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Dragons´ Lair

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  1. Toll the dead è nella lista del mago. Per gli incantesimi, concordo con @Casa. Cantrip: inizialmente prenderei mage hand, message, minor illusion. Con il talento (se proprio vuoi prenderlo) prenderei mind sliver (per la penalità al ts) e poi magari un cantrip tipo booming blade, per quella volta che qualcuno chiude in mischia con te (con booming ti allontani disingaggiando con l'azione bonus e se ti vengono dietro prendono danni) Incantesimi: trovare famiglio, disguise self (anche se la tua deception è bassina), silvery barbs. Con il talento (se proprio vuoi prenderlo) piglia caduta morbida o salto (solo perchè sei a new york) Non prenderei alcun incantesimo ad area: sei in un gruppo e questa non è la tua specializzazione; punta a fare bene quello che gli altri si aspettano da te: infiltrazione e cecchinare i mostri da lontano. Tra quelli che ti ho indicato, l'unico incantesimo che non serve allo scopo (di quelli senza talento) è silvery barbs, ma comunque lo terrei perchè (per esempio) lo puoi usare per aiutare il mago o il chierico con ts e poi darti vantaggio al tuo prossimo tiro con l'arco. Similmente non prenderi nessun cantrip di attacco (all'inizio): tu devi fare il furtivo e con la possibilità di usare l'azione bonus per nasconderti o per steady aim hai molte più possibilità di prendere un nemico con il tuo txc e di applicare il furtivo che di colpire con un cantrip da ts, come toll the dead; l'effetto di ray of frost è irrisorio, secondo me. Se proprio proprio vuoi dei cantrip di attacco, secondo me ti convengono mind sliver (sempre per fare qualche combo con il mago o il chierico sui ts) o qualcosa come booming blade, giusto in caso. Non capisco la scelta di magic initiate come talento, visto che a te dà molto poco. Find familiar lo puoi avere comunque e i due cantrip in più francamente servono a poco. Piuttosto lucky (che per te è utilissimo) o, se vuoi una cosa da combattimento, forse sharpshooter o qualcosa d'altro che potenzi le tue capacità di inflitrazione o di cecchino. -toni
  2. Alcune osservazioni, se posso. 1) il modo in cui pensi lo svolgimento al tavolo dei combattimenti chiaramente dipende dal sistema di gioco; secondo me, al di là di discussioni molto generiche, ha quindi poco senso parlare di come costruire meccanicamente i mostri, a meno che non abbiamo in mente un sistema specifico (o quantomeno una famiglia di sistemi). La costruzioni di un mostro a fasi è un fatto meccanico (nel senso che riguarda le meccaniche di gioco), quindi è corretto pensarla in relazione a un determinato sistema di gioco. 2) un gioco di ruolo al tavolo non è un gioco di ruolo per computer, in cui salvi e ricarichi e parte della sfida è capire come affrontare il mostro tramite una serie di prove e errori. In un gdr al tavolo, di solito, si ha solo una possbilità (a meno di non riuscire a fuggire e per riprovarci in futuro), quindi legare il passaggio di fase (ossia il proseguio verso la vittoria) ad azioni specifiche (tipo: portarlo sotto la stalattite, o cose simili), mi sembra poco in linea con quello che è il modo in cui si gioca un gioco al tavolo (rispetto al computer). 3) visto quindi che stiamo parlando di d&d 5e tabletop, credo che il contatore migliore per il passaggio da una fase all'altra siano i punti ferita. Questa è la meccanica intrinseca del gioco, cioè quella su cui fanno affidamento i giocatori, ed è quella che bisogna usare; facendo diversamente rischi (per quanto possa apparire controintuitivo) di mettere il combattimento su un binario e di togliere autonomia decisionale ai giocatori. Poi è anche una questione di pulizia di design. Detto questo, sulla costruzione meccanica dei boss a fasi e su come gestirli si è già scritto moltissimo e con una ricerca su internet credo che troverai spunti molto più interessanti di quelli che ti posso offrire io. -toni
  3. In realtà sembrerebbe di no. Non sono del settore, ma sembra che i dati siano questi: il box office totale nel mondo è stato di poco meno di 210M$ (di cui 93M$ stati uniti). Questo è il ricavo totale, che va diviso tra tutta la filiera. Sembra che il costo del film sia stato attorno ai 150M$, al netto delle spese di marketing. Sembrerebbe quindi che il punto di pareggio, per pagare tutta la filiera (produttore, pubblicità, distributore nazionale, cinema) sia attorno ai 400-500M$. Infatti, una stima grossolana indica come costo minimo per Hasbro/Paramount: 150 (produzione) + 80 (marketing) = 230M$. Per recuperare questa cifra il film deve vendere circa il doppio (visto che vanno pagati anche i cinema, ecc,), quindi circa 460M$. Secondo questa stima il film avrebbe incassato meno della metà di quello che sarebbe servito a raggiungere il pareggio. Commercialmente un buco. Poi sicuramente ci saranno degli incassi futuri da streaming, ecc; onestamente non so per quanto potrebbero impattare sui ricavi (farò delle ricerche e, se troverò i numeri, aggiungerò l'informazione) Quanto al fatto che sarà un mega-ritorno per la wotc in termini di pubblicità e vendite, non sono in grado di valutarlo, perchè non ho capito bene come si siano divisi i costi tra wotc e paramount per la produzione e promozione del film. Quello che mi sembra di capire è che la hasbro/wotc ha partecipato alla produzione e quindi ha messo dei soldi (invece di farsi pagare una royalty per l'uso del marchio e fine) e quindi per il momento, essendo in perdita, hanno speso per questo tipo di pubblicità. Quindi, dal punto di vista commerciale, l'unica domanda sensata è se questo costo generà un ritorno sufficiente o se invece non sarebbe stato meglio e più economico spendere i propri soldi in altri canali di marketing. Per fare un confronto, John Wick 4, uscito più o meno nello stesso periodo, a fronte di un costo di produzione di 90-100M$ (quindi almeno circa 150M$, tra produzione e marketing) ha incassato circa 428M$. Questo è un film che dovrebbe aver fatto guadagnare al produttore 60-70M$. -toni fonti: sito the numbers, dove ci sono gli incassi sito the numbers, confronto impietoso tra jw4 e d&d sito movieplayer, anche qui ci sono gli incassi, ma ho usato quelli di the numbers perchè più alti sito movieweb, dove spiega i costi di produzione e marketing
  4. Grazie per la risposta e complimenti per il progetto; bella l'idea e belli i dadi! -toni
  5. Nella foto ci sono solo 11 dadi di classe più 1 dado del master (manca il d8 del bardo); Ci sono 3 dadi da 6, mentre il d6 lo hanno solo wizard e sorcerer. Mi sembra che si siano sbagliati, attribuendo il d6 anche al warlock. Comunque, per amore di verità: i dadi sono molto belli e il progetto meriterebbe di più dei due sostenitori che aveva accumulato fino a qualche ora fa (non sono andato a ricontrollare); l'unico dado che, per quello che si vede dalle foto, sembra fatto male (irregolare) è il d20 del master; il d8 del bardo (quello mancante nella foto da te allegata all'articolo) è presente come acquisto singolo e anche nel pacchetto completo da 600 euro, visto che, se pur mancante nella foto, è indirettamente menzionato, poiché dicono che è costiuito da 12 dadi di classe +1 del master. Ripeto una bella idea e una bella realizzazione, peccato che forse non raggiungerà l'obiettivo. -toni
  6. Belli! Ma mi sembra che ci sia qualche errore con i dadi. -toni
  7. Se posso, il mio consiglio (se vuoi fare una sandbox) in realtà non era quello di presentare loro delle scelte tra opzioni decise da te, ma di guidarli nel proporre loro delle idee di avventura tra cui scegliere. I tuoi giocatori sanno già (inconsciamente o forse già esplicitamente) il tipo di avventure che vorrebbero giocare, stanne certo: devi solo indurli a dirlo, con qualche domanda ben piazzata e ascoltando con attenzione le loro risposte, per poi magari indurli a precisare con altre domande e altre risposte (che non è una tecnica pbta, ma una cosa vecchia come il cucco che si chiama maieutica). Quando avranno esplicitato alcuni spunti di avventura, a questo punto bisognerà fare una cernita e selezionare quelli che interessano a tutto il gruppo; anche questa fase secondo me va fatta tutti assieme, sempre domandando e ascoltando, per evitare che i giocatori più assertivi impongano a quelli più docili delle cose che a loro non interessano. A questo punto basta che i giocatori dicano perché i personaggi come gruppo sono interessati a seguire quegli obiettivi e il gioco è fatto. Questo per me è un fatto centrale: che ci sia una motivazione (almeno una) che leghi assieme il gruppo, come gruppo, all'avventura. D&D è un gioco collaborativo, di gruppo, e questo deve essere sempre chiaro e presente sia al tavolo tra i giocatori sia, quando possibile, nella finzione. Questo è come la vedo io, ma magari al vostro tavolo avete idee e soluzioni diverse e va benissimo così! Questa tecnica è sostanzialmete l'opposto della bacheca dove ci sono delle quest tra cui scegliere. Non fraintendermi, la bacheca va benissimo per un gioco in cui i PG siano avventurieri in cerca di missioni, ma non bisogna confondere una campagna "sandbox" (nel senso intuitivo in cui è l'opposto di "railroad") con una campagna in cui i PG siano avventurieri in cerca di quest e missioni. Una riguarda come funziona il tavolo, l'altra chi sono i personaggi. In soldoni, una campagna sandbox è una in cui il pallino sta in mano ai giocatori. Sui px, farei attenzione a premiare gli ammazzamenti. Tieni conto che il modo in cui aggiuidichi i px (o gli avanzamenti) è il modo in cui premi i giocatori (ovviamente il passaggio di livello è un premio per i giocatori, non per i personaggi); quindi, come ti hanno già detto, stimoli i comportamenti che premi. Decidi quindi quali comportamenti vuoi stimolare e di conseguenza premiali. Per concludere, credo che qui siamo di fronte anche a un problema di definizioni. Il termine sandbox infatti è mal definito e quindi si presta a fraintendimenti. La domanda quindi è: cosa intendi tu per sandbox? ossia, che elementi al tavolo ritieni necessari affinché per te sia una scatola di sabbia? -toni
  8. Al mio tavolo non uso né la griglia né la regola opzionale sul "fiancheggiamento"; non posso quindi darti consigli basati sull'esperienza al tavolo. Posso però farti notare che il vantaggio (lasciando perdere la maggior probabilità di fare 20), equivale a un +3,3, quindi non è incredibilmente distante dal +2 della quarta edizione. Come regola generale, nella quinta impatta meno il vantaggio/svantaggio piuttosto che i bonus numerici, visto che la gran parte dei privilegi e poteri danno vantaggio (o svantaggio) e che più vantaggi non si sommano tra loro. Quindi se il vostro obiettivo è rendere il "fiancheggiamento" non troppo inicisivo, allora provate con il vantaggio. --- Il "fiancheggiamento" lo imponi e lo subisci; non credo quindi serva per potenziare chi sta in mischia, alla lunga vantaggi e svantaggi dovrebbero pareggiarsi (in realtà va comunque un po' a vantaggio dei PG, perché alla fine le battaglie le vincono quasi sempre loro e avere dei bonus quando si circonda sveltisce gli ultimi round, quelli in cui spazzi il campo dagli utlimi nemici, rimasti in inferiorità numerica). Chiaramente se i tuoi scontri sono tutti del tipo il gruppo contro un singolo cattivone statico, allora l'intorduzione di questa regola finirà per avvantaggiare i PG in mischia. -toni ps: non capisco la scelta del nome in italiano. in inglese to flank vuol dire sia fiancheggiare (che in italiano è sinonimo di sostenere) che prendere/colpire ai fianchi, che è l'accezione a cui si fa rimento in d&d. Ora mi rendo conto che scrivere "prendere ai fianchi" potrebbe sembrare una perifrasi, ma allora perché non puntare su circondare, che ha un significato molto più simile all'originale (e che è in linea con la regola, che prevede che si sia in opposizione, ossia che si circondi il nemico)?
  9. Come sempre è molto difficile dare consigli o condividere esperienze, perché (a) ogni tavolo è diverso e (b) gli stessi termini possono avere accezioni diverse a tavoli diversi. Se ho capito bene quello che vuoi fare io ti consiglierei, se posso, di parlarne esplicitamente con i giocatori per capire cosa a loro interessa e conforntarsi. La domanda base (come sempre) è "perché il gruppo va all'avventura?" Questo riguarda non solo i singoli personaggi, ma anche il gruppo nel suo insieme. Se vi date assieme una risposta a questa domanda, allora avete risolto buona parte dei vostri problemi (poi, chiaramente, dopo qualche sessione magari gli obiettivi si allargano o mutano, o magari no) Leggendo il tuo messaggio ho l'impressione che non abbiate una risposta esplicita a questa domanda; io credo che saperla ti aiuterebbe molto, anche se fosse una risposta banale come "per il bottino". Può anche essere che al tuo gruppo non interessi un'avventura troppo aperta e che cerchi da te un po' di guida. Non ci sarebbe niente di male. Ti racconto la mia ultima esperienza, se ti va Il succo del discorso è la famosa paralisi da troppe scelte. Avere davanti delle scelte, delle responsabilità, crea ansia. Le persone riescono a gestirla abbastanza bene se la scelta è semplice, tra due tre opzioni; se invece si chiede loro non solo di scegliere, ma anche di inventarsi le possibili soluzioni, di solito vanno nel pallone più totale. Quindi il consiglio è: parlane con i giocatori, usando la maieutica per fargli esplicitare quello che a loro interesserebbe giocare; poi, presenta loro poche chiare opzioni, basate su quello che loro ti hanno suggerito. Con il tempo, quando conosceranno meglio l'ambientazione e avranno sviluppato dei riferimenti, allora probabilmente si sentiranno abbastanza a loro agio per proporre loro degli obiettivi autonomi. In soldoni il mio consiglio è non confondere sandbox con assenza di obiettivi espliciti (credo infatti che tu intenda con sandbox il fatto che gli obiettivi li propongono i giocatori e non il master); o, in altri termini, rendi la tua sandbox meno sandbox Se invece ho capito male, nel senso che vuoi solo dire loro qualcosa del tipo: "questa è la mappa, fate voi", senza alcuna discussione tra master e giocatori su dove volete andare a parare, allora scusa se ti ho fatto perdere tempo a leggere la mia risposta, perché non credo di avere alcun consiglio da darti: temo però che finirai in un eumate. -toni
  10. Rispondo prendendola larga. Si tratta di un'avventura prefatta, con tutti i difetti del caso (unici pregi, magra consolazione: carta spessa e grafica sontuosa). E' un'avventura che lascia pochissima autonomia ai PG, forzando costantemente loro la mano per riportarli sui binari. In più i disegnatori, con quello che secondo me è un pessimo esempio di scrittura di avventure, hanno deciso di legare ogni capitolo (leggi sessione) a quello successivo attraverso un colpo di scena, lasciando in sospeso la risoluzione per la sessione successiva (ripeto: ogni capitolo; vada per una volta, ma sempre alla lunga stufa). Quindi, tranne poche eccezioni, nessun riposo tra una sessione e l'altra. Ci sono invece un sacco di opportunità di riposo durante la maggior parte dei capitoli (sessioni), poichè l'astronave dei pg viaggia da un punto all'altro e questo richiede molto tempo. Poi, come credo in tutte le avventure, ci sono delle situazioni nelle quali non è possibile riposarsi; ad esempio, nel capitolo 6 (vado a memoria) devono infiltrarsi in un relitto alla deriva, ovviamente infestato da mostri. E' chiaro che durante l'incursione è molto difficile giustificare anche un riposo breve. Quindi, rispondendoti: per scelta di design tra una sessione e l'altra (il colpo di scena che lascia tutto in sospeso per la sessione successiva); a volte, durante le sessioni, per scadenze (come nel caso dell'incursione che ti ho citato), -toni
  11. L'avventura prevede molte possibilità di fare riposi lunghi durante i capitoli. Ad esempio, il tuo gruppo può fare dei risposi lunghi mentre viaggiate. Sono andato a controllare i capitoli che hai già giocato: nel capitolo 5 hai 72 ore di viaggio nel capitolo 6 non è specificato quanto tempo occorra per raggiungere l'Ultimo Respiro dalla torre di Topolah, ma realisticamente non credo che sia dietro l'angolo, quindi un riposo ci dovrebbe scappare. nel capitolo 7 hai 21 giorni di viaggio , più il tempo che ci mette a esplorare il Doomspace. Quindi credo che il tuo gruppo si sia perso dei riposi che gli competevano. -toni
  12. Permettimi di iniziare citando la descrizione dell'incantesimo dalla SRD, grassetto mio: ----- [...] Magical darkness spreads from a point you choose within range to fill a 15-foot-radius sphere for the duration. The darkness spreads around corners. A creature with darkvision can’t see through this darkness, and nonmagical light can’t illuminate it. [...] If any of this spell’s area overlaps with an area of light created by a spell of 2nd level or lower, the spell that created the light is dispelled. ----- Quindi: la scurovisione non funziona; una luce non magica o fatta da un cantrip o da un incantesimo di primo o secondo livello non la penetra; se l'oscurità magica si sovrappone con la luce creata da un cantrip o da un incantesimo di livello primo o secondo, l'incantesimo che provocava la luce è dissolto; la luce magica fatta da un incantesimo di livello 3 o superiore la penetra senza problemi. Morale della storia: per contrastarlo basta un incantesimo di livello 3 o più. Nel caso specifico, l'incantesimo faerie fire (luminescenza) crea un alone di luce attrono ai bersagli (dalla descrizione: for the duration, objects and affected creatures shed dim light in a 10-foot radius); quindi se la luminescenza è lanciata con uno slot di primo o secondo non solo non penetra ma viene dissolta quando entra in contatto con l'oscurità magica. Se la lanci con uno slot di terzo, nessun problema, la luce della lumiescenza penetra l'oscurità magica. Il caso dell'incantesimo individuazione del magico (detect magic), invece, è un po' più complesso. Leggiamo prima la descrizione: ----- For the duration, you sense the presence of magic within 30 feet of you. If you sense magic in this way, you can use your action to see a faint aura around any visible creature or object in the area that bears magic, and you learn its school of magic, if any. ----- L'incantesimo non illumina nulla, quindi non è dissolto dall'incantesimo darkness, infatti dalla descrizione è chiaro che se sei dentro l'oscurità magica: puoi comunque sentire la presenza della magia, che non richiede alcuno dei 5 sensi standard per essere usata; non puoi invece, a meno che tu non abbia un altro modo (truesight o cose simili) di vedere dentro l'oscurità magica, usare la tua azione per discernere l'aura di alcunché perchè per farlo la creatura o l'oggetto devono essere visibili. Spero di esserti stato d'aiuto. -toni
  13. Io mi sono vaccinato dai megadungeon quando provai a condurre il mio gruppo di allora attraverso T1-4, il famigerato Temple of elemental evil; fu una delle peggiori esperienze di dm della mia vita, tant’è che a un certo punto ci guardammo con i miei amici al tavolo e dicemmo qualcosa del tipo ma chi ce lo fa fare e passammo ad altro. Sono passati una trentina d’anni e dai megadungeon mi sono da allora sempre tenuto alla larga; direi che da allora tutti i miei dungeon sono stati dungeon da una giornata. -toni
  14. @Alonewolf87 ha già risolto il tuo dubbio. Permettimi comunque di citarti la SRD (grassetto mio); trovi tutto sotto la voce spell scroll nella descrizione alfabetica degli oggetti magici (concordo che la DMG è un po' incansinata riguardo alle pergamene, perchè, nella sezione sugli oggetti magici, mette nella parte introduttiva alcune regole sotto la sezione scroll e altre sotto quella spell e poi nella descrizione dettagliata nell'elenco alfabetico ne mette altre che soprassiedono a quelle della parte generale): ----- Once the spell is cast, the words on the scroll fade, and it crumbles to dust. If the casting is interrupted, the scroll is not lost. [...] The level of the spell on the scroll determines the spell’s saving throw DC and attack bonus, as well as the scroll’s rarity, as shown in the Spell Scroll table. Spell Level Rarity Save DC Attack Bonus Cantrip Common 13 +5 1st Common 13 +5 [...] ------ Da questa descrizione è chiarissimo che le pergamene con i cantrip sono comprese tra le spell scroll e quindi funzionano esattamente come quelle di qualsiasi altro incantesimo, ossia che si polverizzano dopo che le hai usate. -toni
  15. Avvertenza: questa discussione riguarda D&D e giochi simili. Giochi, cioè, in cui il background e la personalità del personaggio non hanno alcuna controparte meccanica (a dire il vero con la quinta ci avevano provato, legando l'ispirazione al "comportarsi secondo i tratti di personalità del pg", ma stendiamo un velo pietoso) e non influiscono tramite meccaniche esplicite sull'andamento della partita. Avvertenza: sono qui per chiedere la vostra opinione; pur avendone una mia, non credo sia una legge universale o l'unico e vero modo di giocare; mi interessa capire come e perché siete arrivati ad avere l'opinione che avete adesso, anche citando esperienze personali di come altri modi di giocare non via abbiano soddisfatto o di come, invece, quello che avete scelto vi sia diventato congeniale. Finite le premesse, arriviamo al punto del contendere: background e personalità del pg; in realtà mi interessa più il primo; del secondo ve ne chiedo in quanto legato al primo. Parto anch'io dalle mie esperienze. Quando un giocatore porta al tavolo un pg di cui ha già deciso a priori una bella storia (di solito una serie di sfighe pazzesche accompagnate da una personalità che dire tormentata è poco), nascono i problemi. Ne vedo principalmente tre, in ordine crescente di gravità: incastrare il pg nell'avvenutra; conflitto con gli altri giocatori (non pg, giocatori, anche se lo si nasconde dietro un conflitto tra pg: tutti vogliono infatti che la loro storia sia la storia che stanno giocando); mancanza di voglia di aprirsi all'inaspettato (hai già una trama da portare avanti). In realtà, credo, la cosa mi urta perché mi sembra molto centrata su se stessi, mentre ho sempre creduto che il gdr fosse un'esperienza collaborativa. Quindi sono arrivato a preferire bg di due righe o poco più, che servano solamente a spiegarmi perché il tuo pg è interessato alla prima avventura che giocheremo. Alcuni, lo so, inorridiscono all'idea, ma penso che la trasparenza sia una cosa positiva: ti dico, a grandi linee, cosa andremo a fare e troveremo assieme una motivazione di una o due righe per agganciare il tuo pg all'avventura e al resto del gruppo. Lo condiamo con un'altra riga di descrizione e fine. Il vantaggio è che anche il giocatore avrà il tempo di abituarsi al personaggio, senza dover dire troppe cose di lui quando è ancora in fasce. Mi sembra che così risultino personaggi alla fine più a tutto tondo. Un po' come nella vita, le persone si conoscono vedendole all'opera. L'idea è la seguente: il pg di d&d è una freccia verso un futuro avventuroso, non un saggio su un passato tormentato. La storia deve avvenire al tavolo, assieme agli altri pg, non essere decisa prima in solitudine. Giochiamo per divertirci e stupirci e scoprire dove andremo. Assieme. Poi, beninteso, tutto va preso con un po' di buon senso: le teorie son come reti, chi le getta pesca! Quindi, le domande che volevo farvi sono: come gestite i background al vostro tavolo? quali esperienze vi hanno indotto a scegliere questo metodo? -toni
  16. Secondo la lettera del manuale, direi proprio di sì; pero c'è un ma. Vedo infatti solo un possbile problema, che dipende dall'interpretazione. Il wildfire spirit segue i tuoi comandi, ma in combattimento se tu non gli dai alcun comando con la tua azione bonus, se ne sta fermo a fare dodge. Il problema è: come faccio a guidarlo affinché raggiunga un posto a tre miglia da me? Quindi la questione è: off-combat lui comunque starebbe fermo se tu non gli dassi gli ordini? cioè si suppone che tu gli dia costantemente degli ordini, solo che non stiamo a ripeterlo perchè è off-combat, oppure posso dargli un ordine del tipo: corri tre migia in quella direzione, oppure un ordine complesso del tipo segui il mio famiglio o cose simili? Se uno segue la lettera del manuale, nell'ordine in cui è scritta, a me sembra accettabile la soluzione più permissiva, secondo cui lo spirito è friendly to you and your companions and obeys your commands; tenendo conto poi che ha int 13 e wis 15, mi sembra possibile dargli anche ordini complessi. Poi, quando succede una situazione di combattimento, lo spirito: shares your initiative count, but it takes its turn immediately after yours. The only action it takes on its turn is the dodge action, unless you take a bonus action on your turn to command it to take another action. That action can be one in its stat block or some other action. If you are incapacitated, the spirit can take any action of its choice, not just dodge. Chiaramente un altro dm potrebbe avere l'interpretazione più restrittiva, secondo cui lo spirito è come un cagolino fedelissimo che non fa nulla a meno che il padrone non glielo ordini con l'azione bonus; in questo caso sarebbe impossbile farlo arrivare in un qualche luogo senza guidarlo con la voce del padrone. Chiaramente anche questo dm avrebbe le sue buone ragioni; si baserebbe infatti sul fatto che le regole sul combattimento servono solo a dettagliare quello che avviene quando conta davvero l'ordine delle azioni, ma che non esiste una spaccatura netta tra combat e off-combat. Quindi, secondo me, è una questione di interpretazione. Complimenti per avere scovato questa combinazione! -toni
  17. In breve, io credo che la questione più importante sia capire perché i giocatori si comportano così. Nel senso che mi sembra di capire che il comprtamento strafottente sia anche dei giocatori e non dei soli personaggi; cioè che sia un comportamento strafottente al tavolo, del tipo: mi metti davanti qualcuno più figo di me? e allora io gli piscio in testa per rimarcare il fatto che la storia è centrata su di noi pg e non sui png del master. (nel migliore dei casi, se ti va male gli piscia in testa perché la storia è centrata su di lui 🙂 ) A grandi linee, tutti al tavolo (quantomeno se giochiamo a d&d o simili, come nel caso in esame) siamo un po' dei bambinoni e, come tali, vogliamo anche soddisfare un nostro bisogno egoistico di autoaffermazione; il problema è che nel gioco in cui 4-5 giocatori dialogano con 1 master, i giocatori come persone spesse volte hanno, presi singolarmente, meno tempo sotto i riflettori del master e quindi, se non si è attenti come dm, è molto facile ingenerare naturali meccanismi di rivalsa. Nella mia esperienza, questi erano problemi che si avevano soprattutto da ragazzini (cioè master inetti che stimolano i peggiori istinti dei giocatori; io ne ho avuto esperienza da entrambi i lati dello schermo); purtroppo i tavoli sono frequentati anche da persone poco cresciute, che riversano le proprie frustarazioni nel gioco; con questo tipo di persone non credo sia facile. Quindi, secondo me, la soluzione migliore è quella fuori dalla finzione: ossia parlarsi tra le persone sedute al tavolo e capire perché e come evitare situazioni di questo tipo. Eviterei in prima battuta una lezioncina su quale sia la corretta etichetta nella finzione, perché, nella mia esperienza, quando una cosa interessa a un giocatore è lui a chiedertela. Se gli fai la lezioncina, se ti va bene sbadiglia; se ti va male, stimoli ancora di più il suo animo di monello spaccatutto. Teniamo a mente che, spesso, la responsabilità è anche di noi master, che usiamo questo tipo di png per scaricare le nostre frustrazioni sui giocatori; quindi prima di parlarne con i giocatori, guardiamoci un attimo allo specchio. Ho trovato interessante la formalizzazione del murky mirror di angry riproposta da @Bille Boo; grazie per la segnalazione. Questa del murky mirror è una tecnica che, credo, inconsciamente usavamo già in molti, quando hai davanti un gruppo "sano", con cui sei in sintonia e in cui è chiaro che ci sono delle battute e delle gergalità al tavolo che non si ripropongono nella finzione. Trovo interessante la formalizzazione, che mi suona come un invito a usare questa tecnica con i giocatori o gruppi problematici, in modo da disinnescare i problemi, semplicemente tagliando tutte le micce. Quindi, per finire e tirando le somme di quello che ho imparato leggendo i vari post. Stenderei un velo pietoso (il murky mirror). Eviterei quindi di punire il pg in gioco. Finita la sessione, mi guarderei allo specchio e poi ne parlerei con i giocatori al tavolo, in modo paritetico, per trovare un linguaggio condiviso. La morale è sempre quella: conosci i tuoi giocatori. -toni
  18. Alcuni consigli di massima, tieni conto che di ottimizzazione capisco molto poco perché non mi interessa granché; solo che facendo il dm un po' mi tocca pensarci, per non trovarmi in casini inaspettati: come feat ti potrebbe interessare prendere metamagic adept. E' molto forte: (A) ti dà due opzioni di metamagia in più; tieni conto che ne hai bassi livelli ne hai due e comunque ne avrai massimo quattro; quindi due in più è tanta roba. (B) ti dà 2 punti stregoneria in più che ai bassi livelli incidono molto, visto che ne hai tanti quanto è il tuo livello. Vero che non ti alza il carisma, ma tu parti già abbastanza alto (altrimenti punta su telecinetico, sempre da tasha, che ti dà magic hand, + 1 cha e la capacità di spostare chi vuoi con un'azione bonus, anche se nel tuo caso hai già due usi interessanti della tua azione bonus dalla tua sottoclasse e quindi potrebbe andare in competizione) come opzioni di metamagia, l'unica che forse potrebbe non servirti è heightened spell, perchè dal sesto il tuo hound of ill omen fa lo stesso effetto, anzi meglio. I classici sempre verdi sono quickened spell (per fare qualcosa d'altro con la tua azione, da sganciarsi a lanciare un cantrip); twinned spell (per prendere due persone con una suggestion o cose simili); a me, anche se non è molto considerato nelle guide di ottimizzazione, piace moltissimo subtle spell perché costa pochissimio e ti permette di lanciare gli incantesimi senza che le vittime si accorgano che sei stato tu a lanciarlo (essenziale se vai di charme o suggestion, cioè se punti a essere un sorcerer ammaliatore) e perchè ti permette di lanciare incantesimi se sei legato o bloccato o silenziato. gli incantesimi dipendono molto da che tipo di pg hai in mente e dal gruppo; probabilmente non sarai un blaster, perchè altrimenti forse era meglio un dragon sorcerer elemetal adept; comunque hai pur sempre vantaggio ai txc quando attacchi senza essere visto, cosa che con la tua superdarkvision e la tua bolla di oscurità a prezzo di saldo potresti voler fare di tanto in tanto: quindi metterei almeno un cantrip e un incantesimo con txc. Poi i classici che non fanno mai male, se il tuo master te li lascia usare: mind sliver; silvery barbs; assorbire elementi (questo direi attorno al quinto, prima non è poi così utile). Direi da subito anche scudo, che è una tassa un po' per chiunque se la può permettere, anche se avendo tu la possibilità di evitare di svenire una volta per riposo, forse potresti risparmiartelo. Qualcuno nel gruppo dovrebbe avere counterspell e enhance ability, che sono molto utili; probabilmente il primo toccherà a te e il secondo lo coprirà il chierico; comunque controlla che siano coperti. Comunque lo stregone è forte e quello d'ombra è tra quelli ritenuti buoni; tieni solo conto che (a) quello che ti caratterizza come stregone è la metamagia e (b) a differenza del mago non puoi essere un generalista: scegli una/due aree che ti interessano e specializzati in quelle. Spero ti risponda qualcuno più esperto (che magari abbia giocato la sottoclasse); per il momento spero che questi consigli ti servano a qualcosa. -toni
  19. Se fosse successo al mio tavolo gli avrei risposto come il Grande Capo Estiqaatsi 🙂 Con tutto il rispetto, secondo me quello che il tuo giocatore ti ha proposto è il classico esempio di quello che non bisogna fare: proporre un bg che riguarda solo il mio pg, senza alcun collegamento né con l'avventura né con il resto del gruppo. La domanda che gli farei sarebbe: ok, la tua mamma chimera è stata uccisa: che ci azzecca questo con la miniera perduta di Phandelver? Seriamente, mica per prenderlo per i fondelli. Alcune possibili opzioni: si narra che nella miniera ci sia un artefatto per portare in vita tua madre; il necromante XY ha bisogno di qualcosa che sta nella miniera; in cambio resusciterà tua madre; hai trovato vicino al corpo di tua madre un bel po' di cadaveri di goblin della tribù dei denti aguzzi: sei sulle loro tracce per vendicarti. Insomma, cose semplici che mi spieghino perché il tuo pg vuole rischiare la pelle in quel caspita di dungeon. Il bg deve servire a quello. Invece, il bg proposto dal tuo pg non ha alcun aggancio con la trama della miniera perduta: se fosse il mio pg lo farei andare a candlekeep, per dire, alla ricerca di qualche saggio o indovino o libro; non certo nella miniera perduta, non avrei il motivo: e quindi non porterei questo pg a un tavolo in cui sappiamo che giocheremo alla miniera perduta, per rispetto verso il master e verso gli altri giocatori. Quindi, tornando a bomba: bene la chimera morta, ma spiegami solamente che ci azzecca con la miniera perduta; se non troviamo alcun motivo per farla quadrare, allora lasciamola da parte (rimarrà un'idea, che forse sfrutteremo, forse no: lasciamo più spazi bianchi possibili sul pg, li riempiremo giocando); dammi invece un semplice motivo sul perché cerchi la miniera perduta: due righe di bg e descrizione del pg; massimo tre. Poi, con il tempo, inizieremo a ricamare su chi è il tuo pg, su delle ombre dal suo passato che tornano a tormentarlo o su altre cose del genere; ma questo, nella mia esperienza, è sempre meglio farlo poi. emergerà piano piano giocando e sarà bellissimo scoprirlo assieme; dico scoprirlo non a caso: la musa verrà a trovarvi nei momenti più impensati e qualcosa nascerà senza averlo previsto. Il pg di d&d è una freccia verso un futuro avventuroso, non un saggio su un passato tormentato. La storia deve avvenire al tavolo, assieme agli altri pg, non essere decisa prima in solitudine. Giochiamo per divertirci e stupirci e scoprire dove andremo. Assieme. Scusa il pippone, ma mi è venuto dal cuore. Qualunque strada prendiate, buon gioco a te e al tuo gruppo! -toni
  20. Permettimi di aggiungere un'informazione importante. In Xanathar sono presenti due sistemi: quello a "palle quadrate" e quello "con le dime". Dipende tutto da che regola hai per il movimento "diagonale"; tieni conto che la griglia non è che un modello approssimativo della realtà: Se il movimento "diagonale" costa un quadretto, stai usando una cosidetta metrica di new york (o a cardo e decumano); in questo caso le sfere devono essere cubi, per essere consistenti con la metrica. userai quindi il sistema a "palle quadrate". Se invece usi la regola per cui radice di due vale 1,5 e quindi il movimento "diagonale" vale una volta un punto e una volta due punti, allora devi usare le sagome e accontentarti del fatto che la tua metrica sulle lunghe distanze sbaglia un po' (in prima approssimazione sbagli di circa un quadretto ogni 20, ma siccome ci sono pochi effetti con raggio sopra i 10, l'approssimazione è accettabile). userai quindi il sistema "con le dime." Spero di esserti stato d'aiuto. -toni
  21. Alcune domande: • di quanti pg è composto il gruppo? • che classi e con quali capacità (mischia, distanza; guarigione; assorbire elementi; ecc)? • quanti scontri faranno prima? O arrivano freschi da un riposo lungo? • il drago deve essere un mostro solitario o può avere degli scagnozzi? • puoi darci qualche informazione in più su dove avverrà lo scontro e su chi è questo drago in termini narrativi? Altrimenti è molto difficile, al di là dei soliti consigli generici. Importante: si possono uccidere dei personaggi (o tutti)? Oppure i pg devono comunque uscirne vincenti? -toni
  22. Sia l’1 (che conta due fallimenti) che il 20 (che ti fa guadagnare 1 PF) devono essere “naturali”, ossia devono essere il numero che compare sulla faccia del dado. -toni
  23. Grazie per la precisazione; permettimi di precisare meglio, perché questa non è un’eccezione, ma l’applicazione della regola generale sulla concentrazione: • bless è un incantesimo a concentrazione; • se il caster perde la concentrazione, l’incantesimo finisce; • andare unconscious è una tra le cause di perdita della concentrazione. Tornando ai TS morte: sono TS, quindi qualsiasi effetto si applichi a un TS, si può applicare anche a quelli di morte. Per esempio, se, prima di andare unconscious, avevi ottenuto un dado di ispirazione, puoi usarlo sul TS morte (non puoi invece riceverlo, perché non sei in grado di sentire nulla e per ricevere un dado di ispirazione devi sentire il bardo). Comunque, bisogna sempre tenere conto delle eccezioni alle regole generali sui TS, che caratterizzano i TS morte: • se il d20 è 1, sono due fallimenti; • se il d20 è 20, guadagni 1 PF. Effettivamente, la prima risposta era laconica. Spero adesso sia più chiaro. -toni
  24. Certo, sono tiri salvezza. -toni
  25. La lama della vendetta (titolo originale Blade of vengeance) per D&D BECMI è un classico del genere. Credo non sia difficile da recuperare. -toni

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