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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 05/07/2022 in tutte le aree

  1. Il 06 Giugno la Monte Cook Games, la casa editrice creata da Monte Cook, ha deciso di celebrare il decimo anniversario dalla propria creazione e una serie di Kickstarter di successo rilasciando una Open License del Cyper System, il sistema creato da Monte Cook 10 anni fa per Numenera, il primo gioco pubblicato dalla casa editrice. Sarà quindi possibile utilizzare le regole base del sistema per la creazione di prodotti indipendenti, contribuendo ad arricchire l'enorme catalogo di opzioni creato negli anni dalla Monte Cook Games. Qui di seguito potete trovare l'annuncio ufficiale tradotto: Link all'annuncio: https://www.montecookgames.com/announcing-the-cypher-system-open-license/
  2. Direi che possiamo fare un messaggio di convincimento reciproco in game (e poi convenire la decisione off-game), che ne dite?
  3. Maus Ascoltò i discorsi sulla luna rossa, nonostante non avesse studiato nulla in vita sua, non credeva a queste dicerie. Mentre ragionava su come fosse possibile che la luna fosse rossa si fece pallido in volto. Come morso da un serpente si alzò dal tavolo e corse alla latrina scaricando la cena della sera prima in versione semi-liquida. Con la sofferenza nel volto tornò dai compagni dopo essersi ricomposto e pulito. Si sedette e mangiò solamente il pane per non appesantire l'intestino. Herz ai suoi piedi, si limitava a guardarlo e a guaire come se dispiaciuta dalla malattia del suo padrone
  4. Decidete di fare una piccola digressione al negozio dello gnomo, così da garantire l'angelica e soave visione di Shelathan al proprietario dello stesso. Prima però vi premunite di spiegare che due dei cadaveri non sono di comuni criminali, ma dei vostri amici, e venite rassicurati che verranno portati al tempio della Holyhands House, in virtù della loro stirpe nanica e halfling. Al negozio, lo gnomo si produce in inchini e salamelecchi verso Shelathan, venerandola in quanto dea tra gli umani ed emissaria della Bellezza. Notate che passa una sacchetta con palesemente delle monete ai due strani fratelli appena arrivati, che com estrema noncuranza, fanno sparire senza più parlarne. Quando accennate alla possibilità di avere qualcosa da vendere, si offre di alleggerirvi al giusto prezzo. Anche il Lord Neverember vi chiede un istante per equipaggiarsi al meglio, bussando a casa di un conoscente che lo aiuta volentieri. Completate le incombenze, finalmente arrivate al tombino segnato con il simbolo di Xanathar in giallo.
  5. Il mondo de “L’Ultima Era” non è completamente omogeneo e spostandosi da una nazione all’altra si vede cambiare la cultura dominante, la struttura della società civile e l’organizzazione politica. E’ importante dunque disporre di una visione di insieme non solo della geografia del mondo ma anche dei rapporti a livello globale. Geografia in breveDi seguito una mappa politica delle terre emerse della Terra. Ogni esagono è largo 90 km, portando la larghezza della mappa (e dunque la circonferenza terrestre) a misurare circa 4.160 km. Le regioni che si trovano al di fuori dei confini nazionali sono ciò che comunemente vengono chiamate Terre Selvagge. Le terre emerse sono tutte quelle che compaiono nella mappa. Per quanto riguarda i biomi, si hanno regioni più secche di natura collinare e pianeggiante, fino a veri e propri deserti, nella parte equatoriale; si hanno poi regioni temperate proseguendo dall’equatore verso Nord o Sud; infine, regioni gelide in prossimità dei poli. Nazioni PrincipaliNon sono molte le vere e proprie nazioni. Ciascuna merita approfondimenti futuri dedicati, ma per studiare la geopolitica nel suo insieme è sufficiente una piccola descrizione di ciascuna. Zorastria: città-stato multiculturale magocratica, la quale spicca per il progresso nella magitec e si mantiene neutrale per vendere oggetti magici in tutto il mondo; Pridia: monarchia feudale umana arretrata il cui odio per la magia arcana la rende patria dei più potenti chierici e uccisori di maghi del mondo; Atthis: democrazia diretta multiculturale che si pone come obiettivo di debellare con la forza qualsiasi forma di governo monarchico, aristocratico o simili dal mondo; Todd: teocrazia malvagia dittatoriale umana che include fortemente la non morte e la necromanzia nella sua cultura e società deviate; Impero di Karesia: impero umano fortemente matriarcale, dalla politica espansionista e mercantilista; Stati indipendenti: insieme di stati caratterizzati da una storia e una cultura molto diversa da quelle "occidentali". Confederazione dei Grandi Laghi: confederazione di città-stato indipendenti prevalentemente di cultura gnomesca; Esarcati d'Autunno: esarchia elfica che convive con la foresta e la magia arcana rifiutando l’impiego delle Lacrime di Ersis e dunque gli ultimissimi progressi della società moderna; Regno di Kloìr: monarchia costituzionale nanica capitalista. Rapporti InternazionaliL’ultima era del mondo è stata, almeno fino al presente, un’era di relativa pace. Il progresso introdotto dai nuovi congegni magici ha cambiato gli stili di vita e questo, assieme al clima di pace, ha portato a sviluppi socio-culturali. Ma le differenze ideologiche e culturali portano inevitabilmente ad attriti tra le differenti nazioni, con Pridia e Atthis le nazioni più attive militarmente. Sebbene sia sempre stata una nazione conservatrice e isolazionista, Pridia ha preso consapevolezza negli ultimi decenni di un mondo “blasfemo” attorno a sé, impregnato di pericolosa magia arcana. I grandi eserciti di Pridia si sono quindi mobilitati in attesa di un eventuale attacco da o verso l’esterno. Nonostante questo partecipa alle riunioni diplomatiche internazionali, sebbene queste partecipazioni siano ancora piuttosto aspre. Guidata da una forte ideologia, la nazione di Atthis si pone come baluardo dei diritti civili e della libertà del popolo come più grande democrazia al mondo. La sua ideologia però la pone in contrasto con molte altre nazioni, essendo Atthis intenzionata a distruggere ogni forma di monarchia, oligarchia o simili forme di governo che, a detta di Atthis, opprimono la libertà del cittadino. Con il motto di “Così sempre ai tiranni!”, l’esercito nazionale e mercenario di Atthis si mobilita in tutti gli angoli del globo pronto a intervenire dove e quando necessario. Quelli appena presentati sono solo le due nazioni più belligeranti, ma i forti rapporti economici tra le nazioni assieme alle differenze ideologiche stanno guidando la diplomazia ad un punto di rottura. Ad esempio, il desiderio di sottomettere e distruggere della nazione di Todd la porta a premere verso le nazioni più idealmente buone, come quelle di gnomi, nani ed elfi. Contemporaneamente, l'Impero di Karesia tenta di espandersi nelle terre selvagge di altri continenti per sfuggire alla povertà di risorse del deserto, esportando schiavismo e sudditanza. Il Congresso MondialeNegli ultimi anni, a partire da alcune teorie filosofiche, si è originata l'idea di "governo sovranazionale" o concetti simili. La materializzazione di queste teorie è il Congresso Mondiale degli Stati Sovrani, o semplicemente Congresso Mondiale. Storia Il Congresso fu istituito poco più di un secolo fa, nell'anno 52 EP (Era Presente, per approfondire recarsi qui), per iniziativa di Atthis, Zorastria e la Confederazione dei Grandi Laghi. Progressivamente vi parteciparono le altre nazioni, ciascuna più o meno riluttante all'idea. Attualmente gli stati membri sono tutti quelli mostrati nella mappa in alto; l'ultimo ingresso è stato quello di Pridia nel 148 EP. ObiettiviI tre stati originari istituirono il Congresso inizialmente motivati dal voler standardizzare i sistemi di misura e definire delle norme commerciali comuni. Progressivamente si aggiunsero le altre nazioni e gli interessi del Congresso oltre che volti all'economia e al commercio volsero anche alla politica internazionale e alla diplomazia. Negli ultimi 50 anni circa sono diventati dibattuti anche temi quali i diritti fondamentali degli umanoidi (e in alcuni casi dei senzienti in generale), mostri del Piano Materiale particolarmente pericolosi o serie minacce extraplanari. OrganizzazioneLa sede del Congresso originariamente è stata posta a Zorastria, ritenuta una città sufficientemente neutrale; i successivi nuovi membri non hanno criticato la scelta e dunque la città rimane sede del cosiddetto Palazzo dei Governi. Nel Palazzo, fortificato e fortemente protetto magicamente, sono mantenuti archivi, uffici e biblioteche; la Sala Poligonale attende poi i rappresentanti dei vari governi: originariamente Sala Triangolare, doveva ospitare i tre membri originari ma, all’aumentare del numero di membri, risultò ridicolo spostare le pareti con la magia e cambiare nome ogni volta e quindi la sala fu resa rotonda e prese il nome che ha tutt’ora. Il Congresso si riunisce regolarmente ogni due anni, con Zorastria che accoglie festosa le delegazioni delle varie nazioni. Una manciata di risoluzioni sono discusse durante la seduta, con ogni nazione che dispone di un voto unico e con nessuna nazione più importante delle altre; nel presente il numero di membri è dispari (nove), dunque è sufficiente che si raggiunga la maggioranza (cinque). Gli Stati Indipendenti e la Confederazione dei Grandi Laghi scelgono internamente il proprio rappresentante. Inoltre, nessuna Nazione può inviare lo stesso rappresentante più di un volta. Chiaramente, se la situazione lo richiede, si possono avere delle riunioni eccezionali. Grazie per aver letto! Attendo eventuali pareri, correzioni e quant'altro!
  6. Quella che abbiamo deciso di usare è una variante di questa regola opzionale di 13th Age: In breve, in caso di morte di uno o più personaggi, i giocatori che controllano quei personaggio possono scegliere di accettare una sconfitta "narrativa" (cioè perdere qualcosa di importante per il personaggio o per il gruppo) piuttosto che perdere il proprio personaggio. Chiaramente abbiamo deciso di non applicare questa regola durante le parti finali della campagna, in particolar modo durante la battaglia finale contro Strahd. Ti faccio un esempio di gioco per chiarezza: i giocatori hanno deciso di affrontare troppo presto Argynvostholt, hanno resistito per un pò ma quando hanno affrontato i Revenant nella cappella non hanno avuto chance, uno dei personaggi è stato sconfitto ed ha fallito i TS vs Morte mentre gli altri sopno riusciti a fuggire per un soffio. Il gruppo aveva con se Ireena, inoltre il personaggio morente, durante le precedenti sessioni, aveva manifestato un interesse romantico nei confronti di Ireena. Dopo il combattimento ho interrotto brevemente la sessione e chiesto al giocatore in questione come volesse affrontare la morte del suo personaggio, abbiamo convenuto che la perdita di qualcosa di importante per il personaggio potesse essere proprio Ireena. Ho quindi descritto l'intervento di Strahd che dopo aver sconfitto i Revenant (salvando indirettamente il personaggio in questione) ha portato via Ireena. In questo modo il giocatore ha potuto continuare a giocare il suo personaggio (in cui aveva investito, caratterizzandolo a dovere e interagendo in maniera attiva con lo scenario) inoltre il personaggio ha guadagnato una motivazione ulteriore per combattere Strahd. Chiaramente non è una regola che si adatta a tutti, ma se come gruppo apprezzate uno stile di gioco più cinematografico, potrebbe valere la pena prenderla in considerazione.
  7. Personalmente trovo che questi consigli (prendi il mio parere come uno spunto di riflessione e non una critica) tolgano completamente agentività ai giocatori e siano pertanto da evitare. Il primo (guidare il gruppo da una zona all'altra sulla base del livello) nasconde una delle "features" principali del modulo ovvero la non linearità. Il secondo (troncare gli scontri più difficili in base al gusto del dungeon master) rende le azioni dei giocatori in combattimento del tutto, o quasi, ininfluenti. Nel modulo ci sono effettivamente incontri sbilanciati (anche per l'area in cui si trovano, vedi Coffin Maker’s Shop a Vallaki) che sono da aggiustare oppure fare in modo che i giocatori abbiano abbastanza informazioni per valutare il pericolo di cosa li attende. Quando ho giocato il modulo, ho comunicato ai giocatori durante la Sessione 0 che - a seconda delle loro scelte - avrebbero potuto esplorare luoghi non adatti a personaggi del loro livello, e che fuggire sarebbe stata un'opzione da considerare prima di caricare i nemici a testa bassa. Inoltre ho proposto ai miei giocatori di usare una regola opzionale di 13th Age: in caso uno o più personaggi fossero morti avrebbero potuto scegliere di subire una "sconfitta narrativa" e tenere il proprio personaggio. La regola è entrata in gioco un paio di volte nel corso della partita ed ha introdotto delle svolte inaspettate nella storia, evitando il problema di avere nuovi personaggi da inserire in modo creativo e poco convincente a campagna iniziata.
  8. Sì sì, volevo solo accertarmici fossimo ancora tutti!
  9. CoS ha diversi momenti che possono portare ad una fine prematura del party. Specialmente perché molte zone non sono "livellate" sui personaggi. Per esempio A questo aggiungi che il CR è un sistema fallato su più livelli. Non tutti i nostri hanno il CR giusto, e moltissimo dipende dalla composizione del party. Col tempo impari ad andare a braccio. In merito all'avventura ti consiglio un trucchetto: incontri ad ondate. Quindi 7 Phantom Warriors sono in realtà un gruppo di 4 o 5, e i restanti arrivano al 3º-4º turno. Se il party sta perdendo trattieni un po' la mano, o comunque faciliti la fuga. È certo un po' di illusionismo però è sempre meglio che mettere 7 mostri insieme e poi nerfarli in corso d'opera.
  10. Round 1 L'urlo del troll ha scosso la maggior parte dei difensori, ed anche Beli non ne è immune. Il suo tiro infatti è insolitamente impreciso, e non scalfisce minimamente la spessa corazza del troll. Caranthiel si concentra invece su uno dei goblin addosso al troll, ficcandogli una freccia nella spalla. Il troll carica fino al cancello, urlando nuovamente un grido di battaglia, che continua ad atterrire i difensori. Gli arcieri celduiniani mirano sui goblin, ma nessuna freccia va a segno: la sola vista del troll ha minato completamente la fiducia dei difensori. Quelli sul portone, nonostante la paura, riescono a rovesciare l'acqua bollente sul troll, colpendolo in pieno, ma avete come la sensazione che le ustioni non abbiano causato chissà quanti danni. Germoth usa la lancia contro il troll, ma nonostante il sangue freddo, anche lui è stato intimorito dal troll, ed i suoi attacchi non sono il massimo della precisione. Robur invece riesce a compensare la paura nei confronti del troll con una micidiale destrezza con l'arco, ammazzando il goblin già ferito da Caranthiel e ferendo il secodo. I goblin cominciano a mirare coi loro archi, a cominciare da quello rimasto sul troll che ha la linea libera considerata l'altezza, fino a quelli sulla riva. Nonostante la copertura data dai merli del cancello, questi goblin sono estremamente precisi con le loro armi, uccidendo due calduniani su tre. I due guerrieri a supporto dei difensori del cancello cercano di colpire il troll con le loro lunghe lance, ma il braccio è indebolito dal timore. Lifstan invece riesce a tenere il braccio saldo ed il cuore intrepido, affondando la sua lancia nel ventre molle del troll, che resta ad ogni modo saldo sui suoi piedi. Questa creatura sarà difficile da uccidere!
  11. Jalrai El'Ziin Capisco. Rispondo al sadat e mi appunto il tutto mentalmente. Bene. La ringrazio per la disponibilità, sadat, e scusi ancora per il disturbo. Buona giornata. Faccio un piccolo inchino per congedarmi e, se tutti sono d'accordo, esco prendendo la via della locanda. Non appena sono fuori, segno tutto tra i miei appunti. Sembrerebbe un incidente. Ma, in fin dei conti, una fiamma la può accendere chiunque... Questa faccenda della miniera non è il motivo per cui siamo venuti a Stila, ma non posso fare a meno di interessarmene. Perchè proprio qui, Doenna? Quando Ivellios mi si avvicina, mi coglie leggermente di sorpresa perso com'ero tra i miei ragionamenti. Annuisco alle sue parole, ma non gli rispondo a voce: prendo fuori un altro pezzo di carta e, sempre con l'indice destro, scrivo un paio di righe. Infine avvicino la bocca alla pagina e sussurro. Ivellios. Magicamente le parole scompaiono alla vista per tutti, tranne che per noi due. @L_Oscuro - Ivellios e DM Dopo che l'elfo ha finito di leggere ripongo al sicuro il foglietto e mi volto verso gli altri due. Andiamo a prendere la mappa alla locanda? Domando. Preferite fare un salto al Tempio prima di andare alle miniere secondarie? Infine un'ultima domanda per Gregor. Sai qualcosa sul malvento di cui parlava il sadat? @DM
  12. Hawk Avanzo cautamente verso il corridoio da cui, probabilmente, sono arrivato, tenendo lo stocco puntato in avanti. 'Acqua! Acqua! Il mio regno per dell'acqua in cui lavarmi!' penso rabbrividendo di disgusto; non sono schifiltoso, ma i fluidi che mi inzuppano vestiti e pelliccia mi ricordano fin troppo la tremenda fine che stavo per fare, e la cosa mi irrita non poco. "Ragazzi, dove siete?" chiedo cautamente, nel timore di attirare l'attenzione delle creature sbagliate.
  13. Martino Umano Monaco I giorni di marcia non mi sono pesati troppo e cammino di buon passo per rivedere il prima possibile mini-me, dopotutto è la sua prima volta da solo E anche noi siamo molto felici di rivederla faccio all'impiegato Beh, abbiamo raccattato un po' di roba che vorremmo rivendere durante il tragitto e cerco lo sguardo degli altri per capire se anche loro vogliono vendere la merce recuperata dalla nave ma prima di tutto vorrei rivedere Lady Saltwood, sa, questa lontananza è stata molto dura
  14. Siamo sopravvissuti alla stanza col cubo, a quella con il rebus e i mephit, e abbiamo trovato una mezza mappa. Ora siamo andati nella terza porta, quella ghiacciata: corridoio così freddo che siamo tornati indietro a prenderci delle pellicce... tranne Reed che, come al solito, ha fatto il "coraggioso" e ha attraversato un portale che lo ha bloccato in una caverna ancora più fredda (e con una torre capovolta che spunta dal soffitto) senza abiti adatti; noi lo abbiamo seguito, e stiamo cercando di trovarlo prima che muoia assiderato... chiaramente per avere la soddisfazione di essere noi ad ucciderlo! 🤣
  15. Giusto per correttezza, vi ricordo che l'incidente è precedente all'avvistamento della Gazza qui a Stila.
  16. Alè! Secondo il piano, parla il nobile, io do vantaggio alle prove di persuasione.
  17. Ultimo giro di post, poi faccio il fast forward! Fino ai primi di agosto sarò ancora molto scostante con i tempi di risposta, poi dovrebbe migliorare.
  18. @athelorn @Pyros88 @Ian Morgenvelt @Athanatos @Cronos89 Salve a tutti, io sono tornato e farei ripartire il PbF, voi come siete messi (@athelorn in particolare)?
  19. @L_Oscuro @Daimadoshi85 @Octopus83 Salve a tutti, sono tornato attivo. @Daimadoshi85 a te rispondere al giovinotto direi.
  20. @Vind Nulend @Landar @Ghal Maraz @brunno @PietroD @Albedo @L_Oscuro Salve a tutti sono tornato attivo, ora vedo di far ripartire il PbF
  21. @L_Oscuro @Athanatos @SamPey Sono tornato, possiamo ricominciare
  22. Salve a tutti, io sono tornato attivo
  23. Silvano [Druido umano] Non sona mai stato bravo con gli indovinelli, ma mi fido del mio istinto! "Questa è chiaramente "l'altra tomba" dell'indovinello ma è anche vero che in questa tomba non c'è la tavola con gli indovinelli! il mio istinto mi dice che gli indovinelli non si riferiscono a questa tomba! secondo me se vogliamo scendere nell'oscurità dobbiamo tornare nell'altra tomba." non sono sicuro ma credo che siamo giunti in questa tomba troppo presto, prima dobbiamo capire cosa dobbiamo trovare in questa tomba! @tutti (e 2 😅 )
  24. Per chi voglia segnalare la cosa alla WotC riporto da un altro canale: Se hai un account Wizards e una padronanza base della lingua inglese esiste un canale apposito per inviare feedback su manuali specifici, a patto che siano editi da WOTC. https://dnd-support.wizards.com/hc/en-us/requests/new/ Seleziona "Feedback" nel menu a tendina "What would you like to contact us about?" e compila il modulo. L'apertura del ticket garantisce che il tuo reclamo finisca sott'occhio di un qualche responsabile della casa madre.
  25. 1 punto
    È sempre sbagliato mettere in difficoltà i giocatori. Diverso è i personaggi. Questo è sbagliatissimo, a meno che l’obiettivo non sia non far divertire i giocatori e smettere di giocare a un certo punto.
  26. Origini e descrizione Originariamente AD&D fu pubblicato nell’arco di tre anni, al ritmo di un manuale all’anno. Fu una mossa molto audace da parte della TSR: D&D stesso era uscito da appena tre anni e quella che era una compagnia poco conosciuta che si dedicava a manualetti di regole per le miniature, improvvisamente pubblicava un intero set di regolamenti in tre volumi con copertina rigida. All’epoca era molto difficile capire cosa dovesse essere effettivamente AD&D. La versione originale di D&D andava riscritta, il sistema rimaneggiato e c’era un gran richiesta di un maggior numero di regole e opzioni. A prima vista, AD&D poteva benissimo essere un supplemento all’originaria scatola bianca di D&D, alla stregua di Greyhawk. Quando la TSR pubblicò il set Basic di D&D (una versione rifinita delle regole originali, più il supplemento di Greyhawk il tutto raccolgo in un unico volume, con una piccola selezione di mostri e abbastanza informazioni per portare i giocatori fino al terzo livello), D&D poteva ancora essere considerato come un unico sistema: i giocatori avrebbero cominciato con D&D Basic e poi sarebbero passati logicamente ad AD&D. I piani della TSR non furono chiari fino a che AD&D non fu completo: c’erano a questo punto due linee indipendenti di D&D, i cui giochi erano completamente separati. I giocatori di Basic D&D sarebbero stati poi indirizzati verso i set Expert, Master e seguenti, mentre AD&D era stato pensato per essere un gioco separato. AD&D non era solo separato dalla linea originaria di D&D, ma la TSR seguì con esso una nuova filosofia di gioco. Le regole non si limitavano più a essere delle semplici linee guida, ma erano pensate per essere solide come in ogni altro gioco. Gary Gygax negò duramente la possibilità di apportare modifiche al regolamento. Il Manuale del Giocatore richiedeva che i giocatori stessi non alterassero le classi dei personaggi, né qualunque altro tipo di limitazione in nome della giocabilità. La Guida del Dungeon Master prese una piega molto netta contro la modifica delle regole. Ma era troppo tardi: il primo D&D aveva ormai fatto uscire il genio dalla lampada, incoraggiando i giocatori a crearsi le proprie regole, ed era impossibile tornare indietro. L’appello di Gary Gygax alla standardizzazione in nome di un equilibrio nel gioco venne ignorato e l’intera industria dei GDR ha dovuto attenersi a questa filosofia di gioco da quel momento in poi. Purtroppo, nei suoi manuali la TSR non si trattenne dallo sparare a zero sulla concorrenza. L’introduzione di Mike Carr al Manuale dei Mostri avvertiva che molti prodotti della concorrenza erano scadenti, e Gygax nella premessa al Manuale del Giocatore si dedicò ad infelici attacchi contro i sistemi degli incantesimi a punti, le “arbitrarie limitazioni sui personaggi femminili” e i “goffi sistemi di combattimento”, una triste battuta che non poté essere pienamente compresa fino a che non vennero pubblicate le regole del combattimento corpo a corpo nella Guida del Dungeon Master. Più avanti Gygax sostenne che quest’appello alla standardizzazione di AD&D aveva lo scopo di assicurare una facile organizzazione dei tornei tramite degli standard nazionali. Egli stesso ammise di non giocare seguendo le regole canoniche di AD&D. La scusa degli standard per i tornei pare improbabile e, se questa era davvero la loro vera intenzione, allora la TSR ha fatto un pessimo lavoro fin dall’inizio non chiarendolo da subito. Nonostante la TSR manifestasse l’intenzione di far diventare AD&D un sistema di regole rigido e veloce uguali per tutti, continuando a portare il nome di D&D, non fece che fornire una base sulla quale ognuno potesse poi costruire un proprio sistema di regole. L’apocalisse quindi non ebbe luogo: AD&D rimase il GDR più importante per molti anni ed era chiaramente riconosciuto come un gioco unificato, anche se con grandi differenze da gruppo a gruppo. Nonostante il gran numero di modifiche alle regole apportate dai DM di tutto il mondo, i giocatori di AD&D non ebbero grandi problemi nell’adattarsi ai tornei. Il Manuale dei Mostri Il Manuale dei Mostri (MM) fu una risorsa fantastica per i DM. Nella sua prima apparizione del 1977, era poco più di un enciclopedia a copertina rigida per le creature di OD&D. I mostri avevano invece ora molte più statistiche, incluso un punteggio d’Intelligenza, una taglia e spesso anche nuovi attacchi. Vennero inclusi molti nuovi mostri e una tabella dei tesori molto più ampia, che comprendeva anche liste di tesori per le monete che i mostri portavano con sé. Il formato più durevole a copertina rigida fu un successo enorme, e molti DM di quel periodo furono felici di integrare il nuovo libro nei giochi già esistenti, senza troppi problemi. In questo libro i cambiamenti nelle regole erano sostanzialmente due: il dado vita dei mostri diventa il d8 invece del d6 e il sistema a 9 allineamenti diventa ufficiale, abbandonando quello Legale/Neutrale/Caotico di OD&D. Manuale dei Mostri: Copertina originale (1977) e copertina dalla 7a ristampa (1983) Il Manuale del Giocatore Il Manuale del Giocatore (MdG) arrivò l’anno successivo. L’illustrazione in copertina di Dave Trampier interpretava perfettamente lo spirito del gioco: il gruppo di avventurieri, dopo aver ucciso i lucertoloidi, si stava apprestando a saccheggiare l’idolo con diamanti incastonati negli occhi, e chissà che guai ne sarebbero venuti fuori? Nella mia opinione nessuno dei manuali seguenti di D&D e AD&D ha mai più avuto una copertina così memorabile. Il libro chiedeva innanzitutto ai giocatori di non armeggiare troppo con il nuovo sistema, il che era parecchio strano, considerando che essenzialmente suggeriva di accantonare questo libro per oltre un anno finché non fosse stato pubblicato la nuova Guida del Dungeon Master. Per utilizzare subito il MdG, bisognava armeggiare con le regole almeno un po’ per farle calzare con quelle di OD&D. Il MdG introdusse cambiamenti alle regole che furono importanti almeno tanto quanto lo era stato Greyhawk, ma questi cambiamenti erano ancora in evoluzione, modifiche al gioco piuttosto che idee drasticamente nuove. Le classi dei personaggi erano definite sommariamente in Chierico, Guerriero, Mago e Ladro, con sottoclassi come Druido, Paladino, Ranger, Illusionista, Assassino e Monaco. I dadi vita vennero presi da Greyhawk, con i combattenti che adesso avevano un bel d10 e i chierici un d8. I ladri ottennero un d6 mentre ai maghi rimase un d4. Venne spiegato il nuovo sistema a nove allineamenti, c’era un confusionario schema dei piani esterni e vennero aggiunti tantissimi nuovi incantesimi, tipi di armi, armature ed equipaggiamento. C’era un elenco di prezzi per acquistare ogni tipologia d’oggetto e non solo equipaggiamento per l’avventuriero. I giocatori avrebbero dovuto acquistare vestiti per i loro personaggi (!) e inoltre erano ora disponibili altri beni di lusso, come gli animali domestici (o si trattava piuttosto di ingredienti per creare oggetti magici?). Per quanto riguardava gli incantesimi, c’erano moltissimi nuovi dettagli da apprendere. Adesso gli incantesimi richiedevano componenti verbali, somatiche o materiali per essere lanciati. Molte delle componenti materiali erano scherzose o connesse a concetti moderni (come ad esempio un sottile filo di rame per un incantesimo di Messaggio), cosa che andava a intaccare la credibilità del mondo di gioco, qualunque esso fosse. Queste componenti materiali ironiche divennero presto irritanti. Anche se sembrava che fossero pensate per limitare i poteri degli incantatori, in realtà non facevano altro che trasformarli in spazzini, che andavano in giro raccattando pezzi da ogni insolito mostro fatto fuori, nella speranza che prima o poi sarebbero serviti. L’escamotage delle componenti inoltre allontanò il sistema della magia dal concetto originale, preso in prestito dal ciclo de La Terra Morente di Jack Vance, in cui la natura della magia era quasi interamente verbale. Era comunque possibile mettere in piedi delle sessioni utilizzando il Manuale dei Mostri e il Manuale del Giocatore assieme al materiale di OD&D, e bisogna dire che funzionava anche piuttosto bene. Il che era tutto sommato una buona cosa, visto che la tanto attesa Guida del Dungeon Master sembrava metterci secoli a essere pubblicata. Il Dragon Magazine #28 fece uscire alcune carte e tabelle provvisorie, e quel numero viene a tutt'oggi ricordato come uno dei più utili che i giocatori abbiano mai ricevuto, perché diede modo di utilizzare alcune delle nuove chicche del Manuale del Giocatore. Manuale del Giocatore: Copertina originale (1978) e copertina dalla 9a ristampa (1983) La Guida del Dungeon Master La Guida del Dungeon Master (GDM) era una vera e propria meraviglia. Certo si trattava di una lettura abbastanza pesante, ma apportò dei grandi cambiamenti nel gioco. Facendo l’occhiolino ai power players, la creazione dei personaggi venne modificata al fine di garantire agli stessi caratteristiche più alte. Venivano presentate diverse opzioni per aumentare le probabilità di ottenere il maggior numero possibile di 18 nei punteggi. Il sistema di combattimento venne leggermente aggiornato, con l’aggiunta di dettagli che però finirono solo per portarne al rallentamento. I round in mischia vennero suddivisi con lo scopo di determinare con precisione il momento in cui un eventuale incantesimo lanciato avrebbe avuto fine. Comparvero regole per il combattimento senz'armi, che avevano ben poco a che spartire con il resto del sistema di combattimento ed erano molto complesse e difficili da gestire. C’erano moltissime tabelle e schemi, tonnellate di nuovi oggetti magici, regole di base per costruire fortezze, assoldare mercenari, creare avventure subacquee e così via. In teoria, vi si poteva trovare qualunque cosa un DM potesse desiderare per gestire una campagna dal primo livello in poi. Guida del Dungeon Master: Copertina originale (1979) e copertina dalla 8a ristampa (1983) Dei e semidei Dei e Semidei (DSD) uscì l’anno seguente. Gary Gygax scrisse nella prefazione che avrebbe dovuto essere considerato come una parte integrante del gioco, ma per qualche ragione non ci riuscì mai pienamente. Nonostante includesse informazioni sulla natura degli incantesimi dei chierici (per gli incantesimi del livello più basso bastava la sola fede, mentre per quelli di livello più alto serviva l'intercessione di servitori via via più potenti del dio/della dea) e consigli per il DM su come mantenere i chierici a completa disposizione della loro divinità, il libro era comunque più un Manuale dei Mostri per le creature mitologiche. C’erano fin troppe informazioni sulle capacità in combattimento delle divinità e troppo poco invece su cosa una divinità possa volere, su quali avessero potuto essere i suoi obiettivi e su come i chierici avrebbero dovuto comportarsi. Dei e Semidei (1980): con la quinta ristampa (1983) cambia copertina e nome Arcani Rivelati Non si trattava di un libro di regole base, ma Arcani Rivelati apportò grandi cambiamenti nel gioco, molti dei quali in peggio. Arcani Rivelati incoraggiava i giocatori a creare personaggi più potenti. Questo nuovo metodo di creazione del personaggio (Metodo V), chiedeva ai giocatori prima di scegliere la classe del proprio personaggio, poi di tirare enormi quantità di dadi per ogni caratteristica e di scegliere infine i migliori tre tiri per ottenere il punteggio. I guerrieri dovevano lanciare 9d6 e scegliere i migliori tre tiri per il punteggio di Forza: quanti guerrieri così creati avranno mai avuto un punteggio di Forza inferiore a 18? Arcani Rivelati diede il permesso ai giocatori di prendere come personaggi delle razze non umane fino a quel momento classificate tra i mostri: i drow e i duergar ad esempio. Nuove classi di personaggi (il Cavaliere, il Barbaro e il Ladro-Acrobata) misero a dura prova l’equilibrio di gioco. Arcani Rivelati introdusse anche la nuova struttura della TSR per i libri di AD&D: la prima metà del libro conteneva materiale per i giocatori, mentre la seconda metà era esclusivamente riservata ai DM. Questo si ripercosse positivamente sulle vendite per la TSR, ma rappresentava un serio inconveniente per chi li acquistava. Da un lato i giocatori potevano usare solo la metà del libro che avevano acquistato, mentre dall'altro i DM non potevano utilizzare liberamente i nuovi tesori proposti perché i loro segreti erano alla portata di tutti. Il miglior contributo di Arcani Rivelati furono i nuovi incantesimi, ma nel complesso il libro ha probabilmente rovinato più sessioni di gioco di quante ne abbia aiutate. Arcani Rivelati (1985) Il gioco Girava bene? Abbastanza, anche se il sistema cominciava a diventare caotico. AD&D tentò di codificare qualunque cosa, spesso creando sistemi nuovi perché non c’era modo di far entrare ogni cosa in un unico sistema di risoluzione meccanica. Ci furono intensi dibattiti sulla rivista Dragon: le donne naniche erano davvero barbute, come più volte affermato da Gygax? Come funzionava esattamente questo nuovo sistema a nove allineamenti? Il fattore di velocità dell’arma e il combattimento a segmenti avrebbero dovuto essere utilizzati più comunemente? Creazione dei personaggi La creazione dei personaggi rimase semplice. Si iniziava scegliendo una razza (umano, nano, elfo, gnomo, mezzelfo, halfling o mezz'orco) e il sesso, dopodichè venivano generate le caratteristiche del personaggio. L’ordine di queste venne leggermente modificato rispetto al D&D originario, mettendo al quarto posto la Destrezza (il requisito più importante per i ladri) e così divenne: Forza, Intelligenza, Saggezza, Destrezza, Costituzione e Carisma. I giocatori generavano dei punteggi, che andavano da 3 a 18, usando uno dei quattro sistemi messi a disposizione, che fornivano risultati più alti rispetto al vecchio inalterato sistema a 3d6. Il Metodo I (il più popolare) utilizzava 4d6, faceva scartare il tiro peggiore e permetteva di assegnare i valori a qualunque caratteristica si desiderasse. Il Metodo II prevedeva di lanciare 3d6 per 12 volte, poi i sei punteggi più alti venivano distribuiti tra le caratteristiche. Il Metodo III chiedeva di lanciare sei volte 3d6 per ognuna delle caratteristiche, consentendo poi al giocatore di sceglierne uno. Il Metodo IV generava 12 personaggi come in OD&D (3d6 per ogni caratteristica senza alcun tipo di manipolazione) e il giocatore poteva poi scegliere il personaggio che preferiva. Quest’incremento dei punteggi di caratteristica dei personaggi strizzava l’occhio a quei power players che si rifiutavano di giocare personaggi che non fossero eccezionali, ma era anche probabilmente un semplice riconoscimento del fatto che i giocatori erano ora più affezionati ai loro personaggi e, dunque, volevano cominciare con personaggi che fossero all’altezza delle sfide che li attendevano, perché li avrebbero voluti usare per parecchio tempo. La razza aveva un effetto sui personaggi. Per cominciare c’erano modifiche molto chiare (ad esempio, gli elfi ricevevano un +1 in destrezza e un -1 in costituzione). Le razze non umane ricevevano abilità speciali come l’infravisione, l’abilità di individuare porte segrete e così via. Avevano la possibilità di essere multi-classe, ossia di appartenere simultaneamente a due o tre classi. I punti esperienza tuttavia venivano divisi tra tutte le classi (cosa che rallentava l’avanzamento di livello) e le razze continuavano ad avere limitazioni sul livello che potevano raggiungere, anche se questo limite era più alto che in OD&D. A differenza di quest’ultimo, c’erano adesso dei minimi e dei massimi sui punteggi di abilità per ogni razza. Solo gli umani potevano raggiungere un massimo di 18/00 in forza, anche se gli elfi potevano teoricamente raggiungere un’intelligenza pari a 19. Gli umani non potevano essere multi-classe, ma solamente bi-classe, nel senso che dovevano lasciare una classe di un personaggio per iniziarne un’altra. Non potevano più avanzare con la vecchia classe e, solo una volta che con la nuova classe raggiungevano lo stesso livello posseduto nella vecchia, potevano ricominciare a utilizzare nuovamente le abilità di quest'ultima. Il principale vantaggio nel giocare un umano era l’avanzamento illimitato in ogni tipo di classe. Le varie classi avevano restrizioni legate ad armi ed armature. Queste erano comunque meno restrittive che in OD&D, in parte a causa del maggior numero di armi che si potevano scegliere. Non era fornita alcuna spiegazione: agli utilizzatori di magia semplicemente non era concesso l’uso di alcuna arma, se non del pugnale, delle frecce o del bastone. Ai personaggi era anche permesso o negato l’utilizzo delle boccette incendiarie, d’olio o di armi avvelenate in base alla classe del personaggio o a volte dell’allineamento. La GDM aggiungeva, infine, qualche dettaglio alla creazione dei personaggi per arricchirli. I giocatori tiravano su una tabella per un’abilità secondaria non legata al combattimento, presumibilmente imparata mente il personaggio si addestrava all’avventura. Poi si generava l’età del personaggio, basandosi su classe e razza. Complessivamente, il nuovo sistema tendeva a generare personaggi più forti, ma continuavano a essere tendenzialmente degli stereotipi, con poca personalità al di fuori di quella concessa dalla loro classe e razza. Il Sistema di Magia In AD&D gli utilizzatori di magia incontrarono per la prima volta delle vere e proprie limitazioni nell’imparare la magia. Prima di tutto, la lista degli incantesimi era così lunga che anche il più potente degli incantatori non avrebbe mai potuto impararla tutta. In secondo luogo, gli incantatori di primo livello cominciavano il gioco conoscendo solamente quattro incantesimi: Lettura del Magico, più un incantesimo offensivo, uno difensivo e un altro con effetti vari. Una volta che cominciavano ad avanzare di livello, agli utilizzatori di magia era concesso di provare a imparare qualunque incanto trovassero in un libro di incantesimi, in una pergamena trovata in un tesoro, o nella lista dei loro insegnanti. Improvvisamente, gli incantatori cominciarono a concentrarsi molto su come ottenere nuovi incantesimi. Comunque, fatta eccezione per il problema di come reperire della nuova magia, non c’era alcuna restrizione. Anche se il MdG aveva iniziato a classificare gli incantesimi per tipo (Alterazione, Evocazione, etc..), questo criterio non era ancora utilizzato per differenziare la magia. Le scuole di magia non apparvero fino alla Seconda Edizione, anni dopo. I chierici avevano ancora accesso all’intera lista di incantesimi. Mentre il manuale Dei e Semidei rendeva chiaro che i chierici dovevano avere un certo attaccamento a particolari divinità, non c’era però alcuna differenza di incantesimi tra le varie fedi: tutti i chierici attingevano alla stessa lista. Combattimento La struttura base del sistema di combattimento venne di poco modificata rispetto a OD&D. Tuttavia il combattimento era più dettagliato e le regole spiegate meglio. La Classe Armatura andava adesso da 10 (senza armatura) a 2 (armatura a piastre e scudo) con classi armatura anche migliori che raggiungevano numeri negativi con le armature incantate. Il round di combattimento durava un minuto ed era diviso in dieci segmenti da sei secondi. Le regole che riguardano il combattimento iniziano con due paragrafi, nei quali era spiegato che un sistema di combattimento molto dettagliato per un GDR (qualunque tipo di GDR) era un errore. Forse questa frase era stata pensata come introduzione alla successiva spiegazione di Gygax su cosa il round di combattimento avrebbe dovuto rappresentare: ovvero un round di un minuto pieno con una certa serie di finte e colpi; uno di questi ultimi sarebbe dovuto andare a segno, essendo questo particolare attacco il risultato del tiro per colpire (più probabilmente, si trattava di un attacco a Runequest, un loro concorrente). I punti ferita erano piuttosto intangibili, una combinazione di fortuna, favore divino, e trucchetti di difesa, con pochi punti che rappresentavano i danni fisici effettivi. Questa descrizione implicava il fatto che Gygax avesse riflettuto attentamente su quella che avrebbe dovuto essere una vera e propria simulazione di combattimento, ma sembra più probabile che fosse una spiegazione a posteriori del sistema di combattimento di D&D (specialmente visto che il sistema di AD&D si basava chiaramente sulle regole originarie di OD&D) facile da giocare, ma di base irrealistico. In effetti, il sistema di combattimento di AD&D era essenzialmente lo stesso di OD&D: il tiro per l’iniziativa con un d6, con il risultato più alto che agisce per primo. Chi sta attaccando tira un d20 per vedere se è riuscito a colpire il bersaglio, e per farlo ha bisogno di eguagliare o superare un obiettivo numerico (determinato incrociando il livello di chi sta attaccando con la Classe Armatura di chi si sta invece difendendo). Se l’attacco riesce, allora si può lanciare il tiro per i danni sulla base del tipo di arma utilizzata. C’erano però tutta una serie di infiorettamenti e casi speciali. Sorpresa: il combattimento inizia con un tiro per la sorpresa. In circostanze normali, ognuna delle due parti coinvolte tirava un d6, e l’altra parte risultava sorpresa con un 1 o un 2. La differenza tra i due tiri sorpresa indicava il numero di segmenti temporali da sei secondi di durata della sorpresa. Ogni segmento di sorpresa dava alla parte “non sorpresa” un intero round di azione. Le armi con munizioni e da lancio potevano essere usate il triplo di volte del normale. Anche se le regole non lo esplicitano, si può supporre che gli incantesimi potessero essere lanciati solo se il tempo di esecuzione degli stessi (in segmenti) rientrava nella durata della sorpresa. Distanza di combattimento: Veniva determinata in maniera casuale dopo la sorpresa. Il DM tirava un d6+4 per determinare il numero di pollici di distanza cui si trovava il party. Di “pollici” si parla in questo caso, in riferimento alle origini di gioco di miniature di AD&D. Per gli ambienti al chiuso e sotterranei, un “pollice” rappresentava dieci piedi (ovvero 3 metri), mentre in ambienti aperti un “pollice” rappresentava a dieci iarde (ovvero 10 metri. Iniziativa: Una volta completati eventuali segmenti di sorpresa, entrambi gli schieramenti tiravano un d6 per l’iniziativa a ogni round. Le azioni (incluse quelle in mischia, a distanza e magiche) avevano luogo a partire dal tiro più alto per arrivare al più basso. La Destrezza e la velocità dell’arma non modificavano l’iniziativa. Tuttavia, il tempo necessario a lanciare un incantesimo veniva tenuto in conto durante l’iniziativa. Lanciare incantesimi in combattimento: l’incantatore sceglieva l’incantesimo prima di tirare per l’iniziativa. Se un avversario riusciva a colpire l’incantatore in quel round prima che potesse lanciare l’incantesimo, quest’ultimo andava perduto (e l’incantatore lo cancellava dalla propria memoria). Il vero e proprio momento dell’attacco perciò diventa fondamentale. Gli attacchi avvenivano nel segmento indicato dal tiro di iniziativa, con i segmenti dal numero più basso (che avvenivano prima) che spettavano al party con l’iniziativa più alta, e viceversa. Ad esempio, se il party aveva un 5 per l’iniziativa e il mostro aveva un’iniziativa pari a 2, allora il party avrebbe attaccato nel secondo segmento e il mostro al quinto. Se l’incantesimo di un incantatore occupava più di due segmenti, questi avrebbe rischiato di essere colpito e di perdere l’incantesimo. La GDM faceva notare che qualunque avversario con un po’ di cervello avrebbe attaccato per primo l’incantatore in qualunque combattimento. Non era fornita alcuna indicazione su come comportarsi con questo alternarsi di iniziative e segmenti di combattimento nel momento in cui le parti che si stavano confrontando erano più di due! Attacchi: normalmente, le armi (a distanza o in mischia) colpivano nel segmento indicato dall’iniziativa (con lo scambio sopra menzionato, nella sezione sugli incantesimi). Se nell’iniziativa ci si trovava di fronte a un pareggio, l’arma col punteggio di velocità minore colpiva per prima. Se l’arma più veloce aveva la metà o meno della velocità della più lenta, o se la differenza era di cinque o più punti, allora l’arma più veloce otteneva due colpi prima della più lenta. Dal momento che questo avveniva solo quando il turno di iniziativa avveniva in simultanea (1/6 delle volte), non ne sembrava davvero valerne la pena. Il fattore di velocità dell’arma veniva anche utilizzato per calcolare se un personaggio che stava attaccando poteva colpire un incantatore prima che entrasse in gioco l’incantesimo. Comunque, Gygax utilizzò un altro metodo ancora per descrivere come calcolare tutto ciò: comparare i due segmenti in cui ogni gruppo sta agendo. Se la differenza tra questi due segmenti è maggiore o uguale al fattore di velocità dell’arma, allora l’attacco blocca l’incantesimo, supponendo ovviamente che l’attacco in mischia vada a buon fine. Perciò, il fattore di velocità di un’arma serviva solo quando ci si trovava di fronte a un pareggio nell’iniziativa o se si voleva attaccare un incantatore. Sarebbe stato molto più semplice far andare per prima l’iniziativa più bassa, con l’azione che inizia nel segmento del tiro dell’iniziativa stessa; l’effettivo segmento dell’attacco sarebbe stato, dunque, basato su iniziativa + velocità dell’arma o tempistica necessaria al lancio dell’incantesimo. Infatti, questo stesso suggerimento venne dato su Dragon non molto tempo dopo che la GDM venne pubblicata. Per determinare se l’attaccante colpiva, bisognava estrapolare un numero da una tabella. C’erano cinque tabelle per colpire: quattro per i personaggi (combattenti, chierici, utilizzatori di magia e ladri) e una per i mostri. Il livello di chi sta attaccando (o i dadi vita, nel caso dei mostri) veniva incrociato con la Classe Armatura del difensore. Il numero che ne veniva fuori veniva modificato se l’attaccante utilizzava un’arma e se il difensore indossava un’armatura (questa tabella si trovava nel MdG). L’attaccante doveva provare a eguagliare o superare tale numero per colpire con un d20. I PG che attaccavano avevano bonus per la Forza se questa era alta (o per la Destrezza, se si utilizzava un’arma a proiettili o da lancio). C’erano anche altri bonus a seconda delle circostanze, come ad esempio se si attaccava alle spalle o lateralmente. Colpire con successo significava poter tirare un dado per i danni. Ogni arma aveva due range per i danni: uno per obiettivi di taglia umana o più piccola, e una per obiettivi più grandi. Il danno veniva sottratto ai punti ferita e lo scontro andava avanti. AD&D aveva delle regole per il morale, che mancavano in OD&D. C’era un semplice 50% di livello di morale per i mostri, con un +5% per ogni dado vita oltre al primo. C’era anche una prolissa tabella con vari modificatori di morale. Come molti hanno notato, in AD&D non ci sono critici, né colpi mirati (con i punti ferita a rappresentare la fortuna ma anche la robustezza fisica, l’assenza di colpi mirati ha senso). Si poteva colpire automaticamente un avversario impossibilitato a muoversi e uccidere istantaneamente un avversario completamente indifeso. Alla fin fine, si trattava di un buon sistema: veloce e pratico, con tre semplici tiri di dado. Il numero per colpire doveva essere calcolato solo una volta per ogni avversario, e il fattore danno era ugualmente semplice. Il sistema di combattimento dava una buona impressione, con un tiro di dado per ogni tentativo di attacco, e un tiro per il danno all’avversario – non importa cosa il designer avesse detto di voler simulare. Ma tutti gli aspetti buoni venivano da OD&D: gli abbellimenti di AD&D non avevano fatto altro che complicare le cose e creare confusione. Perché mai il punteggio di velocità dell’arma doveva essere applicato solo ad un'iniziativa a pareggio? Perché il combattimento contro un avversario colto di sorpresa doveva essere suddiviso in segmenti, mentre l’attacco in mischia si sviluppa in round? Perché gli attacchi a distanza avevano una cadenza di fuoco triplicata in una situazione di sorpresa, mentre gli incantesimi non potevano neanche essere utilizzati nella stessa situazione a meno che non fossero stati davvero molto veloci da lanciare? Inoltre, c’erano parecchie omissioni in questo sistema che dichiarava di essere completo e testato. Qual è il modificatore di velocità delle zanne e degli artigli dei mostri (informazione necessaria se un troll sta facendo a pezzi il vostro utilizzatore di magia)? Perché i mostri non hanno un punteggio di velocità? Perché impegnarsi a calcolare i bonus per colpire e le penalità delle armi contro le armature, ma non contro le pelli e corazze coriacee dei mostri (dopo tutto, il modificatore al tiro per colpire si basava sulla Classe Armatura, che includeva diversi tipi di armatura)? Un elemento nuovo e molto utile in AD&D era il concetto di tiro salvezza per gli oggetti. Mentre i personaggi avevano tiri salvezza conto la magia dei nemici, il veleno, ecc. sin dai tempi di OD&D, AD&D aggiunse una tabella per determinare se e come gli oggetti (ad esempio uno scrigno del tesoro) sarebbero sopravvissuti a una palla di fuoco lanciata nella stanza in cui si trovavano. Si trattava di un nuovo incentivo per i DM ad essere più ingegnosi sulla distruzione di oggetti che prima venivano considerati invulnerabili. Avanzamento dei personaggi Un grande cambiamento rispetto a OD&D fu nel sistema di avanzamento dell’esperienza/personaggio. Anche se il sistema dei punti esperienza non è mai sembrato molto equilibrato in nessuna versione di D&D, l’avanzamento di livello in OD&D era piuttosto semplice: quando si guadagnavano abbastanza punti esperienza alla fine della sessione, si avanzava di un livello, aggiungendo un Dado Vita e tutto il resto. In AD&D bisognava trovare un istruttore e pagare enormi somme di denaro per farsi allenare. I personaggi venivano valutati alla fine di ogni sessione su una scala che andava da 1 a 4, e la valutazione media di ciascuno determinava quanto tempo ci sarebbe voluto per allenarsi e salire di livello – e il costo dipendeva dal tempo impiegato. Conclusioni AD&D ha mantenuto la sua promessa: si trattava di un passo avanti rispetto a OD&D e al momento della sua uscita era all’avanguardia dei giochi di ruolo. C’erano abbastanza regole da coprire la maggior parte delle situazioni possibili e il sistema poteva considerarsi completo con i primi tre manuali. Tutti i manuali che seguirono potevano essere considerati a buon diritto dei supplementi, con l’eccezione forse di DSD, che conteneva alcuni concetti fondamentali per i chierici. Secondo molti, AD&D è l’unico, vero GDR. Rimpiazzò OD&D e la serie BECMI non era minimamente paragonabile in quanto a successo. Quel “Advanced” nel titolo accarezzava l’ego dei giocatori che percepivano fosse un prodotto più impegnativo. AD&D ebbe gran successo per una dozzina di anni, senza che la compagnia introducesse modifiche significative. Forse tutto questo fu determinato più dal grande successo di supplementi e avventure, che dalla qualità delle regole, ma se fosse così è qualcosa che non si limitò unicamente alla TSR. I manuali vennero ripubblicati con nuove copertine, ma il materiale rimase invariato finché non subentrò la seconda edizione di AD&D nel 1989. AD&D stimolò l’immaginazione di migliaia di giocatori in tutto il mondo. In ogni modo, questo gioco rimane uno dei più importanti nell’industria dei GDR. Tuttavia, AD&D fallì su molti altri fronti. Non era canonico e non copriva ogni evenienza. Non era possibile avere regole capaci di coprire ogni eventualità e i giocatori di tutto il mondo hanno rifiutato la linea della TSR che affermava che AD&D non poteva essere modificato o alterato in alcun modo. Le violente critiche agli altri giochi erano imbarazzanti e immature. Il gioco aveva disperato bisogno di una revisione e le regole avrebbero dovuto essere più rifinite. A volte le regole erano difficili da capire e la prosa ampollosa scoraggiava lo studio assiduo dei manuali. AD&D era un gioco pessimo per i neofiti, ma non impossibile. Era indubbiamente migliore di OD&D, fatta eccezione per il costo e per la quantità di materiale che andava assorbita. Le regole non erano più delle bozze da seguire, ma si trattava di istruzioni molto più meticolose, con esempi di gioco qua e là. Ma d'altronde non era un gioco ideato per i principianti. Decenni di avventure sono stati ispirati e accompagnati da questo gioco, che ha un meritatissimo posto d’onore nel cuore di molti. Note personali dell'autore AD&D è stato il mio gioco. Ci ho giocato con il mio gruppo per moltissimi anni, cominciando dall’inizio, integrando ogni manuale nella campagna che stavo giocando, finché l’arrivo della DMG non ha imposto una totale rivisitazione del gioco. Di tutti i giochi, questo è l’unico che posso dire di aver esplorato in maniera così meticolosa da non aver voglia di tornare a giocarci, neanche in ricordo dei vecchi tempi. Eppure ancora oggi sento un brivido scorrendo i vecchi manuali e supplementi, ricordando le grandi avventure promesse e quelle poi portate a termine. Sedetevi comodi e lasciate che vi racconti della nostra spedizione nelle Caverne Perdute di Tsojcanth… Dati fisici Eccovi un elenco dei principali manuali e supplementi pubblicati per AD&D 1E. Manuali base Supplementi Ambientazioni Supporti di gioco Moduli di avventura Articolo scritto a settembre 2010 da RAD. Articolo originale.
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    La seguente è un'ambientazione fantascientifica scritta da me che usa come sistema di gioco D&D 5E. In allegato vi è un manuale di conversione per adattare alcune regole del Player's Handbook all'ambientazione.
  27. Tra qualche settimana dovrebbe cominciare una nuova campagna di D&D 5E con il mio gruppo di gioco, da poco espanso. Un po' perché è il sistema che preferiamo e conosciamo meglio, un po' per provarne le potenzialità, abbiamo deciso di intraprendere una campagna fantascientifica. Allego, per chiunque desideri darci un'occhiata, l'ambientazione creata e un piccolo documento che ho scritto per convertire le regole del Player's Handbook. Se volete, fatemi sapere cosa ne pensate! ATTENZIONE: I documenti in questione sono stati fatti per un gioco pratico al mio tavolo e non approfonditi al massimo; non aspettatevi che tutti gli argomenti siano coperti o di poter prendere i file e convertire l'intero manuale del giocatore. Si tratta solo di spunti, niente di più.
  28. Letto tutti e due i documenti. Innanzitutto ti faccio di nuovo i complimenti per l'idea, che mi sembra in generale davvero molto buona. Qui di seguito faccio il mio commento. AMBIENTAZIONE Mi piace molto. E' un miscuglio fra il genere post-apocalittico e quello Cyberpunk, che rimanda fortemente al fumetto Judge Dredd (a proposito, se non l'hai ancora visto recuperati il film uscito qualche anno fa, con Karl Urban e dal titolo "Dredd", davvero valido): la Megacity vasta centiania di chilometri, divisa in settori, con un ampio Sprawl devastato da fazioni e criminali, mentre oltre i confini della città il mondo è collassato in una distesa mortale. Con me hai sicuramente centrato il segno, visto che la tua ambientazione azzecca i miei generei fantascientifici preferiti. Mi piace la storia che hai realizzato, mi piacciono la descrizioni delle aziende e delle Fazioni, così come la descrizione di questa città altissima e composta da interminabili palazzi. Del documento sull'ambientazione risulta poco chiara solo la descrizione geografica per la mancanza di una mappa, ma non è un dettaglio fondamentale (anche perchè disegnare una mappa non è di certo cosa facile). DOCUMENTO DI CONVERSIONE E' un ottima versione di partenza, ma forse merita qualche ulteriore perfezionamento. Di certo spiegare il reskin di ogni singola regola del gioco non è per nulla roba da poco, quindi è stra-comprensibile che tu abbia scelto di tagliare corto e puntare con l'informare sulle regole essenziali. Di suo questo documento basta e avanza per spiegare come gestire le questioni essenziali. Purtroppo, però, è spesso un po' troppo vago su molti dettagli e lascia troppo in mano all'interpretazione personale (il caso emblematico è quello dell'equipaggiamento), rischiando di consentire ai giocatori di approfittare del Reskin per ignorare alcuni limiti meccanici presenti nelle regole originali. Inoltre, lasciando certe cose al vago rendi il documento poco sfruttabile per coloro che non sono abituati a reimmaginare le cose da soli (in genere i giocatori e i DM inesperti) e hanno bisogno di una linea guida più chiara che li aiuti a capire come orientarsi. Sempre per lo stesso motivo, questo documento risulta più utile ai DM che ai giocatori, i quali avranno sempre bisogno del DM per capire se una re-interpretazione è valida o per avere suggerimenti riguardo le reinterpretazioni possibili. A parte questi dettagli, però, come ho detto di suo il documento è un validissimo punto di partenza per eseguire un Reskin. Per completezza, ti dico la mia su alcune cose specifiche: Razze: ricordati sempre che dare un buon nome alle cose è sempre importante. Tramite i nomi i giocatori riescono a organizzare asettiche montagne di meccaniche in un organico concetto narrativo, la figura immaginaria che magari decideranno di giocare. Il nome rappresenta l'identità di quell'immagine, di quel concept. Senza un nome evocativo e chiaro, l'insieme di meccaniche tende a tornare con l'essere percepito appunto un insieme di meccaniche. Allo stesso tempo, dare un nome con un certo profilo farà in modo che la persona percepisca quelle meccaniche con quel profilo. A meno che il tuo interesse sia quello di creare una ambientazione Cyberpunk fantasy in stile Shadowrun (il che è una scelta ottima come tante altre), lasciare alle Razze il loro nome Fantasy farà immaginare ai giocatori di stare giocando ancora un gioco con elementi Fantasy. Se il tuo interesse è spingere i giocatori a re-interpretare le razze in chiave fantascientifica, ti serve dare loro un nome che richiami alla mente la fantascienza. Se vuoi rendere chiaro che il riferimento originario sono le razze originali di D&D, puoi scrivere un titolo simile per ogni Razza: Variante del "Razza originale di D&D": Nuovo Nome della Razza. Classi: capisco il dilemma che hai avuto nel presentare le possibili reintrepretazioni, ma è importante anche qui che i giocatori siano in grado di comprendere subito al volo il concept della Classe, così da poterlo poi modificare in chiave fantascientifica. Anche qui il nome che dai alla Classe può essere importante. Puoi decidere di mantenere il nome originale (come ho fatto io nell'articolo "La Magia come Tecnologia"), ma in questo caso può essere importante spendere qualche parola in più di esempio e di spiegazione del concept sottostante, oltre che per dare qualche esempio più dettagliato sulla re-interpretazione delle capacità essenziali della Classe e delle sue Sottoclassi. Se non metti bene in mostra al giocatore in che modo la Classe può essere re-interpretata, alla fine quest'ultimo dovrà per forza tornare a basarsi sull'idea di Classe descritta nel Manuale del Giocatore (che è Fantasy) per poter decidere cosa fare. Anche se un giocatore è pronto a giocare Fantascientifico, potrebbero rischiare di rimanere incartato nelle re-intrepretazioni più stereotipate. una alternativa alla mega-descrizione è quello di trasformare la Classe in un Archetipo fondamentale, un po' come hai abbozzato tu. In questo caso può risultare importante l'uso di un nome evocativo della Classe: puoi anche qui utilizzare la formula Variante della "Classe Originale di D&D": Nuovo Nome della Classe. IN questo caso, il nome non andrebbe a rappresentare una professione, quanto una tendenza di fondo dei PG che possiedono/scelgono quella Classe (ad esempio, Barbaro= Furioso, Chierico= Prescelto dalla "Divinità", Guerriero= Esperto del Combattimento, Ranger= Cacciatore/Esploratore e così via). Equipaggiamenti: attenzione a suggerire di trasformare liberamente armature in agilità fisica e balestre in pistole. Se è vero che certe meccaniche possono essere reinterpretate in ogni modo senza richiedere modifiche, altre meccaniche smettono di funzionare se re-intrepate in certi modi o altre ancora rischiano di venire perdute per strada nella conversione. un caso emblematico è rappresentato dalle Armature, con il loro bonus alla Dex e il Prerequisito in Forza per essere indossate: se un Armatura finise con l'essere re-interpretata nella capacità di essere super agili, ci sarebbe da chiedersi perchè dunque una simile agilità dovrebbe ridurre il bonus di Dex nella CA oppure perchè dovrebbe richidere un prerequisito di forza per essere messa in atto. Ogni arma possiede specifiche Proprietà che potrebbero stonare con una nuova forma, mentre potrebbero mancare completamente di Proprietà in grado di rappresentare meglio il funzionamento della forma nuova. Purtroppo se ci sono delle meccaniche che richiedono un po' di attenzione nel Reskinning, questi sono gli oggetti dell'equipaggiamento. Se, in questo caso, non vuoi stare a creare tu personalmente delle meccaniche, potresti fornire alcuni suggerimenti su come ottenere certe regole (come anche il semplice suggerire di prendere spunto dalle Armi da Fuoco descritte nella Guida del DM). Fatte queste precisazioni, devo dire che hai fatto un buon lavoro. Se giocherai questa ambientazione, fammi sapere come va. Purtroppo non so se ne avrei il tempo, ma devo dire che pure a me non dispiacerebbe provare la tua idea in un Play by Forum.
  29. Mi dispiace portarti una brutta notizia ma purtroppo io ho lasciato il play by forum. Mi dispiace perché avevamo intenzione di farmi giocare in entrambi i gruppi con i due druidi. Un abbraccio @Alonewolf87 e a tutti quanti.
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