Idea avuta poco fa leggendo un indovinello. Ammetto che funzionerebbe molto meglio per giocatori inglesi.
La magia si basa su un semplice assunto: il potere della parola. Di per sé la cosa non è così innovativa, il trick sta in come viene inteso questo potere.
In pratica i maghi piegano il senso di frasi e parole utilizzando sinonimi, giochi di parole, assonanze per alterare la realtà. Questo ha effetti sulla materia e sull'energia, ma si traduce in effetti abbastanza particolari. Per esempio, ecco l'indovinello che mi ha ispirato:
Indovinello: There are three men on a boat with a pack of cigarettes and no matches. How did they manage to smoke?
Risposta: They threw a cigarette overboard, and made the boat a cigarette lighter
Per i non anglofoni, si basa su un gioco di parole per cui light è sia un aggettivo, "leggero", che un verbo "accendere". Perciò a cigarette lighter può significare contemporaneamente "più leggero di una sigaretta" (inteso "con una sigaretta di meno a gravare sul peso della barca") e "accendino".
Un mago con questo potere potrebbe trasformare una barca in un accendino fisicamente, oppure solo semanticamente e usarla comunque per accendersi la sigaretta, sneza cambiarle forma...anche se qualcuno potrebbe dire che la barca, ora accendino, affonderebbe sotto il peso dei tre uomini.
Di per sé sembra una sciocchezza, ma in realtà è un sistema difficile da gestire, a volte limitato, ma incredibilmente potente e abbastanza intrigante.
Richiede anche una eccellente presa sul linguaggio utilizzato, cosa che a sua volta richiede un gruppo di persone/entità che decidono il significato delle parole ed evitano abusi dettati dalla fame di potere. Ho già letto molte volte di sistemi di magia basati sulle Parole di Potere, ma secondo me sono sempre stati un po' limitati dal fatto di basarsi solo sulle parole in sé: usare Fuoco per accendere un fiammifero o scagliare una palla di fuoco, ma in realtà una vera Parola di Potere: Fuoco dovrebbe permettere anche di sparare con un cannone, di rendere nitida un'immagine e ogni altra azione che sia contestualizzabile.
Da qui, il Contesto della Parola, il vero strumento del mago, la vera formula magica. Cambiando lievemente il contesto o rendendolo volontariamente vago e impreciso, è possibile indirizzare il potere delle parole in base al proprio volere.
Difficilmente è possibile utilizzare un sistema del genere in un gioco di ruolo (troppo difficile da fare sui due piedi, forse si adatterebbe bene solo a certi sistemi molto freeform). Però è incredibilmente interessane per tutti gli sviluppi che può avere.
Nota a margine: prima di accendere una forte discussione in questo ambito, ho detto che si presta meglio in lingua inglese perché questa, al contrario della nostra, è molto più adatta ai cosiddetti pun, o giochi di parole. Ce ne sono tanti anche in italiano, ma non della medesima efficacia. I pun inglesi invece si basano proprio sull'ambiguità della parola e del contesto per creare l'elemento umoristico.