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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 05/02/2024 in Messaggi

  1. A me piace anche la combo "mostri umanoidi + leader mostruoso", come per esempio un gruppo di banditi comandati da un worg particolarmente intelligente, o una naga a capo di una setta di maghi reietti... Da un lato destabilizza i giocatori, tradendo le loro aspettative (si aspettano che il capo dei banditi sia un bandito a sua volta, o un mago cattivo, oppure un ex-cavaliere). Ma al contempo rendi più memorabile l'incontro e l'avventura. Molti possono ricordarsi di quella volta che un basilisco ci ha fatto quasi secchi tutti. Ma quella volta con gli hobgoblin e il loro condottiero golem di ferro non la dimenticheranno mai.
  2. Tecnicamente, la risposta di @Casa non fa una grinza. Poi, chiaramente, al vostro tavolo potete usare le regole della casa che più vi aggradano, per esempio: 1) TS DES contro una CD 8+DES (eventualmente +competenza) 2) TXC senza competenza vs CA = 10+DES e via dicendo. Ma, se fosse il mio tavolo, userei la seguente: 3) il giocatore bersaglio decide se il suo PG viene colpito o meno. Punto. La regola generale è: non serve tirare sempre, anzi, in linea di massima, meno tiri, meglio è. Tira quando vuoi essere aperto a diversi esiti, altrimenti prenditi la tua responsabilità autoriale e dichiara un esito. Siccome, nel mio piccolo, detesto i conflitti tra giocatori (che di solito non portano a nulla di buono), al mio tavolo lascerei decidere al giocatore che dovrebbe subire gli effetti del colpo. E' il suo PG, lascia segliere a lui: se ha voglia di stare al gioco, ci starà, se invece lo vive come un'angheria, hai disinnescato la bomba in tempo. -toni
  3. Visto che che ciò con cui dialoghi con Parlare con i Morti non è da un punto di vista strettamente regolistico una creatura (ma un oggetto in quanto cadavere) tecnicamente no. Ma come dicevo a livello di senso "logico" non mi preoccuperei di questo.
  4. Salve guys, allora stavo in uno scenario dove un player tira un bicchiere d'acqua addosso a un'altro player che tivi devono essere fatti? Il master ha fatto fare un tiro per colpire, però come può la mia armatura influenzare sul suo provare a bagnarmi? Io avrei fatto fare un tiro salvezza destrezza a me medesimo per schivare dato che ho visto lui tirarlo, con una CD comunque alta tipo 17 perché era in una situazione inaspettata Vorrei sapere la vostra, grazie 🙂
  5. Volevo segnalarvi che sto conducendo una campagna Kickstarter come parte della Zine Quest 2024 per pubblicare Morte nel saloon, un semplice gioco di ruolo che ho scritto con la mia ragazza. Stavamo tornando dalla CrocoCon Classic 2023 e in autostrada ci annoiavamo, così abbiamo cominciato a prendere appunti per scrivere un gioco da proporre ai nostri amici che abitualmente non giocano. È pensato per 3-5 persone, si gioca con un normalissimo mazzo di carte francesi e dura un’ora circa, che per un gioco di ruolo è poco. La premessa è la seguente: Nel caso vi interessi, potete sostenerci al link sottostante o condividerlo con i vostri amici: https://www.kickstarter.com/projects/geeckoonthewall/death-enters-the-saloon Se avete qualche domanda particolare, ovviamente, sono più che felice di rispondervi. 😉
  6. - x - = + la tua frase originale @Alonewolf87 era senza il non.
  7. Sabrina in Ashnor fuori respirando libertà
  8. Dopo una discussione molto accesa prendete una decisione: andrete a cercare il castello volante del gigante delle tempeste e cercherete di toglierlo di mezzo dalla guerra, in un modo o nell'altro. Boddyknock e Thord si occuperanno di individuare il castello e di portarvici mentre voi vi preparate all'incontro con il vostro avversario. La partenza è prevista tra un giorno e mezzo.
  9. Raistlin? Utile? A farci giocare Tasslehoff magari, contro dragonidi e simili non servirà a niente. Le tue parole sono vuote vecchio.
  10. Drophar Ha ragione, o potente drago! Ti offriremo un grande tributo se ci lasci andare. Conosciamo un'isola da cui provengono che ne è piena! Dico al drago, mischiando una parte di verità per rafforzare l'inganno di Flint. @dm
  11. Non sapevo della smentita, mi hanno girato un immagina con questa data l'altroieri da persone affidabili, ma potrebbero essere caduti anche loro in errore. Online trovo ancora chi a gennaio conferma la data da possibili leaks, ma è facile che una cosa così anche se errata possa continuare a girare, a questo punto sono confuso. Chiederò maggiori lumi. Grazie
  12. ma siamo sicuri che siamo nell'anno giusto?
  13. Non ci siamo dimenticati di questa iniziativa, a breve pubblicheremo il file con gli oggetti sui Celestiali e il topic per la Mostra di Febbraio. Intanto qui potete trovare il file con gli oggetti legati alle Bestie.
  14. Vedi il file Il Compendio degli Oggetti Mostruosi - Bestie - Dicembre 2023 Un saluto a tutti, questo documento è la seconda raccolta di oggetti creati per la mensile Mostra degli Oggetti, in particolare quella di Dicembre 2023 legata alle Bestie. Tutti gli oggetti magici creati sono adesso raccolti in questo file, completamente a vostra disposizione! Un ringraziamento a @Alonewolf87 e @Graham_89 per la collaborazione. Qui invece potete trovare il primo file, relativo alle Aberrazioni. Vi ricordo che l'iniziativa continua nel mese di Dicembre, nel quale il tema sono i Celestiali. Inviato Tuor Inserito 05/02/2024 Categoria D&D 5a Edizione
  15. direi che senza dover aspettare CdP e incantesimi di 8° livello, protezione dal bene/male/legge/caos e l'omonimo cerchio magico possono supplire adeguatamente a poco prezzo
  16. 1 punto
    Esco dalla cella e mi piazzo dietro al grosso orco che sicuramente sa il fatto suo in combattimento ed inoltre è il primo ad aver riconosciuto la creatura. L'unico armato però risulta essere il militare, così lo incito come meglio posso, utilizzando i versi di un vecchio ballo da osteria che racconta di uno scontro tra acerrimi nemici, adattandone le strofe alla nostra situazione. "Attacca, attacca, attacca, maresciallo sei un campione, il non morto nella terra tornerà sì signore". Quindi inizio ad insultare la creatura e la sua putrida anima con improperi per i quali dopo mi scuserò con le signore presenti. @Hugin
  17. Rex "Bene, se gli Skreeds non sono una minaccia nè per noi nè per la popolazione locale, appoggio la proposta di Mathias; gli facciamo sapere che siamo quì pacificamente, e nel frattempo gli chiediamo se hanno informazioni utili... questo dovrebbe esserci d'aiuto per le trattative con gli indigeni"
  18. Di solito metto i classici capi (capotribù, comandante) o un incantatore come leader
  19. Anche l'inquisitore guadagna immunità prima a charme e poi compulsioni
  20. Francamente sto vedendo che l'anniversario sta venendo festeggiato più dalla comunità dei fan che dall'azienda. Del resto da un'azienda che mette un disclaimer che sostiene che i prodotti old school siano "offensivi" non mi aspettavo granché.
  21. Habemus data: Il 21 maggio 2024 escono i manuali base
  22. 1 punto
    Personalmente non sono un'esperissimo ne di videogame, anime ne tanto meno di GDR, però ti consigliereì di dare un'occhiata al capolavoro bethesda SKYRIM the elder scrol V, in cui le statistiche di base partono da 100, però ci sono le abilità che salgono se combatti in un certo modo, così che si parte dal fattore che sa solo impugnare la spada a un guerriero che ha le armi a una mano a lv 200, dato che quando arrivi al 100° lv puoi ripartire da zero e arrivare a un nuomero illimitato; è anche molto mutevole, dato che a ogni livello puoi scegliere di specializzarti in varie àrmi e competenze diverse, che in D&D è tipo multiclassare, e se ti stanchi di combattere con ascione, puoi facilmente iniziare a usare pugnali e magie rapide senza dover creare un nuovo personaggio. Ribadisco che non sono un'esperto, pero ti consiglio vivamente di dargli un'occhiata perchè ha meccaniche molto belle facili da riadattare per un GDR.
  23. C'è poco da inventare: lanciare qualcosa per colpire qualcuno è un tiro per colpire. Il tuo caso particolare è molto simile ad un PG che vuole lanciare l'acqua santa su una creatura: Tiro per colpire dalla distanza senza bonus di competenza.
  24. Mind Blank e tutto ciò che lo conferisce al portatore, essere un non morto (vedi necropolitan)
  25. Grazie per la segnalazione; in bocca al lupo per la raccolta fondi! Ho avuto la fortuna di provare il gioco, quindi vi racconto la mia esperienza, magari vi incuriosisco a provarlo. Vado a memoria, quindi potrei sbagliare. La mia opinione in breve: è un gioco molto divertente se siete gente a cui piace fantasticare; se invece il vostro interesse è sfruttare le meccaniche per vincere, non fa per voi. A mio modo di vedere il gioco si struttura su due livelli. Il primo è quello dello scambio delle carte, che funziona così: Le carte sono dispari: tante coppie, più una matta. Fase di preparazione: si distribuiscono le carte tra i giocatori e chi ha la matta la dichiara. Scartiamo tutte le coppie. Fase di scambio carte: a turno gli altri giocatori pescano una carta a caso da chi ha la matta, fino a che questa non cambia di mano; a questo punto, a turno, si pescherà una carta a caso dal mazzo di questo giocatore, e così via. Se quando si pesca la carta si ottiene una coppia, la coppia si scarta. Chi rimane senza carte esce dal gioco. Quindi, alla fine, rimarrà solo un giocatore con la matta in mano: perde. Detto così è una variante sul gioco della vecchia e non è che sia poi così entusiasmante. La parte bella del gioco è l'altro livello, quello della finzione, che viene guidato dallo scambio e scarto di carte, ma che a sua volta non retroagisce sul gioco di carte. Per capirci, struttura e sovrastruttura. La finzione è che siamo in un saloon weird western dove la Morte è entrata per portarsi via uno degli avventori. All'inzio, in fase di preparazione, scegliamo (o estraiamo a sorte) un ruolo: cowboy, medico, sceriffo, giudice, becchino, eccetera. Chi ha la matta ha lo sguardo della morte puntato su di lui e tutti lo dichiarano in coro ogni volta che viene accusata la matta. Questo personaggio è il condannato. Le carte ci guideranno nel porci una serie di domande, con lo scopo di scavare a fondo negli angoli oscuri della vita degli altri avventori, con l'idea di incolparci o scagionarci dinnanzi alla Morte. Ad ogni scambio di carte si hanno due possibilità: si ottiene una coppia e allora la si scarta e contestualmente si fa al condannato una domanda, in parte dettata dal valore della coppia scartata, che mira a scavare nel passato di chi ripsonde, di solito in relazione a un altro personaggio del saloon (esempio: "Hai calunniato il medico. Perchè?"); poi a turno, dopo che ha risposto, gli altri giocatori hanno diritto ad approfondire con altre domande, a cui il condannato è tenuto a rispondere. si ottiene una carta spaiata e allora bisogna discolparsi dinnanzi alla Morte, sempre con un imbeccata dovuta alla carta pescata (esempio: non merito la morte perchè ho difeso il medico dalle calunnie del cowboy). Alla fine del gioco rimane solo il giocatore con la matta in mano e il suo personaggio verrà portato via dalla Morte, non prima di proferire un ultimo monologo. L'aspetto geniale è che la Morte è amorale e se ne sbatte del nostro dibattere, infatti alla fine si porterà via uno a caso, come dettato dal gioco di carte e non dalle domande e risposte che ci siamo dati. Questo è molto ben pensato, non solo perché la Morte è amorale, ma anche perché al tavolo, come gioco, permette di sperimentare, ardire e giocare con domande e risposte, accuse e scuse, tanto alla fine non hanno alcuna conseguenza. Questa è stata la mia esperienza di gioco e per me e per gli altri al tavolo è stata appagante; chiaramente il gioco si costruisce poco a poco, con accuse e scuse e, alla fine, quasi ti spiace che la Morte si porti via uno di questi personaggi che hai appena iniziato a conoscere. Ripeto: un bel gioco; direi un riempitivo adatto a gente che già gioca di ruolo; il fatto che la Morte sia di fatto indifferente alle vicende dei personaggi è una genialata, anche se confesso che non ci sono arrivato subito. Spero che questa recensione vi abbia incuriosito e vi induca a sostenerlo. E' divertente, davvero! -toni
  26. Visto che abbiamo un perfetto pareggio cosa vogliamo fare? ci affidiamo alla sorte tirando un dado?
  27. Con un'azione di round completo può fare un azione di attacco completo che gli permette di effettuare tutti e 5 quegli attacchi. Multiattacco è un talento che gli riduce le penalità agli attacchi secondari con le armi naturali.
  28. 1 punto
    In ogni caso, non dovrebbe impattare direttamente sul gioco di ruolo cartaceo. Leggendo meglio si capisce che si parla della vendita dell'IP di D&D per l'adattamento in forma di videogame (alla Baldur's Gate, Planescape: Torment o Neverwinter Nights, per capirci). Anche perché sarebbe una mossa ben poco sensata: come detto da Alonewolf, Magic e D&D sono le oche dalle uova d'oro della Hasbro.
  29. 1 punto
    volevamo scriverne una news, ma la notizia è già stata smentita.
  30. Yaldual & Steeler "Concordo." Annuisco al mio vecchio compagno. "Gli arpisti sono sicuramente nella branca interventista, ma a maggior ragione conviene anche comprendere se abbiano più informazioni utili in merito." Steeler invece dice "Io pensavo di andare dal guanto d'arme, se dunque pensate di andarci mi unirò a voi, così almeno potrò apprendere un po' di più sul vostro conto." il tono potrebbe sembrare uno scherzo, ma anche una minaccia.
  31. Comunque Volo lo hanno ritratto come uno gnomo in copertina. I Larian in BG3 hanno rispettato la lore precedente mantenendolo umano...
  32. Rallo Entriamo nel cerchio magico, so gia che la sensazione sara' sgradevole ma mai quanto le facce dei nobili che mi fissano con le loro espressioni severe. Se avessero passato piu tempo a giocare coi loro figli invece di giocare coi destini della gente, forse ora non sarebbero qui, a riporre le loro speranze e quelle di un intera nazione nelle mani di un gruppo cosi...variopinto di persone. Quest ultimo pensiero si scioglie nella mia mente cosi come tutto il resto attorno a me. Quando riapro gli occhi impiego qualche attimo prima di riprendermi da quella strana sensazione. Una donna e' li ad accoglierci riccamente vestita e sorridente, il mio pensiero va subito ad Andrej e prima che il mio compagno , come ogni volta davanti al gentil sesso, gonfi le piume ed inizi la danza rituale d accoppiamento del tordo delle foreste del Lurkwood, decido di anticiparlo e rompere il ...ghiaccio ...a modo mio "Oh mio dio!" dico con sgomento guardando Andrej negli occhi "Il teletrasporto ha malfunzionato Andrej...la tua faccia....e' ora pelosa divisa in due emisferi e solcata da una strana piaga nel mezzo!" proseguo "Presto riportatelo a Melvaunt cosi che possano cucircgli delle braghe magiche da poter indossare anche li" ridacchio per poi tornare serio poco dopo "Salve cara signora, il mio nome e' Rallo"
  33. Sisi, appunto. Trovassi un player che mi proponesse un bardo nelle forme citate sopra od un monaco in quelle tue potrei anche permetterlo. Per esempio ho anche permesso il monaco in stile shaolin ma deve per forza avere il background far traveler e mi devi parlare spesso con le L al posto delle R (per una migliore interpretazione).
  34. Fermo restando che ciascuno a casa sua fa quel che vuole (e ci mancherebbe altro), secondo me ti stai sbagliando e di grosso. Sta al master tirare le fila di tutto, ma sta al master E ai giocatori, insieme, definire le regole del gioco, che tipo di gioco fare, quali temi trattare o evitare in una campagna. Ovviamente la voce del master peserà sempre un po' di più, ma vietare una classe del manuale base mi pare proprio senza senso. La storia che viene narrata e l'esperienza di gioco sono qualcosa di corale non solo nello svolgimento ma anche nella pianificazione. Masterizzare al grido di "io sono il master e si fa come dico io" non produce buoni risultati sul lungo periodo, ti consiglio sempre di cercare di mediare con i tuoi giocatori e di trovare un punto di incontro. Se mi andava di giocare il bardo ma non me lo fai fare per una tara mentale tua magari parto già scazzato e non mi diverto. Just my 2 cents
  35. Chiariamoci, in quanto master sta a mia discrezione decidere il mondo di gioco. Trovo irritante il bardo perché spesso comicizza scene o momento dal senso ben più drammatico e serio. Sarà un mio preconcetto, sarà che ho sempre incontrato pessimi bardi (inteso come caratterizzazione e ruolaggio), sarà che quasi tutti lo giocano menestrello/musicista con in mano mandolino o robe simili, sarà anche che sono legato ad un vecchio concetto o stereotipo del bardo e non riesco ad apprezzare le differenze di questa sua nuova incarnazion, ma ecco proprio non mi va giù di doverlo gestire in una mia campagna, mentre non ho mai provato alcun fastidio nell'averlo come membro di un party in cui gioco da player. Detto ciò i vostri spunti e spiegazioni sono molto interessanti e probabilmente mi renderebbero sopportabile la presenza di un bardo che non canti o suoni un violino od altro strumento che necessito di due mani in mezzo alla concitazione del combattimento, ma fintanto che non ci saranno player capaci di interpretarlo in tale maniera, preferisco tenerlo fuori dalle opzioni disponibili al pari del monaco (troppo orientale per i miei gusti e per le atmosfere dark fantasy occidentali che mi interessa ricreare).
  36. Io ammetto che una volta condividevo in parte il pensiero di @Pyros88, la svolta per me è stata leggere le Argonautiche e vedere Orfeo (di fatto il capostipite dei bardi) assieme a gente del calibro di Eracle, Giasone, Castore e Polluce. Non solo non sfigura per niente, ma addirittura la sua musica risolve in maniera determinante un "incontro" (il suo canto sovrasta persino quello delle sirene.) Alla fine come viene descritto in dungeons and dragons il bardo usa soltanto una delle tante fonti di potere esistenti nel mondo, poi non molto diverso da quello che fanno maghi e chierici.
  37. Sì, il fatto che gli strumenti non sono obbligatori per usare l'Ispirazione Bardica è ottimo e fondamentale. Però avrebbero potuto, ad esempio, consentire di ottenere fino a 3 tra Strumenti Musicali e Lingue, in una qualunque combinazione. Per un Bardo Poeta, Politico, Attore o Sacerdote ha più senso conoscere più lingue, piuttosto che saper usare diversi strumenti musicali.
  38. Penso sia stato fatto anche perché non avevano voglia/reputavano superfluo stare a inventarsi Tools troppo specifici come attrezzi da giocoliere o cose simili (e d'altronde cose come oratoria e poesia non rientrano certo tra i Tools); quindi quell'indicazione probabilmente è più dare un'idea di come i bardi siano di fondo artistici ed eclettici come personaggi, avendo quindi imparato nel tempo a suonare qualche strumento, magari anche come mezzo con cui possono essersi supportati in passato. Comunque sì una qualche nota alternativa non ci sarebbe stata male, ma dato che non devono usare necessariamente quegli strumenti con l'Ispirazione Bardica già mi sta bene.
  39. Verissimo! Il limite del Bardo della 5e è, al massimo, che dimentica questa sua genericità nell'assegnazione degli Strumenti: impone obbligatoriamente al PG di prendere 3 Strumenti Musicali, invece di fornire un range più vario di opzioni. A parte questo dettaglio, però, è verissimo che il Bardo della 5e è molto più generico e lascia ai giocatori molto spazio di manovra nella sua interpretazione.
  40. La scenetta del bardo che suona o canta in mezzo alla battaglia è un luogo comune inventato da D&D, basandosi su stereotipi e non avendo alcun interesse a creare qualcosa di verosimile o plausibile dal punto di vista logico. Quello che non bisogna mai dimenticare, è che D&D non è mai stato particolarmente interessato alla massima coerenza interna. Prende cose a caso, le butta nel calderone perchè sono intriganti e non s'interessa se hanno senso o se assieme fanno a pugni tra loro. Sono i giocatori (e li comprendo) che, dimenticando questa logica di base di D&D, si aspettano dalle idee di D&D un senso logico che D&D non ha mai avuto interesse di cercare. D&D è il Gdr del "non m'interessa se è plausibile". In D&D è normale che la gente canti in mezzo alla battaglia, così come è normale che ci siano 8 mila divinità che non hanno alcun peso nel funzionamento del mondo (mentre i miti reali creano le divinità per assegnare loro la funzione di gestire una parte dell'esistenza, come garantire i raccolti, far piovere, far giungere la luce del sole, ecc.); è normale che esistano 8 mila razze e specie di mostri, senza che questo abbia un qualche effetto sull'evoluzione o sugli equilibri demografici; è normale che la magia sia ovunque, senza che questa abbia un qualche realistico impatto su tecnologia, abitudini di vita, sviluppo sociale e culturale, equilibri politici, ecc. Da D&D non bisogna aspettarsi spontaneamente la credibilità. Motivo per cui non ha senso bannare una Classe automaticamente solo perchè appare poco credibile. Se si cerca la credibilità (e lo capisco, perchè nelle campagne che gioco la cerco anche io), allora bisogna mettere totalmente in discussione l'intera impalcatura narrativa di D&D e iniziare a rinarrare le cose in maniera da ridare senso a ciò che D&D tratta a casaccio. Se si cerca la credibilità, bisogna smettere di pensare al bardo come al mero stereotipo descritto nei trafiletti dei manuali di D&D, insomma. Piuttosto, è meglio andare a ripescare i personaggi della nostra storia e reinterpretare la Classe di D&D secondo quanto incarnato da questi ultimi. Dimenticare gli stereotipi di D&D, insomma, e attribuire alle capacità dei PG di D&D un senso diverso, più credibile. Se vuoi il Bardo credibile, devi dimenticare il Bardo che canta a caso durante la battaglia. Il Bardo credibile tenderà, piuttosto, ad essere un Menestrello, uno Scaldo, un Attore o un Poeta che mette in pratica la sua arte al di fuori della battaglia, ma che durante gli scontri trasmette sicurezza ai suoi tramite azioni eroiche, gesta plateali, la derisione del nemico, il carisma personale, il coraggio e la capacità di rimanere in battaglia nonostante il pericolo, ecc. Niente musica, niente balli, niente danze, niente declamazioni di Schakespeare o di Omero, niente giochi di prestigio mente si sta combattendo. Questo non significa, però, che nella nostra storia reale siano mancati artisti impegnati a praticare la loro arte anche in mezzo agli scontri. Di solito, come dici tu, avveniva nelle battaglie campali, ma c'erano. Negli eserciti la musica ha per secoli avuto la funzione di imporre disciplina ai soldati e quella di disturbare gli avversari. Pur non trovandosi per forza in mezzo allo scontro, simili artisti rischiavano comunque la vita esponendosi alla minaccia di una freccia o di una pallottola vagante, oppure di un avversario nemico pronto a falciare qualunque avversario sulla sua strada.
  41. Ho giocato un bardo in quinta edizione, in quel caso si trattava di un retore. La magia non era altro che l'infondere di potere le sue parole, usando incanti come Vicious Mockery, Dissonant Whispers, Healing Word o Tasha's Hideous Laughter. Per gli incanti più particolari (tipo Faerie Fire) li giustificavo come trucchi arcani imparati nel suo passato di piccolo criminale e truffatore di strada. In sostanza, basta lavorarci sopra un po' e si possono creare situazioni interessanti senza dover scadere nel ridicolo: un bardo con un corno potrebbe usare Thunderwave liberando l'onda sonora soffiando nel suo strumento, uno con un violino potrebbe usare la sua musica per costringere i nemici ad eseguire i suoi ordini (suonando sinfonie più acute per incanti di danno, più cupe per effetti di paura, incalzanti per effetti di compulsione...). E queste son le prime cose che mi vengono in mente quasi a mezzanotte, quindi niente di eccezionalmente complesso. Amo il bardo, sia come classe che come tipologia di personaggio (come se non si fosse capito...). A mio parere può essere usato in combinazioni veramente interessanti con i Background: un detective che grazie alla propria mente fine e alla sua capacità di osservazione può consigliare la strategia migliore agli alleati potrebbe essere un Bardo del collegio del Sapere con il Background della Guardia cittadina (variante Investigatore), ad esempio. La 5° edizione ha fatto, a mio parere, un egregissimo lavoro nel ricreare la classe: hanno insistito particolarmente sulle molteplici sfaccettature che possedeva anche nelle edizioni precedenti creando una classe a mio parere dinamica e con un sacco di libertà di scelta.
  42. Ovviamente ognuno ha i propri limiti sulla sospensone dell'incredulità quindi ci sta, sia chiaro, solo a me questo genere di opinioni pare un caso di double standard. Comunque come già detto da SIlent un bardo può anche essere un oratore (che è cosa diversa dal semplice cantare) che infiamma i suoi compagni durante la battaglia. Ma non devi necessariamente pensare a lunghe proclamazioni arzigogolate, ma anche a brevi eppure pregnanti frasi che vanno a toccare il cuore degli alleati, ricordando magari loro importanti eventi passati.
  43. che ti devo dire, proprio così.
  44. Più comico di un tizio che si mette a fare gesti arzigogolati con le mani pronunciando parole in una lingua morta?O di uno che mostra un simbolo sacro invocando il sacro furore degli dei sui nemici?
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