Pippomaster92

Daggrath scuote le spalle, sembra un po' spiaciuto "Una decisione assennata, ma difficile da prendere per una donna così giovane. Beh, se nessun altro vuole picchiarsi con me, penso che cercherò di riposarmi un po'. Non manca poi molto all'alba" Risponde al brindisi proposto da Scania "Quando avrai la mia età, la pazienza ti si sarà infilata a forza nelle ossa...e in quanto alla forza, ammetto che Akail è più poderoso di me. Anche se avreste dovuto vedermi quando avevo la sua età!" Lentamente la piccola folla di orchi si dirada, ciascuno torna alle proprie occupazioni. Dopo la battaglia e il rituale, nonchè i festeggiamenti, molti sono semplicemente troppo stanchi per fare altro se non dormire. Tutti voi, in realtà, cominciate a sentire il peso delle vostre fatiche. Dopo aver curato i feriti vi ritirate per riposarvi. La sera successiva disfate l'accampamento e cominciate a prepararvi per il viaggio. Sono passati 36 giorni dalla vostra partenza, e da allora il Clan è cambiato parecchio. Ha un nuovo Capoclan, ha un nome, degli schiavi, possiede conoscenze che altri orchi non hanno e ora ha pure un possente alleato. Daggrath, che ha sonnecchiato per tutto il giorno, si alza al tramonto e gira per l'accampamento, parlando un po' con tutti. Trova Scania e poi Arkail, e si complimenta con loro per i combattimenti che hanno sostenuto. Parla con gli sciamani, cercando di capire quanto siano istruiti in certe discipline, e sembra soddisfatto dalle risposte. Aggiunge che i suoi insegnamenti potrebbero sembrare un po' difficili, ma spera di poter trasmettere il suo sapere con efficacia. Si rivolge poi ad altri orchi parlando del più e del meno: sembra interessato a capire cosa stia succedendo nelle terre degli orchi, e vuole anche farsi un'idea degli umani. Infine raggiunge Wurrzag e lo prende un po' da parte Wurrzag Garol Scania Arkail

Catrine Lotje Annuisco all'indirizzo dell'incantatore e faccio cenno anche io di uscire e allontanarci da qui. Se non ricordo male lui stesso ha detto di poter ripetere il suo incantesimo; meglio uscire, riorganizzarci e provare di nuovo.

Egut l'Orsa "Sieg, tu cosa puoi dirci di quello che ci attente più in basso?" mi rivolgo poi a Roik "Per ora restiamo calmi"

Quando la mano di Brian tocca la spalla di Obkin, accade qualcosa di inaspettato. La mano passa attraverso la giacca, e poi attraverso il corpo della ragazza, come se non esistesse. Sley impreca in silvano, imitata da Matt in ceco. La giovane agente spalanca gli occhi e istintivamente alza una mano per scacciare la mano del collega...ma di nuovo i due corpi si intersecano senza toccarsi davvero. "Brian...cosa sta succedendo?"

Appena Arkail scatta in avanti il Colosso solleva la sua arma e si fa sotto a sua volta. Anche se non ha la furia selvaggia del vostro campione, Daggrath sembra maneggiare l'arma con abilità e soprattutto sprezzo per le ferite: sembra fare affidamento sulla propria forza e possenza più che su una difesa fatta di parate e schivate. In pratica i due orchi si mettono l'uno davanti all'altro cominciando a colpirsi a vicenda con le loro armi senza cercare di bloccare o evitare gli attacchi dell'avversario. Stanno in piedi, saldi sulle gambe, scambiandosi ferite profonde e grugnendo di tanto in tanto per il dolore. Il maglio di Arkail trova spesso il suo bersaglio, e nonostante la pelle dura del Colosso ben presto si formano chiazze scure sulla sua carne, e si sente chiaramente il rumore di qualche costola che va in frantumi dopo un colpo ben assestato del più basso dei due guerrieri. L'ascia di Daggrath è un'arma micidiale, dalla lama pesantissima e all'apparenza poco affilata, anche perché effettivamente è di pietra, non di metallo. Anche se è fatta per tagliare, la maggior parte delle volte semplicemente impatta sulla carne di Arkail allo stesso modo del suo martello, e di tanto in tanto il colpo è abbastanza forte da aprire una ferita larga e rossa. Lo scontro procede per lunghi attimi senza che nessuno dei due ceda. Arkail colma la differenza di taglia con la pura furia, Daggrath è semplicemente più grosso e più robusto del suo avversario...ma non necessariamente più forte. Arkail del resto ha una potenza spaventosa nelle sue braccia, senza eguali tra la vostra gente. Dal combattimento sembra chiaro che il vecchio orco non sia eccessivamente esperto nell'uso dell'arma: la utilizza senza grande maestria, colpendo ogni volta Arkail solo perché l'orco è ben piantato davanti a lui. Poi però le ferite di Arkail cominciano a farsi sentire. L'orco comincia a piegare le ginocchia, a portare colpi sfruttando più lo slancio dato dal peso del maglio che dalla sua stessa forza muscolare. Un colpo che avrebbe potuto mettere fine allo scontro va a vuoto, il primo dall'inizio del combattimento, e l'arma di Arkail trova solo il vuoto vicino al braccio di Daggrath e si perde oltre il terreno del duello sfuggendo alla sua mano. In tutta risposta l'orco più anziano lo centra con un affondo allo stomaco, forse per finirlo senza fargli troppo male, ma Arkail non è ancora spacciato. Afferra uno dei corni del nemico e gli refila una craniata sul volto, seguita dal rumore del naso di Daggrath che si spezza. Sempre a mani nude Arkail porta un secondo colpo sul volto del nemico, costringendolo ad indietreggiare di un passo. Se anche Daggrath intendeva finire rapidamente lo scontro per non far troppo male al giovane guerriero, i colpi in testa lo mandano in bestia. Letteralmente. Lascia cadere l'arma e comincia a mutare forma, anche sotto i colpi sempre più feroci del suo avversario. Dove prima si trovava un possente orco, ora c'è un orso delle caverne dai lunghi artigli e dalle zanne affilate. Con entrambe le zampe afferra Arkail e lo solleva da terra, piantando i denti in profondità nella sua spalla, scuotendolo e gettandolo a terra. Attorno a lui gli orchi si fanno indietro, spaventati e in parte ammirati...e poi la sagoma dell'orso ricomincia a rimpicciolire, fino a riprendere la forma originale. Daggrath si piega su un ginocchi, tenendosi una mano sul mento; una delle sue grandi zanne è spezzata e rimarrà tale fino alla sua prossima muta, la primavera seguente. "Se gli altri guerrieri di Zampa di Sangue sono forti la metà di quelli che ho affrontato fino ad ora...beh...gli umani sono spacciati" sogghigna ansante, riprendendo il fiato dopo più di un minuto di furioso combattimento, senza pausa alcuna. Daggrath è uscito malconcio dallo scontro, ma Arkail è in fin di vita. Mentre Hadla si precipita subito su di lui per guarirlo e tamponare il sangue, anche Yotul si avvicina e cerca di dare una mano. Sembra molto preoccupata per le condizioni del suo uomo. Arkail

Per un attimo Daggarth sembra molto irritato "Non è mio costume prendere la donna di altri, ragazzo. Né sono particolarmente interessato ad accettare la sfida di ogni guerriero di questo clan" ma poi sembra distendersi di nuovo "Ma se servirà a dare un esempio definitivo, accetterò il combattimento. Userò la mia arma, ma sappi che sono più bravo con essa che con i pugni...vedi tu se vuoi davvero perdere la faccia davanti alla tua compagna" aggiunge sorridendo truce.

Besnik "Fortunale" Aghendor

Saliman Basha "Troviamo un posto fuori vista dove accamparci, magari riparando in qualche modo il fuoco per non farci scorgere. E domani proseguiremo nella nostra missione" ripeto inflessibile "Abbiamo un uomo da salvare, un prigioniero che potrebbe raccontarci molte cose interessanti e utili per noi e per altri abitanti della zona. Non rischieremo la vita per quattro predoni. Mi spiace Ethienne, ma dobbiamo focalizzarci sul nostro obbiettivo"

Un ultimo scambio di colpi, durante i quali Scania molla un dritto e un gancio sul petto e sul collo di Daggrath...e il gigante risponde con un pugno dall'alto verso il basso, che stende l'avversario. Scania resta a terra, respirando piano e in chiaro stato di incoscienza. Daggrath alza un pugno e ruggisce dal profondo del petto "Bell'incontro! Ci voleva, ci voleva proprio. Il ragazzo ci sa fare...peccato che con me non avesse possibilità di vittoria...ma ha coraggio e un buon pugno. Wurrzag, direi che la cosa migliore è riposare tutto il giorno e riprendere la marcia a sera. Io vi accompagnerò, sarò il maestro di Garol e combatteró al vostro fianco" posa una mano sulla spalla della sciamana, stringendola gentilmente "Ragazza, dividi già le pellicce con qualcuno?" Scania Garol

Egut l'Orsa "Fidiamoci di Grim...io, nonostante fossi partita prevenuta, lo faccio" aiuto Sieg, passandogli un braccio attorno alle spalle...è fragile, me ne rendo conto ora più che mai.

Scania prova ada afferrare l'avversario, ma la differenza di statura è tale che a Daggrath basta poco per scrollarsi di dosso il guerriero...però questo permette a Scania di evitare il primo colpo e rispondere con un cazzotto al ventre, abbastanza forte da far grugnire il colosso. Il secondo pugno del grande Daggrath centra Scania sul mento, facendogli vedere le stelle. Scania

Izrail "Ti seguiremo tra tre minuti. Useremo meno luce possibile" personalmente ci vedo bene al buio, e non intendo accendere torce o usare altri sistemi di illuminazione. "So che non hai bisogno del mio consiglio, ma stai in guardia là sotto"

I due orchi si affrontano, mentre il resto del clan osserva. Draggarth, onorevolmente, lascia iniziare lo sfidante e si mette in posizione. Il primo attacco di Scania è una spazzata, che coglie il colosso di sorpresa gettandolo a terra. Senza fatica, ma con sguardo ora determinato, l'orco si rialza incurante dei colpi dell'avversario. I due pugni, simili a magli, centrano Scania con la forza di un bue in carica. Scania

"Scania, giusto? Se vuoi misurare la mia forza con la tua non ci vedo nulla di male. Una scazzottata, per riprenderci la mano...se al tuo capoclan va bene, va bene per me" non dimentica le parole di Garol "Allora ti prenderò come mia apprendista. Bada che la strada dello sciamano può essere pericolosa, dolorosa, e anche mortale se percorsa alla leggera" si alza sgranchendosi le braccia e facendo qualche passo verso una zona più libera. Fa cenno a Scania di alzarsi "Fino alla resa? A te il primo pugno...se mi batti avrai grande onore, ma cosa metti in palio per la tua sconfitta?"

Ah ok!

@Vind Nulend guard che parlava di umani non di orchi XD Ha detto che avrebbe voluto combattere un umano per farsi un'idea di che tipo di avversario possano essere.

DM

Hywel Ap Bowen Descrizione Arranco a fianco dei soldati, con il mio solito passo. Non mi stanco facilmente, ma non ho più l'età per affrettarmi su e giù da gradini e lungo le vie. Camminare a questa velocità mi stanca più di quanto non mi piaccia ammettere, ma faccio finta di niente mentre le ginocchia cominciano a dolermi. Giungiamo innanzi a Eorwal, e faccio un mezzo inchino un po' storto, coronato da un sorriso sghembo che mette in mostra denti ancora sorprendentemente bianchi e sani. "Per quanto le mie vecchie ossa me lo permettono, sono sempre al servizio di Tulofar"

Saliman Basha Mi carezzo la corta barba pensieroso. "Non so se valga la pena attaccarli. Rischiamo uno scontro inutile se non hanno dei prigionieri. Abbiamo visto che i coboldi non sanno molto di quello che sta succedendo, e non siamo sicuri che gli umani conoscano qualcosa di più. Suggerisco di proseguire oltre e cercare l'accampamento vero e proprio"

Egut l'Orsa Lascio su un piolo la faretra dei giavellotti, appendendola per la tracolla, e scendo subito dopo Gork.

Izrail "Sembra di si" commento guardingo, la spada di nuovo in mano. La uso per indicare la nostra meta "Andiamo, non perdiamo altro tempo. Non abbiamo nulla da fare qui fuori, ma temo che una volta tra i nostri amici scopriremo di avere più gatte da pelare di quanto avessimo stimato...perciò il tempo ci è prezioso"

"Si,io sto bene. Voi? C'era un sacco di sangue la dentro, ho avuto paura che uno di voi fosse...insomma. Fosse.." ha difficoltà a parlare, a dire quello che temeva, ma alla fine cambia discorso "Quali rinforzi avete chiamato?" @athelorn

Daphne Con Haseya

Mistràl