Da storico comprendo la tua spiegazione, ma ricorda che questi sono stereotipi. E da sempre seguire solo gli stereotipi limita le possibilità di divertimento, oltre al fatto che non è vero che lo spettro dei personaggi giocabili si limita ai più tipici stereotipi. 😉
Inoltre D&D non è mai stato così rigido riguardo ai suoi concetti, visto che poi mischia - spesse volte a caso - concetti appartenenti a tradizioni storiche e culturali differenti.
Tu parli dell'origine del concetto di Paladino. Ma il Giuramento Sacro di per sè non è un concetto limitato alla tradizione del paladino cristiano.
Il concetto di "voto" non è prettamente cristiano (altre culture religiose hanno compiuto o compiono ancora voti e giuramenti sacri; prendi il caso della cultura vichinga, con il suo concepire l'onore come qualcosa di sacro, o quello della cultura giapponese, in particolare riguardo ai samurai), quindi ha senso creare un PG Paladino che non corrisponde agli stereotipi della cultura cristiana. Inoltre, il concetto di giuramento non è qualcosa che deve per forza avere a che fare con la protezione del bene e la lotta al male, nonostante la tradizione cristiana del paladino così prescriva. Ci sono giuramenti e giuramenti, molti dei quali non riguardano in alcun modo il bene e il male. Il Paladino della 5e è la Classe di chi professa un giuramento sacro, qualunque esso sia.
Non hai ben compreso la spiegazione di @Theraimbownerd. Il concetto di eroismo, in effetti, non ha alla base il pensare a sè stessi, ma ha spesso a che fare con il senso dell'onore, il guadagnare il rispetto degli altri, il diventare uomini dal grande nome, il fare cose grandi che gli altri ritengano meritevole di celebrazione (il che, spesso ma non sempre, coincide con l'aiutare gli altri o con lo sconfiggere minacce straordinarie). Non per forza, invece, deve avere a che fare con il fare qualcosa di buono. Nelle società pre-cristiane, come detto da @Theraimbownerd, gli atti eroici avevano poco a che fare con la moralità, quanto più con il senso d'onore (vedi il caso della cultura norrena). Non si compivano gesti eroici per sconfiggere il male e diffondere il bene, ma per dimostrarsi degni dell'apprezzamento altrui, dimostrare di essere degni del proprio nome (ed eventualmente del proprio titolo nobiliare), dimostrarsi meritevoli di finire nel paradiso degli eroi. E il giuramento d'onore non era meno un giuramento rispetto al voto compiuto dal cristiano di proteggere gli inermi e di sconfiggere i crudeli. Giurare di compiere grandi gesta o di dimostrarsi uomini d'onore è comunque un giuramento.
Esistono vari tipi di giuramenti, dunque. L'errore è credere che esistano solo i giuramenti basati sulla morale (difendere i buoni contro i cattivi) e che la classe del Paladino, solo perchè basata su un concetto di origine cristiana, debba considerare solo i giuramenti basati sulla morale. In realtà il Paladino della 5e si fonda sui Giuramenti, qualunque essi siano. Il Paladino della 5e, dunque, può essere sia quello morale della tradizione cristiana, sia una qualunque figura che ha scelto di perseguire in ogni modo un giuramento, che sia morale o meno.