Guarda, posso assicurarti che a parlare di cultura vichinga con me sfondi una porta aperta e ti posso assicurare che si tratta di un argomento che conosco molto bene.
Questo è, ad esempio, un topic che aprii nell'oramai defunto forum di games Academy: http://www.gamesacademy.it/forum/Spunti-per-le-Campagne-La-serie-TV-quotVikingsquot-m39743.aspx
A parte il fatto che per rappresentare gli Einherjar ha più senso creare una sottoclasse per il Guerriero o per il Paladino (se proprio serve scomodare una Classe, perchè per esplorare l'immagine degli Einherjar non è necessario creare una Sottoclasse specifica; si tratta, difatti, di eroi di guerra dalla grande fede e dal grande valore, morti e che sono stati resi immortali in un modo che è ben rappresentato dal piano di Ysgard, pagina 61 della Guida del DM), non è che questa Sottoclasse barbarica ne sia una vera incarnazione. Non solo in realtà questo barbaro non è realmente il guerriero sacro che risorge (al massimo è il guerriero sacro che fa spendere meno i chierici che castano Resurrection, Raise Dead o Revivify, e che muore un po' più tardi), ma ha anche poco senso tirare in ballo in generale gli Einherjar...che sono i defunti.
Se proprio si vuole tirare in ballo i vichinghi, i veri guerrieri sacri scelti dagli dei (più precisamente da Odino, ai quali erano consacrati), che ottenevano dalla divinità il potere della furia divina (il Berserkergang) erano i Berserkir.
Di questa vera e propria casta di guerrieri sacri oggi è rimasta una immagine stereotipada di guerriero potente che viene preso dalla furia omicidia, ma all'epoca dei vichinghi i Berserkir erano gli scelti da Odino, coloro che ricevevano da lui il dono sovrumano della furia divina (la radice del nome Odino, che originariamente è Wotan, è Wut, che significa Furia).
Gli Einherjar erano le anime degli eroi defunti, che alla fine dei tempi avrebbero combattuto al fianco degli dei. Nessun legame con gli eroi vivi (i vivi non sono Einherjar), nessun legame con la furia barbarica. Come ho scritto più su, l'immagine dell'Einherjar richiama di più la Classe Guerriero o, ancora meglio, la Classe Paladino con il suo giuramento alla divinità.
Lasciando, dunque, perdere i vichinghi, che avevano decisamente una concezione ben diversa di guerriero sacro e di quello che in D&D si definirebbe "barbaro divino", secondo me ha più senso parlare del fatto che questa Sottoclasse vuole incarnare un Barbaro dall'Ira di origine divina che resiste alla morte grazie alla protezione degli dei. E di per sè ci può anche stare, se non fosse per il fatto che si tratterebbe della versione barbarica con il solito concept divino traslato sul barbaro (quindi, in questo caso si ha l'ira di origine divina, mentre con lo Stregone si ha la natura di origine divina, con il warlock il patto che consente di assimiliare parte della natura divina, ecc..). Insomma, sempre la solita solfa.
Con questo non voglio dire che come concept non va bene o che le sue capacità non sono buone.
Dico che avrei voluto vedere un po' più di coraggio e, finalmente, provare a osare un minimo con i concept, provare ad approfondire davvero un concept originale. I designer di D&D tradizionalmente non osano mai con i concept e, piuttosto, tendono sempre a usare la stessa strategia: una barbaro legato alle divinità? Ha l'ira divina. Un bardo legato alle divinità? Ha la musica ispirata dagli dei o la voce divina. Lo Stregone legato alle divinità? Ha la natura divina. Il Warlock legato alle divinità? Ha fatto patto per incanalare in sè potere divino. E così via.
E così. alla fine il rischio di copia-incolla aumenta esponenzialmente, tanto che ad ogni edizione c'è sempre una grande facilità a trovare archetipi diversi similissimi tra loro.
Quindi, si vuole tirare fuori il concept dello Zelota (che è il concept di base, più dell'Einherjar, che in realtà ha un significato completamente diverso da quello che la Sottoclasse vuole evocare)? Avrei preferito veder approfondire fino in fondo questo concetto e tirare fuori qualcosa di originale, invece della solita solfa prevedibile.
Niente ira di origine divina, ma barbaro dalla cieca fede che non teme la morte, e che trova nella fede una determinazione e una resistenza sovrumani.
Insomma, per una volta un minimo di fantasia e di coraggio nel delineare il flavor....
Riguardo al Vantaggio sul Tiro Salvezza su Morte, c'è da tenere presente che sarebbe un vantaggio molto particolare.
Nessuno riceve mai Vantaggio o Svantaggio sui TS su Morte. In questo caso, la meccanica del Vantaggio acquista quindi un peso del tutto diverso dal solito. Non è il caso del vantaggio dato a destra e a manca. Soprattutto, non è il caso delle capacità noiose che danno solo bonus, in quanto il TS su Morte è uno dei TS più particolari e delicati di tutto il gioco, per cui chiunque pagherebbe per avere un vantaggio in questo ambito.
L'ira, poi, concede Resistenza a certi tipi di danno (che è diversa da una sorta di riduzione di danno). Il fatto di concedere una ulteriore capacità di non sentire i danni, consentirebbe al barbaro di diventare estremamente resistente. Sarebbe una soluzione ottima per una Classe che è progettata per ricevere una quantità industriale di danni e che, nonostante questo, di per sè non possiede alcuna capacità spontanea di guarigione. Creare una Sottoclasse che, in combinazione della capacità Relentless Rage, consente di ridurre ulteriormente i danni subiti e di ottenere Vantaggio ai TS su Morte, significherebbe ottenere un combattente da danno massiccio in grado di resistere significativamente agli scontri. Se poi si aggiungesse Rage Beyond Death......
Naturalmente queste qua sono mie proproste, basate semplicemente sul mio personale gusto.