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Dragons´ Lair

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Articolo di J.R. Zambrano del 12 Maggio
I Forgotten Realms sono pieni di città scintillanti e splendore indicibile. Sono anche pieni fino all'orlo di alcune delle persone più odiose che potrete mai avere la sfortuna di incontrare sul vostro cammino. Oggi daremo un'occhiata alle cinque persone peggiori dei Forgotten Realms, siano essi terribili avversari o solo impiccioni da cui non vi vorreste nemmeno far offrire una birra.
Volothamp Geddarm

Allora, Volo potrà anche essere ben intenzionato, ma da quante edizioni è in giro oramai? E quante di esse contengono un'avventura dove Volo offre al gruppo un "regalo generoso" che risulta poi essere non proprio ciò che ci si aspettava? Volo è quel tipo di persona che farà la parte dell'innocente con voi quando uno Zhentarim imbestialito arriverà per scoprire perché vi siete intrufolati nel suo castello, per dirvi poi che non offre rimborsi sul generoso regalo. Questo mago è una minaccia.
Quenthel Baenre

Ci sono un sacco di drow là fuori. Ma la cosa su cui tutti sono d'accordo è che Menzoberranzan è uno dei posti peggiori dei Forgotten Realms, dunque ci vuole una forma speciale ed unica di sgradevolezza per non voler semplicemente dominarla, ma per essere addirittura disposti ad assassinare la propria famiglia, i propri alleati e vari rivali per diventarne la dominatrice. La qui presente Quenthel fa di tutto per mantenere unita  la "Lolthianità" è assicurarsi che ogni possibilità che i Drow si allontanino dall'influenza della Regina Ragno sia schiacciata e oppressa.
Fzoul Chembryl

Tornando agli Zhentarim arrabbiati, Fzoul Chembryl non solo ha un nome molto difficile da pronunciare, ma per un po' è stato anche a capo della "Organizzazione Mercantile" conosciuta come gli Zhentarim (avendo deposto il terribile mago Manshoon, il cui piano di riserva basato sui cloni ha dato a Fzoul un bel po' di problemi) tronfio del fatto di essere uno dei più grandi devoti di Bane. Nessuno chiamato Bane ha mai fatto nulla di buono. E nei Forgotten Realms, Bane è il dio della paura, dell'odio e della tirannia, quindi vi conviene credermi quando dico che l'uomo che fu il sacerdote numero uno di Bane è un gran brutto ceffo. Ma apparentemente è quello che alle feste racconta sempre le barzellette più fzozze.
Elminster

Elminster ficca il naso in qualunque cosa non lo riguardi, ovvero ovunque. Questo non è necessariamente il motivo per cui compare in questa lista, ci sono naturalmente un sacco di teorie che additano Elminster come un personaggio creato per l'auto inserimento di Ed Greenwood (anche se Greenwood stesso è già auto inserito nei Forgotten realms, no davvero giuro), ma il vero motivo è il fatto che sia così dannatamente compiaciuto di sé stesso. Ogni volta che si fa vedere (con quelle rare eccezioni scritte da un bravo autore), Elminster ruba l'operato dei giocatori con quell'aria da "Io ne so più di voi" cosa che lo rende davvero uno dei peggiori.
Szass Tam

Ovviamente per quanto irritante sia Elminster non sarà mai malvagio come Szass Tam. Da bravo cattivo ha preso seriamente il promemoria che tutti i cattivi dei Forgotten Realms hanno bisogno di una Z come seconda lettera del proprio nome. Szass Tam era un negromante, che divenne un lich, che divenne il sovrano affamato di morte e potere dei Maghi Rossi di Thay. Ora usa il suo vasto potere e la sua immortalità per mantenere saldamente in suo pugno un governo in un mondo che se lo è lasciato indietro tanto tempo fa, facendogli perdere il contatto con tutti gli avvenimenti più alla moda, ma rimane comunque il vostro boss, quindi dovete sopportarvelo mentre si mette in pari. Szass Tam, se fosse ancora vivo oggi, sarebbe da poco venuto a conoscenza del dab e penserebbe che sarebbe figo iniziare così ogni riunione dei Maghi Rossi.

Ed è un abominio non morto che vi può uccidere con un solo sguardo, quindi dovreste sopportare la cosa ogni Lunedì mattina. Per l'eternità.
Buone Avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/05/dd-the-five-worst-people-in-the-forgotten-realms.html
Articolo di Morrus del 16 maggio 2020
La pandemia ha già ritardato l'uscita di Mythic Odysseys of Theros per D&D della WotC e ha fatto annullare diverse convention per quest'anno. Ora altre due società di giochi hanno annunciato che le loro uscite più importanti subiranno dei ritardi.

Cyberpunk Red della R. Talsorian Games era stato programmato per uscire a Giugno ma è stato rimandato a fine estate.

Stargate, della Wyvern Gaming, sarebbe dovuto essere rilasciato alla Gen Con in agosto. Il Kickstarter è stato spostato a inverno 2020, con un rilascio nel 2021.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/cyberpunk-red-stargate-both-delayed.672144/
Articolo di Ed Greenwood dell'08 Maggio

Magia.
La parte "non reale" delle nostre storie e dei nostri giochi di ruolo fantasy.
Ma anche una parte fondamentale delle stesse: ci sentiamo vagamente traditi quando non è presente, anche se si trattasse solamente di tracce o di residui risalenti ad antiche epoche di grandezza. Si tratta dell'elemento che rende molti mostri pericolosi e temuti, e che permette a molti mondi immaginari di evitare di essere controllati da bruti che comandano grazie a enormi bande di teppisti (scusate, intendevo re con grandi eserciti).
Ma la codificazione precisa della magia, il suo funzionamento e i dettagli che ci permettono di comprenderla e di renderla più "corretta" ai tavoli dove giochiamo le hanno strappato quell'aura di timore reverenziale e meraviglia che la ricopriva, proprio a causa di queste spiegazioni esaustive.
Ed è un peccato, dato che questa sensazione di meraviglia e timore insieme è una delle emozioni (o stati d'animo, se preferite) che proviamo con meno frequenza nelle nostre vite, soprattutto nell'era dell'informazione, dove chiunque è in grado di togliere il manto di mistero che avvolge l'ignoto con un paio di click.
Ovviamente la magia, come ogni altra cosa, ispirerà più timore quando è misteriosa piuttosto che quando tutti ne conoscono sostanzialmente ogni dettaglio. Quando le descrizioni del dungeon master dell'aspetto di un incantesimo ammutoliscono tutto il tavolo, avido (o meglio, disperato) di scoprire ogni dettaglio su questa novità.
Tutto questo al posto di sfogliare un manuale fino alla pagina giusta per scoprire tutto sull'incantesimo appena lanciato. Cosa che ci porta ad elaborare un'idea: una strada per mantenere quest'aura di mistero, accessibile solo ai master che usano i propri sistemi di regole o delle versioni pesantemente modificate di un sistema pubblicato, è quella di tenere segreti i dettagli pratici della magia (come vengono lanciati gli incantesimi, i gesti, gli ingredienti e le formule: le componenti materiali, somatiche e verbali di D&D). Cose che devono essere osservate quando gli altri lanciano un incantesimo e segnate nel proprio "eserciziario magico" o che bisogna farsi raccontare da dei PNG pagati profumatamente, per non parlare di quello che potrebbero chiedere per insegnare ai PG un singolo incantesimo.
Questa segretezza farà in modo che chiunque lanci degli incantesimi lo faccia in privato, lanciandoli pubblicamente solo in situazioni d'emergenza o per un grosso compenso.
E riuscirete anche a rendere la magia e la sua conoscenza il segreto più ambito del gioco.
Un altro modo per avvolgere la magia di un'aura di mistero è quello di farle cambiare effetto di luogo o in luogo o sulla base di chi lanci l'incantesimo.
Se un mago straniero lancia un incantesimo riconoscibile e scuote la valle al posto di esplodere a mezz'aria come un fuoco d'artificio, tutti lo guarderanno con timore. O, per lo meno, rispetto. Se non paura.
Se un incantesimo che dovrebbe forzare una porta venisse lanciato con l'aiuto di un vecchio ossicino lercio ed intagliato, che appare minuscolo nella mano dell'incantatore, e la distruggesse assieme al muro accanto, ci sarà nuovamente una reazione, che potrebbe essere di timore reverenziale.
E se un incantesimo lanciato in delle rovine sinistre sepolte in una foresta oscura agisce a fatica o produce un rumoroso boato in cielo al posto di creare la solita fiammella per lanterne, state pur certi che il timore non tarderà ad arrivare.
La teatralità ci è di grande aiuto. Dei tomi che fluttuano fuori da dei forzieri con una lentezza spaventosa, senza l'aiuto di nessuno, e che si aprono mentre una luce spettrale si sofferma sulle loro pagine, che si girano da sole mentre delle voci profonde e tonanti si alzano dai libri stessi, chiedendo chi li stia disturbando.
Voci che compaiono dal nulla nell'aria, per annunciare l'arrivo della magia. Per esempio: "Ah, altri intrusi. Che la morte abbia inizio".
Un altro modo per rendere la magia speciale e preziosa è quello di renderla scarsa. O rendendo necessari dei focus o delle componenti consumabili rare, come la sabbia della tomba di (o un osso del cadavere di) una persona veramente buona o di un mago morto, o di valore (una gemma di un certo tipo, una certa forma e senza difetti). O assorbire la vita dell'incantatore, di uno schiavo, di un animale o di un volontario. O rendere l'incantatore vulnerabile, indebolendolo o facendolo svenire, o ancora svelando uno dei suoi ricordi più preziosi per ogni incantesimo lanciato, visibili come delle immagini olografiche molto vivide che si muovono a mezz'aria, pulsando leggermente così che ognuno possa vederli.
La magia dovrebbe avere un costo. Magari non un prezzo monetario, ma bisogna pagare in qualche modo. I miei giocatori non scorderanno facilmente la vecchia quasi scheletrica che sedeva sul suo trono coperta di regnatele... almeno finché non si sono avvicinati e lei ha lanciato un incantesimo che ha fatto aprire svariate porte, da cui sono arrivati i suoi cortigiani, ignari di ciò che stava accadendo. Mano a mano che lanciava nuovi incantesimi questi iniziavano a ridursi a gusci senza vita, incantesimi già preparati ed evocati da una sola parola, e lei diventava sempre più giovane e vigorosa, il tutto mentre gli avventurieri soffrivano per i danni delle sue magie e la sua corte moriva attorno a lei, pagando il prezzo delle sue azioni. Il ladro sperava che avrebbero potuto sfiancarla, attendendo che terminasse i cortigiani per attaccarla. Speranze che vennero spazzate via quando il pavimento si aprì sotto agli eroi, facendoli cadere in una caverna dove li attendevano dei draghi incatenati magicamente, draghi che diventavano sempre più raggrinziti anche mentre attaccavano i PG, la loro forza vitale rubata dalla regina torreggiante sul suo trono.
Il trono stesso, ovviamente, era magico e alla fine si è alzato in cielo, per permetterle di fuggire dagli avventurieri e prepararsi al meglio per il loro prossimo incontro.
Il timore reverenziale era improvvisamente tornato al tavolo, specie quando la magia della regina fece rialzare tutti i cadaveri dei draghi in volo per seguirla. Il ladro voleva provare ad afferrare l'ultimo per cavalcarlo, ma il resto del gruppo era leggermente più sano di mente: lo hanno afferrato e lo hanno trattenuto.
Così che potessi evocare altro timore e altra meraviglia durante una delle prossime giocate.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/putting-the-awe-back-in-magic.667200/
Articolo di Morrus del 18 Maggio 2020
Il nuovo supplemento Exploring Eberron, è quasi arrivato e Keith Baker ne ha condiviso delle anteprime! Un sacco anteprime! Di seguito ve ne riportiamo alcune, ma se date un'occhiata al flusso di Tweet InMyEberron di Keith e scorrete verso il basso, ne troverete ancora, e ancora e ancora!















Questo manuale sembra meraviglioso. E arriverà presto sulla DMs Guild.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/tons-of-exploring-eberron-previews.672191/
Articolo di Matt Jarvis dell'11 Maggio
Downtime Manager si ispira alle regole di Downtime originariamente rilasciate come materiale di playtest su uno degli Unearthed Arcana per Dungeons & Dragons 5E nel 2017. Le regole introducono modi in cui i personaggi dei giocatori possono spendere soldi e tempo - sia nella vita reale che in gioco - tra le sessioni di D&D, dalla creazione di nuovi oggetti all'imbarcarsi in missioni secondarie o semplicemente rilassandosi.

A ogni attività di downtime può essere assegnato un premio dal DM, che viene consegnato al giocatore una volta completato il compito. Le ricompense possono includere denaro, oggetti, abilità, tratti, nuovi agganci di trama per il personaggio o tutto ciò che può stare nel mezzo, con una potenziale lista di complicazioni prese da una tabella casuale su cui tira il DM. Nelle regole di questo Unearthed Arcana, le attività di downtime possono richiedere, all'interno del mondo di gioco, da cinque giorni fino a diverse settimane o addirittura mesi, a seconda di quanto siano complesse e impegnative.

L'app Downtime Manager digitalizza il concetto di Downtime e consente ai DM di decidere quanto tempo di gioco è necessario per completare un'attività, la sua ricompensa e di inserire la data della prossima sessione di D&D per tenere traccia dei progressi dei giocatori. L'app gratuita fa un ulteriore passo in avanti aggiungendo minigiochi che i giocatori devono completare come parte delle attività, tra cui puzzle, tiri di dado e semplici incontri di combattimento.
Downtime Manager attualmente include solo attività basate sulle regole di Downtime presenti nell'Unearthed Arcana rilasciato dall'editore di Dungeons & Dragons Wizards of the Coast (la quale non ha alcun coinvolgimento nell'app), tra cui creazione di oggetti, ricerca, rituali e adorazione religiosa. I giocatori possono aggiungere le caratteristiche, l'equipaggiamento e le abilità dei loro personaggi per tenere traccia di tutto ciò che che ottengono completando le attività di downtime, oltre a poter chattare con gli altri membri del loro gruppo rimanendo in personaggio.

Sviluppata da Fanatic 5 Solutions, studio composto da cinque fan di Dungeons & Dragons, Downtime Manager è un'app non ufficiale che viene descritta come attualmente in fase di early acces. I suoi creatori affermano che il supporto per strumenti di creazione personaggi di terze parti, le attività personalizzate e le sessioni di downtime sono tutte cose programmate per arrivare sull'app in futuro.
Downtime Manager è disponibile per il download dall'App Store iOS e da Google Play Store per Android.
Link all'articolo originale: https://www.dicebreaker.com/games/dungeons-and-dragons-5e/news/downtime-manager-app-released
Eccellenti Esempi di Design #1: Pendragon
Eccellenti Esempi di Design #2: Alien
Eccellenti Esempi di Design #3: Smallville
Eccellenti Esempi di Design #4: Giocare Senza Dadi
Eccellenti Esempi di Design #5: Tails of Equestria
Eccellenti Esempi di Design #6: 7th Sea
Eccellenti Esempi di Design #7: 2d20
Eccellenti Esempi di Design #8: Emberwind
Articolo di Corone del 15 Agosto 2019
Tutti noi abbiamo i nostri giochi preferiti, ma anche quelli che amiamo spesso hanno difetti che trascuriamo o imperfezioni che allegramente modifichiamo tramite regole personalizzate. Tuttavia, c'è un gioco a cui non riesco a trovare alcun difetto. A mio avviso è il migliore sistema GdR mai progettato, un fulgido esempio di game design tramite meccaniche semplici e pulite che supportano senza problemi l’ambientazione del gioco. Sto parlando di King Arthur Pendragon RPG di Greg Stafford.

In questo articolo cercherò di sostenere la mia precedente ed eclatante affermazione e, nel farlo, sottolineerò quanto sia abilmente scritto il sistema di gioco di Pendragon. È un gioco che ogni game designer dovrebbe leggere, in quanto da esso c'è molto da imparare, realizzato da uno dei creatori di giochi più talentuosi di sempre (ora purtroppo scomparso). Se non conoscete Pendragon, spero che questo vi permetta di saperne di più su di esso e, idealmente, di giocarci a un certo punto.
Nel caso in cui non conosciate Pendragon, dovrei iniziare con qualche dettaglio sul gioco stesso. Pendragon è apparso nel 1985, in uno degli splendidi boxed set della Chaosium. La copertina di Jodie Lee e le illustrazioni interne di Lisa A Free sono tra le migliori opere d'arte dei GdR dell'epoca e una delle cose che inizialmente mi ha attratto di questo gioco. Dalla sua origine, Pendragon ha attraversato cinque edizioni e tre diverse società, ma è rimasto sostanzialmente invariato. L'eccezione principale è la 4a Edizione, che aggiunge un sistema magico potenzialmente utilizzabile dai personaggi dei giocatori.
In Pendragon, i vostri personaggi sono tutti cavalieri nell'epoca di Re Artù. Tuttavia, per epoca di Re Artù non intendiamo solamente il periodo in cui egli fu re. Pendragon offre una vasta e dettagliata sequenza temporale che porta i personaggi dal tempo precedente ad Artù, attraverso il suo regno e infine alla tragica caduta di quest'ultimo. Ovviamente, se i vostri personaggi sono cavalieri esperti quando il giovane Re sale sul trono, saranno piuttosto deboli e vecchi quando Mordred guiderà il suo esercito contro un anziano Artù. Quindi, man mano che i personaggi invecchiano, essi si ritirano consegnando il titolo di “personaggio giocante” ai loro figli e figlie. Quando i personaggi del giocatore invecchiano e si ritirano possono lasciare la loro terra e persino parte della loro reputazione al loro erede primogenito per continuare e far avanzare la loro dinastia. Man mano che la campagna avanza, i personaggi del giocatore diventano più ricchi e più potenti, forse arrivando persino a sedere alla Tavola Rotonda.
Dato il potenziale narrativo del Medioevo, un gioco in cui giocate solamente cavalieri potrebbe sembrare piuttosto limitante. Tuttavia, ciò consente a Pendragon di concentrarsi su un particolare tipo di personaggio e personalizzare ogni avventura appositamente per loro. Anche se vi potrebbe sembrare limitante dover interpretare un cavaliere, ci sono opzioni per giocare come damigelle e stregoni, e persino come cavalieri donne (fatti che possono essere "storicamente inaccurati", ma è comunque tutto basato su dei miti). Tuttavia, c'è davvero molto da fare per ogni cavaliere ed è presente una grande varietà grazie alla quale è possibile creare personaggi diversi con punti di forza differenti.

Pendragon è spesso (meritatamente) lodato per le sue campagne che prevedono un ricambio generazionale e per la sua attenzione ai dettagli nell'ambientazione e nel mito. Il regolamento divide il ciclo arturiano in diverse fasi e il supplemento successivo "the Pendragon Campaign" lo suddivide in una guida anno per anno adatta ad ogni tipo di avventura. Già solo questo rende Pendragon un gioco davvero unico e ben realizzato, che potrebbe impedire di capire quanto davvero sia ben congegnato il sistema di regole che sta alla base di tutto.
Quindi, cosa ha di così bello questo sistema? Tanto per cominciare, è un sistema semplice che non si complica quando le situazioni diventano più complesse. Molti sistemi semplici finiscono per aggiungere ogni sorta di bonus ed eccezioni per far fronte ad azioni complesse, ma Pendragon riesce a evitare ciò. Per avere successo in una prova di abilità dovete tirare 1d20 e bisogna ottenere un risultato inferiore del livello di abilità. Se si ottiene un risultato pari all’attuale livello di abilità allora si fa un critico. Il 20 è un fumble, dunque quando raggiungete un'abilità a 20 non potete più incorrere in fumble. Quando si è in una prova contrapposta, come uno scontro di spada, bisogna ottenere un risultato al di sotto della propria abilità, ma al contempo più alto di quello dell’avversario. Le statistiche (Forza, Destrezza, ecc.) fanno poca differenza per le abilità, quindi tutto è codificato in un semplice tiro, sebbene si possano concedere bonus o la penalità se lo volete.
Il combattimento è estremamente elegante e non molto più complesso di un semplice tiro contrapposto. Decidete contro chi state combattendo ed entrambi vi confronterete sulle vostre abilità con le armi. Il risultato più alto vince, purché sia un tiro con successo, e quel personaggio arriva a danneggiare il proprio avversario (il perdente no). Ciò significa che le azioni di due personaggi si risolvono in un solo tiro, eliminando così qualsiasi necessità di iniziativa, riserve di difesa e azioni.
State combattendo contro più avversari? Allora dovete "dividere" le vostre abilità tra i partecipanti, ma potete farlo come preferite, in modo uniforme o diseguale. Quindi se avete un'abilità di 16 potreste decidere di avere un'abilità effettiva di 8 contro ciascuno dei vostri due avversari. Ma potreste invece concentrarvi maggiormente su uno, applicando un'abilità di 12 contro questo e assegnando un'abilità di 4 contro l'altro. Ancora una volta, semplice, efficace e fluido; questo sistema consente ai giocatori un certo grado di tattica quando ci trova in inferiorità numerica, e garantisce che grandi gruppi di banditi deboli possano comunque essere una minaccia anche per un gruppo di cavalieri esperti.
In un altro bel colpo di scena, se non battete l'avversario (e non infliggete danni) ma riuscite comunque nel tiro, sarete riusciti a mettere in gioco lo scudo, allo scopo di ottenere il suo punteggio di armatura contro il danno che state subendo. Il danno è particolarmente interessante, poiché non è definito dall'arma, ma dal personaggio. Ogni cavaliere ha un punteggio di danno e l'arma che utilizza lo modifica solamente (una spada normale rappresenta il tiro medio senza modificatore).

Il combattimento e il sistema di base sono sicuramente degni di nota, ma un altro fattore unico nel gioco sono i tratti della personalità. Ogni personaggio ha una raccolta di 13 tratti positivi (Purezza, Valore, Onestà ecc.) e i loro opposti (Lussuria, Codardia, Inganno ecc.) tutti classificati come abilità. Il Gamemaster potrebbe richiedere a un personaggio di effettuare un tiro usando uno dei suoi tratti in qualsiasi momento, come ad esempio ingordigia per vedere se eccede troppo durante una festa. Se fallisce cade nel suo vizio, se ha successo il giocatore può decidere cosa fa il personaggio.
Questo potrebbe sembrare un gioco di tiri di dado piuttosto che un gioco di ruolo, ma vale il contrario. Molti giocatori si rifiutano di lasciare che i loro personaggi cadano nei loro vizi più oscuri, oppure di fare cose che potrebbero mettere in imbarazzo il loro personaggio. Non vogliono scappare da una battaglia e insisteranno a resistere alle astuzie di una bellissima strega, solo perché non vogliono che il loro personaggio fallisca. Ma in realtà non tutti sono coraggiosi e onesti come vorrebbero essere. Perfino i cavalieri più coraggiosi hanno momenti di vigliaccheria e anche i più virtuosi cadono preda dei loro vizi di tanto in tanto. Forzando un tiro di personalità, i cavalieri devono dimostrarsi degni o non riuscire ad esserlo. Quindi, se non volete che il vostro personaggio sia un codardo (ad esempio) dovete mettere più punti in valore. Poiché i tratti possono essere migliorati proprio come le abilità, il vostro personaggio può letteralmente imparare ad essere una persona migliore man mano che il gioco va avanti.
Tuttavia, questo non significa che il personaggio sia in pace con i suoi fallimenti. Spesso cadere in un vizio è il perfetto aggancio per un momento di ruolo, ossia quando il personaggio si rende conto di ciò che ha fatto e sente il bisogno di fare ammenda. Ad esempio, i personaggi decidono di uscire per la notte, insistendo sul fatto che berranno solo un po'. In seguito, avendo fallito i loro tiri per i tratti, si ubriacano orribilmente e si svegliano la mattina dopo con i postumi di una sbornia e un senso di vergogna per tutte le cose che a malapena ricordano di aver fatto quella notte. Quando i giocatori si lamentano che "hanno detto che non si sarebbero ubriacati", il Gamemaster risponde "avete detto che non intendevate farlo, ma non è quello che è successo". Proprio come nella vita reale. Dato che molte delle storie arturiane di Malory coinvolgono cavalieri che cedono ai loro desideri e che danno il via ad avventure per ripristinare il loro onore e la loro virtù, questo calza perfettamente con l'ambientazione.
Mentre le statistiche (Forza, Destrezza ecc.) non contano come abilità, servono comunque a uno scopo. Le statistiche sono usate per calcolare il tiro base di danno del cavaliere, i punti ferita, quanto deve essere grande una ferita per essere considerata una ferita grave, quando il personaggio potrebbe perdere conoscenza, ecc. Mentre le statistiche sono importanti, i valori non fanno molta differenza a meno che non siano particolarmente alti o bassi. Questo è un vantaggio, poiché quando i personaggi invecchiano le loro statistiche iniziano a scendere, lentamente ma inesorabilmente. Alla fine questo è ciò che li costringe a ritirarsi, nonostante le loro abilità affinate, poiché i loro danni e punti ferita diminuiscono fino a quando non sono più abbastanza in forma da continuare l'avventura.
Potrei continuare a lungo sulla semplice eleganza del sistema di Pendragon, ma vorrei lasciarvi il piacere di scoprire il resto da soli. Nel mio gruppo pensiamo costantemente a situazioni in cui ci aspettiamo che il sistema possa avere un problema da affrontare. Ma di volta in volta ci dimostra che ci sbagliamo, non importa quanto contorto sia ciò che stiamo cercando di fare. John Wick una volta ha coniato la "Legge di Stafford" che afferma "Se pensi di avere appena avuto un'idea straordinaria per un sistema di gioco di ruolo, è probabile che Greg Stafford ci abbia pensato prima". Da nessuna parte questo è più evidente che in Pendragon.
Link all'Articolo Originale: https://www.enworld.org/threads/pendragon-a-game-design-masterclass.666703/
Anno 1326: in un periodo in cui la spada lunga è l’arma nobiliare d’eccellenza e la corazza a piastre deve ancora riuscire a ricoprire totalmente il cavaliere, si hanno le prime testimonianze di cannoni in occidente (in questo arrivato molto tardi rispetto all’oriente).
Ci vorrà l’inizio del secolo successivo affinché si diffondano le primitive armi da fuoco portatili.
In risposta a questa nuova minaccia, l’armatura si fa più resistente. Più spessa. Impenetrabile.
Questa corsa alle armi (e alle armature!) prosegue per secoli: ancora nelle guerre napoleoniche i corazzieri indossano armature per proteggersi, ormai, principalmente dalle schegge, dai proiettili di striscio e di rimbalzo.
Per secoli armi da fuoco e armature convivono una accanto all’altra, senza mai completamente surclassarsi reciprocamente: ma come funzionano queste tecnologie? Quali segreti nascondono la polvere da sparo e l’acciaio?
Andiamo a scoprirlo assieme!
POLVERE NERA
In questo paragrafo si parla di combustioni. Per avere un’idea più chiara di come esse funzionino, prossimamente pubblicheremo un articolo a riguardo.
La polvere da sparo è un composto di diverse sostanze polverizzate e mescolate assieme, nello specifico
Carbone, Zolfo e Nitrato di Potassio (KNO3), più noto come Salnitro.

Lo scopo dello Zolfo è quello di facilitare la reazione di combustione. Infatti, lo zolfo fonde a temperature relativamente basse (114°C) ed è, in questa forma, in grado di stimolare la reazione degli altri componenti della polvere tra loro.
Il Salnitro è una sostanza con una grande quantità di ossigeno disponibile per reagire con gli altri componenti: questa sua capacità permette di rendere più rapida e vivace la combustione. Esso rappresenta oltre il 70% della massa della polvere nera.
Infine il Carbone è la fonte del carbonio della reazione: la polvere da sparo, infatti, esplode combinando il carbonio all’interno del carbone con l’ossigeno nell’aria e nel Salnitro.
Questa reazione ha come prodotto, oltre al calore, una grande quantità di anidride carbonica che, essendo un gas (tra l’altro a temperature elevate), si espande: è questa espansione gassosa che, se canalizzata nella canna di un’arma da fuoco, è in grado di spingere via il proiettile.

METODI DI ACCENSIONE
Questo tipo di reazione richiede un innesco: storicamente le armi da fuoco hanno sfruttato vari metodi per accendere la polvere da sparo.
Il più antico è sicuramente la miccia, una corda che brucia più o meno lentamente fino a portare la fiamma a contatto con l’esplosivo. Ne abbiamo tutti in mente una vivida immagine per quanto riguarda l’uso nei cannoni, ma forse non tutti sanno che anche le prime armi da fuoco portatili utilizzavano questo metodo per accendere la polvere da sparo, seppur con qualche accorgimento.
Nei primi archibugi, gli antenati dei nostri fucili, vi era un foro, detto focone, che permetteva la comunicazione tra il cuore della canna (la culatta) e una sezione esterna, detta scodellino, nella quale era posta ulteriore polvere da sparo. Questa polvere poteva essere accesa tramite una miccia a combustione lenta attaccata a un uncino mobile, chiamato serpentina.
Quando l’archibugiere premeva il grilletto, la serpentina si muoveva portando la miccia a contatto con la polvere dello scodellino che a sua volta, attraverso il focone, accendeva la polvere in canna.

Ovviamente questo metodo non era necessariamente tra i più comodi ed efficaci, e ben presto, durante il XVI secolo, nuovi metodi di accensione furono inventati: tra di essi i più famosi sono l’acciarino a ruota e quello a pietra e martellina.
Nel primo (Wheellock), una ruota metallica caricata a molla veniva liberata dal grilletto, andando a strofinare una pietra di pirite che, emettendo scintille, accendeva la polvere nello scodellino.
Si tratta di un meccanismo raffinato e delicato, attribuito secondo alcune tradizioni a Leonardo da Vinci, che però fu inevitabilmente sostituito dai successivi, più affidabili e resistenti.

Nell’acciarino a pietra e martellina (in inglese Flintlock) o acciarino a focile, invece, un dispositivo metallico mobile detto martellina fungeva da copertura per lo scodellino: un altro pezzo metallico detto cane, caricato con una molla, terminava con una morsa nella quale era trattenuta saldamente una pietra focaia.
Quando il grilletto veniva premuto, la molla scatta, il cane colpiva violentemente la martellina e, mentre la spostava scoprendo lo scodellino, l’urto della pietra focaia produceva scintille che andavano ad accendere la polvere.

L’evoluzione nel tipo di acciarino, nel caricamento e l’introduzione delle cartucce (inizialmente contenitori di carta, da cui il nome, contenenti pallottola e polvere da sparo assieme) permise un netto miglioramento della cadenza di tiro da parte di queste armi nel corso dei secoli, ma inizialmente i primi archibugi e moschetti potevano sparare circa 40 colpi… all’ora!
Questo perché il caricamento era lungo e complesso, richiedeva la pulizia della canna, la pressione del proiettile assieme alla polvere da sparo all’interno dell’arma, la preparazione del sistema di accensione e ovviamente il tempo necessario per impugnare l’arma, mirare e sparare.
ENERGIE IMPONENTI
Ma allora, con tale bassa frequenza di fuoco, come mai queste armi riuscirono a dominare i campi di battaglia? La risposta si cela nelle enormi energie con le quali i proiettili potevano essere scagliati.
Per comprendere meglio come funziona l’energia, vi invito a leggere questo articolo sui vari tipi di colpi delle armi bianche e su un modo per stimarne l’energia.
L’appendice del meraviglioso The Knight and the Blast Furnace di Alan Williams, che vi consiglio vivamente, fa uno studio approfondito delle energie approssimative a disposizione di varie armi (calcolate al momento del lancio del proiettile, e che dunque si riducono con la distanza del bersaglio).
Un archibugio del XVI secolo imprime su un proiettile circa 1300 Joule (J) di energia, mentre una pistola dello stesso periodo può svilupparne oltre 900.
Ricordiamo che il Joule è l’unità di misura dell’Energia nel sistema internazionale: per fare un paragone, un Joule è pari all’energia necessaria per sollevare da terra di 10 cm un oggetto di 1kg di peso.
In confronto, l’energia di una freccia scagliata da un arco lungo ammonta a circa 150 J: da questo esempio, vediamo che tali energie sono molto  elevate.
Tali quantitativi di energia saranno ulteriormente ampliati da due grosse migliorie.
In primo luogo, la scoperta della polvere da sparo granulare: si tratta di una polvere preparata con gli stessi ingredienti, ma mescolati in ambiente umido e poi ridotti a un mezzo granulare omogeneo prima dell’uso. Questa polvere permette un’efficienza molto maggiore, portando le energie disponibili a oltre 1700 J.

Ma le migliori armature in circolazione del 1500, secondo i resoconto storici, erano ancora in grado di rispondere a queste fenomenali energie, soprattutto sulle lunghe distanze: per questo si cominciarono a costruire armi da fuoco di dimensioni maggiori, che richiedevano una forcella d’appoggio al terreno per essere correttamente utilizzate: nacque dunque il Moschetto (termine che andrà poi a indicare semplicemente l’antesignano del fucile moderno), in grado di imprimere fino a 3000 J di Energia ai proiettili.
Si tratta comunque di energie calcolate “a bruciapelo”: un colpo poteva perdere anche metà della sua energia cinetica nei primi 100 metri di percorso.
Ma queste energie sono “tante” o sono “poche” rispetto a quelle necessarie per perforare un’armatura dello stesso periodo? State pronti, lo scopriremo la prossima settimana…
BONUS – Cosa giocare?
Se la sfida tra armi da fuoco rinascimentali e armature vi appassiona e volete provare l’ebbrezza di metterle a confronto, se vi piacciono i  giochi di ruolo (e se non vi piacciono è probabilmente perché non li avete provati), non posso che consigliarvi ampiamente Historia!

Historia è un’ambientazione tutta italiana per Dungeons & Dragons (quinta edizione) che vi cala in un rinascimento popolato da… animali antropomorfi!
Lungi dall’essere un mondo “carino”, Historia vi porrà in mezzo a intrighi, lotte politiche, battaglie campali, dilemmi etici, un mondo dove Alchimia, Magia e Religione si sfidano ogni giorno dove Spade, Armature e Pistole vivono fianco a fianco.
VAI AL KICKSTARTER!
Oltre a ciò, in ambito videoludico, abbiamo recentissimo Greedfall, ambientato in una versione fantasy dell’età delle esplorazioni, dove le armi da fuoco si incontrano ogni giorno con le corazze dell’acciaio migliore… con un pizzico di magia!
Inoltre, ha decisamente fatto scuola Mount & Blade: With Fire and Sword, l’espansione standalone del mitico Warband, passata purtroppo in sordina, che ci pone nel complesso panorama dell’europa orientale di metà ‘600, durante la rivolta cosacca contro il commonwealth Polacco-Lituano (per inciso, è grazie a questo titolo che so dell’esistenza di suddetto commonwealth…).

Come non citare poi la saga di Ezio di Assassin’s Creed, dove le armi da fuoco, appena accennate in Assassin’s Creed 2, si fanno sempre più presenti nei seguenti Brotherhood e Revelations, come a mostrare la lenta ma inesorabile diffusione di queste armi nel rinascimento.
E già che citiamo Ezio, non possiamo non guardare le produzioni italiane: se vi piacciono i librogame e i giochi di ruolo non posso che consigliarvi la saga di Ultima Forsan, ambientata in un macabro rinascimento assediato dai non morti dove solo le nuove tecnologie del ‘500 potranno tenere i nostri eroi in salvo dagli abomini!

Uno degli autori, Mauro Longo, famoso autore di librogame italiano nonché gestore del blog Caponata Meccanica e di una pagina su libri da tavolo per bambini (Bambini e Draghi), ha scritto numerosi libri game di Ultima Forsan e inoltre alcuni romanzi ambientati sempre in questo periodo come Guiscardi senza Gloria  e il fabbricante di spettri. 
Se l’argomento vi è piaciuto, vi invito a leggere The Knight and the Blast Furnace di Alan Williams. Se invece cercaste una lettura (lievemente) più leggera, questo stesso argomento è stato affrontato e approfondito nel 2008 sul blog Baionette Librarie del mitico Duca, alias Marco Carra, con una serie di articoli sulle armi e gli acciai, più tecnici, che potete trovare quì.
Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/09/25/armi-da-fuoco-rinascimento-1/

Se questo articolo ti è piaciuto, segui il prof. Marrelli su facebook e su ludomedia.  
aza
Armi dal Multiverso è una collezione di armi provenienti dai più malvagi piani di esistenza! L'idea per questo prodotto mi è venuta quando mi sono imbattuto nelle illustrazioni di polawat su deviant art: subito ho cercato di immaginarmi questi oggetti in una partita di Dungeons & Dragons.
A differenza dei normali oggetti magici presenti nella Guida del Dungeon Master, queste armi sono presentate raccontandone l'origine, in modo che il DM possa ispirarsi per creare le proprie avventure o semplicemente abbia una storia interessante da raccontare ai propri giocatori.

All'interno troverete armi come le Baquaar, originate dall'attività onirica dei beholder; le Discordia, create dal lich Acererak per assorbire le anime delle vittime di queste spade; le Scimitarre Sibilanti, in grado di trasmettere la Maledizione di Dendar il Serpente della Notte. Rubate un ciuffo del vello di Fenris per forgiare una Winterwolf, spargete devastazione con la Rovina di Kossuth, rubate l'energia magica dei nemici brandendo una Peste Demoniaca!

Scaricate Armi dal Multiverso per avere accesso alle armi più esotiche e interessanti dei piani di esistenza!
La Needgames ha una ricca offerta di supplementi per i suoi numerosi giochi di ruolo, diamo un'occhiata a cosa ci aspetta questo mese.
7th Sea 
Per 7th Sea Seconda Edizione, il gioco di cappa e spada piratesco ambientato in una terra molto simile all'Europa, esce il supplemento Nuovo Mondo, che ci porterà nella terra dell'Aztlan, dove gli Aztlani combattono per la loro libertà contro i conquistatori Théani.
Nuovo Mondo contiene nuovi Pericoli Ambientali, Vantaggi e Stregonerie oltre alla descrizione dei territori delle città stato di Tzak K'an e dell'impero dei non morti di Kuraq.

Vampiri: La Masquerade 
Chicago by Night è il nuovo supplemento geografico per Vampiri: La Masquerade 5a Edizione e presenta la storia di Chicago dal punto di vista dei vampiri assieme a 50 vampiri di spicco della città, le regole per giocare i membri del Clan Lasombra e un'avventura completa incentrata su di loro.

Avventure nella Terra di mezzo
L'ambientazione de Il Signore degli Anelli per D&D 5E viene arricchita da due nuovi manuali.
La Guida Regionale: Gran Burrone che esplora le terre intorno all'Ultima Casa Accogliente e presenta una nuova cultura (razza) giocabile: Gli Elfi Alti di Gran Burrone. Nel manuale troviamo anche profili di importanti personaggi della saga come Elrond e Arwen, nuove regole per i Tesori Magici, nuovi mostri tra cui Ettin e Troll e nuovi avversari non morti, tra cui spicca il Re Stregone di Angmar.
Avventure nell'Eriador contiene 6 avventure giocabili separatamente o come un'unica campagna ambientate nelle terre che circondano Gran Burrone.

La Leggenda dei Cinque Anelli
Per La Leggenda dei Cinque Anelli, il gioco di ruolo di ispirazione nipponica che ci porterà attraverso le terre dell'Impero di Rokugan facendoci incontrare dagli umili pescatori ai potenti Daimyo, esce il modulo di ambientazione Impero di Smeraldo. In questo manuale vengono approfonditi architettura, vestiario, religione e vita quotidiana all'interno dell'Impero di Rokugan oltre che nuove opzioni per personaggi delle Famiglie Imperiali, dei Kitsune o dei Kolat.

My Little Pony: Tails of Equestria
Tails of Equestria si arricchisce del Bestiario di Equestria che include più di 60 amici e avversari, i pony più famosi come le Principesse di Equestria, un capitolo su come creare le proprie creature e nuove razze giocabili, tra cui i Draghi.

Warhammer Fantasy Roleplay
Notti Brave & Giorni Duri presenta 5 avventure per Warhammer Fantasy Roleplay giocabili singolarmente o come un'unica campagna. Il modulo introduce gli Gnomi come razza giocabile e molti giochi da fare in Osteria.

Cyberpunk RED
Uno splendido Set di Dadi Poliedrici della Q WORKSHOP per giocare a Cyberpunk Red, il seguito dell'acclamato Cyberpunk 2020.

The Witcher
Per il gioco di ruolo di The Witcher esce l'Easy Mode in versione cartacea, uno starter set con regole semplificate, personaggi pregenerati e un'avventura per sperimentare il gioco basato su Geralt di Rivia ad un prezzo inferiore ai 5€, o anche gratuitamente in pdf scaricandolo qui.

Lex Arcana (Disponibile dal 22 maggio)
Ed ecco in arriva Lex Arcana, una leggenda tra i giochi di ruolo made in Italy, nella sua nuova incarnazione composta da:
Lex Arcana - Manuale Base Encyclopedia Arcana Aegyptus - Le Sabbie del Tempo e dell'Oro I Misteri dell'Impero, VOL 1 Schermo del Demiurgo Lex Arcana ci porterà in un Impero Romano che, grazie alla Cohors Arcana, non è mai caduto e all'interno delle sue province, come la Britannia e l'Egitto. In Lex Arcana storia e mitologia si incontrano in una terra dove le creature dei miti sono tanto pericolose quanto le invasioni barbariche. I nuovi manuali presenteranno l'ambientazione della prima edizione modificata e corretta dagli autori originali: Leo Colovini, Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello, oltre a nuove regole e la possibilità di giocare in periodi antecedenti alla formazione della Cohors Arcana.
Potete scaricare il Quickstarter qui.

Link all'articolo originale: https://www.needgames.it/nuove-uscite-maggio-2020/
Articolo di di J.R. Zambrano del 7 maggio 2020 
Giocare un Necromante in Dungeons & Dragons può essere molto difficile, a seconda di cosa state provando a giocare. Comandare i non morti è raccapricciante e la maggior parte delle persone tende a guardare con diffidenza qualcuno che cerca di superare i limiti mortali dei corpi, magari usando i cadaveri dei propri nemici (o dei propri cari) per farli combattere sotto il proprio comando. Beh, non preoccupatevi amici. La necromanzia è una scuola di magia che fornisce molto più che soldati non morti per aiutarvi a difendervi dai forconi e dalle torce di una folla inferocita. Ecco alcuni incantesimi preferiti che appartengono al libro degli incantesimi di qualsiasi necromante!
Flusso di Energia Negativa [Negative Energy Flood, dalla Xanathar's Guide to Everything, NdT]

Uno degli incantesimi più potenti nel libro di un Negromante e che in un colpo solo fa due delle cose che i Necromanti fanno bene: infliggere molti danni necrotici e rialzare morti rimasti sulla vostra scia. Infliggete 5d12 e, se il vostro bersaglio muore, si rialza come uno zombi e insegue qualunque bersaglio si trovi vicino ad esso. Danni e potenzialmente uno zombi, nulla può andare storto con questo incantesimo di 5° livello.
Giara Magica

Il lancio di questo incantesimo richiede 1 minuto, quindi richiederà una certa preparazione per essere utilizzato, ma si tratta di un incantesimo perfetto per il controllo assoluto di un combattimento. Fintanto che mantenete la vostra giara magica entro 30 metri dall'area del combattimento, potete prendere il controllo delle creature con la vostra anima: chiedete aiuto ad un Chierico per depotenziare i nemici, dopodiché potrete tranquillamente possedere creature e rivoltare i vostri nemici gli uni contro gli altri oppure, una volta che iniziate a rimanere a corto di nemici, rimanete fermi mentre i vostri alleati rendono impotente il corpo che attualmente vi ospita con degli allegri colpi di grazia. Assicuratevi solo di saltare fuori dal corpo prima che il vostro ospite muoia.
Incuti Paura [Cause Fear, dalla Xanathar's Guide to Everything, NdT]

Questo incantesimo può porre fine a un combattimento, se usato contro le menti dei deboli. Incuti Paura rovinerà la giornata di un nemico, dandogli svantaggio su tutto e impedendo a quel nemico di spostarsi verso di voi. Usatelo per bloccare un nemico o per trattenerlo in una zona del combattimento.
Sguardo Penetrante [Eyebite, dalla Xanathar's Guide to Everything, NdT]

Una sorta di Incuti Paura ma sotto steroidi, Sguardo Penetrante ha l'ulteriore vantaggio di far fuggire di gran carriera le creature terrorizzate da voi. Non solo subiscono un depotenziamento potente, ma devono sprecare le loro azioni correndo o tremando di paura, il che mantiene vivo il vostro gruppo e penetranti i vostri occhi.
Debilitazione [Enervation, dalla Xanathar's Guide to Everything, NdT]

Questo incantesimo è eccezionale se avete qualcosa da fare come azione o servitori non morti che combattono al vostro servizio: fondamentalmente colpite qualcuno con dell’energia negativa e, se l'incantesimo ha successo, potete continuare ad infliggere danno al bersaglio fino a quando o lui o voi non morite...ma probabilmente morirà prima lui, visto che gli state risucchiando la vita. Certo vi richiede di spenderci continuativamente la vostra azione, ma ripeto che sono danni sostanziali fissi ad ogni turno e può uccidere facilmente un avversario se non viene contrastato.
Clone

E per concludere (con tale potenza da sfondare il nostro elenco di 5 incantesimi) eccovi  l'incantesimo supremo di Necromanzia. Dimenticatevi di Resurrezione Vera. Clone è l'incantesimo che vi darà potere illimitato. Costruitevi un piano di backup ovunque andiate. Questo incantesimo vi consente di creare un corpo clonato (o un proto-corpo) che potete mantenere in animazione sospesa per un tempo indeterminato. E quando morirete, la vostra anima fuggirà nel corpo clonato, entrando in esso e tornando in vita esattamente nello stato in cui vi trovavate quando avete creato il corpo clonato. Visto che vi permette di avere la fastidiosa abitudine di ripresentarvi sempre vivi, dopo qualunque cosa vi accada, questo incantesimo è ottimo sia per gli eroi che per i malvagi!
Buone Avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/05/dd-five-spells-that-put-the-romance-in-necromancer.html
Articolo di Egg Embry del 11 Maggio
La RiotMinds è una casa editrice di giochi svedese con prodotti di punta fantasy ed horror come Trudvang Chronicles, LexOccultum, Ruin Master e Drakar och Demoner. Da più di 20 anni la RiotMind pubblica e fornisce licenze per i suoi giochi sul mercato internazionale, e ha creato un gran numero di manuali e supplementi acclamati da pubblico e critica, diventano un nome di spessore nell'industria rinomato per il gran talento del creare ambientazioni fantasy ed horror molto immersive.

Comunicato Stampa
 
Per maggiori informazioni su Trudvang Adventures 5E potete visitare: Announcing Trudvang Adventures, tabletop RPG for 5E – RIOTMINDS
Per maggiori informazioni su Trudvang Chronicles potete visitare: Trudvang Chronicles
Per maggiori informazioni sul gioco da tavolo Trudvang Legends potete visitare: CMON - Trudvang Legends

Trudvang Adventures Hero Companion

Trudvang Adventures 5E Setting Companion
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/riotminds-announces-trudvang-adventures-tabletop-rpg-for-5e.672024/
Articolo di J.R. Zambrano del 06 Maggio
In questo momento D&D è una stella in ascesa. Con la sua popolarità che tocca picchi mai visti prima, sempre più e più persone si siedono a giocare a D&D o tornano a giocare a D&D. Che siate dei nuovi giocatori o solo qualcuno che cerca di cominciare una campagna che non imploda immediatamente su se stessa, ecco una lista di cinque delle migliori avventure introduttive, così che possiate sapere da dove cominciare la vostra prossima campagna.
La Miniera Perduta di Phandelver

La Miniera Perduta di Phandelver è stata l'avventura introduttiva originale della 5a Edizione. Inclusa nello Starter Set, quest'avventura porta i giocatori nella città di Phandalin in cerca di un lavoro da completare. Per lo standard delle avventure introduttive, questa ha molto da offrire ai nuovi giocatori, anche se l'inizio è un pò goffo. Ci si aspetta che i personaggi saltino nel bel mezzo delle cose e l'avventura fa del railroad al gruppo per una buona parte del tempo, il che non è necessariamente una brutta cosa. Avere una qualche forma di struttura, specialmente per un gruppo di giocatori completamente nuovi, è un ottimo modo per iniziare. Ci sono opportunità sia di esplorare dungeon che di interpretare.
Waterdeep: Il Furto dei Dragoni

Ma se vi piacerebbe che i giocatori abbiano un po' più di libertà, potreste prendere in considerazione Waterdeep: Il Furto dei Dragoni. Di nuovo, l'avventura è un po' su binari, ma viene data una maggiore libertà di giocarci intorno e di renderla vostra. Bisogna dire che ciò richiede un po' di lavoro in più per il DM, ma, anche se non volete farlo, Il Furto dei Dragoni è un ottimo modo per introdurre ai giocatori l'idea che non possono combattere qualunque mostro di alto livello ed aspettarsi sempre di vincere. Piuttosto, i giocatori sono incoraggiati a chiedere l'aiuto delle fazioni di alto livello di Waterdeep mentre si trovano ad avere a che fare con persone di potere e circa un milione di monete d'oro.
La Cittadella Senza Sole 

Questa è l'avventura perfetta per nuovi giocatori E nuovi DM. L'intero modulo è predisposto per insegnare al DM come usarlo, così come è predisposto ad insegnare ai giocatori come sopravvivere ad esso. Mentre vi avventurate dentro il dungeon, vi offre contesto e narrativa in abbondanza, facendo in modo che tutto quanto sia armonioso a livello tematico.
(NdT: La Cittadella Senza Sole, nella sua incarnazione per la 5E presentata in Tales of the Yawning Portal, è al momento inedita in Italia)
Dragon of Icespire Peak

Questa è l'avventura contenuta nel D&D Essentials Kit, il nuovo starter set fatto uscire dalla WoTC. L'Essential Kit offre un sistema migliorato e leggermente espanso (rispetto al primo Starter Set, NDT), pensato appositamente per dare la possibilità ai giocatori di creare i propri personaggi e prendere le proprie decisioni. Icespire Peak è realizzata per dare la sicurezza che i giocatori si divertano giocando i loro personaggi e già solo questo la posiziona quasi in cima alla lista.
(NdT: Dragon of Icespire Peak è al momento inedita in Italia)
Sinister Secret of Saltmarsh

Ma la cima del podio, per noi, appartiene a Sinister Secret of Saltmarsh. Rinnovata per la 5a edizione, quest'avventura racchiude i moduli della vecchia serie di Saltmarsh, che fanno vagare i giocatori in lungo e in largo. Questa è un'avventura fantastica: l'intero libro è fluido e scorre egregiamente. Mostra chiaramente che la designer in capo di questo manuale fosse una designer UX (NdT: User Experience) prima di passare alla Wizards of the Coast. Ai giocatori viene data una vasta scelta di cose da fare, gente da incontrare, e cittadine locali nei quali eventi è possibile immischiarsi. Amo quest'avventura sia per via della sua natura sandbox, sia per l'interessante storia in più parti contenuta in essa.
(NdT: Sinister Secret of Saltmarsh è al momento inedita in Italia)
Quali sono le vostre avventure introduttive preferite? Fatecelo sapere nei commenti!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/05/dd-the-five-best-starter-adventures.html
A quanto sembra sono cominciati i crossover tra i marchi della Hasbro, grazie a questi pony della collezione Cutie Marks & Dragons, scolpiti con un look vintage anni '80 e rivelati di recente dalla compagnia di giocattoli Demand Toys. Sfortunatamente non è inclusa alcuna informazione su quando saranno disponibili o su come funzionerà la distribuzione. Ci mostrano, però, il nuovo logo "Crossover Collection" della Hasbro, che potete vedere in alto a destra in questa foto.

All'interno della scatola si trovano 5 minipony vintage vestiti da 5 classi tipiche di D&D: un Mago, un Bardo, un Ladro, un Druido e un Barbaro. La confezione comprende anche un d20 e un piccolo schermo del Dungeon Master con l'immagine dei 5 pony.

Link all'articolo originale: https://www.equestriadaily.com/2020/05/new-dungeons-and-dragons-cutie-marks.html
Articolo di Jeremy Crawford, Ben Petrisor, Dan Dillon e Taymoor Rehman - 12 Maggio 2020
Nota del Traduttore: le traduzioni italiane dei nomi delle Sottoclassi presentate in questo articolo non sono ufficiali.

Tre Sottoclassi riappaiono negli Arcani Rivelati di oggi, ognuna con una nuova forma. Dopo aver studiato il vostro feedback sulle Sottoclassi Redivivo (Revived), Genio Nobile (Noble Genie) e Archivista (Archivist), abbiamo creato delle nuove versioni da farvi considerare: lo Spettro (Phantom), il Genio (Genie) e l'Ordine degli Scribi (Order of Scribes). Potete trovarli nel PDF rilasciato più in basso.
E' disponibile anche un Sondaggio riguardante il precedente Arcani Rivelati, il quale presentava diverse opzioni psioniche. Per favore, seguite il link del Sondaggio per farci sapere cosa ne pensate.
Questo è Materiale da Playtest
Il materiale degli Arcani Rivelati è presentato allo scopo di effettuarne il playtesting e di stimolare la vostra immaginazione. Queste meccaniche di gioco sono ancora delle bozze, usabili nelle vostre campagne ma non ancora forgiate tramite playtest e iterazioni ripetute. Non sono ufficialmente parte del gioco. Per queste ragioni, il materiale presentato in questa rubrica non è legale per gli eventi del D&D Adventurers League.
arcani rivelati: sottoclassi rivisitate - phantom, genie e order of the scribes
sondaggio: opzioni psioniche rivisitate
Link all'articolo originale: https://dnd.wizards.com/articles/unearthed-arcana/subclasses-revisited
La pandemia ci sta colpendo tutti ed è il turno di Kickstarter di subire le devastazioni del rallentamento economico globale, con un calo del 35% dei progetti sulla piattaforma. Di conseguenza, pare che fino al 45% della forza lavoro dell'azienda verrà licenziata.
The Verge ha rilasciato la copia di un memorandum inviato da Kickstarter.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/kickstarter-is-losing-nearly-half-it’s-staff.671887/
Articolo di Morrus del 08 Maggio
La Renegade Game Studios ha annunciato i pre-ordini per il GdR di Altered Carbon (al momento solo in inglese, NdT) oltre ad una edizione deluxe e allo schermo del DM. Il gioco è in programma in uscita a Settembre. Se pre-ordinate otterrete un PDF gratuito, ma non vi sarà accessibile fino a Settembre.
"In questa visione neo-noir transumanista del futuro la mente umana è poco più che codice digitale (Immagazzinamento Digitale Umano) salvato in una "Pila Corticale", un'avanzata tecnologia che permette di "re-inserire" la propria coscienza in un nuovo corpo.
Nel GdR Ufficiale di Altered Carbon potete indossare ogni corpo che vi potete permettere, trasmettere la vostra mente attraverso il cosmo in un istante e, se avete i crediti e l'influenza politica necessaria, continuare a cambiare corpo per secoli, accumulando sufficiente potere e ricchezze nel corso dei millenni da diventare l'equivalente di un dio immortale."

La versione in edizione limitata ha una copertina differente, oltre ad una custodia rigida. Costa 90$, rispetto ai 50$ dell'edizione standard.

Lo schermo del DM costa 20$ e ci mostra una città futuristica, oltre a contenere varie utili tabelle sul lato per il DM.

Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/pre-order-the-altered-carbon-rpg.671975/
Articolo di Jonathan Tweet del 01 Maggio
Per certi versi l'allineamento è il cuore pulsante di Dungeons & Dragons. Per altri è una regola abbastanza stupida. Per molte cose è simile ai punti ferita: aiuta a semplificare l'esperienza di gioco, sopratutto se non vi ci soffermate troppo. Come in Magic: L'Adunanza esistono cinque colori che trascendono ogni mondo o storia, allo stesso modo l'allineamento è una verità universale comune a tutte le ambientazioni di D&D. Persino le divinità seguono questo schema.
L'allineamento contiene i rudimenti dell'interpretazione, per quanto riguarda la narrativa, dato che indica come mettere in gioco la personalità del personaggio. Dal lato delle meccaniche, invece, è un collegamento alle origini di D&D come gioco di miniature, dato che permetteva di identificare facilmente le varie fazioni.
La griglia degli allineamenti 3x3 è parte del retaggio di AD&D che abbiamo deciso con grande entusiasmo di riportare nella 3a edizione e che continua ad esistere nella 5° edizione (e in innumerevoli meme). Nonostante l'importanza dell'allineamento per D&D, raramente è stato copiato da altri GdR, soprattutto se paragonato a quanto sono stati imitati altri sistemi di D&D come abilità, tiri per colpire o punti ferita.

L'allineamento è apparso per la prima volta sotto forma delle liste delle armate di miniature contenute nelle regole di Chainmail, prima che Dungeons & Dragons venisse rilasciato. Per giocare delle battaglie storiche dell'epoca napoleonica vi sarebbe bastato aprire un qualunque libro di storia per capire quali fossero le forze in gioco, ma per quanto riguardava un'eventuale armata di un mondo fantasy? Ispirate dalla popolarità de Il Signore degli Anelli, le regole di Gary Gygax per i giochi di miniature in epoca medievale contenevano un supplemento fantasy, dove potevate trovare le unità Legali (buone), quelle Caotiche (malvagie) e quelle neutrali, così da poter creare facilmente le vostre armate. Oggi l'allineamento è diventato uno spunto narrativo, ma una volta non era altro che un "noi contro loro", un chi sono i buoni e chi sono i cattivi?
Original D&D usava l'approccio binario Legge/Caos di Chainmail e il supplemento Greyhawk conteneva delle note per giocare personaggi caotici. "L'arbitro" era spinto a creare delle regole ad hoc per evitare che dei personaggi caotici collaborassero per lungo tempo. Questa frase fa comprendere come gli allineamenti non fossero altro che un pratico sistema per determinare gli schieramenti, ma fu solo allora che si evolsero in delle linee guida per il proprio personaggio.
Un'altra cosa che viene detta su Greyhawk è che le creature malvagie (quelle di allineamento caotico) sono solite attaccarsi a vicenda con la medesima frequenza con cui attaccano un gruppo legale. E che cosa farebbe un ragazzino di 12 anni con questa informazione? Il nostro DM applicò la regola alla lettera. Quando abbiamo combattuto il primo gruppo di orchi nella foresta fuori dalla città, il DM tirava per capire se ogni nemico ci avrebbe attaccati o si sarebbe rivoltato contro i propri compagni. Non abbiamo usato questa regola in altre battaglie perché era ovviamente stupida, ma, in difesa del DM, l'allineamento era una novità per l'epoca.
Il conflitto Legge contro Caos è facilmente associabile al classico Bene contro Male, anche se forse ha un tono più "fantastico" o "apocalittico". Il Basic Set di Holmes, con cui ho iniziato, aveva un sistema di allineamento 2x2 con un quinto allineamento, neutrale, al centro. E per la mia mente da dodicenne "legale buono" e "caotico malvagio" avevano pienamente senso, forse persino "caotico buono", ma "legale malvagio"? Che cosa significava? Ho provato a rileggere la definizione di "legale", ma non sono riuscito a trarne nulla.

I nostri primi personaggi erano neutrali perché eravamo parecchio confusi dall'idea dell'allineamento: era la "non scelta". Di lì a breve convinsi il mio gruppo che avremmo dovuto essere tutti legali malvagi. In questo modo potevamo uccidere chiunque passasse per strada e ottenere più punti esperienza (malvagi) ma non saremmo stati costretti ad attaccarci l'un l'altro (come avrebbero fatto dei caotici malvagi).
In generale, caotico buono è sempre stato l'allineamento più popolare (almeno da quando è stato inventato). L'eroe CB ha un cuore puro e uno spirito libero. Seguire le regole di un'autorità è noioso, anche se si tratta di una morale o di un'autorità "interiore", ed essere "caotici" significa proprio essere senza alcun freno.
Anche caotico neutrale è sempre stato un allineamento popolare. A volte i giocatori lo usano come una scusa per fare delle azioni che rovinano i piani del gruppo e, stranamente, attirare l'attenzione verso sé stessi. Il personaggio era parte del gruppo perché il giocatore era seduto al tavolo, ma dei veri avventurieri non andrebbero in bocca al pericolo con un elemento destabilizzante in mezzo a loro. Questo stile di gioco dei personaggi caotici era la versione da tavolo del "griefing" da videogioco ed era talmente comune che Ryan Dancey suggerì di eliminare questi allineamenti dalla 3E.
L'obiettivo che avevamo in mente per la 3E era quello di creare un gioco che abbracciasse a pieno le sue origini, quindi abbiamo deciso di riproporre la griglia 3x3 di AD&D. Il Basic Set di Holmes proponeva una serie di mostri come esempi del diagramma, mentre la 3E aveva una figura più simile alle liste delle armate di Chainmail, con razze, classi e mostri sulla tabella 3x3.
Quando stavo lavorando sulla 3E stavo creando (e ne ero consapevole) un gioco per persone che sarebbero state diverse da me. Il nostro lavoro era quello di rivolgerci alla clientela futura. Ma con la descrizione degli allineamenti ho messo in mostra la mia personale passione per l'ironia. Il testo spiega perché il legale buono sia "il miglior allineamento del mondo". Ho fatto in modo che ogni allineamento neutrale o buono fosse descritto come "il migliore", con delle argomentazioni razionali. Allo stesso modo ogni allineamento malvagio era "il più pericoloso", ancora una volta per ragioni differenti. In questo modo ho inserito una citazione all'interminabile dibattito sugli allineamenti, ma l'obiettivo pratico era quello di rendere ogni opzione interessante e unica.
Se volete delle altre prove che la 4E non sia stata creata partendo dalle domande dei fan, vi ricordo che il "caotico buono" è stato eliminato dalle regole. CB è l'allineamento più popolare, quello che descrive personaggi allo stesso tempo virtuosi e liberi. Gli allineamenti nella 4E erano legale buono, buono, senza allineamento, malvagio e caotico malvagio. Da un certo punto di vista è stato un bene eliminare gli allineamenti "strani", che non avevano senso per i nuovi giocatori, come il "legale malvagio" che mi aveva creato tanti dubbi quando avevo 12 anni. Il sistema semplificato della 4E era collegato bene alla griglia 2x2 di Holmes, con due allineamenti buoni e due malvagi. In teoria potrebbe essere il miglior sistema di tutte le edizioni di D&D. D'altro canto i giocatori non volevano questo cambiamento (men che meno i meme di Internet). In teoria avrebbe potuto essere migliore, in pratica è stato accolto decisamente male.
Nella 5E gli allineamenti vengono trattati in maniera chiara, breve e semplice. L'abilità degli sviluppatori di portare le descrizioni all'essenziale dimostra una profonda conoscenza del materiale. E' qualcosa di così ben fatto che vorrei averlo scritto io.
I miei giochi non hanno mai avuto un sistema di allineamento vero e proprio, anche laddove il mondo conteneva il bene e il male come concetti universali. In Ars Magica il comportamento e la posizione sociale di un mago vengono determinate dalla sua appartenenza ad una casata. In Over the Edge e in Everway la "guida morale" di un personaggio è collegata strettamente alla sua identità e viene inventata dal giocatore, senza nessun collegamento con un sistema morale universale. In Omega World la moralità lascia spazio alla sopravvivenza. 13th Age, invece, usa il sistema standard, sebbene lo alleggerisca. Quel gioco è una lettera d'amore a D&D e i suoi giocatori amano l'allineamento, quindi Rob Heinsoo e io abbiamo deciso di tenerlo. Ma "l'allineamento" di un personaggio di 13th Age è determinato attraverso il suo legame con le icone, che non sono astrazioni, ma dei PNG specifici e fondamentali all'interno di una campagna.

Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/alignment-in-d-d.671817/
Come molti di voi già sapranno, Mythic Odysseys of Theros (di cui vi avevamo parlato qui e qui) sarà il prossimo supplemento ufficiale in arrivo per D&D 5e, la cui nuova data di uscita è il 21 Luglio 2020 dopo il recente rinvio causato dal coronavirus. Tanto per farci ingannare l'attesa, il servizio online Fantasy Grounds ha deciso di rilasciare (molto probabilmente in accordo con la WotC) una serie di immagini di anteprima, attraverso le quali è possibile dare una sbirciata al materiale contenuto nel manuale. Tra le schermate mostrate si possono individuare in particolare illustrazioni, informazioni sulle razze, nomi di mostri, nomi di oggetti magici, informazioni su alcuni luoghi, nomi e alcune informazioni sulle divinità, e altro ancora.
Ecco qui di seguito le immagini rilasciate:







Fonte: https://www.fantasygrounds.com/store/product.php?id=WOTC5EMOOT
Con l'uscita di nuove opzioni per le classi contenute nella Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada, nella Guida Omnicomprensiva di Xanathar e nella Explorer's Guide to Wildemount (ancora non tradotta nella nostra lingua) i giocatori che amano il Guerriero, una delle 4 classi base che ci accompagnano sin dalla prima edizione di D&D, hanno ora davvero un'ottima varietà di sottoclassi per personalizzare il loro combattente.
D&D Beyond ha redatto una classifica su quelle più usate:

Il Campione (MdG) domina la classifica con il 38,1%, forse per la sua semplicità d'uso o forse per il fatto che è l'archetipo del classico Guerriero a cui i giocatori sono abituati sin dalle prime edizioni. Il Maestro di Battaglia (MdG) si piazza al secondo posto con il 17,4%, per quei giocatori che vogliono un Guerriero più tattico. Al terzo posto con il 13,5% troviamo l'ultima sottoclasse del Manuale del Giocatore, il Cavaliere Mistico (MdG), che unisce un pizzico di magia al suo stile di combattimento. Il Gunslinger (DDB), presente solo su D&D Beyond, si ricava un posto tra i primi 5 con il 10,1%, adatto per chi vuole più proiettili in canna che frecce al suo arco. Al quinto posto vediamo il Samurai (GOdX) con il 6,6%, per i giocatori che desiderano un instancabile guerriero esotico. E fuori dai primi 5 posti troviamo per primo l'Arciere Arcano (GOdX) con il 6,0%, per chi vuole liberare il proprio elfo interiore. Con il 3,2% il settimo posto lo guadagna il Cavaliere Errante (GOdX) specializzato nel combattimento in sella. Il Rune Knight (UA) con il 2,9% è l'unica sottoclasse proveniente da un Unearthed Arcana a trovare un posto in classifica; speriamo di vederlo ufficializzato presto in qualche supplemento. L'Echo Knight (EGtW) della nuova Explorer's Guide to Wildemount  si piazza al nono posto con l' 1,1%. Vedremo se, dato il successo di vendite della guida, scalerà la classifica nella prossima classifica. All'ultimo posto, ma a pari merito con L'Echo Knight, troviamo il Cavaliere dei Draghi Purpurei (GdAaCdS) dei Forgotten Realms con l' 1,1%. Forse il suo insuccesso deriva dall'essere parte di un ambientazione molto specifica, o forse dal fatto che le sue abilità si focalizzano sul supporto agli alleati piuttosto che sull'attacco. Fonte: https://www.enworld.org/threads/d-ds-top-10-fighter-subclasses-revealed.671925/
Tra le armi formidabili di uno Strigo vi è, senza alcun dubbio, l’Alchimia.
Il suo stesso corpo, tramite la prova delle erbe, viene mutato irreversibilmente per farne un perfetto uccisore di mostri.

Tuttavia, un Witcher continua per il resto della sua vita a preparare e usare pozioni per potenziare ulteriormente questi tratti: di volta in volta, differenti intrugli alchemici gli forniscono quel vantaggio in più del quale ha bisogno, sfruttando basi alcooliche assieme a ingredienti ottenuti dalle piante e da pezzi di mostro.
Ma quanto sono realistiche queste pozioni? Grazie a quali fenomeni potrebbero funzionare? Quale scienza si nasconde tra i misteriosi alambicchi di Kaer Morhen? Andiamo a scoprirlo assieme!
7 – Pozione di Sangue Nero
Questa pozione fa sì che il sangue del Witcher diventi dannoso per i mostri che ne vengono a contatto.
Nel primo capitolo della saga, il suo ingrediente principale è il Vetriolo, uno degli elementi alchemici con i quali vengono prodotte le pozioni nella saga.
Vetriolo viene dal latino Vitriol, sigla che significa Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem, in italiano Visita l’interno della terra, operando con rettitudine troverai la pietra nascosta.
Al fine di scavare l’interno della terra, il Vetriolo doveva essere una sostanza molto acida: per questo tale termine viene storicamente usato, nell’ambito alchemico, per indicare composti dello Zolfo, in particolare acido solforico o solfuri metallici (i sali ottenuti dall’acido solforico assieme ai metalli).

Tuttavia, inserire acido solforico nel sangue risulterebbe letale probabilmente anche per un Witcher: la consistenza bluastra del Vetriolo della saga può, invece, farci pensare ad altre sostanze come il Solfato di Zinco.
Si tratta di un composto cristallino con svariati usi medici, un rinforzante del sistema immunitario che, se la vecchia dicotomia vita/non-morte fosse valida, potrebbe danneggiare i non-morti esattamente come aiuta i viventi. Inoltre, è presente nelle ossa e potrebbe giustificare la possibilità di ricavarne, nel primo capitolo della saga videoludica, dalle zanne di animali.
6 – Pozione Bufera di Neve
Il nome inglese di questa pozione, “Blizzard”, ricorda a tutti la celebre casa produttrice di videogiochi, sebbene anch’essa prenda in prestito questo nome dal gelido vento del nord.
In questo caso, però, la pozione ha poco a che fare con il freddo: infatti, permette di rallentare il tempo percepito dal personaggio, fornendogli un vantaggio in battaglia in termini di riflessi e tempi di reazione.
Oltre al già citato Vetriolo, questa pozione contiene un quantitativo altrettanto importante di Rebis, un termine alchemico utilizzato per indicare l’unione di due elementi opposti.

Essendo una definizione estremamente vaga, è difficile trovare un suo equivalente chimico: basandoci allora sui suoi effetti, potrebbe trattarsi di una sostanza psicotropa in grado di provocare tachipsichia, un fenomeno di alterazione della percezione temporale proprio, in alcune persone, del momento di allerta del quale parleremo in un articolo su Cyberpunk 2077.
5 – Pozione del Gatto
Questa pozione migliora ulteriormente le capacità del Witcher di vedere al buio. Il suo elemento principale è il Quebrith, nome con il quale Paracelso, famoso alchimista tedesco del rinascimento, si riferiva allo Zolfo, elemento presente in alcune sostanze della retina.
Sappiamo che i witcher possono vedere già bene al buio grazie ai loro occhi da gatto: ma come fa un gatto a vedere al buio?

La retina ha due tipi di recettori: i Coni, che rappresentano circa il 20% dei recettori nell’occhio umano, permettono il riconoscimento del colori e sono più lenti a reagire ai cambiamenti di luce, mentre i Bastoncelli, che reagiscono alla luminosità, sono più rapidi e costituiscono il restante 80% dei recettori.
Tuttavia, nei gatti, i bastoncelli sono il 96% concedendo una visione più rapida ed efficace anche in situazioni di scarsa illuminazione.
Non solo, i felini (come altri mammiferi) hanno anche una membrana riflettente dietro la retina chiamata Tapetum Lucidum che permette alla luce di rimbalzare ulteriormente sui bastoncelli, amplificando il segnale: pare che anche i Witcher abbiano questa mutazione, visto come brillano i loro occhi!
4 – Pozione di rigogolo dorato
Questa pozione fornisce a Geralt immunità dai veleni e neutralizza quelli già in circolo.
Si tratta di una proprietà indubbiamente fantasiosa, visto che esistono innumerevoli veleni, ciascuno dei quali col proprio antidoto (se esiste!): tuttavia possiamo immaginare che le mutazioni del witcher possano in qualche modo vanificare in parte i veleni, così come le malattie.
Una tecnica comunemente usata per combattere i veleni ingeriti è l’assunzione di carboni attivi, ottenuti trattando la torba con alcuni tipi di acidi. Questo metodo consiste nel far assorbire il veleno da parte dei carboni attivi e poi attendere che essi vengano… rilasciati!
Dalla descrizione della pozione scopriamo che uno dei suoi ingredienti principali è l’etere: ma cos’è l’etere?
Si tratta di una parola che si riferisce a due categorie molto diverse.
L’Etere Dietilico è una sostanza chimica, composto di carbonio, idrogeno e ossigeno, storicamente utilizzata per le anestesie e tutt’ora come solvente.

Tuttavia, l’etere è anche una sostanza immaginaria che si credeva permeasse l’universo: originariamente teorizzata dai filosofi greci come costituente base del mondo oltre la luna, per secoli si è pensato, in ambito fisico, che fosse il mezzo attraverso il quale si propaga la luce (per questo chiamato anche etere luminifero).
Fu solo nel 1887 che l’esperimento di Michaelson e Morley dimostrò l’inesistenza di questo elemento, ponendo le basi per quella che sarebbe stata la teoria della relatività.
Ma questa è un’altra storia…
3 – Pozioni curative e rinvigorenti
Le pozioni che hanno effetti curativi o rigenerativi su salute e resistenza fisica sono molteplici: Decotto di Raffard il Bianco, Gufo Fulvo, Luna Piena, Rondine…
Tutte queste pozioni potrebbero avere sostanzialmente due effetti: migliorare le capacità fisiche e ridurre il dolore.

Nel primo caso abbiamo sostanze dopanti: si tratta di sostanze capaci di migliorare le performance atletiche, soprattutto riducendo il senso di fatica, largamente vietate nelle competizioni sportive. Un esempio noto sono le anfetamine, in grado di migliorare anche la concentrazione del soggetto, oppure le foglie di coca. Come ne parleremo in un articolo su cyberpunk, vi assicuro che non ne avete bisogno.
Nel secondo caso abbiamo analgesisi e antidolorifici: si tratta di sostanze in grado di ridurre il dolore e in parte la fatica, anch’esse ampiamente bandite dalle gare sportive, come il metadone.
A queste sostanze si potrebbe poi aggiungere i coagulanti e antiemorragici che aiutano la cicatrizzazione delle ferite, come ad esempio la vitamina K.
2 – Il Miele Bianco
Tutte queste pozioni, in The Witcher, sono sostanzialmente tossiche: se bevute da una persona normale, possono essere fatali, e anche un witcher che abusi di esse avrà effetti nefasti, evidenti nella faccia di Geralt.
Per questo i cacciatori di mostri hanno inventato una sostanza in grado di purificare il corpo dalle tossine: il Miele Bianco è preparato con alcuni dei componenti precedenti ed è in grado di azzerare tanto gli effetti delle pozioni ingerite quanto la loro tossicità sul corpo e l’effetto dell’alcool alla base delle pozioni.

Per quanto riguarda lo smaltimento della sbornia i farmaci da banco più comuni contengono dosaggi di caffeina e acido acetilsalecilico, principio attivo dell’Aspirina e originariamente ottenuto dalla bollitura del salice. Le sostanza psicotrope citate prima richiedono invece richiedono, spesso, l’uso di antagonisti.
Alcune delle sostanze che hanno effetto sull’organismo, infatti, vanno a interagire con il corpo umano legandosi a specifiche proteine dette recettori, che poi attivano l’effetto sul corpo.
I recettori possono interagire con più sostanze diverse. Un antagonista è una molecola che può occupare lo stesso recettore di una sostanza psicotropa senta attivarlo.
Un esempio pratico è il Naloxone, un farmaco antagonista di oppiacei come eroina e morfina usato, ad esempio, per bloccare le crisi respiratorie proprie dell’overdose da tali sostanze.
1 – Spada d’argento

La Spada d’argento è l’arma più classica dei Witcher: la tradizione vuole che essi viaggino con due spade, una di acciaio per gli uomini e una d’argento per i mostri.
Ovviamente, la spada d’argento non è fatta d’argento, o almeno non interamente.
Secondo la tradizione, infatti, è composta di ferro meteorico: si tratta del metallo ottenibile da alcuni meteoriti ferrosi caduti sulla terra. Storicamente, questi meteoriti sono stati ampiamente usati dalle popolazioni locali (e per questo sono ormai rarissimi) a causa della eccellente qualità del metallo di cui erano composti, spesso una lega di ferro e nickel.
L’efficacia della spada contro i mostri, tuttavia, non è dovuta a tale incredibile materiale, bensì al rivestimento di argento assieme alla presenza di rune magiche.
Ma come mai l’argento è comunemente riconosciuto, nel mondo antico, come un potente alleato contro creature e incantesimi malvagi?
Si da il caso che l’argento abbia delle lievi ma non per questo trascurabili proprietà antibatteriche e veniva usato nell’antichità come strumento, ad esempio, per la purificazione dell’acqua.
BONUS: Nella vostra campagna di Dungeons & Dragons 5e
Dopo aver creato e condiviso delle regole per le pozioni di The Witcher con il web, ho scoperto la community locale di D&D 5e Homebrew Italia creata da Simone, che ringrazio per il supporto e che, casualmente, stava già lavorando a una versione ben più approfondita dell’intera classe dello Strigo per D&D quinta edizione.
Ho così deciso di condividere con voi la sua versione, che potete trovare quì.
Scarica “Lo Strigo” per D&D quinta edizione
Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/09/11/witcher/

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aza
Articolo di J.R.Zambrano del 24 Aprile
Stando ad un recente annuncio della Wizard,  che spiega come il 2019 sia stato il migliore anno della storia di D&D, i fan hanno guardato l'equivalente di 8000 anni di contenuti legati a D&D.
Questo messaggio rivela come il 2019 sia stato il miglior anno per Dungeons & Dragons, sia a livello di vendite che di numero di giocatori, e mette in luce altri dati sorprendenti, tra cui il fatto che i fan di D&D hanno guardato 8181 anni di contenuti legati a Dungeons & Dragons su Twitch. E Critical Role ne copre solamente un migliaio nelle migliore delle ipotesi. In ogni caso, la WotC ha segnalato degli introiti eccezionali per D&D e ha lasciato trapelare qualche indizio su ciò che dovremo attenderci dal 2020 in poi. Speriamo solo che non si siano focalizzati talmente tanto sui guadagni da dimenticare di stare attenti alla loro salute.
Dalla Wizard of the Coast

La Wizard of the Coast ha reso noto che il 2019 è stato il miglior anno nella storia del loro GdR da tavolo classico, Dungeons & Dragons. Il gioco ha raggiunto l'anno scorso il suo 45° anniversario, nonché il quinto anniversario della sua edizione più recente. La 5E è stata supportata negli anni da molti nuovi contenuti, tra cui alcune espansioni legate a Magic: L'Adunanza, e il team D&D ha promesso che avremo altri contenuti nei prossimi mesi.
Dungeons & Dragons è sempre stato il più iconico dei giochi di ruolo da tavolo. Quando qualcuno pensa al genere, D&D è quasi sempre il primo nome che viene in mente. Questo gioco ha avuto una storia lunga e turbolenta, e in passato è stato visto come un passatempo di nicchia e troppo "da nerd" per venire accettato dal pubblico generale. Negli anni '80 è stato al centro delle critiche sulla moralità, con gruppi religiosi estremisti che associavano il gioco al Satanismo e a pratiche occulte. Queste credenze non avevano una base ed erano totalmente infondate, ma hanno comunque avuto un severo impatto sull'immagine del gioco. Oggi, però, il fatto che sia apparso in dei popolari show televisivi, come Community, South Park e Stranger Things ha incrementato l'entusiasmo generale per D&D. La 5E, rilasciata nel 2014, è stata accolta molto positivamente e alcuni la considerano la miglior edizione del gioco.
 
Sì, lo abbiamo capito. D&D è di moda ora. Tutti, dal New York Times a Time magazine al Guardian, hanno scritto un articolo su come "D&D è veramente stupendo, chi lo avrebbe mai immaginato?" nel corso dell'ultimo anno. Ma rimanendo sui numeri, D&D ha ottenuto dei risultati veramente notevoli. Stando alla WotC, siamo ormai 40 milioni di giocatori sparsi in tutto il mondo, con dei dati di vendita sorprendenti in Europa. Senza contare i precedentemente citati miliardi di contenuti, di cui 4.3 miliardi di minuti (che, facendo i conti, sono appunto 8181 anni) del solo Twitch.
Cosa più importante per gli investitori e i capi della Hasbro, per cui D&D non è altro che una goccia nel secchio, D&D sta avendo successo in maniera incredibile anche a livello finanziario, cosa che non ci sorprende visto che la Hasbro lo ha citato per nome nel suo report degli azionisti all'inizio dell'anno. Ma questo è solamente un assaggio di quanto stia andando bene: le vendite degli starter box sono salite del 300% rispetto al 2018. Che era già di per sé il miglior anno per D&D. Ma date un'occhiata a questa infografica della Wizard of the Coast per provarlo voi stessi.

Non si può affermare che D&D non stia andando bene: è il GdR più famoso, coprendo da solo un buon 90% dell'industria. Tutto il resto, anche gli altri "grandi nomi", sono solamente un piccolo scaffale dell'enorme libreria che è D&D. E la tendenza non sembra cambiare. Ma ci sono delle cose sconvolgenti in questa infografica. Andiamo con ordine.

Stando a questo grafico, nessun over 45 gioca a D&D. Certo, potreste far notare che questi giocatori non sono stati inclusi perché sono considerati "irrilevanti" dal punto di vista del marketing e che l'obiettivo dell'intero messaggio sia quello di aumentare l'hype dei fan, ma io penso che nasconda una verità più oscura.

WotC sta riservando un destino a "La fuga di Logan" ai Grognards. Il vostro cristallo floreale nel palmo ha appena iniziato a diventare rosso e nero. E se avete colto questa citazione, fareste meglio a guardarvi le spalle: i Sorveglianti della WotC stanno arrivando per voi. Il messaggio mostra una grossa crescita delle giocatrici e mette in mostra le persone non binarie, cosa che fa sempre piacere notare. Anche se D&D ha ancora molti passi da fare oltre a dare dei semplici contentini nelle infografiche, ma è pur sempre un passo avanti. Inoltre possiamo vedere un riferimento ad un'uscita imminente. Sembra che vedremo qualcosa di sostanzioso nel 3° e nel 4° quadrimestre del 2020, con l'eventuale accesso anticipato a Baldur Gate III che potrebbe arrivare "più tardi quest'anno". Questo è lo stato attuale di D&D, in sostanza.
Che cosa pensate della news? D&D è il "vostro" GdR? Pensate che continuerà ad essere il prodotto principale? Fatecelo sapere nei commenti!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/fans-have-watched-more-than-8000-years-of-dd-to-date.html
“Come tutta la linea Original Adventures Reincarnated, questo prodotto conterrà sia il materiale originale scansionato e ripulito al fine di presentarlo come appariva originariamente, sia una nuova e completa conversione per D&D 5E nella seconda metà del manuale. Il nuovo materiale è stato progettato da un team creativo guidato da Chris Doyle, con il contributo di Rick Maffei e altri, tutti veterani esperti di Dungeons and Dragons nelle sue numerose incarnazioni.
A differenza dei precedenti cinque volumi nella linea OAR, le dimensioni e la portata di questo modulo richiedono una novità: OAR #6: The Temple of Elemental Evil sarà rilasciato come edizione con copertina rigida in due volumi. I due volumi conterranno anche commenti di esperti sui moduli originali e sulla loro storia.”

Ecco il testo sul retro di copertina:
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/temple-of-elemental-evil-is-the-next-original-adventures-reincarnated.671689/
Storicamente, i maghi di D&D hanno sempre avuto la possibilità di avere un famiglio. Recentemente mi sono imbattuto, grazie ad un mio giocatore, nella versione 5e del famiglio e, senza troppi giri di parole, non mi è piaciuta.
Inizierei con una domanda molto semplice: che cos’è un famiglio secondo voi?
A parer mio, un famiglio è una creatura legata all’incantatore con cui l’incantatore ha un legame empatico affettivo. Ciò significa che l’incantatore “tiene” al famiglio. Il rapporto dovrebbe essere simile a quello che abbiamo con i nostri animali domestici, se non addirittura più forte. Ricordiamo che l’incantatore “comunica” col famiglio e spesso può “vedere” attraverso i suoi occhi.
Anche se l’incantatore è malvagio, il rapporto col famiglio dovrebbe essere comunque “speciale”, proprio perché non è soltanto un servo, ma anche un compagno fedele.
E qui iniziano i problemi.
In 5a Edizione i famigli non sono nulla di tutto ciò. L’incantesimo dice chiaramente che sono “spiriti”. Come tali viene plausibile presumere che non abbiano bisogno di mangiare o bere, non necessitino di attenzioni o cure particolari, che non importi se soffrono (soffrono???) e che importi ancora meno se muoiono… e infatti non muoiono, "scompaiono" e dopo 30 secondi posso usare l’incantesimo e riappare di nuovo.
Quella non è la descrizione di una creatura, ma di una “cosa”. Tra quella cosa e l’incantatore non ci potrà MAI essere alcun tipo di legame speciale.
Se l’incantesimo si fosse chiamato “Trova Servitore Spirituale” era più corretto. Sostanzialmente il famiglio è diventato un miscuglio di Mano Magica e Occhio Arcano col dono della parola o meglio, della telepatia.

A questo punto cerchiamo di capire come si è arrivati a questa versione e trasformiamo questo articolo in una breve e istruttiva storia del famiglio.
Ovviamente non andrò a eviscerare ogni cosa che il famiglio poteva o non poteva fare nelle edizioni passate, mi limiterò alle caratteristiche principali.
Dunque, il famiglio in D&D 5e è:
È uno spirito e non un animale reale; La forma la sceglie l’incantatore; Non può attaccare, ma può fare altro (usare incantesimi a contatto dell’incantatore); Il famiglio obbedisce sempre ai comandi dell’incantatore; Quando arriva a 0 PF scompare; Si può rifare immediatamente l’incantesimo e ottenerlo di nuovo; Entro 30 mt comunica telepaticamente con l’incantatore e quest’ultimo può vedere dagli occhi del famiglio; Con un'azione, l'incantatore può temporaneamente congedarlo e scompare in una sacca dimensionale dove attende di essere richiamato; Costa 10 MO. Questa idea di “famiglio” arriva diretta dall’edizione precedente: D&D 4a Edizione. Si può dire che i designer l’abbiano copiata, con un aggravante però: in 4a edizione ottenere il famiglio “costava” molto di più, non in termini di denaro, ma di risorse.

D&D 4e
Stiamo parlando di un’edizione molto diversa dal “classico” D&D, e che tuttavia al suo interno ha una coerenza granitica. In questa edizione i famigli non sono presenti fin da subito nel Manuale del Giocatore, ma vengono introdotti nel supplemento Arcane Power e ai famigli vengono dedicate ben 5 pagine.
In questa edizione non esiste l’incantesimo Trova Famiglio, ma per ottenerlo serve spendere… talenti.
Premetto, per chi non conosce l’edizione, che in 4e i talenti servono molto per la personalizzazione e la crescita del personaggio. Nei primi 20 livelli se ne prendono un totale di 12. Quindi spenderne 1 o 2 per il famiglio, è decisamente “costoso” in termini di risorse.
I talenti per il famiglio sono ben 4, ma per averlo ne basta uno solo. Se vogliamo renderlo quasi uguale a quello di D&D 5e ne servono ben 2.
Il talento Arcane Familiar vi permette di avere il famiglio con queste caratteristiche:
È uno spirito e non un animale reale (specifica che non ha bisogno di cibo o acqua); La forma la sceglie l’incantatore; Non può attaccare, ma può fare altro (fornisce benefici di vario genere all’incantatore); Il famiglio obbedisce sempre ai comandi dell’incantatore (ma dedica un paragrafo alla personalità del famiglio); Ha 1 PF e quando arriva a 0 PF scompare; Se morto, ricompare dopo un riposo breve o lungo; Si può comunicare solo verbalmente (con un linguaggio speciale) col famiglio; Costa 10 MO. Come vedete è praticamente identico a quello della 5e, ma qui manca la comunicazione telepatica e la possibilità di vedere tramite gli occhi del famiglio. Assente è anche la possibilità di congedarlo in una sacca dimensionale stile pokemon.
Per poter comunicare telepaticamente col famiglio, serve la bellezza di un altro talento. Ma anche in questo caso i vantaggi sono minori che in 5e. Infatti, il talento Bonded Familiar dà la possibilità di comunicare telepaticamente entro 10 quadretti (15 piedi – 4,5 mt) ma solo se si ha linea di vista e linea d’effetto.

D&D 3e
In questa edizione il famiglio è una capacità di classe di primo livello di Maghi e Stregoni, chiamata Evoca Famiglio (Summon Familiar). Mettendolo come capacità di classe fin da subito, si dà quasi per scontato che ogni incantatore abbia il suo famiglio.
In questa edizione il famiglio avanza di livello con l’avanzare dell’incantatore. Inoltre, gli incantesimi personali funzionano anche sul famiglio, se questi si trova entro 1,5 mt dall’incantatore.
Rispetto alla 4a e 5a edizione cambia quasi tutto.
È la versione magica di un piccolo animale (funge da compagno e servitore); La forma la sceglie l’incantatore; Agisce come creatura indipendente, attacca e può fare altro (fornisce benefici di vario genere all’incantatore se si trova entro 1,6 Km); Quando arriva a 0 pf muore; Se muore, l’incantatore deve superare un TS su tempra: se fallisce perde 200 PX per livello di classe, se lo supera la metà. I famigli morti possono essere resuscitati come i personaggi; Si può ottenere un nuovo famiglio un anno e un giorno dalla morte del primo; Si può comunicare verbalmente (con un linguaggio speciale) e telepaticamente fino a 1,6 Km col famiglio; Costa 100 MO. Anche in questo caso non c’è la possibilità di vedere tramite gli occhi del famiglio.
Questa versione è evidentemente figlia delle edizioni precedenti, rispetto alle quali, ha potenziato di molto il famiglio e, al tempo stesso, lo ha reso più complesso per via dell’avanzamento in livello e del fatto che agisce effettivamente come una creatura completamente indipendente.

AD&D 2e
Nella 2a edizione, Trova Famiglio è un incantesimo di primo livello dei Maghi.
Queste le caratteristiche del famiglio:
È un piccolo animale più intelligente del normale (funge da compagno e aiutante); La forma è casuale e vi è un 25% di probabilità che l'incantesimo non richiami alcun famiglio; Agisce come creatura indipendente, attacca e può fare altro (fornisce benefici di vario genere all’incantatore); Quando arriva a 0 PF muore; Se separato dall’incantatore, perde 1 PF al giorno fino a morire; Se muore, l’incantatore deve superare un “system shock” (valore basato su COS –ndr) o morire. Se lo supera, perde permanentemente 1 punto di Costituzione; Si può ottenere un nuovo famiglio un anno dopo la morte del primo; Si può comunicare comandi mentali col famiglio entro 1,6 Km, il quale può rispondere sempre mentalmente; Costa 1.000 MO. Come vedete, la 3e ha preso molto da questa versione. Ha limato molti lati negativi (casualità del famiglio, morte dell’incantatore, 1.000 MO) e ha potenziato il famiglio rendendolo, come già detto, più complesso da gestire.
La Seconda edizione, chiude l’incantesimo con un “delicato” paragrafetto che fa capire perfettamente quale relazione dovrebbe esserci tra Mago e famiglio:

AD&D 1e
Concludiamo questa breve storia del famiglio con la prima edizione.
Il famiglio della prima edizione è molto simile a quello della seconda. Si basa sempre su di un incantesimo da mago di primo livello, ma la descrizione è molto più vaga.
È un piccolo animale più intelligente del normale; La forma è casuale e vi è un 25% di probabilità che l'incantesimo non richiami alcun famiglio; Agisce come creatura indipendente, attacca e può fare altro (fornisce benefici di vario genere all’incantatore, tra cui l'aggiungere i suoi PF a quelli dell’incantatore); Quando arriva a 0 pf muore; Se muore, l’incantatore perde il doppio dei PF del famiglio (considerando che aggiungeva i PF del famiglio ai suoi, di base perde i PF del famiglio); Si può ottenere un nuovo famiglio un anno dopo la morte del primo; Si può “conversare” col famiglio (non specifica la modalità); Costa 100 MO. Come si vede, questa versione è molto simile a quella della seconda edizione. Qui vi è anche la possibilità (un 5%) che risponda alla chiamata un famiglio “speciale” in base all’allineamento del mago: imp, quasit, presudrago, brownie.

Conclusioni
Abbiamo visto, quindi, che, fino alla terza edizione compresa, il famiglio era a tutti gli effetti una creatura vivente, con un legame “speciale” col padrone. Il Mago se ne prendeva cura, e se moriva c'erano delle conseguenze. La 3E addirittura prevede la possibilità di riportare in vita il famiglio, tanto forte è il vincolo che lo legava al Mago.
Con l’avvento della 4a Edizione, poi ripreso nella 5a, il famiglio si è trasformato da creatura a “spirito”. Si è trasformato in una “cosa” che non si può nemmeno definire “viva”. Furbescamente in 5e non viene specificato se soffre o se necessita di cibo, ma la cosa è irrilevante perché non muore, semplicemente scompare e poi si riforma come se nulla fosse accaduto.
La mia critica è a quest'ultimo concetto di famiglio.
Non mi interessa nulla dell’incantesimo in sé. Come detto, se alla parola “famiglio” sostituite le parole “spirito servitore” l’incantesimo va bene così com’è. Anche se non capisco il perché “Trova” visto che non trova proprio nulla, ma “Evoca”.
Quello che non mi va giù è che fa passare un concetto di famiglio, a mio modo di vedere, errato. Non capisco come non siano riusciti a trovare un equilibrio, tra lo storico concetto di “famiglio” e quello nuovo introdotto dalla 4e.
Fateci sapere cosa ne pesate e come, secondo voi, dovrebbe essere un famiglio.

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