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Giudizi e opinioni sul voto di povertà


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Beh che dire, il titolo dice tutto...ma voi cosa ne pensate?

Io personalmente credo che sia sbroccato (e qui ringrazio azar per le delucidazioni che mi ha dato in privato...) e soprattutto è la combo finale che ammazza D&D...

Pensate ad un monaco, certo, il voto di povertà ci sta e come, niente armature (tanto non gli servono), niente armi (ha i pugni..) e in più dice: <<Per onorare il mio Dio, rinuncio a tutto ciò che è futile nella vita...bla bla bla..>>

+tanto alla CA, +tanto ai TS, tutte le armi che pigli diventano +5, rigenerazione, guarigione, immune alle *****ate , Riduzione del danno, non mangi non dormi non bevi non respiri, non vivi...ecc....insomma una marea di cose che è anche impossibile ricordare...immune ai veleni, immune alle malattie e Dio solo sa cos'altro.....

....dimenticavo i boost alle caratteristiche......

Un po' sbroccatello mi pare....e il monaco iper umile, diventa all'improvviso una macchina da guerra totale.....:banghead: :banghead: :banghead:

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Ci sono solo questi pochi topic sull'argomento. Scegli tu quale uppare. ;-)

Beh, ma io non voglio sapere cosa fa, voglio solamente sentire il vostro parere....per sapere cosa faccia esattamente, mi leggo il manuale, anche perchè, come ricorda azar in uno di questi toppini che mi hai linkato, è illegale scrivere esattamente cosa faccia, cosa che io infatti non ho fatto....

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beh... credo che sia tutta colpa del fott***ssimo game balance. Siccome è molto figo interpretare qualcuno con un voto di povertà, ma se lo fai non sopravvivi 30 secondi nel mondo di D&D, hanno pensato a questo bel talentino, che ti da capacità decisamente paragonabili a quelle dell'equipaggiamento.

Solo che i furboni non si sono accorti dei dettagli:

1) in questa maniera la rinuncia ai beni matierali non è sto gran sacrificio, sput***ando il senso della scelta;

2) essere privati di un talento è un po' più difficile che essere privati di un'arma di un'armatura... :banghead:

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Mah... in fondo non è così facile ottenere questo talento...

Non è che uno si alza la mattina e si allena per diventare un asceta povero...

Bisogna fare un patto con una potente entità del bene, sottostare alle sue prove e alle sue condizioni, mantenere un certo modo di comportarsi e perseguire certi scopi nel modo prescritto...

Un fallimento in queste cose e il talento sparisce (senza che si possa sostituire) come fanno anche tutti gli altri talenti exalted che si possiedono...

Inoltre, essendo capacità soprannaturali, i talenti exalted smettono di funzionare in un campo antimagia o simili effetti...

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Mah... in fondo non è così facile ottenere questo talento...

Non è che uno si alza la mattina e si allena per diventare un asceta povero...

Bisogna fare un patto con una potente entità del bene, sottostare alle sue prove e alle sue condizioni, mantenere un certo modo di comportarsi e perseguire certi scopi nel modo prescritto...

Un fallimento in queste cose e il talento sparisce (senza che si possa sostituire) come fanno anche tutti gli altri talenti exalted che si possiedono...

Inoltre, essendo capacità soprannaturali, i talenti exalted smettono di funzionare in un campo antimagia o simili effetti...

Nzomma.... non mi sembra una cosa stramegadifficile intrepretare un pg che è umile e decide di lasciare agli altri la gloria e l'onore...tanto a lui cosa gliene frega... non avrà armi magiche, ma è immune a qualsiasi cosa!!!!:banghead: :banghead: ....

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Già, ma mi spieghi perchè una potente entità benevola dovrebbe concedere un simile potere ad uno sfigatissimo PG di 1° livello?

Oppure, come potrebbe un PG di 1° avere un incontro pacifico con una simile entità onde ottenere i privilegi del caso?

Fare un patto con un'entità buona equivale a farlo con un'entità malvagia, solo che cambia completamente il genere di sacrifici richiesti, ma non certo la loro quantità, e la difficoltà di raggiungere tale patto rimane la stessa...

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Scusate ma forse dimenticate alcuni particolari del voto di povertà. Non sono le armi magiche sono proibite, ma anche tutti gli oggetti magici (e perfetti, non dimentichiamolo) in assoluto. Non puoi usare una pergamena, una bacchetta, niente di niente! Credo che al massimo si possano usare pozioni passate al momento da un alleato. Vi sembra veramente così facile, in un mondo come quello di D&D dove gli avventurieri vivono immersi nella magia?

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Scusate ma forse dimenticate alcuni particolari del voto di povertà. Non sono le armi magiche sono proibite, ma anche tutti gli oggetti magici (e perfetti, non dimentichiamolo) in assoluto. Non puoi usare una pergamena, una bacchetta, niente di niente! Credo che al massimo si possano usare pozioni passate al momento da un alleato. Vi sembra veramente così facile, in un mondo come quello di D&D dove gli avventurieri vivono immersi nella magia?

Penso che tu abbia ragione sami, ma per esserne certo, bisognerebbe testare il talento su dei PG e ruolarli, poi si può giudicare...

PS: ogni master mette un numero "personale" di oggetti magici, è anche questo il paragone che si deve fare

imho

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Scusate ma forse dimenticate alcuni particolari del voto di povertà. Non sono le armi magiche sono proibite, ma anche tutti gli oggetti magici (e perfetti, non dimentichiamolo) in assoluto. Non puoi usare una pergamena, una bacchetta, niente di niente! Credo che al massimo si possano usare pozioni passate al momento da un alleato. Vi sembra veramente così facile, in un mondo come quello di D&D dove gli avventurieri vivono immersi nella magia?

Pensa che il prossimo pg che ho intenzione di fare prevede tutti i voti, povertà, castità e, soprattutto, non violenza...

Kursk è d'accordo nel dire che sarà uno spasso vedere cosa succederà al primo scontro quando io mi metterò a cercare di evitare che venga sparsa anche una sola goccia di sangue...

Per concludere: il talento di povertà sembra si incredibilmente potente... ma bisogna anche contemperare il beneficio con il costo...

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Scusate ma forse dimenticate alcuni particolari del voto di povertà. Non sono le armi magiche sono proibite, ma anche tutti gli oggetti magici (e perfetti, non dimentichiamolo) in assoluto. Non puoi usare una pergamena, una bacchetta, niente di niente! Credo che al massimo si possano usare pozioni passate al momento da un alleato. Vi sembra veramente così facile, in un mondo come quello di D&D dove gli avventurieri vivono immersi nella magia?

Concordo in parte.

Solo "in parte" perchè privarsi di oggetti che conferiscono poteri speciali lo reputo sicuramente una grossa perdita però, dall'altra parte, te ne freghi di oggetti che ti potenziano... d'altronde hai già tutti i bonus che vuoi, senza paura che qualcuno te li rubi/dispelli/disgiunga_con_l'amico_Mordy (:mrgreen:).

Un monaco con voto di povertà è, al solito, l'ideale. Si cura pure da solo...

Inoltre concludo dicendo che se nelle CO Wizards (la stanza creata appositamente per ottimizzare i PG) è stato praticamente vietato il vow of poverty, un motivo ci sarà ;-)

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Il fatto che tu debbe rinunciare a tutto quanto non sia acquistabile nella bancarella di un rigattiere non è un grosso danno dato che tutti i potenziamenti ti arrivano dal talento. E in un campo anti-magia smetterebbero di funzionare anche gli oggetti, quindi da quel ppunto di vista saremmo 1-1 e palla al centro.

Il mantenere un certo comportamento mi sembra il minimo, questo talento è stato creato per rendere giocabile un simile comportamento senza trasformare il PG una palla al piede per il gruppo durante i combattimenti. Senza questo talento, puoi anche cercare di giocare un PG senza oggetti magici/perfetti/soldi/etc... ma appena superi il... diciamo VIII livello (e sono generoso) soccombi miseramente al primo scontro.

Il punto che non avevo considerato è invece questo:

Già, ma mi spieghi perchè una potente entità benevola dovrebbe concedere un simile potere ad uno sfigatissimo PG di 1° livello?

Oppure, come potrebbe un PG di 1° avere un incontro pacifico con una simile entità onde ottenere i privilegi del caso?

Fare un patto con un'entità buona equivale a farlo con un'entità malvagia, solo che cambia completamente il genere di sacrifici richiesti, ma non certo la loro quantità, e la difficoltà di raggiungere tale patto rimane la stessa...

premesso che un certo background giustifica tutto (in un monastero che predica la povertà, che da secoli serve il dio appropriato, si potrebbe assumere che gli inziati, appena arrivati al monastero, inizino ad esercitarsi in questo senso da subito. Insomma, il dio sa che chi entra in quel monastero sarà cresciuto per ricevere quel potere (=talento)), richiede comunque una certa inventiva e il consenso del master.

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Scusate ma forse dimenticate alcuni particolari del voto di povertà. Non sono le armi magiche sono proibite, ma anche tutti gli oggetti magici (e perfetti, non dimentichiamolo) in assoluto. Non puoi usare una pergamena, una bacchetta, niente di niente! Credo che al massimo si possano usare pozioni passate al momento da un alleato. Vi sembra veramente così facile, in un mondo come quello di D&D dove gli avventurieri vivono immersi nella magia?

Già, cosa me ne frega di non prendermi la mia arma perfetta, quando a) magari sono un monaco e i pugni fanno 1d20...

b)il talento compensa tutto ciò che non possiedo di magico...

Come dice Azar, anche se non hai un'armatura ne oggetti che ti proteggano, basta che ti pompi un po' la des, e il talento fa il resto...

Non hai armi magiche per sfondare la riduzione del nemico, c'è il talento!!!

E così via...

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Così a occhio, il monaco con voto di povertà spacca appena un po' di più di un monaco di pari livello bardato di oggetti magici. Ma non di moltissimo.

Il problema, come molti hanno sottolineato, è soprattutto etico: che senso ha fare una rinuncia quando questa mi dà più potere di quanto ne avrei avuto se non l'avessi fatta?

Beh, bisogna tener conto che se gli amici del PG gli regalanpo bei vestiti, gli offrono lauti pranzi, ecc ecc ecc c'è qualcosa chre non va...

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Quello che non va in quel talento, secondo me, è che più che darti più potere di quello che cui rinunci, ti dia lo stesso, medesimo tipo di potere a cui rinunci, invece che dartene di altro genere...

esatto..quoto....mi sembra un po' una scelta ceh porta sempre sulla stessa strada alla fine...

IMHO

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Parlavo con Kursk dei voti poco tempo fa, e la mia posizione era ed è questa: da concedere solo a chi è in grado di gestirli con una buona interpretazione.

Insomma, da usare con le pinze. Non sono talenti definitivi (nel senso negativo), purchè li usi una persona con un certo criterio.

Sull'esagerata potenza, vi siete risposti da soli parlando di "furboni": se uno vuole fare avventure PP, allora non c'è motivo per vietarli; se invece il master sa di avere giocatori "meditativi", allora... Beh, non c'è motivo per vietarli!

Questi sono però casi ideali: nella vita vera, dato che niente è bianco o nero, sono talenti da prendere previa decisione del Master, che di volta in volta dovrà fare un bilancio tra la probabilità che un giocatore diventi un carroarmato senza senso e quella che invece possa usare il talento per divertirsi e collaborare in modo costruttivo al gioco.

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