Pippomaster92

"E quale destino ti attende?" chiede il colosso ad Argor, prima di rivolgersi alla sciamana "Fai bene a chiedere. Uno sciamano non impara mai abbastanza...ogni creatura intelligente ha due anime. Una vola via alla morte. L'altra, che condividiamo con gli animali, resta nel teschio. Ecco perché qui si sacrificavano vecchi sciamani. Per conservare i loro ricordi. Io posso interrogarli...posso anche parlare con la strega, anche se vista la sua furia probabilmente non risponderà. È un vecchio rito, col tempo potrei insegnartene i segreti"

Izrail Ascolto in perfetto silenzio, dedicando tutta l'attenzione a Thadeus. Non ho domande. Nulla che possa valer la pena di chiedere al Corvo, quantomeno. "Sarà fatto. Entro una settimana saremo di ritorno".

Si, va bene pure per me.

Sono molto sociale. E (non guasta) posso apparire LM o LN a piacimento. Oltre che mentire facilmente. Utile se parliamo con gente non-malvagia.

Oltre a quella. Perché quella a sud è fuori strada.

Egut l'Orsa "Mi piacerebbe sapere qualcosa su questo Miska. Ma prima...oltre a questo vostro conoscente, avete idea se ci sono altri luoghi come questa torre, nella regione?"

Izrael è cordiale e a suo modo mette tutti a loro agio; però non si fa vedere troppo spesso assieme agli altri, principalmente perché recita la parte di un individuo fedele ad Abadar e Iomedae, una sorta di guerriero sacro che ancora non ha preso gli ordini minori. Sapete però, dalle volte in cui avete lavorato assieme, che possiede effettivamente dei poteri sovrannaturali che non vengono certo da Abadar o Iomedae. Con gli altri membri della cellula è educato e gentile, cavalleresco con le donne e amichevole con l'altro uomo del gruppo.

Scusa Master, i due edifici con una x azzurra sul tetto sono segati così per qualche motivo particolare?

Mistràl

Non degno i due nemmeno di una parola, mentre comincio a guardarmi attorno. Ovviamente, visto che sono qui in via ufficiale, devo prima di tutto cercare di compiere il mio lavoro; e già che ci sono indago sulla pista lasciata dal vampiro. Mi metto i guanti di lattice, soffiandovi dentro come fanno i chirurghi, e prendo dalla mia valigetta la lampada di Wood. "Dovreste spegnere la luce e abbassare la saracinesca. Poi mi sposterò sul retro" DM

"Ah, avete visto? Che incapaci!" la mia risata tonante echeggia sul ponte della mia nave, e poi do altre istruzioni "Teniamoci in questa posizione, ricaricate e tirate di nuovo!" intanto cerco con lo sguardo il capitano pirata sul ponte della sua nave...lui, o chiunque stia dando gli ordini. Penso sia il momento di far assaggiare a questa gente il potere del cielo e del mare. DM

Jilij Mark

Izrail di Absalom Dopo aver salutato gli altri presenti mi alzo e mi reco nel mio alloggio. Raccolgo i miei averi, o almeno quelli che ritengo più utili e importanti, e li caccio nel robusto zaino di cuoio bollito. Mentre cammino per le strade di Absalom mi guardo attorno: la città è un covo di umanità di ogni tipo, e di solito riesco ad apprezzare le strade colme di piccoli criminali, viaggiatori e "onesti cittadini", ciascuno con il suo piccolo segreto. Ora però sono concentrato su ciò che mi aspetta in futuro, sulla convocazione di Corvo Nero. Arrivo nel quartiere più ricco dove abita l'avvocato, e per un attimo ho la tentazione di comparire davanti alla sua porta principale, quella che da sulla strada. Del resto ho impiegato anni a costruirmi un'identità rispettabile, e al contrario di altri membri della cellula potrei davvero sembrare una persona onesta, rispettosa delle leggi e delle altre persone. É una recita che porto avanti da molto, molto tempo. Ma stanotte non ho voglia di fare questo tipo di giochetti, e mi dirigo sul retro dell'edificio. Saluto Krol con un gesto rispettoso, mi mostro sempre deferente verso lui e verso il Corvo, per mascherare la scarsa considerazione che ho di loro. Mi fermo nel giardino, guardandomi attorno per vedere se altri membri della cellula sono già qui. Se ci sono, si trovano all'interno dell'edificio.

Un villaggio, o anche una regione, li puoi inventare di sana pianta. L'importante è non dire dove si trovano.

Daphne

Saliman Basha Valuto la richiesta del ragazzo. Cade a fagiolo. Non solo stiamo già recandoci all'accampamento di questi "furfanti", ma la presenza di un individuo come questo Leosin può esserci molto utile. Se riuscissimo a salvarlo, avremmo una fonte attendibile che ci potrebbe dire un sacco di cose sull'accampamento. Più dati di quanto potremmo raccoglierne con un rapido sopralluogo. Ovviamente far evadere un prigioniero non sarà facile...mi guardo bene dall'esprimere la nostra idea a voce alta. Nostra? mi chiedo tra me e me...ma ora non è il momento per queste cose, e accantono la questione per il futuro. Invece mi avvicino al ragazzo, sperando che un volto umano gli dia più fiducia "Lo cercheremo, senza dubbio. Potete fornirci una descrizione del vostro maestro?"

Izrail di Absalom Descrizione Sono seduto al solito tavolo, bevendo con tranquillità da un boccale di birra chiara. Il mio sguardo vaga pigramente per il locale, senza prestare troppa attenzione agli altri clienti. Vero, il mio aspetto può sembrare un po' fuori luogo rispetto al resto della gentaglia qui presente, ma sono in frequentatore assiduo e ormai la gente si è abituata a vedermi qui. Mi sistemo i capelli con un gesto automatico della mano, il volto tranquillo. Ed ecco che arriva Krol, e subito il mio interesse si accende. Ci passa a fianco, e poco dopo Raven sembra ricordarsi di qualcosa e pesca da una sua tasca un piccolo foglio. Ascolto mentre lo legge, poi annuisco con un solo cenno del capo. "Io dovrei metterci anche meno. Attenti, a girare da soli a quest'ora...non vogliamo attirare troppo l'attenzione"

Egut l'Orsa Flashback - Sieg Flashback - Gork Lascio i miei giavellotti senza fare resistenza. Mi volto verso gli altri "Abbiamo solo una candela. Facciamo domande dirette ed evitiamo perdite di tempo"

"E dunque usate la magia degli umani, ora. Ma ricordate ancora i riti più antichi" il colosso si volta verso Garol e annuisce "Giovane donna degli spiriti, tu conosci rituali che già quando mi ritirai nella terra erano in parte dimenticati dagli sciamani. Ti fa onore, ma attenta a ciò che non conosci" si rivolge ancora al capoclan "Ho udito la vostra storia, e ammiro il vostro coraggio. Ma gli umani sembrano astuti e potenti e voi non siete numerosi. Vi aiuterò, anche se già ora sento la terra chiamarmi a sé...il mio sonno è lungi dall'essere completo. Potrò consegnarvi la saggezza degli antenati, e anche quella della strega ora che ne possiedo il teschio. Stanotte però voglio sentire altre storie, voglio riempirmi il ventre di carne, voglio una donna e del succo di bacche. Non vivo da troppe, troppe primavere" Garol

Intanto, ricapitolando un po' i ruoli: - Izrael è un melee debuffer. I vostri personaggi?

"La terra aveva bisogno di sangue, e di intenzione. Tanto basta, e infatti la donna è stata accettata...per quanto umana. Dunque a quel che mi racconti ora la sua gente abita qui, e voi siete stati allontanati? Non so se essere triste per essere tornato in un momento come questo, o rallegrarmi per lo stesso motivo" Lentamente gli altri orchi cominciano a riprendersi...il rituale è terminato, e ora la presenza di questo orco li mette in soggezione, ma li esalta parimenti. C'è qualcosa di particolare in lui che infonde in tutti la volontà di compiacerlo. Mentre alcuni anziani radunano i prigionieri rimasti e li sospingono da un lato, altri orchi riprendono a sistemare l'accampamento. Viene acceso un falò più grande, ad una rispettosa distanza dalle pietre sacre, e viene fatto spazio per Daggrath, Wurrzag e gli altri orchi che sono suoi consiglieri. I guerrieri si assiepano vicini, mangiando e bevendo ma con una certa parsimonia, mentre qualcuno prende un grosso stinco di bue e lo infilza su uno spiedo per il grosso orco. Daggrath si siede pesantemente a terra, posando la grande arma a qualche passo di distanza, e si gratta il ventre con artigli affilati. Anche seduto ha una massa considerevole. Occhieggia la carne sul fuoco, poi volta il capo verso Wurrzag e gli fa cenno di sedersi alla sua destra. "Raccontatemi quello che è successo...non so da quanto tempo sono lontano da qui, a riposo nel ventre della terra. Ma quando calcavo queste lande non vi erano che pochi umani, e tutti sulla costa. Se sono giunti fino a qui devono essere passate molte, moltissime primavere" lancia un'occhiata a Garol, Nukkar e Halda, ancora dipinti con le pitture sacre, e aggiunge "I tuoi sciamani sono giovani, anche se conoscono ancora le vie di un tempo. Capisco un capo di poche primavere, se siete in guerra...ma non vedo vecchi orchi sacri, perciò sembra che il vostro Clan sia...giovane? Siete ciò che resta di uno più antico? Raccontatemi anche di voi"

Egut l'Orsa Flashback con Sieg Indico la pergamena. "Sieg, se rompessimo il sigillo tu potresti ripararlo con la magia?"

Pù che altro sembra che l'invito sia aperto a tutti, no? Quindi pensavo che semplicemente andassimo tutti. Se vuoi scrivo due righe in game, già che devo rispondere a Sieg

Direi che dobbiamo andare alla torre 😉

L'orco fissa la sua attenzione su Wurrzag quando il Capoclan parla, producendosi poi in una risata secca "Potente strega! Ah! Io qui vedo solo lo spirito di un'umana spaventata e furiosa, di scarso valore. Ma il suo sangue...è stato sufficiente a ridare vita a queste vecchie pietre. Il sacrificio è stato accettato, sebbene sia stato misero. Un tempo qui era la nostra gente a perdere la vita, a donare la propria anima agli spiriti della foresta" sposta lo sguardo sugli altri orchi presenti, soffermandosi sui tre sciamani. Come Garol, anche Hadla e Nukkar si sono prostrati davanti al grosso orco "Siete un Clan giovane, con guerrieri giovani e sciamani altrettanto imberbi. Eppure è Zampa di Sangue, e non qualche antico Clan, ad aver risvegliato Daggrath il Colosso dal suo sonno" Torna a rivolgersi a Wurrzag, mentre alle sue spalle i due grossi lupi finiscono il loro pasto e si ritirano nuovamente nel folto degli alberi. Del corpo di Kella non resta che qualche macchia di sangue sul terreno. "Hai parlato di una missione? Un compito? Troppo tempo sono rimasto addormentato, raccontami di più. Magari, potremmo farlo davanti a del buon cibo e bevendo qualcosa; ne sento il desiderio" Garol