguille. Purtroppo i miei intenti vengono smorzati sul nascere dal messaggio mentale che pare una lama dritta al cervello Ahi esclamo con la testa tra le mani che modi sono! dopo essermi ricomposto, cerco di reggere la storia di Sabrina certo mio caro, io non credo in nessuna divinità, pero' se dovessi fare un pensierino sarebbe proprio per umberlee, sissignore. Considera che siamo anche amici l'alta sacerdotessa Neverarco, abbiamo fatto una generosa offerta al tempio e partecipato al rituale del tramonto...e pensa che la mia amica sabrina faccio indicandola si è pure innamorata di un'accolita! Siamo suuuuper fedeli noi, puoi scommetterci la barba. Dopo una manciata di secondi, aggiungo una mia postilla personale una sola domanda avrei da porti prima d'entrare a tutti gli effetti nel culto: come membro potrò avere anch'io una barba del genere? dico mentre mi sfrego il glabro mento la trovo molto affascinante, sai?
  18. Ho terminato da poco la famosa avventura Curse of Strahd (CoS). Essendo io stesso stato giocatore della campagna della 3.5 da cui COS è nata, ovvero Expedition to Castle Ravenloft, non posso fare a meno di confrontare le due avventure. Nonostante CoS sia un'avventura osannata praticamente ovunque, devo dire che in realtà ho trovato che essa abbia tre grossi difetti. Molto probabilmente, non sarete d'accordo con me, quindi ci tengo a sottolineare che questo è solo il mio stretto parere personale. Il resto contiene pesanti spoilers di CoS, quindi lo metto sotto spoiler. Medaglio di bronzo (delle "Cose di CoS che si potevano tranquillamente migliorare") Medaglio d'argento (delle "Cose di CoS che si potevano tranquillamente migliorare") Medaglia d'oro (delle "Cose di CoS che si potevano tranquillamente migliorare") Honorable Mention (delle "Cose di CoS che si potevano tranquillamente migliorare") Giudizio finale: Nonostante ritenga D&D 5e l'edizione migliore (come meccaniche) rispetto alla 3.5, devo ammettere che CoS non mi ha soddisfatto tanto quanto Expedition to Castle Ravenloft, nonostante CoS abbia certamente più Lore. Ma non sempre "più" significa "meglio". Adesso perdonatemi, ma apro l'ombrello prima che inizino a piovere insulti per aver osato parlar male di CoS ☔ P.S. CoS mi è piaciuta comunque, globalmente. Il mio parere è che "non è perfettissima come spesso viene descritta".
  19. Il DMs Guild, lo store ufficiale della Wizards of the Coast, ha deciso di vendere con lo sconto del 40% tutta una serie di materiali e avventure per D&D 5e creati dalla community di giocatori e collegati all'Adventurers League. Sappiate che lo sconto sarà valido solo fino al 13 Febbraio 2020. Il materiale, inoltre, è in lingua inglese. Se siete interessati, potete trovare il materiale scontato al seguente link: https://www.dmsguild.com/sale.php
  20. Beh, di discussioni sofisticate ne ho lette molte negli anni. Però ho letto anche cose tipo "Ciao ragazi come faccio ha fare un personaggio ke vince?Ho letto che ce una build se farei l'incanatrix sono fortissimo mi scrivete una build di venti livello? ps no monaco perche il DM dice ke è sgravo.Fa 2s10 danni coi pugni nelle mani 😲"
  21. Hhm, I don't know. Probabilmente parlando del rapporto causa-effetto e illustrando i 2-3 (ma anche 4-5) easter egg contenuti in questo singolo oggetto magico di Path. https://aonprd.com/MagicWondrousDisplay.aspx?FinalName=Slashing Cloak
  22. Una parte importante del merito ho sempre pensato fosse da attribuire alla sezione del regolamento che vieta di storpiare l'italiano. Benedetto chiunque l'abbia voluta. È seriamente, a mio parere, la regola più bella del forum.
  23. Questo sito è un'isola benedetta, il giocatore italiano medio sa a malapena leggere.
  24. Gira su qualche gruppo italiano di GdR di Facebook e poi ne riparliamo 😄
  25. Non ho abbastanza esperienza per dire se una regola è buona o no, ma mi piaceva l'idea generale. Guarda se siti come ENWorld e Bell of Lost Souls, pieni di questi articoli più fuffa che altro, sono tra i siti del genere con più visite un motivo ci sarà. E quando bisogna produrre tanti contenuti per mantenere alto il traffico non è così strano che ci finiscano in mezzo clicbait e roba di poco spessore. D'altronde vorrei vedere io a fare sui 3-4 articoli al giorno come fa Zambrano e a volere che siano pure tutti roba seriamente interessante e di livello... Ho l'impressione che il pubblico americano abbia gusti diversi da quello italiano. Per prima cosa, in Italia il gdr è ancora un prodotto di nicchia (molto più che negli Usa), quindi i giocatori tendono ad essere un pò più "sofisticati"... almeno, questa è stata la mia impressione navigando in questo sito. Quindi credo che scegliere con più cura gli articoli (dopotutti vano letti, prima di tradurli!) da pubblicare possa fare solo del bene. Potrei decidere di farlo... appena riesco ad uccidere la mia inguaribile pigrizia (chissa quanti PE vale?)!
  26. Spero che questa discussione non rientri nel computo 😄
  27. Per una collaborazione casuale basta che passi a me o un altro membro dello Staff il materiale in questione e ci pensiamo noi a revisionarlo e metterlo in Home a tuo nome. Per una collaborazione piu fissa ti possiamo rendere membro dello Staff cosi che avrai acceso al dietro le quinte. Vedila cosi, guarda caso sono spesso gli articoli "ciofeca" quelli che causano discussioni ed interesse
  28. Capisco. Io non stavo criticando Zambrano, ma la scelta "commerciale" di tradurre anche le ciofeche di Zambrano. Lui deve scriverle per avere sempre contenuti nuovi, ma il forum potrebbe operare una selezione (voi non dovete scriverle per avere contenuti nuovi, ma tradurre; e già che vi fate lo sbatti tanto vale non scegliere gli articoli fuffa, come tu stesso li definisci). Grazie. Come faccio poi a finire "in copertina"?
  29. Guarda se siti come ENWorld e Bell of Lost Souls, pieni di questi articoli più fuffa che altro, sono tra i siti del genere con più visite un motivo ci sarà. E quando bisogna produrre tanti contenuti per mantenere alto il traffico non è così strano che ci finiscano in mezzo clicbait e roba di poco spessore. D'altronde vorrei vedere io a fare sui 3-4 articoli al giorno come fa Zambrano e a volere che siano pure tutti roba seriamente interessante e di livello... Ma come ti dicevo se vuoi contribuire traducendo articoli più di tuo gusto la piattaforma è a disposizione di tutti gli utenti da quel punto di vista, saremo ben lieti di variare ed ampliare la nostra offerta con i vostri contributi.
  30. Lol. Il me 16enne avrebbe accolto con entusiasmo uno dei qualunque articoli da me linkati, quindi non so se sia davvero la mossa giusta preferire post come questo ad altri.
  31. Assolutamente, tant'è che quello su come distribuire i vari dungeon e incontri casuali mi servirà come ispirazione per la campagna che sto scrivendo, che non è OS. Sono d'accordo anche su questo: anch'io preferirei HR o comunque contenuto utilizzabile rispetto a 5 modi in cui il tuo porta-dadi può costarti un rene. Credo però che io e te non siamo il target di questi articoli, che essendo in banner immagino debbano più che altro attirare l'attenzione degli utenti di passaggio e probabilmente inesperti, i quali sono più suscettibili a 5 mostri scelti a caso dal manuale, di cui 4 uguali, piuttosto che a Il d20 e la percezione: come cambiare le meccaniche del gioco spostando tutti i tiri sui giocatori e dichiarando le difficoltà delle prove. Un saggio in tre parti.
  32. Ovviamente sono link OSR. C'è però da dire che molti link sono al di là di vecchia/nuova scuola, spiegando come costruire dungeon, hexcrawl, campagne, trappole ecc che potrebbero essere molto utili per i master di tutte le edizioni. Lascio a te e ad altri il giudizio sugli articoli postati da @MattoMatteo. Io spezzo una lancia in suo favore perché gli articoli da lui linkati offrono comunque house rules e idee per gestire momenti di gioco che possono dare idee e consigli a master e giocatori, e credo sia proprio quel che ci vuole.
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